Educazione dei bambini
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Re: Educazione dei bambini
Eowyn cara, ti vedo dentro una spirale d'ansia in cui alla ricerca delle "cause" del mutismo selettivo, cerchi di trovartene la colpa.
Mi sembra anche che ti stiano arrivando messaggi che poi vengono selezionati e messi sul piatto della bilancia a gravare il carico, ad esempio: "Oggi mi è stato anche detto (non dalla psicologa) che la causa è il fatto che io lavoro".
L'ipotesi che alle spalle ci sia il fatto che lavori è altamente implausibile (che significa, poi, secondo queste persone?); e anche se non si può escludere nulla, è discutibile anche l'idea che abbiate coltivato, senza saperlo, il perfezionismo (perché poi il mutismo non si esprimerebbe allora proprio a scuola, nel contesto più competitivo, fatto di voti, tra i vari a cui è esposta?) - come se un bambino non avesse capacità di autodeterminazione e non potesse essere perfezionista perché lo sceglie..! Il link stesso tra mutismo e perfezionismo, benché suggestivo, non può essere assunto a priori.
Visto che il discorso era rimasto in sospeso nell'altro topic, dato che attendevate la valutazione diagnostica del mutismo selettivo, ora che ce l'avete mi sembra importante riprendere in mano il discorso: le "cause" del mutismo selettivo non si conoscono (come non si può stabilire questo nesso di certezza per praticamente nessuna diagnosi nella salute mentale e nemmeno tanto spesso per quella fisica), però si sa, ad esempio, che è una co-diagnosi molto frequente nello spettro autistico.
L'idea è che anche se non si può affermare che l'autismo "causa" il mutismo selettivo, certamente aiuta a spiegarlo. Le difficoltà di interazione con l'ambiente fisico e sociale, la rigidità degli schemi cognitivi, possono facilmente descrivere il meccanismo con cui si esprime il mutismo. Infatti entrambe le condizioni si associano anche all'ansia sociale, una diagnosi molto vicina.
Siccome il dubbio in merito ce l'avevi, per non finire in strade fuori dal seminato che poi portano solo stress, io consiglierei di completare la valutazione diagnostica per avere un quadro chiaro della situazione. Anche perché l'autismo è diagnosi differenziale della quasi totalità degli altri disturbi, anche nella vita adulta. E' una chiave di lettura estremamente importante a tutte le età.
Mi chiedevi tempo fa "a cosa serve saperlo o no?": a evitare di fare attribuzioni di colpa infondate, è proprio un esempio
Mi sembra anche che ti stiano arrivando messaggi che poi vengono selezionati e messi sul piatto della bilancia a gravare il carico, ad esempio: "Oggi mi è stato anche detto (non dalla psicologa) che la causa è il fatto che io lavoro".
L'ipotesi che alle spalle ci sia il fatto che lavori è altamente implausibile (che significa, poi, secondo queste persone?); e anche se non si può escludere nulla, è discutibile anche l'idea che abbiate coltivato, senza saperlo, il perfezionismo (perché poi il mutismo non si esprimerebbe allora proprio a scuola, nel contesto più competitivo, fatto di voti, tra i vari a cui è esposta?) - come se un bambino non avesse capacità di autodeterminazione e non potesse essere perfezionista perché lo sceglie..! Il link stesso tra mutismo e perfezionismo, benché suggestivo, non può essere assunto a priori.
Visto che il discorso era rimasto in sospeso nell'altro topic, dato che attendevate la valutazione diagnostica del mutismo selettivo, ora che ce l'avete mi sembra importante riprendere in mano il discorso: le "cause" del mutismo selettivo non si conoscono (come non si può stabilire questo nesso di certezza per praticamente nessuna diagnosi nella salute mentale e nemmeno tanto spesso per quella fisica), però si sa, ad esempio, che è una co-diagnosi molto frequente nello spettro autistico.
L'idea è che anche se non si può affermare che l'autismo "causa" il mutismo selettivo, certamente aiuta a spiegarlo. Le difficoltà di interazione con l'ambiente fisico e sociale, la rigidità degli schemi cognitivi, possono facilmente descrivere il meccanismo con cui si esprime il mutismo. Infatti entrambe le condizioni si associano anche all'ansia sociale, una diagnosi molto vicina.
Siccome il dubbio in merito ce l'avevi, per non finire in strade fuori dal seminato che poi portano solo stress, io consiglierei di completare la valutazione diagnostica per avere un quadro chiaro della situazione. Anche perché l'autismo è diagnosi differenziale della quasi totalità degli altri disturbi, anche nella vita adulta. E' una chiave di lettura estremamente importante a tutte le età.
Mi chiedevi tempo fa "a cosa serve saperlo o no?": a evitare di fare attribuzioni di colpa infondate, è proprio un esempio
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Educazione dei bambini
Mi accodo a Jessica, perché di certo trovare la colpa è assolutamente impossibile.
Tanto meno, darti colpe che non hai (mi domando chi si sia azzardato a dirti una cosa simile).
State facendo un bel percorso, ma di certo potrebbe aiutarti avere un quadro più completo come suggerisce Jessica.
Intanto noi siamo qui per ascoltarti quando vuoi!
Un abbraccio
Tanto meno, darti colpe che non hai (mi domando chi si sia azzardato a dirti una cosa simile).
State facendo un bel percorso, ma di certo potrebbe aiutarti avere un quadro più completo come suggerisce Jessica.
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luisav- Numero di messaggi : 2574
Età : 44
Località : Fiumicino
Data d'iscrizione : 17.12.09
Re: Educazione dei bambini
Jessica, l'ho proprio chiesto alla psicologa, visto che il dubbio ce l'avevo, e mi ha detto "no, assolutamente V. non è autistica!"
Lì un po' ero sollevata ma un po' no, perchè almeno l'autismo mi avrebbe tolto il senso di colpa! Che brutta cosa da pensare, ma ammetto che ho pensato così.
Ma onestamente forse pensandoci bene sono più autistica io di lei, se guardiamo i vari "sintomi". O meglio, io di sicuro una qualche piccola differenza nel funzionamento del cervello rispetto alla maggior parte delle persone, ce l'ho, ne sono convinta.
Per lei non so, effettivamente le emozioni le capisce molto più di me, quindi potrei dar ragione alla psicologa. E sulle interazioni sociali... una volta che fa amicizia con un bambino, diventa molto aperta e molto estroversa, interagisce "normalmente", so che non è un termine corretto, ma per spiegarmi.
Non ha interessi assorbenti, anzi, non le piace approfondire, fa molto molto gioco simbolico (al contrario di me), se nell'ambiente giusto dove si sente libera di esprimersi è un'attrice bravissima.
L'unica è la questione sensoriale, ma la psicologa dice che non è solo un tratto autistico.
Vista dall'esterno, sembra una bambina traumatizzata, e da qui il mio senso di colpa, anche se ho provato a crescerla con tutta l'educazione dolce che riuscivo...
Luisav, l'hanno detto mia sorella e mio marito. A dir la verità lui mi ha detto che la colpa è "nostra", ci si è messo dentro anche lui. Ma siamo stressati perché io lavoro troppo ha detto, non gioco coi bambini, ho la testa su altro, non passo tempo con loro. Ma non ricordo neanche il discorso esatto, non ero in uno stato mentale del tutto a posto, lo ammetto...
Lì un po' ero sollevata ma un po' no, perchè almeno l'autismo mi avrebbe tolto il senso di colpa! Che brutta cosa da pensare, ma ammetto che ho pensato così.
Ma onestamente forse pensandoci bene sono più autistica io di lei, se guardiamo i vari "sintomi". O meglio, io di sicuro una qualche piccola differenza nel funzionamento del cervello rispetto alla maggior parte delle persone, ce l'ho, ne sono convinta.
Per lei non so, effettivamente le emozioni le capisce molto più di me, quindi potrei dar ragione alla psicologa. E sulle interazioni sociali... una volta che fa amicizia con un bambino, diventa molto aperta e molto estroversa, interagisce "normalmente", so che non è un termine corretto, ma per spiegarmi.
Non ha interessi assorbenti, anzi, non le piace approfondire, fa molto molto gioco simbolico (al contrario di me), se nell'ambiente giusto dove si sente libera di esprimersi è un'attrice bravissima.
L'unica è la questione sensoriale, ma la psicologa dice che non è solo un tratto autistico.
Vista dall'esterno, sembra una bambina traumatizzata, e da qui il mio senso di colpa, anche se ho provato a crescerla con tutta l'educazione dolce che riuscivo...
Luisav, l'hanno detto mia sorella e mio marito. A dir la verità lui mi ha detto che la colpa è "nostra", ci si è messo dentro anche lui. Ma siamo stressati perché io lavoro troppo ha detto, non gioco coi bambini, ho la testa su altro, non passo tempo con loro. Ma non ricordo neanche il discorso esatto, non ero in uno stato mentale del tutto a posto, lo ammetto...
Ultima modifica di Eowyn il Gio Ott 19, 2023 8:07 am - modificato 2 volte.
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Educazione dei bambini
Riguardo all'aver coltivato inconsapevolmente il perfezionismo, mi sento sollevata nel sentirvi dire che è difficile, e che c'è anche una componente individuale.
La psicologa ha abbastanza insistito sull'argomento, o almeno è sembrato a me, penso volesse "indagare" se c'erano dei comportamenti familiari da modificare.
Ma le ho detto che lei è stata così fin da piccolissima (dai 2 anni almeno), nel senso che si è sempre arrabbiata con sè stessa quando sbagliava (un disegno o roba simile) e ha sempre cercato di nascondere lo sbaglio, dando la colpa ad altri, o dicendo che in realtà aveva fatto apposta a fare così, o se non riusciva a fare una cosa dice va che in realtà era perchè non voleva farla.
Davvero non ricordo di aver insistito perchè fosse perfetta, anche perchè io da piccola ero la classica "secchiona" e ne ho sofferto e ho sofferto anche delle aspettative che gli altri (e io stessa) avevano su di me perchè ero quella "brava". Di lei ho sempre pensato che avrebbe potuto essere tutto ciò che voleva, che non mi sarebbe mai interessato che fosse brava a scuola. Non gliel'ho mai detto esplicitamente, ma era piccola per capire!
Lei ha sempre evitato in modo deciso qualunque cosa che fosse volta ad insegnarle qualcosa (per paura di sbagliare?), non desidera imparare, lo fa ora a scuola perchè costretta (ma poi è bravissima, fa pochissimi errori, nello scrittoparadossalmente è davvero una dei migliori della classe!), ma lei non vorrebbe. Non vuole assolutamente imparare uno sport, quando a nuoto facevano in modo giocoso le piaceva, ora che "insegnano" a nuotare in modo strutturato, e non giocano più, non riesce. Le piace disegnare ma non vuole fare un corso di disegno. è interessata alla musica (si è fatta spiegare come leggere le note e suonare lo xilofono) ma non vuole fare un corso di musica.
La prima elementare è andata tutto sommato bene perchè noi eravamo stati mooolto attenti a non parlare di voti eccetera, e anche le maestre non insistevano. Ora qualcosa si è rotto, le maestre pretendono di più, e sta andando peggio, soprattutto in ginnastica e con una maestra più severa delle altre. Con i compagni invece sta andando benissimo, parla quasi con tutti e molto!
Non so, è un rebus... Secondo mio marito tutto è nato quando a 2 anni lei non dormiva proprio e noi stavamo andando fuori di testa, le urlavamo dooormi, se faceva capricci purtroppo le abbiamo dato anche sculacciate... ci aveva salvati la pediatra prescrivendoci la melatonina e poi era tutto andato meglio. E poi a 3 anni è nato suo fratello, io ero in una semi-depressione post-partum in cui ero eccessivamente preoccupata per il piccolo (e la psicologa dell'asl era assolutamente inutile), e lei pur adorandolo aveva reazioni di gelosia che non venivano ben comprese, e urli o sculacciate se metteva in pericolo il piccolo purtroppo se li è presi.
Però anche andando indietro con la memoria, a parte questi due periodi (durati entrambi un paio di mesi) ci siamo impegnati tantissimo per essere dolci e rispettosi. Forse il periodo di chiusure covid successivo? Ma probabilmente il senso di colpa per questi due sbagli ci divora l'anima... Ditemi che anche ad altri genitori capita di passare periodi così...
PS: ora lei e il fratellino si adorano, hanno un rapporto bellissimo
La psicologa ha abbastanza insistito sull'argomento, o almeno è sembrato a me, penso volesse "indagare" se c'erano dei comportamenti familiari da modificare.
Ma le ho detto che lei è stata così fin da piccolissima (dai 2 anni almeno), nel senso che si è sempre arrabbiata con sè stessa quando sbagliava (un disegno o roba simile) e ha sempre cercato di nascondere lo sbaglio, dando la colpa ad altri, o dicendo che in realtà aveva fatto apposta a fare così, o se non riusciva a fare una cosa dice va che in realtà era perchè non voleva farla.
Davvero non ricordo di aver insistito perchè fosse perfetta, anche perchè io da piccola ero la classica "secchiona" e ne ho sofferto e ho sofferto anche delle aspettative che gli altri (e io stessa) avevano su di me perchè ero quella "brava". Di lei ho sempre pensato che avrebbe potuto essere tutto ciò che voleva, che non mi sarebbe mai interessato che fosse brava a scuola. Non gliel'ho mai detto esplicitamente, ma era piccola per capire!
Lei ha sempre evitato in modo deciso qualunque cosa che fosse volta ad insegnarle qualcosa (per paura di sbagliare?), non desidera imparare, lo fa ora a scuola perchè costretta (ma poi è bravissima, fa pochissimi errori, nello scrittoparadossalmente è davvero una dei migliori della classe!), ma lei non vorrebbe. Non vuole assolutamente imparare uno sport, quando a nuoto facevano in modo giocoso le piaceva, ora che "insegnano" a nuotare in modo strutturato, e non giocano più, non riesce. Le piace disegnare ma non vuole fare un corso di disegno. è interessata alla musica (si è fatta spiegare come leggere le note e suonare lo xilofono) ma non vuole fare un corso di musica.
La prima elementare è andata tutto sommato bene perchè noi eravamo stati mooolto attenti a non parlare di voti eccetera, e anche le maestre non insistevano. Ora qualcosa si è rotto, le maestre pretendono di più, e sta andando peggio, soprattutto in ginnastica e con una maestra più severa delle altre. Con i compagni invece sta andando benissimo, parla quasi con tutti e molto!
Non so, è un rebus... Secondo mio marito tutto è nato quando a 2 anni lei non dormiva proprio e noi stavamo andando fuori di testa, le urlavamo dooormi, se faceva capricci purtroppo le abbiamo dato anche sculacciate... ci aveva salvati la pediatra prescrivendoci la melatonina e poi era tutto andato meglio. E poi a 3 anni è nato suo fratello, io ero in una semi-depressione post-partum in cui ero eccessivamente preoccupata per il piccolo (e la psicologa dell'asl era assolutamente inutile), e lei pur adorandolo aveva reazioni di gelosia che non venivano ben comprese, e urli o sculacciate se metteva in pericolo il piccolo purtroppo se li è presi.
Però anche andando indietro con la memoria, a parte questi due periodi (durati entrambi un paio di mesi) ci siamo impegnati tantissimo per essere dolci e rispettosi. Forse il periodo di chiusure covid successivo? Ma probabilmente il senso di colpa per questi due sbagli ci divora l'anima... Ditemi che anche ad altri genitori capita di passare periodi così...
PS: ora lei e il fratellino si adorano, hanno un rapporto bellissimo
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
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Re: Educazione dei bambini
Questa però non è una valutazione diagnostica, è un "parere" buttato là..Eowyn ha scritto:Jessica, l'ho proprio chiesto alla psicologa, visto che il dubbio ce l'avevo, e mi ha detto "no, assolutamente non è autistica!"
E sarebbe motivo di allarme se l'autismo (o qualsiasi altra diagnosi) fosse stato escluso così, non è una procedura professionale.
Poi resta appannaggio del clinico non suggerire approfondimenti perché "no, non mi sembra", ma resta pure diritto del genitore/soggetto essere consapevole che quella direzione non è stata realmente esplorata e quindi potrebbe tornare sul tavolo.
Essere autistici non è una lista di sintomi, ma un modo di fare ogni singola cosa con una sua impronta specifica, che si manifesta in quelli che comunemente sono i "sintomi". Per questo non si trovano due autistici identici tra loro. Attenzione poi agli stereotipi "capire le emozioni" vuol dire tante cose e nessuna e non è vero che gli autistici non capiscono le emozioni o non hanno empatia! (il mito più imperante di tutti, ritrattato negli anni seguenti dal suo stesso autore).
Il fatto che abbia le sue passioni e sia refrattaria all'insegnamento formale è spiegabile in termini di motivazione (io alla sua età ero uguale!): la libertà di esercitare le arti espressive è strada opposta all'apprendimento formale di tecniche, che è la morte della creatività. Il cervello che segue la dopamina rifiuta che gli sia detto come fare, perché non può percorrere altra strada che quella tracciata dalla dopamina e quella strada nasce da dentro, non può essere tracciata da qualcun altro fuori. Può benissimo apprendere, ma come fase di attività diversa, dove non è in gioco il suo piacere o interesse o beneficio personale, ma decide di farlo perché ha trovato una motivazione nel ricevere quell'apprendimento formale.
Io vi inviterei a ritornare come genitori con un supporto sulla questione dei primi anni, mi sembra che il trauma sia rimasto per voi, se non altro. Quando dici che "sembra una bambina traumatizzata", che intendi?
Ultima modifica di Jessica il Ven Ott 20, 2023 2:22 pm - modificato 1 volta.
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Re: Educazione dei bambini
Intendo che sembra spaventata. Bloccata. Con lo sguardo inespressivo (tipico del ms ho scoperto). Quello che nell'immaginario comune è associato al trauma, shock.
Sui primi anni... sono stati davvero episodi durati 1-2 mesi, e mica tutte le sere urla eh... avevamo fatto un percorso genitoriale con una psicologa che ci aveva detto che non era niente di che, che tutti i genitori quando sono profondamente stanchi (non dormivamo davvero nulla) esagerano un po' nello sgridare i figli. Amici ci dicono che hanno fatto di peggio, o che allora tutti i bambini cresciuti negli anni 80 o prima sarebbero muti... ma io non me ne convinco... (o meglio, io vorrei tanto perdonarmi e dirmi che è stato normale, ma mio marito no, e forse ha ragione perché non ce lo meritiamo)
Secondo te può avere influito invece?
Però mi dico, se fosse traumatizzata da noi sarebbe bloccata anche a casa, triste... invece con noi e con i suoi amici è una bambina allegra, con tanta fantasia, chiacchierona, dolce con il fratellino...
Ecco, il fatto di come è diversa a seconda degli ambienti e delle situazioni è quello che mi fa dubitare di più dell'autismo...
Se vuoi approfondire il discorso sull'apprendimento in un topic apposito invece, mi interessa parecchio!
Sui primi anni... sono stati davvero episodi durati 1-2 mesi, e mica tutte le sere urla eh... avevamo fatto un percorso genitoriale con una psicologa che ci aveva detto che non era niente di che, che tutti i genitori quando sono profondamente stanchi (non dormivamo davvero nulla) esagerano un po' nello sgridare i figli. Amici ci dicono che hanno fatto di peggio, o che allora tutti i bambini cresciuti negli anni 80 o prima sarebbero muti... ma io non me ne convinco... (o meglio, io vorrei tanto perdonarmi e dirmi che è stato normale, ma mio marito no, e forse ha ragione perché non ce lo meritiamo)
Secondo te può avere influito invece?
Però mi dico, se fosse traumatizzata da noi sarebbe bloccata anche a casa, triste... invece con noi e con i suoi amici è una bambina allegra, con tanta fantasia, chiacchierona, dolce con il fratellino...
Ecco, il fatto di come è diversa a seconda degli ambienti e delle situazioni è quello che mi fa dubitare di più dell'autismo...
Se vuoi approfondire il discorso sull'apprendimento in un topic apposito invece, mi interessa parecchio!
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
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Re: Educazione dei bambini
Questo è stato già attenzionato? Perché ora dirò delle cose scomode, difficili per un genitore anche solo da considerare, ma sarei irresponsabile a non dirle: metto insieme gli elementi e penso che l’evitamento di specifici ambienti (il mutismo può equivalere ricchi simbolismi), unito ai sintomi lato fisico, richiedono secondo me un’attenzione alla sicurezza degli ambienti in cui è esposta (i sintomi fisici da soli in realtà devono sempre far pensare).Eowyn ha scritto:Intendo che sembra spaventata. Bloccata. Con lo sguardo inespressivo (tipico del ms ho scoperto). Quello che nell'immaginario comune è associato al trauma, shock.
Ho troppi pochi elementi, ma in linea di massima convalido quanto detto dalla collega, ovvero per quanto sia traumatico un comportamento genitoriale che abbia elementi di aggressività, è tutto da dimostrare che sia collegato alle manifestazioni attuali, soprattutto se circoscritto nel tempo. Però emerge con abbastanza chiarezza che sia attualmente motivo di sofferenza e tensione per voi come genitori/coppia.Eowyn ha scritto: Secondo te può avere influito invece?
Capisco cosa intendi, ma sì e no… di fatto è comune che ci siano ambienti “sì” e ambienti “no”. Si capisce che è una bambina che ha delle risorse e le sa applicare, anche sociali, ma non è questo che esclude l’autismo. È invece proprio la divaricazione marcata tra questi ambienti che mi attira l’attenzione, in generale, non sono per l’autismo.Eowyn ha scritto: Ecco, il fatto di come è diversa a seconda degli ambienti e delle situazioni è quello che mi fa dubitare di più dell'autismo...
Volentieri, hai in mente una direzione? L’apprendimento è un tema vastissimissimoEowyn ha scritto: Se vuoi approfondire il discorso sull'apprendimento in un topic apposito invece, mi interessa parecchio!
Ultima modifica di Jessica il Ven Ott 20, 2023 2:22 pm - modificato 1 volta.
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Re: Educazione dei bambini
La presentazione è sovrapponibile allo "stallo" che si osserva nei casi di difficoltà delle funzioni esecutive. Esattamente come un pc in cui si sovrappongono troppi processi e la RAM non li contiene agevolmente. Non lo dico per battere il punto, ma nell'autismo/ADHD questo si può osservare anche nell'adulto. I sovraccarichi possono determinare fasi di non-verbalità e/o fissare il vuoto per "riprendersi" (se l'adulto non maschera). A lei è stato chiesto cosa ne pensa? Se ha insight del proprio comportamento, come lo vive..?Eowyn ha scritto: "Alcuni bambini con Mutismo Selettivo rimangono immobili, ecc.
E' solo un'ipotesi, però la differenza principale sembra essere nel fatto che in Chiesa le amiche l'hanno chiamata, perciò le hanno dato un contesto sociale di familiarità e conforto e anche un copione per l'attività, che le permette di sapere esattamente cosa fare (seguo le amiche e faccio come fanno loro), che in altri momenti soprattutto nuovi potrebbe non esserci. In altri momenti potrebbe scattare una paralisi delle funzioni esecutive, la sensazione di "non sapere cosa fare" anche se intellettualmente sa cosa fare. Anche se da fuori può sembrare ovvio "cosa fare". Nell'autismo adulto il parallelo può essere la difficoltà ad entrare in un negozio a comprare un oggetto oppure l'inibizione davanti al dover fare una telefonata.Eowyn ha scritto: Siamo andati alla Messa di inizio catechismo. Le sue amiche l'hanno chiamata in primo banco, è andata tranquilla senza di me ed è stata lì alzandosi e sedendosi nei momenti giusti, ed è anche andata a fare il giro a dare la pace a tutti! Era la seconda volta che andava a Messa. Boohh
Invece negli sport, o anche nelle feste di paese dove si fanno dei giochini tipo colpisci le paperelle con le palline, si blocca.
Non sono da nemmeno sottovalutare problemi motori, però. A loro volta associati alle funzioni esecutive di pianificazione del comportamento e il loro rapporto con la sensorialità. Muovere il corpo vuol dire sentirlo!Eowyn ha scritto: Ci rifletterò comunque, ma a pensarci è stato un crescendo di alti e bassi, anche alla materna a volte in sala motoria non voleva fare i giochi, ma piano piano aveva acquisito fiducia. Post periodo covid non voleva neanche arrampicarsi sui giochi dei parchi, sembrava avesse problemi motori, ora si arrampica come una scimmietta. Può essere stato il covid il "trauma" che ha esacerbato la sua timidezza? Sicuro ha influito, ma non so quanto.
Qualsiasi contatto appunto duraturo e significativo in cui i genitori non la possano osservare. La serenità complessiva di ritorno da un ambiente può non essere necessariamente indicativa, a titolo generale, invece segnali di disagio, anche sfumati, rispetto ad un contesto sociale non vanno mai ignorati.Eowyn ha scritto: Tu cosa intendi riguardo alla sicurezza degli ambienti a cui è esposta?
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
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Re: Educazione dei bambini
Noooo è risuccesso di nuovoooooo sono andata a quotare e sono finita a modificare, ma com'è possibile??? Devo capire se c'è qualcosa che non va coi tasti del forum
Scusatemi tantissimo, così non si capirà niente della discussione
Scusatemi tantissimo, così non si capirà niente della discussione
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Re: Educazione dei bambini
È difficile chiederglielo a voce visto che parla poco (cioè, con noi genitori parla tanto ma non vuole assolutamente parlare di come si sente in quei momenti).Jessica ha scritto: A lei è stato chiesto cosa ne pensa? Se ha insight del proprio comportamento, come lo vive..?
La psicologa sta lavorando con lei sulle emozioni, e le prime volte le ha mostrato figure varie chiedendole di indicare come si sentiva, e lei ha indicato con sicurezza l'ansia.
Nell'autismo cos'è che innesca lo stallo delle funzioni esecutive?
(Scusami jessica, visto che ci stiamo addentrandosi in po'nei discorsi, e non si parla più tanto di me ma di lei, ti chiedo, questa è una sezione privata o pubblica? Eventualmente possiamo spostare in una privata, o modificare e scrivere il nome V. ?)
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
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