Vaccini e vaccinazione bimbi

no no, ho scritto velocemente temo...non era quella l'intenzione  

LadySpank ha scritto:sono abbastanza serena della scelta che ho fatto finora e in tutta coscienza non me la sento proprio di giudicare chi ha fatto una scelta diversa dalla mia.

mi dispiace se l'impressione che ho dato è stata questa, ma non era certo mia intenzione giudicare nessuno; è solo che quando parlo di alcune cose mi rendo conto di farmi prendere la mano troppo facilmente...
Riguardo alla questione obbligo, come ho scritto alcune pagine indietro, in diverse regioni non si parla più di obbligo, ma di "raccomandazione", lasciando quindi la libertà alla famiglia di scegliere come comportarsi*. Non conosco mamme della mia città che non hanno vaccinato (mentre ne conosco a cesena), ma sono curiosa di sentire le esperienze di Zara e Trottolina che abitano nella mia stessa regione e hanno scelto di non vaccinare.

*trovo che questo sia giusto a priori, nel senso che l'obbligo in senso stretto non è applicabile secondo me ad una cosa così delicata come la salute e la cura. Un medico può consigliare una cura, può suggerire cosa pensa sia meglio per un paziente, ma l'ultima parola deve sempre spettare al paziente stesso. Se ne è parlato tante volte su questo forum per quanto riguarda il parto, ma penso che valga per ogni aspetto medico.

Sono molto d'accordo fatina!
Il fattore scatenante per me è stata la pediatra: pretendeva di imporre l'obbligo quando la scelta è solo dei genitori.
Non solo mi ha parlato di disinformazione su internet ma alla fine lei stessa mi ha inviato link presi da internet
E comunque non mi ha confermato per iscritto che non esiste alcun rischio. Lo ha ripetuto più volte a voce ma quando ho chiesto di avere per iscritto questa tranquillità non mi ha neanche risposto.

Fatina, noi avevamo appuntamento per il 15 di maggio, ma non siamo andati. Ora sto aspettando una nuova convocazione, nella quale spiegheremo il nostro punto di vista e cioè che vogliamo attendere il compimento del secondo anno di età prima di vaccinare. Credo che poi faremo solo il tetano, ma nel frattempo voglio continuare ad approfondire.
A me ha dato molto fastidio vedermi recapitare la convocazione per fare esavalente+pneumococco, così, come se fosse l'unica scelta possibile, insieme ad un libretto nel quale si specificava che gli effetti colllaterali che si possono avere sono SOLO a livello locale, in corrispondenza dell'iniezione oppure febbre. Ditemi voi se questa non è disinformazione.   Neanche menzionato il fatto che alcuni vaccini sono solo consigliati e non raccomandati (in Piemonte non dovrebbero più esserci vaccini obbligatori, in teoria).
Vi farò sapere.

ettav ha scritto:
E comunque non mi ha confermato per iscritto che non esiste alcun rischio. Lo ha ripetuto più volte a voce ma quando ho chiesto di avere per iscritto questa tranquillità non mi ha neanche risposto.

premesso che io non ho ancora vaccinato Luce, e che quidi la mia posizione è cauta e critica verso le vaccinazioni indiscriminate, credo Ettav che tu non possa avanzare questa richiesta alla tua pediatra, per i motivi che ha benissimo elencato Fatina: in medicina, e in farmacologia, non esistono "certezze assolute", è ovvio che un rischio, anche basso, anche minimo, c'è sempre, ma questo non riguarda solo i vaccini! per dire, la prima volta che hai dato tachipirina, o nurofen, o antibiotico o quant'altro ai tuoi bimbi, eri sicura al100% che non fossero allergici? Per dire, mio fratello e mia sorella sono allergici alla miocamina (antibiotico) e mia mamma ahimè l'ha scoperto con lo shock anafilattico di mio fratello che aveva 4 mesi. Doveva denunciare il pediatra?
E' come in gravidanza, non troverete mai nessuno che vi darà il 100% di garanzia (manco Serravalle, che giustamente rimanda la palla ai genitori!!!) su niente. Non deve essere a mio avviso questo il motivo per non vaccinare; si deve fare sempre un bilancio fra rischio e beneficio.

Chiedo scusa forse mi sono espressa male.
La mia pediatra dice che non esistono rischi.
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che assumendo medicinali ci possano essere rischi di vario tipo.
Lei ha cercato in tutti i modi di convincerermi e mi sembra un completamente scorretto.
Ripeto se assumo un medicinale ed ho una reazione sono allergica, se ho una reazione dopo un vaccino non può essere stato il vaccino.
Questo è il pensiero della mia pediatra.
A mio avviso follia pura.

In realtà Ettav non è esatto così. Se tu hai una situazione che si scatena dopo un farmaco o un cibo ecc non è automatico che il responsabile sia la sostanza che hai assunto, solo perché sono in una relazione temporale: a pranzo ho mangiato il pesce, alle 16 ho avuto lo sfogo. Nulla vieta che la reazione fosse ad un'altra sostanza assunta ore prima o dopo
Il nesso temporale non è mai in alcun modo prova di relazione causale, questo è importante da assimilare.

Per questo esistono gli studi di correlazione e sono importantissimi proprio per evitare il pensiero comune.
Sono i numeri (i grandi numeri) e la perizia con cui sono condotti gli studi statistici che devono guidare alle scelte sulla salute, se vogliamo farle con cognizione di causa (poi il "buon senso" spesso vuole la sua, ma non è sempre scienza e può sbagliare tranquillamente).
Il problema è che non è facile studiare effetti a lungo termine, es. se un bambino a 6 mesi fa un vaccino e a 2 anni mostra un disturbo dello sviluppo, ha colpa il vaccino? Può essere di sì (come ipotesi), ma può essere di no, perché quanti altri mila fattori sono intervenuti nel frattempo? Per questo si torna ai grandi numeri. E purtroppo non sono studi facili in questo ambito   

LadySpank ha scritto:c'é da considerare anche il FATTO che in alcuni paesi europei i vaccini non sono obbligatori, con tutto ciò che questo implica a livello di convinzione sulla sicurezza dei vaccini stessi (se si fosse cosí convinti che sono sicuri e necessari, perché non si impongono a tutta la popolazione, mi chiedo io...)

Mi piacerebbe intervenire su questo punto, perché spesso viene interpretato erroneamente. Anche in alcune regioni italiane le vaccinazioni non sono più obbligatorie, ma il motivo non c'entra niente con la sicurezza dei vaccini. Il motivo per cui non si vaccina tutta la popolazione è perché questo non è necessario perché diminuisca sempre di più l'incidenza di una certa malattia nel tempo e quindi non sia più pericolosa a livello di popolazione (per far sì che non ci siano epidemie in pratica), ma è sufficiente che sia vaccinata una certa percentuale di popolazione per avere un controllo sulla malattia, e questo calcolando i contatti tra vaccinati e non, malati e non all'interno della popolazione ecc. Questo è anche il motivo per cui le vaccinazioni vengono fatte per fasce d'età e solo per un certo tot di anni. Vaccinare tutti non sarebbe sostenibile a livello economico da parte del sistema sanitario, oltre al fatto che comunque non è necessario nell'ottica di tutelare la salute della comunità. E' stato calcolato che togliendo l'obbligo di vaccinazione, una certa percentuale di popolazione deciderà comunque di vaccinarsi, e questo numero è sufficiente a garantire il fatto che la malattia non diventi un rischio per la popolazione. Oltre a ciò, è giustissimo che ognuno sia libero di fare le proprie scelte di vaccinare o meno, in tutta consapevolezza, sono scelte individuali e non è giusto che le "cure" vengano imposte, per cui è meglio che i vaccini siano facoltativi, anche da un punto di vista etico e di libertà individuale. Questo, però, dopo che è stato visto che non rappresenta un grosso rischio per la popolazione. Il problema ci sarebbe nel momento in cui una fetta troppo grossa di gente decidesse per la non vaccinazione e a quel punto credo che l'obbligo verrebbe reintrodotto.

Panicqueen ha scritto:In realtà Ettav non è esatto così. Se tu hai una situazione che si scatena dopo un farmaco o un cibo ecc non è automatico che il responsabile sia la sostanza che hai assunto, solo perché sono in una relazione temporale: a pranzo ho mangiato il pesce, alle 16 ho avuto lo sfogo. Nulla vieta che la reazione fosse ad un'altra sostanza assunta ore prima o dopo
Il nesso temporale non è mai in alcun modo prova di relazione causale, questo è importante da assimilare. 

Appunto: Francesco aveva macchie viola su tutto il corpo e di conseguenza più di un medico (pediatra e anche quello del ps perché era sabato) hanno stabilito che era una reazione allergica all'amoxicillina.
Di conseguenza anche Stefano non la può più prendere. Così senza alcun tipo di riscontro scientifico.
Allora perché dovrebbe dichiarare che non esistono reazioni ai vaccini mentre l'amoxicillina non la può più prescrivere ad entrambi i bambini?
Non ha alcun senso logico.

Ciao Ettav, scusami se intervengo, ma io non riesco a capire bene perché fai questo parallelo tra una reazione allergica a un farmaco e una reazione ai vaccini. Se ti riferisci a una possibile reazione allergica a qualche componente del vaccino allora è ovvio che potrebbe succedere, dire che non può esserci alcun tipo di allergia non è esatto, ma questo vale per qualsiasi cosa. Se ti riferisci a effetti sul lungo termine di un vaccino o altre possibili conseguenze del vaccino non puoi fare un parallelo con l'allergia al farmaco, un'allergia è qualcosa di ben noto, con un meccanismo che si conosce bene e dimostrabile anche a livello di laboratorio. Un'ipotetica reazione a un vaccino non è qualcosa di altrettanto noto o dimostrabile.