Pap test e tamponi

Il pap test serve a identificare la presenza di lesioni alla cervice o alterazioni nelle sue cellule. Quando il pap test è positivo, si eseguono biopsie o colposcopie per identificare la natura della lesione/alterazione e si interviene asportando il tessuto cervicale interessato.

OK, quindi si asporta il tessuto. mi mancava questo passo. grazie

A proposito del mio ureaplasma rinvenuto...

Panicqueen ha scritto:
Il problema del batterio qui mi sembra la re-infezione, non tanto il debellamento in principio, perciò un antibiotico varrebbe forse l'altro (quindi anche il primo che hai usato, se non è trascorso pochissimo tempo, per via delle resistenze)

Secondo me invece l'infezione è sempre stata presente e la differenza l'ha fatta solamente il tampone!
Ho fatto un primo tampone positivo e curato con ciproxin. Secondo tampone positivo e curato con myraclin. Questi primi due tamponi sono stati fatti alla cervice, mentre il successivo, che è risultato negativo, è stato fatto nel canale vaginale e in un altro laboratorio analisi.
L'ultimo tampone, fatto nel primo laboratorio, è risultato nuovamente positivo, seppure con carica batterica dieci volte più bassa.

La dottoressa, ginecologa (a differenza dell'altra), che ha effettuato i prelievi in cervice mi ha detto che per l'ureaplasma è quella la sede del prelievo.

Se sai che c'è stata una differenza nel prelievo, può spiegare il risultato ti hanno fatto sempre l'antibiogramma ad ogni tampone? serve a prescrivere l'antibiotico specifico per il ceppo rinvenuto.
Il tuo partner continua a essere negativo? Occorre escludere l'effetto ping-pong.

Sì, hanno sempre fatto l'antibiogramma ma questo non basta evidentemente per beccare la cura più efficace.
Lui è risultato negativo dopo la prima cura fatta in parallelo a me. Adesso la sta rifacendo e a debita distanza credo farà la spermiocoltura.
Anzi, potrebbe in alternativa fare il tampone uretrale?

Se riesci ad acchiapparlo! il tampone uretrale è uno dei modi di verificare la presenza/assenza di infezioni nell'uomo, ma solitamente si fa quando proprio necessario perché è un esame piuttosto invasivo.
La spermiocoltura con la ricerca di ureaplasma/micoplasma è già un buon primo passo, in alternativa l'uomo può fare l'analisi delle urine con la ricerca di ureaplasma/micoplasma con la metodica PCR.
Nell'uomo questi germi si pssono legare alla superficie degli spermatozoi e ridurne la motilità o alterare la struttura della membrana che riveste la testa dello spermatozoo e impedire la fecondazione.
In ogni caso, si intende sempre affetto anche il partner della persona a cui è stata evidenziata l'infezione.

La cosa importante, tuttavia, è ripetere i test ad almeno 1 mese dalla fine della terapia (in caso di ureaplasma), e dal momento in cui entrambi i partner intraprendono la terapia proteggere tutti i rapporti sessuali e fare molta attenzione durante qualsiasi contatto sessuale fino ad infezione debellata in entrambi, altrimenti si va parecchio per le lunghe!!

Purtroppo questo chiaramente allunga i tempi per la ricerca di una gravidanza, ma dall'altro lato se è presente l'infezione è tipico che la capacità fecondante, soprattutto maschile, sia bassa! Quindi tanto vale fare tutto come si deve.
Purtroppo l'ureaplasma ha questa caratteristica di essere lungo da curare, ma basta perseverare!

stasera farò il tampone dalla gine

ho solo un dubbio.. cosa faccio cercare? la gine diceva solo la gardnerella visto che marito è positivo solo a quella, io invece li farei tutti i germi comuni e miceti, che dite?
e ureaplasma e micoplasma? nel suo erano negativi..

EDIT
però cincietta ha ragione.. è opportuno farlo il tampone se sono tre gg che ho messo gli ovuli di fermenti lattici?
o posso farlo comunque?

Io faccio il pap test tutti gli anni e sul referto (negativo) trovo sempre scritto "reperto infiammatorio" però la ginecologa non mi ha mai consigliato un tampone. In effetti non ho mai fatto un tampone in vita mia .
Secondo voi è consigliabile farlo anche in assenza di sintomi particolari?

non saprei che dirti paperoga, nel senso che io quando ho fatto i tamponi li ho fatti sempre per qualche sintomo o comunque sospetto di qualcosa, non li ho mai fatti così, come si fa la visita annuale dalla gine, ad esempio..

però non credo ci sia nulla di male nel volerlo fare senza alcun sintomo, non è un esame molto invasivo

Sì Paperoga, in caso di infiammazione è bene fare un esame colturale. Però di solito è fatto di default con il pap-test, perché se ci sono infezioni oscurano il referto e vengono segnalate, perciò magari chiedi bene a chi te lo esegue cosa comprende e cosa no, ma di solito evidenzia batteri e miceti comuni, che è tutto l'insieme di Candida, Gardnerella, Trichomonas, Streptococco B, Lattobacilli, ecc.

Farfa, a questo proposito: non è comune isolare la ricerca della Gardnerella, perché fa parte del pacchetto di batteri e miceti comuni, quando fanno quella, fanno tutto il resto.
Almeno una volta nella vita, la ricerca di micoplasmi e ureaplasmi (e Clamidai sugli anticorpi del sangue) andrebbe eseguita, tuttavia, se lui è negativo, sono basse le probabilità che tu ne sia affetta.

I tamponi vanno eseguiti ad almeno 7-10 giorni dalla fine di un trattamento per non oscurarne l'esito!