Il Club del "Voglio ma non posso"

Anch'io penso di fare parte di questo club. Come ho già scritto altrove, anch'io desidererei molto un figlio ma al momento ci sono varie ragioni che non consentono di progettare questa bellissima cosa. Poi il mio ragazzo credo abbia un istinto paterno quasi allo zero e questo mi fa realmente temere che non vorrà mai dei figli, anche se dice che prima o poi un figlio gli piacerebbe averlo. Io confido nel fatto che un domani possa cambiare idea, magari ha solo bisogno di tempo, di trarre maggior sicurezza da una situazione più stabile sotto il profilo economico; del resto non conviviamo ancora quindi di sicuro verrà prima quello step...però alle volte lo sento molto frenato. A me viene spontaneo parlare di figli, di bambini, vedermi proiettata nel ruolo di mamma...lui no, sembra non dico infastidito, ma comunque poco attratto dall'idea di avere un figlio. Ne parla come di una cosa che verrà tra 10 anni. Io, ovviamente, ne vorrei molto prima!
Addirittura quando gli ho parlato dei metodi di contraccezione naturale mi è parso poco convinto...forse teme che io voglia fare in modo di avere una gravidanza.   
Una volta mi ha anche detto che fare figli sembra quasi un obbligo sociale, quando invece si può stare bene pure senza. Inutile dire che queste cose mi feriscono, le avverto come delle pugnalate gelide che mi fanno solo venire voglia di piangere. Scusate lo sfogo.

Ciao, posso dirti che ho visto passare il moroso dal fastidio ogni volta che affrontavo l'argomento o anche solo che vedevamo bambini in giro, al parlarne quasi con entusiasmo dopo 3 anni di convivenza e 1 anno da zio Non conosco il tuo ragazzo quindi può essere che per lui sia diverso, ma come dici tu il primo step è la convivenza e questo cambia tantissime cose nella coppia, si matura proprio ad un livello successivo sia come singoli sia come coppia e ci si sente pronti per cose che prima erano inimmaginabili. La frase preferita del mio moroso era "sono sicuro che un giorno mi verrà la voglia di fare figli perché l'essere umano ha l'istinto di riprodursi, lo vuole la natura" e io non lo sopportavo perché mi sembrava che delegasse... questo domani potrebbe anche non arrivare mai se mi dice così! Invece adesso la pensa diversamente, mi dice che gli piacerebbe avere una piccola me o un piccolo lui che vagolano per casa ma che per ora non è il momento. Per gli uomini è diverso perché per loro se una cosa non è possibile non vale la pena nemmeno sognarla o immaginarla, ma questo non significa che l'abbiano esclusa a prescindere dal proprio futuro! Invece per noi donne è diverso, proviamo un desiderio molto più fisico anche quando sappiamo bene che non è il momento, e riusciamo a far convivere le due cose mentre se ne parliamo con loro si spaventano

Io entro anche qui, devo dire che come donna comincio a sentirmi quasi pronta per questo passo, ma so che dobbiamo andarci piano ed essere pazienti. Ci sono tante cose che mi frenano ma anche diverse situazioni che si sviluppano indicandomi che il momento si avvicina. Non so bene come gestire questa ambivalenza e ne soffro abbastanza, anche se è un sentimento dolce-amaro, non così sgradevole... ma a volte mi distrae troppo e non va bene. Forse mi ci vuole una seduta con la terapeuta

Sono giorni di riflessioni e discorsi molto intensi con mio marito. Lui vorrebbe...io di testa vorrei, ma sento che non posso. Non posso perchè solo il pensiero mi terrorizza, non posso perchè vorrei qualche certezza in più, capire cosa è successo, non posso perchè nessuno mi può dare le garanzie che non ricapiti, non posso perchè sono ancora tanto piena e non riesco a fare posto ad un'altra persona, non posso perchè ho visto la tristezza negli occhi di mio marito mentre diceva " forse non avremo mai più un maschio".
Non posso perchè ci sono dei giorni in cui mi sento invecchiata di 10 anni, non posso perchè ho avuto seriamente paura di morire.
Forse è tutto ancora lì congelato nel cuore, forse è primavera ma io sono ancora in quella orribile giornata d'inverno.
Non so se riuscirò a credere di esserne ancora capace....è così che a volte mi sento...che non ne sono più capace di mettere al mondo un figlio...e Chiara mi sembra solo un miracolo...a volte penso " ma davvero l'ho fatta io?".
Allora se non ne sono più capace significa che non posso.....per ora!

Sea, mi avvicino in punta di piedi e ti abbraccio fortissimo. Sono tutti pensieri pieni e ricchi di emozioni.

Sea. Non puoi. Se lo senti così fortemente, non puoi.
Per ora.
E come ti ho già detto...se apri il tuo cuore a tuo marito come l'hai fatto ora, io sono certa che capirà! E' un uomo speciale!
E attenderà con te...che nella tua anima si ricrei lo spazio.

Ti abbraccio forte   

Spero sia il topic giusto.
Ci sono alcuni cicli, che forse coincidono con momenti particolari della mia vita soprattutto lavorativa, in cui durante la fase premestruale sopraggiunge un'ansia e una paura di essere incinta, completamente immotivata (nel senso che durante il periodo fertile non c'è stato alcun rischio)
Quest'ansia si intreccia con pensieri su come potrei fare, cosa dovrei cambiare, come trovare i soldi, come sistemare il lavoro. Penso a tutte le cose a cui dovrei rinunciare (soprattutto in ambito lavorativo e... mi vergogno un po', soprattutto penso alla festa di matrimonio, che vorrei in due e non in tre).
Poi, continuando a rimuginare, mi accorgo di come tutte queste cose sarebbero quisquiglie in confronto alla gioia di un figlio, e che tutte le cose si potrebbero sistemare abbastanza semplicemente, SE ...il mio ragazzo avesse un lavoro.
è triste dover per forza contare sull'uomo in queste circostanze. E ho anche paura che questo mi porti a nutrire un po' di rancore verso di lui, anche se razionalmente so che non ha senso.
Insomma, mi sono resa conto che quello che provo quando le M ritardano di un giorno, è prima paura, e poi rabbia. per non essere in una situazione tale da poter dire "se proprio succede è lo stesso".
Insomma, mi rendo conto che è un periodo in cui sono stanca della contraccezione. Non vorrei cercare un bimbo ora (abbiamo in programma un paio di bei viaggi, un matrimonio...), non mi sento ancora pronta (anche se chi lo è mai davvero?), però vorrei potermi non preoccupare. non pensarci, lasciare che le cose vadano come devono andare. Ma mentre i viaggi e le feste si adattano volentieri se arriva un figlio, i soldi e il lavoro no, quelli devono esserci.
Mi rendo conto che è questione di un anno o poco più... che sono esagerata. Però volevo mettere nero su bianco queste riflessioni e sentire le vostre opinioni.

Sai un po' ti capisco, per certi versi siamo in una situazione simile (noi lavoriamo, il moroso no). E devo ammettere che mio malgrado tante di queste sensazioni di disagio, il non poter contare su una stabilità economica, l'inizio di un risentimento verso di lui, sono sparite da quando ho un contratto più stabile. Ho capito che mi interessano i risultati e la serenità della coppia, e che non importa come li si raggiunge. In più il tuo moroso sta per laurearsi e se ho capito bene dovrebbe avere ottime prospettive, giusto?
Sinceramente non so cosa potresti fare per vivere più tranquillamente questa ambivalenza che senti, da un lato fretta e dall'altro la paura di non poter fronteggiare un imprevisto. Anche io mi sento spesso proiettata in avanti e credo che siano delle "prove di desiderio", comincio ad abituarmi all'idea di volere una famiglia presto e mi rendo conto che ho diversi motivi per desiderarla. Però poi arriva la paura a riportarmi coi piedi per terra, e forse è proprio questa la sua funzione! Giorni fa leggendo dell'esperienza di Kikkadori mi sono impanicata e siccome parliamo spesso di come sarà diventare genitori ecc ecc, sono corsa a rassicurare il mio ragazzo sul fatto che NON VOGLIO che ci succeda una sorpresa così e un po' sono contenta di avere questa paura, significa che non mi sono fissata in modo monotematico ma che sto tenendo conto di tutte le sfumature.

Sì, il mio ragazzo ha la laurea a novembre, e poi le prospettive non sono male (non ottime eh, una volta lo erano, in questo periodo un po' meno). Per questo dico che manca poco e che sono un po' scema a fare tutti questi pensieri. Ma sono anche contenta di farli, di pensarci. Non sono preoccupata, prendo atto delle emozioni che mi travolgono in questi periodi, e vorrei usarle per capire qualcosa di più su me stessa e cercare di essere più equilibrata.
Mi ritrovo molto in questa tua affermazione:

Valeria ha scritto:e un po' sono contenta di avere questa paura, significa che non mi sono fissata in modo monotematico ma che sto tenendo conto di tutte le sfumature.

anch'io mi sono un po' impanicata per kikka    perché ho visto come ha reagito nel modo giusto lei, e mi sono chiesta se anch'io avrei reagito così: e la risposta è stata: assolutamente no! in realtà credo che tra pochi mesi la risposta potrebbe cambiare (se ad esempio succedesse a dicembre, con il rinnovo del mio "contratto" per un altro anno, la laurea già a posto ecc... la mia unica preoccupazione sarebbe quella di non entrare nel vestito da sposa a giugno!   )
Insomma, sono contenta di vivere la cosa "con la testa" e di desiderarla allo stesso tempo, ma a volte è difficile far convivere tante emozioni dentro di sé.   
Il mio "problema" più grande ora è che ho paura di non usare bene i metodi contraccettivi, perché sento un po' come un rifiuto, non razionale. Mi spiego, io non vorrei passare da "contraccezione" direttamente a "ricerca", ho sempre pensato che ci sarebbe stato un periodo nel mezzo. Forse è un'idea romantica, e forse è pure sbagliata e impossibile per vari motivi. Comunque questo periodo non può esserci e forse ora mi pesa continuare la contraccezione fino a quando tutto non sarà a posto per la ricerca. Sono pensieri che mi stanno venendo adesso eh... li butto giù come vengono, non ci ho riflettuto bene, per questo sembreranno un po' incasinati.

EDIT: ho modificato la frase sopra per cercare di renderla più chiara...   

Non ho capito l'ultimo pezzo: hai paura di non usare bene i contraccettivi nel senso che hai paura di un imprevisto ancora prima di iniziare la ricerca/il periodo di transizione?

Eowyn, ma non è che sei solo stanca del monitoraggio? che tutta la contraccezione sia sulle tue spalle? forse conseguenza di un periodo di stanchezza.