Circoncisione infantile

Anche io sono stata con un uomo circonciso, non per motivazioni religiose ma mediche, e ricordo che lui, potendo confrontare il prima e il dopo intervento, era parecchio scontento della perdita di sensibilità.

Non so se è il topic giusto, lungi da me fare polemica. Vorrei solo esprimere la mia personale opinione sulla circoncisione infantile come pratica obbligatoria per motivazioni prettamente religiose o culturali, senza offendere nessuno. Ecco, io sono d'accordo con Ashley Montagu, che in questo video definisce la circoncisione una lesione grave, una vera e propria mutilazione, paragonabile alle mutilazioni femminili.
C'è un video in particolare che non pubblico qui per evitare di traumatizzare le utenti (io per prima non riesco a guardarlo fino in fondo) che mostra chiaramente e crudamente la sofferenza atroce a cui sono sottoposti a neonati che ancora oggi sono costretti a subire questa pratica violenta. Ecco per me è un segno che gli uomini devono ancora farne di strada prima di raggiungere la pace mentale... E' -per me- una barbarie inaudita, aggravata dal fatto di essere perpetrata ai danni di innocenti che non hanno alcuna possibilità di opporsi. E non capisco davvero come sia possibile che l'opinione pubblica sia sensibile verso l'infibulazione e non lo sia parimenti sulla circoncisione.

Da poco la questione è ritornata alla ribalta, con il caso del medico musulmano accusato dal tribunale di Colonia, in Germania, di tentato omicidio ai danni di un neonato che ha rischiato di morire a seguito di una circoncisione. Le comunità ebraica e islamica si sono scagliate contro la corte con accuse di razzismo e antisemitismo.

So che rischio di appesantire il post, ma se aveste cinque minuti, mi piacerebbe se leggeste questo passo tratto da "L’infanzia rimossa" di Alice Miller

“[…] Così, per esempio, scrive Desmond Morris (1986, pagg. 218-220):

Per millenni e in molte e svariate culture si è in continuazione proceduto, con crudeltà e con una stupefacente varietà di modi, alla mutilazione degli organi genitali. Si è infierito sui genitali, si sono prodotte sofferenze d'ogni genere per il solo fatto che questi organi possono essere fonte di piacere.
Nella maggior parte dei casi la violenza è prodotta mediante la mutilazione sia del maschio che della femmina. Queste sorprendenti forme di mutilazione sono più antiche della stessa civiltà. È verosimile che esistessero già nell'età della pietra. Benché nel caso della circoncisione ci si trovi con tutta evidenza dinanzi a lesioni intenzionali che gli adulti infliggono ai bambini, si è sempre preteso di farlo animati dalle migliori intenzioni. Nell'arco dei millenni innumerevoli persone sono morte d'infezione per questo, ma si è ritenuto che i rischi connessi a questa pratica fossero compensati da presunti vantaggi. Questi asseriti vantaggi hanno assunto di epoca in epoca e di cultura in cultura aspetti diversi, ma le più recenti indagini hanno dimostrato che non sono altro, e in ogni caso, che delle fandonie.
Una delle più antiche motivazioni della circoncisione maschile — l'eliminazione del prepuzio — era che garantiva l'immortalità sotto forma di sopravvivenza dopo la morte. Questa curiosa convinzione si basava sulla osservazione che il serpente si libera della pelle e riappare poi come 'rinato' nelle sue nuove, smaglianti scaglie. Se il serpente sperimenta una rinascita liberandosi della pelle, può farlo anche l'uomo. Il pene è il serpente, e il prepuzio è la pelle.
Quando la circoncisione è diventata — inizialmente nel Medio Oriente — una tradizione consolidata, non è più stato necessario far sopravvivere anche l'antica credenza. Essere circoncisi era il segno che contraddistingueva l'appartenenza a una certa comunità. La mutilazione rituale si è così sempre più diffusa. Gli antichi egizi l'hanno praticata fin dal 4000 a.C. Nell'Antico Testamento, Abramo impone la circoncisione. Alla circoncisione ricorrevano sia gli arabi che gli ebrei. Di Maometto si dice che fosse nato senza prepuzio (il che è possibile, perché la medicina conosce casi simili): un fatto che ha automaticamente condizionato la sorte dei prepuzi dei suoi futuri seguaci maschili.
Col passare dei secoli, al posto delle motivazioni religiose, sono subentrate argomentazioni pseudo-mediche. La presenza del prepuzio — si sosteneva — era causa di 'malattie mentali masturbatorie', isteria, epilessia, enuresi notturna (e cioè incapacità di trattenere l'emissione di urine), incontinenza e irritabilità. Simili idee sono sopravvissute fino al nostro secolo e hanno portato perfino alla formazione di una Società di chirurgia orifiziale che si è dedicata esclusivamente alle 'modificazioni' di organi genitali 'sconvenienti' al fine di prevenire malattie mentali.
Quando tutte queste sciocchezze sono state confutate, è subentrata una crisi. Che ragione addurre ora per giustificare la mutilazione degli organi genitali infantili? Occorreva che fosse di natura tale da corrispondere alle pretese scientifiche imposte dal clima razionalistico del ventesimo secolo. La risposta è apparsa nel 1932 sul periodico scientifico «The Lancet»: il prepuzio è causa di cancro! Verso la fine degli anni Trenta si procedeva alla circoncisione del 73% dei bambini statunitensi; nel 1973 la percentuale è salita all'84% e nel 1976 persine all'87%. Il cancro è diventato la versione profana dell'inferno e della dannazione, un'arma perfetta nelle mani dei seminatori di panico in una società post-religiosa.
Per essere più precisi, si è sostenuto che lo smegma — la materia pastosa, bianco-gialla, che si raccoglie sotto il prepuzio — poteva essere la causa dell'insorgere del cancro al pene e del cancro delle ovaie nelle donne. L'autore del saggio con cui questa paura è stata fatta circolare per il mondo si è avvalso di statistiche errate, ma nessuno se ne è preoccupato perché il sospetto forniva di per sé, finalmente, un'altra plausibile ragione per tagliuzzare il pene dei bambini. Esperimenti successivi hanno dimostrato che lo smegma che si forma sotto il prepuzio non contiene nulla che possa anche solo lontanamente essere considerato cancerogeno; però questi esperimenti sono stati per lo più ignorati. Altri studi hanno dimostrato che le donne i cui uomini non circoncisi usavano sempre profilattici erano esposte al cancro delle ovaie in quantità né superiore né inferiore a quelle i cui mariti non usavano mai il preservativo. Ma nemmeno di questa constatazione si è voluto prendere atto. Nel corso d'una ricerca si sono confrontati i dati relativi a un paese in cui la circoncisione era sconosciuta con quelli d'un altro in cui tutti gli uomini erano circoncisi. I risultati hanno dimostrato, con grande sollievo degli assertori della circoncisione, che il cancro alla prostata era più frequente nel paese 'non circonciso'. Senonchè questo tipo di cancro è un male tipico delle persone anziane, e quando si è approfondita la ricerca sulle varie fasce di età, è risultato che l'insorgere del cancro alla prostata era più frequente nei paesi 'circoncisi'.
La paura del cancro era assolutamente immotivata, e l'intervento chirurgico per la rimozione del prepuzio si è dimostrato, ancora una volta, un evidente rischio per la salute dei bambini. In molti casi insorgevano emorragie, ulcerazioni dei condotti urinari, lesioni indotte dall'intervento operatorio e infezioni locali. In alcuni, sia pure rari, la rimozione del prepuzio ha comportato anche la morte di bambini. Insorgevano anche danni meno palesi ma di più lunga durata: nei maschietti sottoposti a circoncisione si riscontrava un livello ormonale più elevato, quale si determina in presenza di stress; si alterava il ritmo del sonno; piangevano più spesso e diventavano più nervosi.
Ciò nonostante la circoncisione chirurgica prosegue allegramente, soprattutto nei paesi in cui la salute è considerata un fatto privato. È sintomatico che in Gran Bretagna, dall'epoca dell'introduzione del sistema sanitario nazionale e dell'assistenza medica gratuita, il numero degli interventi di circoncisione è drasticamente diminuito. Si pone inevitabilmente la domanda: come mai in un paese in cui quest'operazione non comporta più alcun profitto per i medici non si circoncide più nemmeno l’l% dei maschietti (nel 1972 sono stati lo 0,41%), mentre negli Stati Uniti, per esempio, nel corso di quello stesso anno, è stato circonciso più dell'80% dei bambini, con una spesa di oltre 200 milioni di dollari a carico degli istituti mutualistici? I nuovi dèi che pretendono il sacrificio del prepuzio sono meno sacri ma in compenso più portati agli affari[...] Il fatto che simili pratiche possano continuare a sopravvivere nel ventesimo secolo, in presenza del moderno illuminismo, costituirà certo un mistero per gli storici del lontano futuro.”

Al di là dell'asserita pulizia e del piacere sessuale, come vi ponete a riguardo dal punto di vista etico? Vorrei riuscire a vedere la questione da altri punti di vista... Anche se ho forti dubbi, perchè non provarci?

Io, come ho già scritto qualche post fa, sono contraria alla circoncisione sui bambini, in quanto si tratta comunque di una mutilazione, la privazione della parte del corpo di una persona, che non potrà più recuperare. Una volta adulto e capace di intendere e di volere, poi, chiunque è libero di scegliere se circoncidersi o meno, ma ecco, secondo me la libertà di scelta è fondamentale, per questioni come queste.

Ovviamente questo mio ragionamento non riguarda la circoncisione per motivi medici, lì è un altro paio di maniche.

Atam, io ho visto il video amatoriale fatto da una famiglia di tunisini miei vicini di casa, in occasione della circoncisione del figlio di 4 anni Le lacrime di quel bambino non me le scorderò mai.
In quell'occasione la madre non avrebbe voluto che gli fosse praticata, ma immagini quanto valga il parere di una donna in mezzo a marito, nonni, zii e cugini? Mi ha detto chiaramente che sarebbe stata un'onta per la sua famiglia.

La pratica si giustifica sempre dicendo che nasce per ragioni igieniche e che poi si radicata nella cultura. Semmai sia stato vero è chiaro che al giorno d'oggi le ragioni igieniche non sussistono più...ma se le comunità ebraiche ed islamiche non iniziano a cambiare mentalità da soli, che dobbiamo fare? Esportare il rispetto del corpo, oltre alla "democrazia"?

In generale poi ci sono popolazioni in cui le modificazioni corporali sono persino più cruente, sempre per motivazioni religiose. E' questo è solo uno dei tanti motivi per cui io diffido dalle religioni...

Lucy, io sono d'accordo che non si può andare da loro e dirgli di fare (o in questo caso non fare) qualcosa che va contro la loro cultura, si possono fare delle campagne di sensibilizzazione come si fa con l'infibulazione, ma ovviamente al di là di quello è controproducente agire.

Più che altro non so come funziona in Italia, se è possibile far circoncidere il proprio figlio senza motivazioni mediche, ma ricordo che qualche anno fa ci fu uno scandalo in Francia perchè la comunità islamica chiedeva che venisse praticata l'infibulazione negli ospedali e che fosse anche gratuita , lo Stato ovviamente non l'ha concesso e successe il putiferio. Ecco, il problema in queste situazioni è che è troppo facile cadere nella trappola dell'"anti-islamico" o "antisemita", e non si guarda al fatto che questa è comunque una questione medica oltre che religiosa-culturale.

Atam credo tu sappia già come la penso ma lo scrivo anche qui

Io credo che a parte i casi di necessità medica debba essere vietato tagliuzzare, bucare, tatuare, infilzare e quant'altro parti del corpo di altri esseri umani, compresi i propri figli che non sono di proprietà dei genitori.
Arrivati alla maggiore età ogni persona decide per sé.

Sono allucinata dalle assurde motivazioni che ho letto...

Dai post delle pagine precedenti credo di aver capito che in Italia la circoncisione per motivazioni culturali o religiose è legale, ovviamente però con anestesia (che invece non è prevista nella stragrande maggioranza degli stati in cui questa pratica è ammessa).
Certo, non sono d'accordo neanch'io sull'imporre il cambiamento alle culture che non sono pronte, ma come ha detto Mulan, si potrebbe cercare di sensibilizzare di più l'opinione pubblica, come si fa per l'infibulazione, l'escissione e la circoncisione femminili.
Ad esempio cosa susciterebbe in voi leggere la frase di un uomo che scrivesse : "Ma quant'è bella però una vulva senza clitoride!"

Un conato di vomito

Non riesco a mettere totalmente sullo stesso piano infibulazione e circoncisione anche se entrambe mutilazioni e non sono d'accordo se non per motivi medici e con le dovute precauzioni del caso. Però l'infibulazione ti priva di un qualcosa che non riacquisterai mai più mentre la circoncisione è positiva per gli uomini stessi alla fine, anche se non dico sia necessaria, assolutamente. Però per esempio il mio ragazzo ricorda la sua circoncisione come un qualcosa di doloroso, anche se era abbastanza piccolo, ma ora è felice della sua condizione, ci si trova bene (l'ha fatta per motivi medici). Un a donna non credo potrebbe mai trovarsi bene senza clitoride

Sì però ragazze, dire che un pene circonciso è bello non è la stessa cosa che una vulva senza clitoride. Molti uomini sono felici del loro pene circonciso, mentre nessuna donna si farebbe cucire o rimuovere la clitoride spontaneamente. Certo, senza anestesia è una barbarie, senza ombra di dubbio, e sono contraria! Ma il commento in sé del pene circonciso esteticamente migliore non fa male a nessuno. Io non posso parlare a nome di nessuno, ma solo in base all'esperienza del mio ragazzo e di tutti i suoi amici, e posso dirvi che loro non la vedono assolutamente una pratica traumatica. Non parlo dell'infibulazione ma della circoncisione in sé. Non fa parte della cultura occidentale, forse è per questo che noi la vediamo come una costrizione, ma per quelle culture non lo è affatto! Poi, che non venga fatta l'anestesia la trovo una cosa impensabile, su questo siamo tutti d'accordo. L'infibulazione è un'altra cosa. Vi ricordo che nella maggioranza dei Paesi arabi (come Siria, Egitto ecc.) questa pratica è illegale ma purtroppo, soprattutto in Egitto, molti medici la fanno cmq, o addirittura nelle famiglie...in Siria invece non si fa più, se non in alcuni villaggi poverissimi dimenticati da dio. Sono due cose diverse, quindi non facciamo paragoni...

Edit: sincro con Gloria, con la quale mi trovo d'accordo gli uomini vanno fieri del loro pene circonciso (vi parlo di quelli arabi per lo meno), e la perdita o meno della sensibilità è qualcosa di strettamente personale: il mio ragazzo è molto sensibile invece, a volte ha orgasmi dopo un minuto. E cmq anche infibulazione e la rimozione della clitoride non sono la stessa cosa: nei Paesi arabi la donna viene infibulata (cucita) per evitare che tradisca il marito il quale la scuce letteralmente prima di ogni rapporto. Il taglio della clitoride serve perché la donna non deve provare alcun tipo di piacere. Inutile dire che entrambe le pratiche siano assolutamente disumane.

Sei sicura che nessuna donna se lo farebbe fare? Perché in certi paesi lo si fa perché altrimenti vieni emarginata.

Al di là del piacere o no il punto è un altro: non si può disporre del corpo altrui! I bambini, anche i nostri figli, non ci appartengono. Non possiamo apportare modificazioni fisiche al loro corpo (salvo necessità mediche).
Ognuno decida per sé quando sarà tempo.