Disturbo bipolare

Uh Julie, un abbraccione a te e al marito allora! Tu stai avendo progressi solo con la terapia o questa viene integrata con i farmaci?

Per rispondere a linda, purtroppo dal disturbo bipolare non si può guarire, ma si può tenere sotto controllo tramite terapia, gestione dei farmaci (i cui dosaggi possono aumentare e diminuire, e magari anche smettere, non è escluso) e corretta educazione psicologica. Su quest'ultimo punto il mio lui ha ancora un pò da lavorare, ma sono ottimista, oggi ha fatto un esame, ha preso 28 (non il 30 a cui è abituato, mister perfettino ) e mi aspettavo tragedie greche, masturbazioni mentali varie ("se non ho la media del 30 nessuno mi vorrà a lavorare"), invece è stato tranquillo, era contento e si è goduto il suo relax. Sono contenta, dato l'ultimo periodo, in cui ogni giorno c'era il suo momento in cui sentiva di essere un fallito e si disperava, è un enorme passo avanti.

è un ottima cosa mulan

mulan ha scritto:Uh Julie, un abbraccione a te e al marito allora! Tu stai avendo progressi solo con la terapia o questa viene integrata con i farmaci?

Solo terapia. Ma la ciclotimia è gestibile con alcune accuratezze o almeno nel mio caso lo è stato. I primi tempi ho eliminato caffè ed eccitanti in generale e ho cercato di condurre una vita più regolare possibile (con un bimbo di 7-8 mesi ). Mi è stato consigliato anche di stare al sole o in luoghi luminosi d'inverno e cercare di stare al buio d'estate se troppo carica.

Cara Mulan, rileggendoti, quando scrivi
"paradossalmente quando sono con lui sono più stressata che di buon umore, e a volte (mi vergogno anche a pensarlo) provo della rabbia nei suoi confronti perchè mi viene da pensare che non si sforza abbastanza per contrastare quelle sue manie di controllo. Io lo amo, voglio passare la mia vita con lui, ma non nego che a volte vorrei vivere una situazione più...normale (ho detto quella parola, sì, lo ammetto)."
mi sembra davvero di leggere i miei pensieri, non sai quanto ti capisco.... non devi vergognarti ma accettare che a volte ti senti stressata, il terapeuta mi diceva che la maggior parte delle donne lascia i mariti quando sono malati di doc e parliamo di mariti! Tu a 23 anni così determinata, partecipe nella terapia, insomma, sei veramente forte come una roccia e sentirsi come ti senti a volte... è normale, altrimenti saresti una marziana
Io a volte quando in giro vedo quelle coppie con lui stile cervello bacato, quei tipi che mai avrei degnato di uno sguardo , che fanno quelle battute proprio sceme invidio quelle persone, quelle ragazze e la loro leggerezza perchè purtroppo quando manca la serenità a causa di questi problemi davvero sembra che manchi tutto. Non so se mi sono spiegata bene, John è un genio, scrittore, illustratore e tantissime altre qualità ma a volte mi dico, anche per sorridere ovviamente, che forse quei bei pretendenti che avevo, sportivoni fisicati col cervello vuoto non erano poi così da buttare

Non scrivo da un pò perchè sono stata presissima da due esami che ho avuto ieri e oggi , ma ci sono state parecchie novità ultimamente.

Diciamo che lo scorso fine settimana è stato micidiale: voleva fare tardi tutte le sere e la mattina non si riusciva ad alzare, e io dovevo studiare, non potevo perdere tempo. Durante il giorno si faceva paranoie per ogni stupidaggine, mi interrompeva mentre studiavo per parlarmene e non la finiva più, nemmeno quando io gli chiedevo di lasciarmi concentrare, che ero indietro con lo studio, e io ero talmente stressata ed esasperata che a volte gli rispondevo male, non ce la facevo proprio più. Insomma, non esiste solo lui al mondo, anch'io avevo le mie cose a cui pensare, due esami da preparare, e non solo non venivo minimamente sostenuta, ma dovevo anche pensare alle sue paranoie. Sapevo che non era colpa sua, sapevo che era solo questione di tempo, ma non riuscivo a trattenermi, e la cosa mi ha fatto stare tremendamente male.

Mercoledì è partito per il Burundi (no, non è una battuta ) per andare a trovare suo padre e suo fratello, lo sento su Skype e lo vedo bene, si sta rilassando, gli ci voleva proprio! Sono ottimista, due anni fa è successa una cosa simile, e siccome ancora non capivo bene la situazione addirittura ci stavamo per lasciare. Adesso non è così, so che starà meglio, ma so anche che non sarà tutta in discesa, ci saranno alti e bassi. Stare con una persona così comporta questi momenti, spero di avere la forza di sostenerli sempre.

Ah, a proposito di disturbo bipolare, fra poco uscirà in Italia "Il lato positivo", quando il mio ometto tornerà lo vedremo insieme, ho visto il trailer e già non vedo l'ora!

Ti sono tanto vicina Mulan

ArdathLilith ha scritto:Caspita Mulan, mi dispiace per quello che stai passando.
Purtroppo credo che questo sia un lato della medaglia di stare con una persona malata...
Al di là della tua esperienza, lui ha amici che sanno della malattia e che possono darti manforte? Mi spiego: senza che tu faccia "la spia" o lo "scaricabarile", magari se dici a un suo caro amico quando è in uno di questi periodi, lui può chiamarlo, vederlo, uscirci un po' insieme e aiutarti a gestirlo... A volte anche gli amici possono fare tanto e ti possono sgravare di tutto il peso.
Non ti chiedo della sua famiglia perché ricordo che non è il massimo...

Eccomi qua!  
Allora, i suoi amici sanno della malattia, il problema è che, pur essendo tutti delle bravissime persone, non hanno un modo molto "adulto" di affrontare la cosa. Per loro le cose si possono risolvere con divertimento&cazzeggio, per la serie "basta che non ci pensi e stai meglio", e quando anche lo vedevano giù (e lo vedono tuttora giù) per la perdita del padre la risposta è "dai, beviti una birra con noi!". Per carità, lo svago è importante e anche quello fa bene, perché permette anche di alleggerire la testa e prendersi un po' meno sul serio, però certo i problemi non si risolvono ignorandoli, quindi anche il mio ragazzo non riesce a vedere in loro chissà che valvola di sfogo. Per carità, non è una critica nei loro confronti, ma sono ancora in questa fase un po' post-adolescenziale...
La sua famiglia hai detto bene tu, fa più danni che altro, praticamente a detta del mio ragazzo sono solo io la sua famiglia...

Ok, chiaro.
D'altra parte i maschi sono così. Quando sono diventata amica dei grandi amici del mio compagno, è cominciato a succedere che si parlassero dei loro problemi seri attraverso di me (!!!), depressioni, ansie, eccetera. Mentre tra di loro si vedevano un film con Bruce Willis e ciao  E non sono ignoranti o superficiali, sono solo maschi.
Quello che volevo dire è se tu, appunto perché sei un po' più matura di loro, puoi provare a parlargli e a suggerirgli di attuare qualcuna delle strategie che metti in atto anche tu per farlo stare meglio, spiegando esattamente come hai fatto con me che ok la birra, ma a volte bisogna scavare.
Infine, sempre per capire (non ne so niente di questo disturbo): tu cosa fai concretamente per farlo stare meglio che loro non sanno/possono fare? Magari glielo puoi "insegnare"...

I maschi sono così, sopratutto davanti ai problemi psicologici, tu glie ne parli, ci vanno a sbattere ma niente da fare  
Mulan, la tua situazione è così simile alla mia che non so proprio cosa dire se non che ti capisco davvero tanto tanto  L'unico aiuto concreto può venire dallo specialista che lo segue visto che anche tu non hai molte persone sulle quali contare  

Il fatto è che il mio ragazzo stesso con i suoi amici in parte si mette una maschera, si gode i momenti che riescono a offrirgli, quindi svago,, ma niente di più. Si apre un po' con il migliore amico, ma anche lui in certe cose è un po' immaturo, è dell'idea "un mio amico sta passando un momento difficile, ok, starò con lui 24 ore su 24 per farlo svagare", per loro basta che non ci pensi e via.  Ho provato a parlarne con lui una volta, gli ho suggerito un comportamento da tenere con il mio ragazzo durante le sue paranoie, che mi aveva spiegato la sua psichiatra. Beh, lui mi ha ascoltato in silenzio, poi fa: "Non sono d'accordo con la strategia della psichiatra (perché tu invece sei espertissimo in materia, vero?  ), ma se è questo che vuoi lo faccio". Cioè, sembrava che stesse facendo un favore a me in pratica...

Ieri anche la sua psichiatra l'ha trovato depresso, gli ha prescritto un antidepressivo a bassissima dose (con il disturbo bipolare bisogna andarci cauti) e gli ha detto di vedere che succede, poi gli ha dato il prossimo appuntamento già tra due settimane.

Io vabbè, ieri sera a letto ho avuto un momento di sfogo e mi sono messa a piangere a singhiozzi accanto a lui, mi ha stretto forte e mi ha detto che passerà tutto, però mi è così dispiaciuto, chissà come si sarà sentito in colpa  ...