Stare accanto ad una persona malata

Vale, un abbraccio lunghissimo! Dal racconto degli ultimi giorni insieme emerge una ricchezza di sentimenti infinita, sono il tuo tesoro di ricordi che ti accompagnerà sempre
Tanto amore per te!

Mi commuovi PQ Forse oggi va un po' meglio, comunque credo che chiamerò la terapeuta per farle un paio di domande.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è che sia la nonna che la mamma se ne sono andate con la luna piena, ed era una notte serena e ho notato entrambe le volte la luna che guardava giù... c'è chi dice che vanno in cielo e io invece dico che vanno sulla luna!

che bel pensiero Vale

scusate, questa sezione è visibile a tutti? ho bisogno di saperlo prima di scrivere. scusatemi

No, non è pubblica. Potete sempre fare la prova uscendo dal vostro account quando volete certezza

grazie Pq per la conferma...
ho bisogno di metabolizzare ancora un po'...prima di scrivere.
grazie ancora

No dovrebbe essere solo per gli iscritti

Eccomi a raccontare cosa sta attraversando la mia vita da un anno e mezzo ormai.
Mia madre, dopo aver lamentato dei fastidi/dolori per sei mesi solo dopo molta insistenza da parte nostra ha deciso di fare dei controlli più approfonditi.
I controlli, ahimè, hanno evidenziato un cancro al colon.
Operata d'urgenza, con decorso post operatorio molto difficoltoso (l'intervento si è dimostrato molto più complesso di quanto ipotizzato a seguito di colonscopie e tac), è stata la volta di fare i cicli di chemioterapia. E' stato un periodo difficilissimo. Vedere mia madre così..che non riusciva neanche a parlare a causa degli effetti collaterali è stato davvero un tormento.
I cicli si sono conclusi ed è iniziato il periodo dei follow up.
Primo follow up a 3 mesi: tutto ok.
Secondo follow up dopo ulteriori 3 mesi: marker in crescita.
Esami di nuovo...e nuovo inizio di chemio.
In concomitanza mia madre lamenta ulteriore dolore e gonfiore addominale....ha una forma di ascite (formazione di liquido) nelle anse intestinali. Ricovero in ospedale...
A peggiorare la situazione ci si mette un atteggiamento di rifiuto totale di mia madre di collaborare a questo giro....non vuole più fare terapie e vuole lasciarsi morire così.

All'interno di questo quadro che vi ho descritto si inserisce, a dicembre 2016, mia suocera. Si sentiva poco bene e attribuiva la dolenza ad un'ernia ombelicale. Il dolore diventa debilitante pertanto si reca in ospedale e decidono di operarla (era in lista da due anni) visto che potrebbe essere che l'ernia si stia strozzando e rechi questi dolori continui.
Intevento di 5 ore. Escono i chirurghi dalla sala operatoria e dicono "ci dispiace molto, ma non abbiamo rilevato un'ernia. Abbiamo asportato un tumore intestinale grosso come un melone, e abbiamo dovuto praticare una stomia".
Da lì il crollo fisico ed emotivo di tutti.
Passano 6 mesi di corse in ospedale, ricerca di operatori sanitari specializzati che possano aiutare a gestire la stomia, protezione emotiva dei miei bambini da tutto quello che li sta circondando.
Dopo 6 mesi di atroci sofferenze mia suocera ci lascia....Una donna di 67 anni.

Questo il contesto che sto vivendo da un anno e mezzo.
Faccio una fatica allucinante per non prendere a schiaffi mia madre e non dirle che è un'ingrata per il comportamento che sta avendo....

Daneb, faccio fatica a trovare le parole. Deve essere un peso enorme da sopportare, e tra tutti i sentimenti che provi riesco a sentire (e a capire) bene la rabbia. È una prova veramente impegnativa quella che state affrontando, e so per esperienza personale che tu ti sarai ritrovata un carico enorme addosso non solo per tua madre, ma anche per tua suocera.
Cercate di starvi vicino, in famiglia, anche se a volte tutto questo peso si trasforma in risentimento, cercate di esserci e di "cercarvi", secondo me dà molta forza in questi momenti duri.

Ti mando un abbraccio, grazie per aver condiviso con noi questo percorso veramente in salita.

sì sono tanto tanto arrabbiata...perché non riesco a tollerare che venga a dirmi che vuole andare a fare compagnia a mia suocera (una donna che tutto avrebbe voluto dalla vita fuorché lasciarci così, senza neanche vivere con pienezza i suoi adorati nipoti)....come non tollero che venga a dirmi cosa vuole o non vuole per il suo funerale.
E' un carico che non posso e, soprattutto, non voglio sopportare...
Ho ripreso appositamente il percorso di psicoterapia perché mi sento un macigno enorme sulle spalle. Stare vicino a mio marito per la perdita atroce ed improvvisa che ha subito, far crescere in serenità i miei figli, dare sostegno a mio padre che sta gestendo con molta difficoltà mia madre, e sopportare le conversazioni con mia madre....

non ce la faccio più, davvero.