Smettere il ciuccio

ora per il moneto le ho chiesto ma l'hai detto alla fata che hai buttato i ciucci? e lei ci ha pensato un pò e mi fa oh no così le ho detto che le scriviamo un biglietto e glielo diciamo.

anche noi utilizzammo la stessa tecnica, gli abbiamo detto che era passata una fatina a prendere il ciuccio per portarlo ad un bimbo piccolo ed in cambio gli aveva portato un album con gli adesivi di cars

Premesso che al nostro piccolo il ciuccio non gliel'abbiamo mai dato e che quindi non abbiamo affrontato il problema, vorrei per un attimo pormi dalla parte dei bimbi: crescendo, quale fiducia possono avere nei genitori che hanno raccontato loro una storia non vera (sappiamo infatti che la fata non esiste)?
Non potrebbero sentirsi destabilizzati? Non vorrei esprimere un pensiero troppo estremizzato, però la possibilità che ci sia questa reazione può essere reale.
A breve devo anche leggere il libro "amarli senza se e senza ma", che allo stesso modo non convide la logica della punizioni quanto quella dei premi (perchè sono ritenuti a credere che ottengono ciò che vogliono solo se compiacciono i genitori, mentre se fanno qualcosa di diverso si sentono "cattivi").

Va be' allora babbo natale (e non mi spingo oltre ...)? Quando sei bambino certe cose esistono e basta, poi cresci e la magia finisce.

edit: io l'ho letto "Amarli senza se e senza ma" ma non mi pare che avere un regalo di consolazione faccia parte della logica premio-punizione... Tant'è che come diceva nike il regalo è dato al posto del ciuccio e non del non fare i capricci.

c&c essendo questo un forum penso che nessun possa dirti se quello che pensi sia giusto/sbagliato estremo o no, penso che serve proprio a confrontarsi . sono assolutamente d'accordo con te sul discorso cattivi o meno, infatti ho dovuto "correggere" parecchie volte i miei suoceri quando sentivo dire sei proprio cattiva o brutta se fai questo o quello", però bisogna porre dei confini ,sia in famiglia sia nella società in cui si vive.
Non devono essere per forza punizione, spesso basta il tono della voce un pochino più serio e loro capiscono.

La fatina ha portato il regalo, era felicissima di aver trovato il regalo, salti di gioia!!! Per la nanna, è andata un pochino ino ino ino meglio, qualche coccola in più, qualche urletto e canzone da parte sua e poi crolla in un sonno profondo.

Mah io non sono madre ma credo che queste sorta di leggende, simboli o che dir si voglia, quali le fatine e i topini dei dentini, o anche Babbo Natale, facciano solo bene, a patto che siano usati con la giusta misura... e in più dove scoprirebbero mai che la fatina del ciuccio non esiste? Un conto è Babbo Natale, che viene tirato in ballo molto spesso perché simboleggia una ricorrenza, ma la fatina del ciuccio arriva una volta sola e quando il passaggio è completato non se ne riparla più... insomma non credo possa lasciare chissà che indelebile ricordo, non mi vedo il bambino di 3 anni che per mesi parla con gli amichetti della fatina del ciuccio
Penso poi che la storia del passaggio del ciuccio a un bambino più piccolo non sia così offensiva, è un simbolo un po' romanzato del fatto che ora si è grandi e i ciucci servono ai bambini piccoli, e mi pare di aver letto in Bruno Bettelheim che i bambini anche molto piccoli sono in grado di capire questi simboli, e anzi che ne hanno bisogno (lui sostiene che chi viene privato di Babbo Natale abbia qualcosa in meno, e cioè l'elemento "magico" associato a certi momenti fondamentali).

greenhope ha scritto:Va be' allora babbo natale? Quando sei bambino certe cose esistono e basta, poi cresci e la magia finisce.

babbo natale, befana, topino per i dentini...non finiamo più.
Piuttosto se parliamo di quelle mamma che tirano in ballo il lupo cattivo/cavaliere nero, allora ok, quella è pure cattiveria! e non lamentiamoci se hanno paura di andare a nanna poi.
Secondo me sono "bugie" a fin di bene, anzi io vedo che quando le racconto che babbo natale passa quando le dorme, lei ha un'aria sognante, felice, quella che un bambino dovrebbe sempre avere!

Valeria ha scritto:mi pare di aver letto in Bruno Bettelheim che i bambini anche molto piccoli sono in grado di capire questi simboli, e anzi che ne hanno bisogno (lui sostiene che chi viene privato di Babbo Natale abbia qualcosa in meno, e cioè l'elemento "magico" associato a certi momenti fondamentali).

ora vado a cercare qualche info, mi piace questa cosa

Ecco un argomento che attualmente mi interessa un pò..
Dunque mia figlia ha 2 anni e mezzo precisi e da 10 giorni ha tolto il pannolino, in modo perfetto direi, senza mai farsela addosso (per la notte ancora aspettiamo).
Però da quando ho iniziato a provarci e fin'ora, si è attaccata morbosamente al ciuccio, nel senso che fino ad 1 mese fa lo usava solo per il riposino pomeridiano e la notte, mentre ora lo vuole sempre.
Al primo figlio sono riuscita a toglierlo a 16 mesi, quindi prima del pannolino, e con lei quando lo tolgo?
Prima di Settembre per l'inizio dell'asilo o aspetto ancora se si sente più sicura?

Io l'anno scroso a maggio ho levato il pannello a Ginevra in 1 settimana senza incidenti nè traumi, evidentemente era pronta, perchè ha collaborato subito (c'è da dire che da dicembre le avevo messo il vasino in bagno e quando lei lo chiedeva lo usava). Io ti consiglierei di aspettare, a meno che poi all'asilo ti facciano storie, lasciaglielo, magari sono troppi cambiamenti insieme!