Disturbo bipolare

Care ragazze,

La situazione è parecchio migliorata, lui sta meglio e sta riprendendo in mano la sua vita e le sue cose. Ha smesso di lavorare, perchè di fatto il suo stato psichico glielo impediva, tanto che la sua dottoressa aveva anche seriamente pensato a un ricovero...e onestamente non potevo darle torto data la piega che aveva preso la situazione.  
Ora sta assumendo un antidepressivo, insieme ai farmaci che prendeva prima, cioè l'anti-psicotico e lo stabilizzatore del tono dell'umore (aumentato ora di dose), ma fra poco già inizierà ad abbassarlo. Ha i suoi momenti di scompenso, i suoi momenti no, ma sono molti di meno rispetto a prima e molto più gestibili, ha ripreso piano piano a studiare, dice che nella sessione invernale vuole fare due esami, perchè vorrebbe laurearsi per dicembre 2014.
Ci sono dei MA, e sono che ha ricominciato a fumare e che mangia come se non ci fosse un domani, quindi che ha ripreso tutti i chili persi l'anno scorso, e queste cose non sono il massimo per chi ha avuto una trombosi con embolia e ha il padre morto d'infarto, ma a breve (dice) smetterà e andrà da una dietologa che gli ha consigliato la sua psichiatra (i suoi farmaci tendono a far ingrassare, quindi c'è bisogno di un approccio medico).

Io sono contenta, ma ancora non mi sento di fare i salti di gioia e continuo per la mia strada, resto forte e vado avanti, con la consapevolezza che d'ora in poi sarà tutto in discesa, e la speranza che non ci saranno altri eventi che turberanno l'equilibrio del mio amore.

Mulanina vi auguro tutta la felicità del mondo  Sono felice di questi progressi ma... fammi capire, che cosa significa al giorno d'oggi un ricovero? Dove vengono ospitate queste persone, in un reparto ospedaliero?

Sì, nel reparto di psichiatria di un ospedale.  

La sua dottoressa lavora al Sant'Andrea di Roma, e siccome lui era in un momento in cui non sapeva nemmeno dove vivere senza essere tormentato dalle ossessioni (a casa del padre era pieno di angoscia e ricordi, a casa della madre nemmeno a parlarne, dato il tipo...) la soluzione migliore di fatto era il ricovero, giusto per dargli il tempo di riprendersi estraniandosi un po' da tutto. Lui non ha voluto, ha sofferto parecchio (e io con lui), ma ha scelto di rimanere "nel mondo reale", e ce la sta facendo alla grande! Ammiro tanto la sua forza, fra poco ricomincerà anche a fare sport, sono davvero tanto contenta!  

E' veramente un ragazzo ammirevole ed anche tu lo sei  

Siete stati bravissimi entrambi, ostinati con l'obiettivo ben chiaro davanti a voi e i risultati si vedono! Così si fa

Sì Mulan, devi davvero essere fiera di lui, di te, di voi come coppia.  

Per quanto riguarda il fumo e il cibo in eccesso, la mia modesta opinione è che siano, in questo momento, problemi secondari, quindi forse è meglio non stargli troppo addosso (e non sto dicendo che lo fai); quando poi avrà trovato il suo equilibrio interiore potrà dedicarsi ad affinare questi aspetti, visto che comunque ne va della sua salute fisica!

Mulan avendo anche io mia madre con disturbo bipolare da oltre dieci anni so cosa significa stare vicino a persone con questa patologia e ammiro molto il lavoro che il tuo ragazzo sta facendo su se stesso perchè non sempre è facile per loro prendere iniziativa e cercare di cambiare e migliorare.
Per il ricovero credo che abbia fatto più che bene, alla fine si estranea da tutto e da tutti ma all'interno dell'ospedale si sarebbe confrontato con persone che comunque hanno problemi e non so se sarebbe stato meglio, per esperienza personale ho avuto mia mamma ricoverata un mese in un ospedale psichiatrico per rivedere un pò i dosaggi dei farmaci che prendeva e alla fine è stato peggio, è tornata più stralunata di quando è entrata in ospedale.
Tanta solidarietà  

Ma come nasce questo disturbo? E perchè è un disturbo dal quale non si può guarire?

Eh Linda bella domanda! Secondo me c'è una predisposizione e poi molto contano anche le esperienze passate e soprattutto la famiglia di origine

sara, immagino la situazione e hai davvero tutto il mio sostegno. Ora sta meglio comunque tua madre?

Io devo dire che il mio ragazzo è stato davvero fortunato, perchè ha trovato una psichiatra davvero competente, che ci è sempre andata veramente cauta con i farmaci, e che li ha sempre utilizzati con il fine di migliorare la sua qualità della vita, ma senza mai coprire il suo carattere e la sua personalità.  Come avevo già scritto pagine dietro, il suo quadro clinico nel tempo è positivamente evoluto, perchè la diagnosi di disturbo bipolare gli fu fatta in età adolescenziale da un altro psichiatra, quando poi ha iniziato la terapia con questa attuale lei ha detto che a quell'età bisogna andarci cauti con le cose messe nero su bianco, e infatti lei adesso propende più per una diagnosi di "disturbo dell'umore". Nel suo futuro si prospetta una terapia di sostegno con lo stabilizzatore del tono dell'umore, un farmaco decisamente più leggero dell'antipsicotico (e anche dell'antidepressivo, che comunque a breve piano piano smetterà). Certo, tutto quello che gli è successo nell'ultimo anno (il ricovero in ospedale e la perdita del padre, unico riferimento "sano" della sua famiglia) avrebbe messo a dura prova chiunque, anche la persona più stabile...Ovviamente la psichiatra rimane sempre dell'idea che la terapia "verbale" sia fondamentale anche nel futuro, e infatti l'ha anche indirizzato da uno psicologo con il quale a breve inizierà una terapia più approfondita (al momento non sappiamo altri dettagli), per cui lei in futuro sarà più che altro un punto di riferimento per l'aspetto farmacologico.

Per rispondere a linda, sinceramente al di là di quello che ti ha anche detto sara non si sa molto di questo problema, di certo so che il mio ragazzo ha vissuto la sua infanzia, e soprattutto la sua adolescenza, in un ambiente tutt'altro che sano dal punto di vista psicologico. Non si può guarire ma certamente si può gestire, avere una vita "normale", un lavoro gratificante, ma certo per questo è fondamentale che il paziente sia parte attiva nella terapia, e ovviamente trovare un medico competente, perchè purtroppo tuttora di psichiatri che imbottiscono di farmaci per intontire ce ne sono fin troppi.