Relazione con il terapeuta
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Re: Relazione con il terapeuta
Linda di teoria non so dirti molto, so che la mia è junghiana perché collabora con un'altra che conosco e che so bene che è junghiana. Fine delle mie conoscenze
Mi pare di ricordare che non sei delle mie zone quindi non so come consigliarti... comunque per scegliere una corrente o l'altra dovrai sportarti nel topic sulle terapie
Mi pare di ricordare che non sei delle mie zone quindi non so come consigliarti... comunque per scegliere una corrente o l'altra dovrai sportarti nel topic sulle terapie
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
@Linda: l'anno scorso nei giorni difficili dell'intervento di mio padre una sera chiamai ed era occupato. Ma sono stata richiamata da lui appena si e' liberato...mi sembra il minimo... e comunque e' una cosa che mi ha sempre detto alla fine di ogni seduta. "Ci vediamo tra tot giorni. Se hai bisogno telefona." E ti garantisco che ha un'agenda fitta di impegni non e' che trova il tempo per rispondere al telefono perche' si gratta la pancia tutto il giorno...
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
Sì Cincia, è sempre lo stesso terapeuta.
Sono molto felice di essermi confrontata con voi su questo perchè mi avete aiutato a prendere la decisione giusta.
Proverò a leggere anche il topic sulle varie correnti, io alla fine avrei bisogno principalmente di uno sfogo per i momenti difficili a causa della malattia di John, per la paura del vomito posso aspettare, per la terapia indiretta... ormai so cosa devo fare e lo sto facendo tutti i giorni anche senza avere consigli. Certo,il fatto che lui conosce bene John era comodo ed era il motivo che mi teneva ancora legata nonostante non fossi troppo soddisfatta. L'altro timore è che magari non sarò abbastanza determinata nel mettermi a cercare e trovare una persona valida che di questi tempi non è facilissimo e finirò per rimanere senza supporto Ho in realtà un amico molto bravo che mi saprebbe consigliare ma è un freudiano e consiglia persone di questa corrente, non so se è la più adatta a me
Sono molto felice di essermi confrontata con voi su questo perchè mi avete aiutato a prendere la decisione giusta.
Proverò a leggere anche il topic sulle varie correnti, io alla fine avrei bisogno principalmente di uno sfogo per i momenti difficili a causa della malattia di John, per la paura del vomito posso aspettare, per la terapia indiretta... ormai so cosa devo fare e lo sto facendo tutti i giorni anche senza avere consigli. Certo,il fatto che lui conosce bene John era comodo ed era il motivo che mi teneva ancora legata nonostante non fossi troppo soddisfatta. L'altro timore è che magari non sarò abbastanza determinata nel mettermi a cercare e trovare una persona valida che di questi tempi non è facilissimo e finirò per rimanere senza supporto Ho in realtà un amico molto bravo che mi saprebbe consigliare ma è un freudiano e consiglia persone di questa corrente, non so se è la più adatta a me
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
Ciao Linda, ho letto già ieri ma non ho potuto rispondere, ho poco tempo ma mi sembra importante!
La mia psicologa, in un anno, non mi ha mai spostato un impegno, anche quando poi mi appariva evidente che lei aveva avuto dei "buchi" nel pomeriggio ed era magari rimasta ad aspettarmi fino alle 18.
E' successo solo un paio di volte che abbiamo fissato l'appuntamento e - contestualmente - lei mi ha avvertito che poteva dover cambiare per motivi vari, e che mi avrebbe fatto sapere nel giro di 24 ore: una volta ha cambiato e una volta no.
Infine: io avevo il suo numero di cellulare personale e la potevo contattare in qualsiasi momento (anche perché la terapia che ho fatto prevedeva "picchi" emotivi anche lontani dalla seduta). Ogni volta che l'ho contattata, mi ha risposto.
Ora, magari avrò anche avuto la fortuna di trovare una terapeuta non troppo "famosa" e con pochi clienti, chissà, però io mi sono sentita al centro della sua attenzione e non "sbolognata" o rimandata - sensazione che invece avevo provato con il chirurgo dell'ospedale che mi aveva fatto l'intervento di DTC lo scorso agosto e che non sono MAI PIU' riuscita a incontrare.
Quello che voglio dire è che il rapporto di fiducia paziente-terapeuta si basa anche su questi aspetti e che se tu ti senti maltrattata o ti senti abbandonata a te stessa non è una buona sensazione e devi porvi rimedio, o affrontando il terapeuta o cambiandolo.
Un'ultima cosa: la mia psicologa mi diceva anche che a volte alcuni pazienti con particolari problematiche prendono particolarmente male i cambi di orario perché in realtà faceva parte della loro problematica sentirsi "maltrattati" per via di contrattempi normali del terapeuta. Tu devi capire se effettivamente lui sta esagerando (e da quanto descrivi sembra di sì) o se sei magari tu + John che la prendete particolarmente male. Questo solo tu lo puoi sapere, ti consiglio di rifletterci però perché a volte quando abbiamo delle "fissazioni" non riusciamo a vederle finché qualcuno non ce le indica... e anche dopo, si fa mooooolta fatica
In bocca al lupo!
La mia psicologa, in un anno, non mi ha mai spostato un impegno, anche quando poi mi appariva evidente che lei aveva avuto dei "buchi" nel pomeriggio ed era magari rimasta ad aspettarmi fino alle 18.
E' successo solo un paio di volte che abbiamo fissato l'appuntamento e - contestualmente - lei mi ha avvertito che poteva dover cambiare per motivi vari, e che mi avrebbe fatto sapere nel giro di 24 ore: una volta ha cambiato e una volta no.
Infine: io avevo il suo numero di cellulare personale e la potevo contattare in qualsiasi momento (anche perché la terapia che ho fatto prevedeva "picchi" emotivi anche lontani dalla seduta). Ogni volta che l'ho contattata, mi ha risposto.
Ora, magari avrò anche avuto la fortuna di trovare una terapeuta non troppo "famosa" e con pochi clienti, chissà, però io mi sono sentita al centro della sua attenzione e non "sbolognata" o rimandata - sensazione che invece avevo provato con il chirurgo dell'ospedale che mi aveva fatto l'intervento di DTC lo scorso agosto e che non sono MAI PIU' riuscita a incontrare.
Quello che voglio dire è che il rapporto di fiducia paziente-terapeuta si basa anche su questi aspetti e che se tu ti senti maltrattata o ti senti abbandonata a te stessa non è una buona sensazione e devi porvi rimedio, o affrontando il terapeuta o cambiandolo.
Un'ultima cosa: la mia psicologa mi diceva anche che a volte alcuni pazienti con particolari problematiche prendono particolarmente male i cambi di orario perché in realtà faceva parte della loro problematica sentirsi "maltrattati" per via di contrattempi normali del terapeuta. Tu devi capire se effettivamente lui sta esagerando (e da quanto descrivi sembra di sì) o se sei magari tu + John che la prendete particolarmente male. Questo solo tu lo puoi sapere, ti consiglio di rifletterci però perché a volte quando abbiamo delle "fissazioni" non riusciamo a vederle finché qualcuno non ce le indica... e anche dopo, si fa mooooolta fatica
In bocca al lupo!
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Relazione con il terapeuta
Ciao ArdathLilith, grazie per il tuo prezioso intervento!
Per quel che riguarda la mia esperienza io ho descritto la realtà così com'è senza grandi picchi emotivi, non sono sconvolta da tutto ciò ma ho chiesto aiuto per riuscire a valutare se questo comportamento è normale per gli psicologici oppure no. Ovviamente perchè a me sembrava un modo di fare poco carino.Non è che mi sono arrabbiata o altro ma siccome questo fatto del cambio orario mezza giornata prima dell'appuntamento sta avvenendo un po' troppo spesso sto avendo delle difficoltà che reputo oggettive, ovvero quello di organizzarmi bene
Ora che vedo che le vostre psicologhe sono molto più brave in questo sto cercando di farmi forza per cambiare persona, cosa che finora rimandavo da brava pigrona Condivido molto il tuo punto di vista: è importante sentirsi al centro dell'attenzione o quanto meno non sentirsi messi fra un buco e l'altro in questo modo. Per quel che riguarda John, a lui questo atteggiamento non dava fastidio per nulla, anzi quando la segretaria mandava il msg alle 18 del giorno antecedente la seduta lui era contento di avere un impegno in meno John ha questo problema della doc ma il resto è un tipo che non si arrabbia facilmente e credo di essere così anch'io, siamo molto tolleranti e penso che sia anche per questo se ci ritroviamo così, a volte se sei troppo accomodante qualcuno invece di apprezzarlo e valorizzarti se ne approfitta purtroppo
Per quel che riguarda la mia esperienza io ho descritto la realtà così com'è senza grandi picchi emotivi, non sono sconvolta da tutto ciò ma ho chiesto aiuto per riuscire a valutare se questo comportamento è normale per gli psicologici oppure no. Ovviamente perchè a me sembrava un modo di fare poco carino.Non è che mi sono arrabbiata o altro ma siccome questo fatto del cambio orario mezza giornata prima dell'appuntamento sta avvenendo un po' troppo spesso sto avendo delle difficoltà che reputo oggettive, ovvero quello di organizzarmi bene
Ora che vedo che le vostre psicologhe sono molto più brave in questo sto cercando di farmi forza per cambiare persona, cosa che finora rimandavo da brava pigrona Condivido molto il tuo punto di vista: è importante sentirsi al centro dell'attenzione o quanto meno non sentirsi messi fra un buco e l'altro in questo modo. Per quel che riguarda John, a lui questo atteggiamento non dava fastidio per nulla, anzi quando la segretaria mandava il msg alle 18 del giorno antecedente la seduta lui era contento di avere un impegno in meno John ha questo problema della doc ma il resto è un tipo che non si arrabbia facilmente e credo di essere così anch'io, siamo molto tolleranti e penso che sia anche per questo se ci ritroviamo così, a volte se sei troppo accomodante qualcuno invece di apprezzarlo e valorizzarti se ne approfitta purtroppo
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
La mia amica lamentava il fatto che si sentisse proprio messa da parte dal terapeuta. Sentiva venir meno l'alleanza terapeutica perche' quell'ora era sua e di nessun altro. E aveva ragione, le cose in effetti stanno cosi'. A lei e' successo qualche volta, poi ha afrrontato il discorso con lui che ha capito e non mi risulta sia piu' successo. Non so da cosa dipenda una condotta del genere ma non ne farei molto una questione di terapeuti piu' o meno "famosi" o con piu' o meno clienti. Lo dico proprio per esperienza. Se capita per come la vedo io e' un nodo da affrontare come parte della terapia.
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
Mah linda, io non ho mai avuto un terapeuta, ma il mio ragazzo è in cura da una psichiatra, e in 6 anni di terapia l'unica volta che gli ha cambiato orario è stato per un motivo più che importante (aveva il figlio ricoverato). In più è sempre raggiungibile telefonicamente, nel senso che ovviamente quando ha le visite tiene il silenzioso e non risponde, ma non appena ha l'occasione richiama. Addirittura l'estate di due anni fa al mio ragazzo venne un attacco di panico, e la chiamò, convinto che l'avrebbe mandato a quel paese (sapeva che era in vacanza), mentre invece è rimasta a parlare con lui finchè non si è calmato.
Ora, non so se questa dottoressa è un caso eccezionale, però di certo un terapeutaa che nemmeno è raggiungibile per un'emergenza non va bene per niente. Anche perchè per una qualsiasi emergenza di salute ci si può recare al pronto soccorso, ma per un problema di questo tipo ovviamente, in caso di bisogno, è necessario il terapeuta di fiducia con il quale si è creato un certo rapporto.
Ora, non so se questa dottoressa è un caso eccezionale, però di certo un terapeutaa che nemmeno è raggiungibile per un'emergenza non va bene per niente. Anche perchè per una qualsiasi emergenza di salute ci si può recare al pronto soccorso, ma per un problema di questo tipo ovviamente, in caso di bisogno, è necessario il terapeuta di fiducia con il quale si è creato un certo rapporto.
mulan- Numero di messaggi : 3150
Età : 35
Data d'iscrizione : 30.08.11
Re: Relazione con il terapeuta
Secondo me non è un caso eccezionale ma la norma, io l'estate scorsa ho avuto un attacco d'ansia che mi ha spaventata e gliel'ho scritto via sms perché sapesse... lei era in vacanza ma mi ha richiamata poco dopo e abbiamo chiacchierato un po'. Una mia amica ha attacchi di panico da un anno e la psicologa non solo insiste perché la chiami in caso di emergenza, ma anche perché le telefoni di routine il sabato pomeriggio (lei si angoscia quando sa che deve uscire). E si vedono una volta a settimana... insomma è molto presente e io non l'ho mai trovato strano, perché ero abituata con la mia ed è sempre stato ciò che mi aspettavo da una terapeuta.
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Relazione con il terapeuta
Concordo, io la prima volta che mi ha dato il suo numero privato dicendo di chiamarla sono rimasta un po' stranita, ma poi ho capito che in effetti era una cosa fondamentale, perché altrimenti rischiavo di vivere nell'ansia e nel disagio interi giorni prima della seduta successiva, e a poco serviva parlarne magari "a freddo", era necessario che mi aiutasse a superare in modo funzionale i momenti di crisi, non solo a rileggerli dopo (che comunque è utile)...
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Relazione con il terapeuta
Eccomi qua, scusate il ritardo ma non mi era arrivato l'avviso di nuovi messaggi e vedo tutto solo ora.
Vorrei aggiornarvi: il terapeuta non mi ha più contattato nè fatta contattare nemmeno per un nuovo appuntamento
A questo punto è proprio ufficiale che di me se ne frega. Ci sto un po' male perchè comunque erano 8 mesi che "lavoravamo" assieme per aiutare John ed insomma, era un appoggio che in questi mesi era stato importante per me. Come ho già detto faccio difficoltà nel mettermi a cercare una nuova persona perchè non so davvero da che parte cominciare e perchè mi ci vorranno non so quante sedute solo per riassumere questo ultimo anno!
In questi ultimi giorni ero arrivata alla conclusione che se fossi stata ricontattata sarei andata per spiegare il mio punto di vista come mi ha suggerito Moon e vedendo così se qualcosa sarebbe potuto cambiare. Invece lui non mi ha nemmeno ricontattata, probabilmente ha davvero molti clienti e magari si sente pure offeso perchè, come ho raccontato, all'ultimo cambio di orario last minute io ho confermato un impegno al lavoro e poi ho disdetto con lui che nel frattempo riproponeva l'orario originale. Pero' che dirvi, a me non sembra un peccato mortale, tanto più che è un periodo molto incasinato per me e davvero questi cambi frequenti mi destabilizzano. Poi per carità, avrei potuto aspettare un'altra ora per prendere l'impegno lavorativo ma sinceramente non pensavo proprio che il mio appuntamento sarebbe rispuntato fuori così giacchè prima d'ora non era mai avvenuto.
Non pensavo che ci sarei stata male ed invece è così
Ad ogni modo: leggendo le vostre esperienze capisco che dovrei farmi più forza e trovare qualcuno disponibile come gli psicologi dei quali parlate che mi sembrano dei veri angioletti. Per quel che riguarda l'esperienza dell'amica di Moon: mi fa un po' strano che è dovuta essere la tua amica a spiegare al terapeuta che la sua ora è sua, non credi? Come può un terapeuta non sapere questo?
Vorrei aggiornarvi: il terapeuta non mi ha più contattato nè fatta contattare nemmeno per un nuovo appuntamento
A questo punto è proprio ufficiale che di me se ne frega. Ci sto un po' male perchè comunque erano 8 mesi che "lavoravamo" assieme per aiutare John ed insomma, era un appoggio che in questi mesi era stato importante per me. Come ho già detto faccio difficoltà nel mettermi a cercare una nuova persona perchè non so davvero da che parte cominciare e perchè mi ci vorranno non so quante sedute solo per riassumere questo ultimo anno!
In questi ultimi giorni ero arrivata alla conclusione che se fossi stata ricontattata sarei andata per spiegare il mio punto di vista come mi ha suggerito Moon e vedendo così se qualcosa sarebbe potuto cambiare. Invece lui non mi ha nemmeno ricontattata, probabilmente ha davvero molti clienti e magari si sente pure offeso perchè, come ho raccontato, all'ultimo cambio di orario last minute io ho confermato un impegno al lavoro e poi ho disdetto con lui che nel frattempo riproponeva l'orario originale. Pero' che dirvi, a me non sembra un peccato mortale, tanto più che è un periodo molto incasinato per me e davvero questi cambi frequenti mi destabilizzano. Poi per carità, avrei potuto aspettare un'altra ora per prendere l'impegno lavorativo ma sinceramente non pensavo proprio che il mio appuntamento sarebbe rispuntato fuori così giacchè prima d'ora non era mai avvenuto.
Non pensavo che ci sarei stata male ed invece è così
Ad ogni modo: leggendo le vostre esperienze capisco che dovrei farmi più forza e trovare qualcuno disponibile come gli psicologi dei quali parlate che mi sembrano dei veri angioletti. Per quel che riguarda l'esperienza dell'amica di Moon: mi fa un po' strano che è dovuta essere la tua amica a spiegare al terapeuta che la sua ora è sua, non credi? Come può un terapeuta non sapere questo?
linda- Numero di messaggi : 2595
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