Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
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Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
E' proprio così, Bgat
Elisina- Numero di messaggi : 7414
Età : 46
Data d'iscrizione : 22.05.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Biancospino ha scritto:
Ma non credo affatto che perchè crescano bene io debba passare con loro 8 ore al giorno.
...dovrebbe essere un piacere e non un dovere secondo me....comunque,soprattutto quando sono piccoli, hanno BISOGNO della mamma visto che fino ai 6 mesi "ciucciano"!!
penso anche io come pippi
pippi_ci ha scritto:In assenza di problemi di tipo economico, io penso che la mezza giornata sia l'ideale. Ma sia l'ideale sia per la mamma/papà che per il bimbo.
MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA!!I bambini e gli adolescenti vanno seguiti in tutto, non basta metterli al mondo. E secondo me chi meglio della madre può farlo?Degli anziani.......?non credo. Con questo non voglio mica dire che una madre non debba lavorare però forse prima di diventarlo ci deve riflettere un po' su.Mannaggia ha scritto:
nessuno demonizza BS...ma credo almeno qui fra noi si debba essere realiste....è utopistico pensare di fare la manager ed avere una famiglia perfetta....oggi le donne fanno tutto o meglio quasi.....ma guarda gli adolescenti / bambini che ci sono in giro....guardali bene....ti piacciono??? a me no...e se sono così....è in gran parte, perchè sono estremamente soli ed abbandonati a loro stessi....non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca....è un dato di fatto questo..
raffina- Numero di messaggi : 1010
Età : 44
Data d'iscrizione : 26.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Vorrei spendere una parola per riflettere anche sul concetto di "qualità", oltre che di "quantità". Non importa passare 8 ore al giorno con il figlio, se il tempo che si spende è significativo, utile per il bambino per farsi sentire accolto nei suoi bisogni e creare un legame (attraverso attività e tempo insieme).
Inoltre oggi è un dato noto in letteratura che la mamma non è l'unica con cui il bambino puo' formare un legame di attaccamento, e che anzi sono favoriti gli attaccamenti multipli, quindi ben venga la pluralità di figure allevanti, purché, appunto, di qualità, cioè responsive nei confronti del bambino, che sappiano garantire la sicurezza.
Inoltre oggi è un dato noto in letteratura che la mamma non è l'unica con cui il bambino puo' formare un legame di attaccamento, e che anzi sono favoriti gli attaccamenti multipli, quindi ben venga la pluralità di figure allevanti, purché, appunto, di qualità, cioè responsive nei confronti del bambino, che sappiano garantire la sicurezza.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Si Pq, è vero quello che scrivi però io ti parlo concretamente della mia esperienza. Al nido c'è una bimba che si è affezionata tantissimo a me, in modo quasi morboso direi, infatti faccio quasi fatica a gestire gli altri...ma mi rendo conto che questo attaccamento non è normale e credo che lei abbia un bisogno disperato di qualcuno che stia con lei, di qualcuno che NON SE NE VADA. Quando i genitori la portano all'asilo non ti immagini quanto piange, quanto si dispera..e lei vive tutta la mattina nell'ansia che anche io possa andarmene ( ti giuro che non riesco neanche ad andare al bagno ).
Ecco, io penso che i bambini non siano delle macchinette, che ci sono i bimbi che capiscono e quelli che invece hanno bisogno anche della quantità e non solo della qualità...sopratutto quando sono molto piccoli
Ecco, io penso che i bambini non siano delle macchinette, che ci sono i bimbi che capiscono e quelli che invece hanno bisogno anche della quantità e non solo della qualità...sopratutto quando sono molto piccoli
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
certo la qualità è importante su questo non ci piove!!
Però vorrei fare una domanda e cioè: cosa spinge una donna a fare 1 o + figli quando già sa, prima di partorirli, che le sue esigenze sono altre?. Cioè se una aspira alla carriera (non intendo un lavoro qualsiasi ma uno con grandi prospettive) e sa che la maggior parte della giornata (dalle 8 del mattino alle 7 di sera) la passerà sul luogo di lavoro. E' questo che non capisco. Non parlo di "incidenti di percsorso" .....
Sarà forse che sono di vedute ristrette :roll: ma io non capisco.....
Però vorrei fare una domanda e cioè: cosa spinge una donna a fare 1 o + figli quando già sa, prima di partorirli, che le sue esigenze sono altre?. Cioè se una aspira alla carriera (non intendo un lavoro qualsiasi ma uno con grandi prospettive) e sa che la maggior parte della giornata (dalle 8 del mattino alle 7 di sera) la passerà sul luogo di lavoro. E' questo che non capisco. Non parlo di "incidenti di percsorso" .....
Sarà forse che sono di vedute ristrette :roll: ma io non capisco.....
raffina- Numero di messaggi : 1010
Età : 44
Data d'iscrizione : 26.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Certo, poi non tutti hanno le stesse esigenze, e quello un genitore che ha piu' alternative, dovrebbe tenerlo in considerazione.sea ha scritto:Ecco, io penso che i bambini non siano delle macchinette, che ci sono i bimbi che capiscono e quelli che invece hanno bisogno anche della quantità e non solo della qualità...sopratutto quando sono molto piccoli
Pero' francamente, io non ho mai conosciuto genitori che avessero delle alternative: dove sono cresciuta io, tutti i genitori dovevano lavorare a tempo pieno, perché "pensare alla famiglia per prima cosa", in quell'ambiente significava solo lavorare tutto il giorno per garantire stabilità economica.
A me piacerebbe tanto poter stare a casa con i figli un domani, ma mi chiedo se questo sarà veramente possibile. E non parlo di aspirazioni a carriere particolari, penso solo se ci sarà la possibilità di rinunciare ad ore di lavoro. Certo, lo spero..
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Dott.ssa Jessica Borgogni
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Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Si PQ, ma concorderai con me che c'è lavoro e lavoro. Una lavoro impiegatizio o x esempio in fabbrica (lungi da me dal scriditarli!) nella maggior parte dei casi comporta un'entrata la mattina tra le 8 e le 9 e un'uscita la sera tra le 5 e le 6. Questo vuol dire che la mattina avresti tempo di preparare e portare a scuola il pargolo e la sera avresti 3-4 ore prima della nanna per stare in sua compagnia.
Un lavoro con delle responsabilità o di tipo imprenditoriale, comporta la totale assenza di orari, di festività, di weekend talvolta, magari la necessità di trasferte.... Significa uscire di casa la mattina alle 7 e mezza e non avere una vaga idea dell'orario di rientro...
E un bambino non è un cane... che lo parcheggi dai nonni o con la babysitter. La giornata non è fatta di 72 ore. E' fatta di 24. Non si può fare ed avere tutto.
Io augurerei a qualunque donna una giornata lunga il doppio per poter realizzare anche le proprie aspirazioni personali nel campo lavorativo... ma penso anche che nel momento in cui SI DECIDE di avere un figlio si deve anche comprendere nel pacchetto all inclusive che comporta la parziale rinuncia alle proprie aspirazioni personali, la assoluta necessità di dare a lui il posto principale nella scala delle priorità.
Io veramente auguro con tutto il cuore a BS di poter fare tutto.
Ma seriamente... ho la vaga impressione che quando ci si ritrova con un fagottino urlante, che chiede la tetta ogni 2 ore, la notte magari non dorme perchè ha le coliche prima e i denti poi, gli ormoni del parto in circolo, una casa che vola piena di pannolini, succhiotti, biberon, giocattolini, carrozzina-passeggino-ovetto... bè... solo allora si decide di ridimensionare la questione lavorativa... per amore o per forza...
E non lo dico per spaventare nessuno... ma perchè credo che un figlio sia UN FIGLIO... e meriti di stare il più possibile con i propri genitori.
Un lavoro con delle responsabilità o di tipo imprenditoriale, comporta la totale assenza di orari, di festività, di weekend talvolta, magari la necessità di trasferte.... Significa uscire di casa la mattina alle 7 e mezza e non avere una vaga idea dell'orario di rientro...
E un bambino non è un cane... che lo parcheggi dai nonni o con la babysitter. La giornata non è fatta di 72 ore. E' fatta di 24. Non si può fare ed avere tutto.
Io augurerei a qualunque donna una giornata lunga il doppio per poter realizzare anche le proprie aspirazioni personali nel campo lavorativo... ma penso anche che nel momento in cui SI DECIDE di avere un figlio si deve anche comprendere nel pacchetto all inclusive che comporta la parziale rinuncia alle proprie aspirazioni personali, la assoluta necessità di dare a lui il posto principale nella scala delle priorità.
Io veramente auguro con tutto il cuore a BS di poter fare tutto.
Ma seriamente... ho la vaga impressione che quando ci si ritrova con un fagottino urlante, che chiede la tetta ogni 2 ore, la notte magari non dorme perchè ha le coliche prima e i denti poi, gli ormoni del parto in circolo, una casa che vola piena di pannolini, succhiotti, biberon, giocattolini, carrozzina-passeggino-ovetto... bè... solo allora si decide di ridimensionare la questione lavorativa... per amore o per forza...
E non lo dico per spaventare nessuno... ma perchè credo che un figlio sia UN FIGLIO... e meriti di stare il più possibile con i propri genitori.
pippi_ci- Numero di messaggi : 2886
Età : 40
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
bellissime parole pippi...
una considerazione (che qua e là è stata accennata); un figlio è qualcosa di più di un "intermezzo" nella vita di due persone (del tipo; "mi faccio una pausa di 9 mesi dal lavoro, faccio un figlio e poi torno al lavoro...")
non credo che sia rispettoso fare un figlio perchè l'orologio biologico ticchetta, o perchè stiamo superando i 35 o per "completare il curriculum personale"...
credo che un figlio sia semplicemente il frutto dell'amore di due persone.
si può/deve "programmare"?
non saprei.
di primo acchitto direi di no, anche se ci sono cose di cui bisogna ovviamente tenere conto (salute, stabilità affettiva/economica -anche se più relativamente...- ecc); di questo è prova il fatto che spesso il desiderio di maternità esplode all'improvviso, e talvolta anche in donne fino a quel momento dubbiose o persino contrarie...
è la meraviglia della vita, e dell'amore.
non abbiate paura: arriverà per tutte quel momento...
un figlio è una grossissima, immensa incognita.... nessuno, per quanto preparato, è pronto allo sconvolgimento che esso comporta! e volerlo tenere "imbrigliato" in un segmento organizzato della nostra vita è davvero difficile, come dicono le mamme qui presenti...perchè l'inghippo salta fuori ad ogni istante!
un bimbo si ammala, piange, defeca, vomita, si sveglia, urla sempre agli orari meno opportuni e nelle situazioni meno convenienti... e non è affatto facile "programmare" qualcosa in tali situazioni!
...e badate bene che non si tratta solo dei primi 36 mesi.....
quando ero giovane (sic! ) credevo che una volta cresciuti i bimbi mi avrebbero dato meno grattacapi...in un certo senso è così...ma in un certo altro senso non è affatto vero.
come i bimbi, anche i problemi evolvono, crescono con loro.... si cambiano e mutano aspetto...
ma allora, come si fa?
eh, si impara a capire che quel figlio non è solo un "tassello" della tua vita, ma è la tua vita stessa... e che a un figlio non servono tanti i soldi del tuo stipendio, quanto del buon tempo con sua madre e suo padre....
una considerazione (che qua e là è stata accennata); un figlio è qualcosa di più di un "intermezzo" nella vita di due persone (del tipo; "mi faccio una pausa di 9 mesi dal lavoro, faccio un figlio e poi torno al lavoro...")
non credo che sia rispettoso fare un figlio perchè l'orologio biologico ticchetta, o perchè stiamo superando i 35 o per "completare il curriculum personale"...
credo che un figlio sia semplicemente il frutto dell'amore di due persone.
si può/deve "programmare"?
non saprei.
di primo acchitto direi di no, anche se ci sono cose di cui bisogna ovviamente tenere conto (salute, stabilità affettiva/economica -anche se più relativamente...- ecc); di questo è prova il fatto che spesso il desiderio di maternità esplode all'improvviso, e talvolta anche in donne fino a quel momento dubbiose o persino contrarie...
è la meraviglia della vita, e dell'amore.
non abbiate paura: arriverà per tutte quel momento...
un figlio è una grossissima, immensa incognita.... nessuno, per quanto preparato, è pronto allo sconvolgimento che esso comporta! e volerlo tenere "imbrigliato" in un segmento organizzato della nostra vita è davvero difficile, come dicono le mamme qui presenti...perchè l'inghippo salta fuori ad ogni istante!
un bimbo si ammala, piange, defeca, vomita, si sveglia, urla sempre agli orari meno opportuni e nelle situazioni meno convenienti... e non è affatto facile "programmare" qualcosa in tali situazioni!
...e badate bene che non si tratta solo dei primi 36 mesi.....
quando ero giovane (sic! ) credevo che una volta cresciuti i bimbi mi avrebbero dato meno grattacapi...in un certo senso è così...ma in un certo altro senso non è affatto vero.
come i bimbi, anche i problemi evolvono, crescono con loro.... si cambiano e mutano aspetto...
ma allora, come si fa?
eh, si impara a capire che quel figlio non è solo un "tassello" della tua vita, ma è la tua vita stessa... e che a un figlio non servono tanti i soldi del tuo stipendio, quanto del buon tempo con sua madre e suo padre....
babymommy- Numero di messaggi : 1404
Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
babymommy ha scritto:bellissime parole pippi...
Non sono solo mie BM... (Elisina docet... )
Per il resto, come sempre grazie per le tue parole meravigliose e piene di meraviglioso amore e buon senso.... mi sono un po' commossa...
pippi_ci- Numero di messaggi : 2886
Età : 40
Data d'iscrizione : 03.12.08
Re: Vita da genitori: come cambia la vita dopo un figlio?
Anch'io concordo con la maggioranza, e anch'io come pippi ho una mamma che ha sempre lavorato tanto, tutti i gg e a volte anche la domenica (è farmacista), è grazie al suo lavoro se mi sono sempre potuta permettere tante cose ma sinceramente mi è mancata tanto, per fortuna oltre ai nonni ho avuto anche gli zii che erano un po'più liberi e che potevano spendere dei pomeriggi a giocare, dipingere, cucinare, ritagliare e chi più ne ha più ne metta con me e i mie cugini, però queste cose con mia mamma non le ho mai potute fare (e poveretta, certo che alle sette e mezza di sera non aveva voglia di mettersi a colorare con me..), e mi sono mancate, io coi miei figli questo tempo lo vorrei trovare..
ranavalentina- Numero di messaggi : 4304
Età : 41
Località : Liguria/Lombardia
Data d'iscrizione : 27.05.08
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