L'Ostetrica

Peraltro: ieri l'ostetrica era in giro con suo marito e hanno pranzato in un'osteria vicino casa. Poi sono venuti a chiamarmi e li ho raggiunti e abbiamo chiacchierato un'ora e bevuto un caffè insieme e ci siamo fatti tante di quelle risate... Abbiamo parlato di tutt'altro (perché noi ci conoscevamo già per altri motivi e quindi eravamo conoscenti generiche) ed è stato bello scoprire anche il suo lato più umano, oltre che professionale.

C'è qualche forumina che ha fatto il percorso con l'ostetrica, compreso travaglio, accompagnamento in ospedale e assistenza al post parto?

Io ho escluso il parto in casa, un pò per la distanza, un pò per  disponibilità di ostetriche, nella mia provincia  i parti in casa sono un evento più unico che raro.

Vorrei però intraprendere un percorso per arrivare ad avere un assistenza al travaglio a casa, l'accompagnamento e l'assistenza all'allattamento dopo...
Mi chiedevo se c'è qualcuna di voi, qui in Italia, con questa esperienza... e se avevate consigli...

Non so dove postare, ma sono stra-arrabbiata!
Oggi è successa una cosa brutta: è venuta a trovarmi l'ostetrica che mi ha seguito durante la gravidanza. Lei è stata brava con me, mi ha seguita bene, consigliata bene. Nel post-partum, però, mi sento di dire che non l'ho più sentita minimamente in sintonia con me. Prima di oggi ci sono state delle "avvisaglie" che mi hanno fatto pensare che a volte era meglio se se ne stava zitta o se magari non era così "assolutista" nelle sue posizioni.
Prima è stato quando le dicevo che Leonardo piangeva sempre (primi giorni dopo il parto): mi diceva doveva essere un bambino ad alto bisogno e che ero io che non lo volevo tenere su abbastanza. In realtà, la verità era che Leonardo non riusciva a succhiare dal seno e piangeva sempre per fame (problema poi risolto, anche se con tanta fatica da parte mia).
Quando le ho raccontato che aveva una forma di reflusso LEGGERA, lei ha cominciato a raccontarmi storie dell'ORRORE di gente che non ha dormito fino ai tre anni, perché il bambino reflussante doveva stare in piedi tutta la notte anche dopo lo svezzamento. Alla fine per me è stata dura nel secondo mese di Leo, ma già ora al terzo mese stiamo molto meglio tutti e due e gestiamo la cosa alla grande (e ripeto, è reflusso leggero).
Oggi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: viene a trovarmi in ufficio, mi fa piacere, guardiamo soddisfatte il piccolino che dormiva della grossa nella carrozzina, io (che mi sento più tranquilla e serena) le ho detto che per forza di cose a settembre dovrò mandare Leonardo al nido, perché abbiamo seri problemi con il lavoro (sono libera professionista) e almeno mezza giornata ci dovrà stare... E lei cosa fa? Si lancia in una menata pazzesca sul fatto che i bambini devono stare solo con la mamma almeno fino ai tre anni, che non ha senso mandarli al nido, che non farà altro che ammalarsi, che è contro natura...
Io ero basita. Il mio compagno (che la stima molto) altrettanto. Eravamo praticamente così O___o
Io le ho detto: "Ma ti pare che abbiamo scelta? Come faccio se non guadagniamo abbastanza lavorando in due? Già questi otto mesi di maternità ci mettono in difficoltà... figuriamoci se dovessi tenerlo a casa tre anni!"

Io non questiono le mamme che decidono di non mandare il bambino al nido: ognuno fa le sue scelte, secondo me. Ma accanirsi così con una persona che NON HA scelta, perché se non lavora non ha i soldi per pagarsi l'affitto, come diavolo si fa?
Ci sono rimasta malissimo, gliel'ho fatto capire e ho anche troncato la conversazione in malo modo.
Ma perché una persona che ti ha dato tanto si trasforma così? Perché la sento completamente "ostile" da dopo il parto, come se ogni volta che le parlo di una difficoltà con il bambino lei volesse dirmi "Ah-ah, mo' ti tocca, perché avere un figlio è dolori e difficoltà"...
Io sono senza parole e molto amareggiata.
E vi assicuro: non è stata una sensazione mia. C'era il mio compagno, ne abbiamo parlato, e ha provato la stessa sensazione di "giudizio" e fastidio, disagio.

Io stavo valutando di farmi seguire da un'ostetrica del consultorio nella prox gravidanza... Mi sapete dire che tipo di visite fanno e se per le eco ed eventuali bitest ti fanno rivolgere all'ospedale? E con che frequenza vengono fatte queste visite?
Io ho timore che la mia gine sia oberata di pazienti. 😥

anche se ancora e' prestissimo, ho scritto alle ostetriche che mi hanno seguita per Pietro per chiedere se mi potessero seguire ancora (per farla semplice e' cambiato il loro status "burocratico", quindi non ero sicura potessero ancora seguire donne high risk come me) e mi hanno detto di si'!!

Yeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!

Ottima notizia DK....
Io non so ancora cosa decideremo, mia sorella mi ha proposto di farmi seguire da una sua collega (l'unica che la farebbe assistere al parto tenendo conto che sarà in maternità), a me l'idea piacerebbe ma devo capire il pacchetto cosa include visto che la mia assicurazione non la copre deve valerne la pena.... Questa ostetrica è quella che l'ha seguita per la scorsa gravidanza e per questa, io l'ho conosciuta e mi piace ma ancora non abbiamo deciso...

scusa Sharon mi sono persa dei pezzi, ma tua sorella è ostetrica? e vuole assisterti al parto?

Si Daneb mia sorella è ostetrica, e ci terrebbe tantissimo ad assistere al parto in maniera attiva, come tempistica non ci troviamo perchè lei sarà in maternità... quindi siccome è "scontato" che partorirò nell'ospedale in cui lavora lei, mi ha fatto questa proposta (certa che la mia assicurazione avrebbe coperto parte dei costi) per farmi partorire con l'ostetrica di cui lei ha più fiducia... Oltre tutto come dicevo io l'ho conosciuta all'addio al nubilato di mia sorella e poi ci ho avuto a che fare in occasione del parto qualche anno fa, però ecco il fatto che sia simpatica e sicuramente brava non so se giustifica il costo.. insomma vorrei capire prima un po' di cose, ad esempio se è inclusa l'assistenza a domicilio sia prima che dopo il parto (essendo l'ospedale a 40 minda casa mia sarebbe sicuramente una discriminante)

Oggi è la giornata internazionale dell'ostetrica!

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?approfondimento_id=5064