Depressione
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Re: Depressione
Tu DEVI salvarla perchè questo è quello che lei ti ha sempre insegnato. E non lo dico con cattiveria, sicuramente anche lei sta male, ma il meccanismo è questo: io sto male, tu stai con me e salvami. Per sempre!!! Invece no, tu sei la figlia, lei doveva prendersi cura di te, non il contrario. Non ce l'ha fatta, ok, ma questo non obbliga te a farle da madre perchè la sua non va bene!
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
Re: Depressione
Sai Perse, casualmente era proprio quello di cui si parlava oggi con mia sorella.
Lei mi diceva che non comprende e le sembra immaturo il mio atteggiamento di non voler sapere più nulla dei miei genitori se non più che essenziale. Le sembro egoista e anche menefreghista.
Ecco, dal profondo del cuore, tu ed io, così come ogni persona si trovi a veder soffrire intensamente i propri genitori, sappiamo che abbiamo fatto tutto ma proprio tutto ma proprio tutto tutto tutto quello che era in nostro potere fare per aiutare chi amiamo. Ed è servito a qualcosa? Non è servito a niente. E purtroppo una madre non darà mai ascolto ad una figlia. Vedi...non so come spiegare...siamo le figlie, quindi le nostre madri già se stanno bene ci danno credibilità zero...figurati se stanno male!
Che poi nel caso di madri depresse (la è anche la mia, profondamente) davvero poche persone potrebbero fare qualcosa, ma men che meno una figlia. E quello che ci tappa le ali è il fatto che il nostro amore è così grande che non riusciamo a non pensare di tentare di porgere una mano a quella persona.
Ma vedi, non è il nostro ruolo, perdiamo in partenza e ci facciamo solo del male. Sono loro le madri, loro che devono essere a conoscenza di ogni piccolo particolare che ci accade perchè ci hanno generato e hanno una responsabilità su di noi che è stata scelta da loro stesse. Non è la stessa cosa per noi, le figlie subiscono il loro ruolo, non l'hanno scelto ma non hanno alcua responsabilità sulle loro madri.
Non possiamo fare da genitori ai nostri genitori, eppure è proprio la fissità in questo ruolo che non ci permette di progredire nella nostra crescita psico emotiva (non so in che altro modo chiamarla) e a liberarci e a librarci nell'avventura dell'esistenza.
Scusa Perse se ti scrivo con questa enfasi piuttosto allucinata ma mi tocchi su un punto scottante...la tua angoscia è stata la mia per tanti anni e un pochino la è ancora.
Fortunatamente io ho avuto, nel bel mezzo della mia adolescenza, una professoressa che mi ha illuminato sulla questione del rinunciare al ruolo che non ci appartiene di genitori dei nostri genitori, fallimentare in partenza. Così, ormai è 10 anni che mi sento dire queste cose dalla me stessa che ormai le ha introiettate e prima o poi ti convinci. Solo che ci vuole tempo.
Mia sorella è più indietro di me. Ha 28 anni e se le è sentita dire solo dall'anno scorso dalla sua psicologa. Ci vorrà ancora tanto tempo prima che non le appaiano più come crudeltà nei confronti di chi l'ha generata.
Secondo me è davvero questo il punto focale in cui tanti di noi si impantanano mentre crescono.
Perse
Lei mi diceva che non comprende e le sembra immaturo il mio atteggiamento di non voler sapere più nulla dei miei genitori se non più che essenziale. Le sembro egoista e anche menefreghista.
Ecco, dal profondo del cuore, tu ed io, così come ogni persona si trovi a veder soffrire intensamente i propri genitori, sappiamo che abbiamo fatto tutto ma proprio tutto ma proprio tutto tutto tutto quello che era in nostro potere fare per aiutare chi amiamo. Ed è servito a qualcosa? Non è servito a niente. E purtroppo una madre non darà mai ascolto ad una figlia. Vedi...non so come spiegare...siamo le figlie, quindi le nostre madri già se stanno bene ci danno credibilità zero...figurati se stanno male!
Che poi nel caso di madri depresse (la è anche la mia, profondamente) davvero poche persone potrebbero fare qualcosa, ma men che meno una figlia. E quello che ci tappa le ali è il fatto che il nostro amore è così grande che non riusciamo a non pensare di tentare di porgere una mano a quella persona.
Ma vedi, non è il nostro ruolo, perdiamo in partenza e ci facciamo solo del male. Sono loro le madri, loro che devono essere a conoscenza di ogni piccolo particolare che ci accade perchè ci hanno generato e hanno una responsabilità su di noi che è stata scelta da loro stesse. Non è la stessa cosa per noi, le figlie subiscono il loro ruolo, non l'hanno scelto ma non hanno alcua responsabilità sulle loro madri.
Non possiamo fare da genitori ai nostri genitori, eppure è proprio la fissità in questo ruolo che non ci permette di progredire nella nostra crescita psico emotiva (non so in che altro modo chiamarla) e a liberarci e a librarci nell'avventura dell'esistenza.
Scusa Perse se ti scrivo con questa enfasi piuttosto allucinata ma mi tocchi su un punto scottante...la tua angoscia è stata la mia per tanti anni e un pochino la è ancora.
Fortunatamente io ho avuto, nel bel mezzo della mia adolescenza, una professoressa che mi ha illuminato sulla questione del rinunciare al ruolo che non ci appartiene di genitori dei nostri genitori, fallimentare in partenza. Così, ormai è 10 anni che mi sento dire queste cose dalla me stessa che ormai le ha introiettate e prima o poi ti convinci. Solo che ci vuole tempo.
Mia sorella è più indietro di me. Ha 28 anni e se le è sentita dire solo dall'anno scorso dalla sua psicologa. Ci vorrà ancora tanto tempo prima che non le appaiano più come crudeltà nei confronti di chi l'ha generata.
Secondo me è davvero questo il punto focale in cui tanti di noi si impantanano mentre crescono.
Perse
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: Depressione
se posso ancora.. mio marito, da adolescente, si è dovuto prendere delle responsabilità che non gli competevano. è cresciuto in fretta.
il prendersi cura dei genitori, in particolare la madre, a livello di ansia e preoccupazione non ha fatto altro che fargli sviluppare e poi esplodere un disturbo piuttosto invalidante.
ora, dopo anni, a volte è sfiorato dalla tentazione di prestare ascolto e correre dietro ai loro problemi (che a volte non sono nemmeno loro..).
poi si ricorda della causa del disturbo e pone limiti e paletti adeguati..
il prendersi cura dei genitori, in particolare la madre, a livello di ansia e preoccupazione non ha fatto altro che fargli sviluppare e poi esplodere un disturbo piuttosto invalidante.
ora, dopo anni, a volte è sfiorato dalla tentazione di prestare ascolto e correre dietro ai loro problemi (che a volte non sono nemmeno loro..).
poi si ricorda della causa del disturbo e pone limiti e paletti adeguati..
patatola- Numero di messaggi : 400
Età : 47
Località : MI-BG
Data d'iscrizione : 06.08.10
Re: Depressione
nike ha scritto:Cara, davvero commuove leggerti, ma se posso dirlo l'idea di migliorare te per far stare meglio tua madre è davvero sbagliata! E anche fallimentare! Perchè noi possiamo essere responsabili (e neanche sempre ) solo di noi stessi, non certo degli altri, e ancor meno dei nostri genitori. Tra l'altro, con una donna depressa, più tu sei presente, disponibile, presa nel suo gioco di bassa autostima, meno motivazioni le dai per muoversi. Così si, fai il gioco delle donne della tua famiglia, tua nonna controlla tua mamma, tua mamma controlla te... Escine, tesoro, desidera solo vivere e splendere tu, per te stessa. Spesso chi ci è vicino cambia più perchè noi cambiamo noi stessi che perchè tentiamo di cambiare loro!
Con tutta la mia stima per la tua forza, ti abbraccio!
Com'e' vero quello che scrivi nike...il discorso poi e' anche che quando queste situazioni vanno avanti anni e anni si cronicizzano, e allora e' piu' difficile aiutare queste persone...aggingi poi il fatto che qui c'e' un legame affettivo ed emotivo fortissimo. Nemmeno chi e' del mestiere puo' prendere in cura parenti o amici perche' il legame affettivo potrebbe essere d'intralcio e togliere lucidita' ( e paradossalmente io psicologo potrei essere causa dei problemi di questa persona). Questo la dice lunga eh? Quello di Persephone e' un vero e proprio circolo vizioso che va rotto...
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Depressione
Ci vorrebbe la forza di andarsene proprio fisicamente...ma è durissima.
Oppure devi avere quella, ma è ancora più difficile, di rimanere ma riuscire a mettere i benedetti paletti; anche schermi protettivi e scudi uditivi, se serve.
Oppure devi avere quella, ma è ancora più difficile, di rimanere ma riuscire a mettere i benedetti paletti; anche schermi protettivi e scudi uditivi, se serve.
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: Depressione
ciao... grazie per le risposte. ripeto io VOGLIO che finisca. so essere piuttosto tenace quello che dite è vero, mi era già stato detto, faccio ancora un po' fatica ad accettarlo, ma in base alle vostre risposte ho notato che da un po' di giorni che sono più allegra, anche mia mamma sta meglio. tutto sommato cercare di fortificare me stessa potrà sicuramente giovarle, quindi non mi sentirei nemmeno troppo in colpa.. insomma...ce la metterò tutta...così andrò avanti a studiare e finirò la triennale maledetta.
adesso vado a vestirmi e togliermi il pigiama va'...facciamo iniziare quest' ultima domenica di agosto..sigh...l'estate sta finendo...
grazie ancora
@Heidi
adesso vado a vestirmi e togliermi il pigiama va'...facciamo iniziare quest' ultima domenica di agosto..sigh...l'estate sta finendo...
grazie ancora
@Heidi
Ospite- Ospite
Re: Depressione
e se io decidessi di provare con la naturopatia? io non mi sento meglio con le medicine che prendo...mi fanno piangere tutte le mattine quando le vedo...utile no? con lo psicologo invece mi sono sentita più positiva tutta la settimana..domani ci torno...insomma: BASTA FARMACI!!! MI RIFIUTO!! aiutatemi a trovare valide alternative...basta medicine!!!non le voglio più.
Ospite- Ospite
Re: Depressione
Perse...quando hai iniziato con le medicine io non ho detto nulla perchè non mi potrei permettere, non ho le conoscenze nè gli studi adatti alle spalle, però credo che fino a un certo tipo di disturbo sia anche questione di scuola di pensiero.
Ho un cugino, per dire, che ha un problema per il quale vedeva cose che non c'erano, vedeva pedinamenti, buste, rapimenti (tipo A beautiful mind) e che da quando prende i farmaci è tornato a vivere. Questo però è ben diverso.
Il fatto che lo psicologo ti faccia stare meglio vuol dire che è assolutamente importante che ci torni, il fatto che dopo ormai due mesi circa, tu non senta benefici non so che possa significare.
Però Perse...non è che c'entra il fatto di non riuscire più a raggiungere il massimo del piacere e la paura, magari, di chiedere medicine diverse?
Scusa l'azzardo, non voglio essere saccente, mi è solo venuto in mente, perchè a volte io faccio così...do motivazioni che nascondono la vera...e quindi, da scema, credo che tutti siano come me
Scusa Perse
Ho un cugino, per dire, che ha un problema per il quale vedeva cose che non c'erano, vedeva pedinamenti, buste, rapimenti (tipo A beautiful mind) e che da quando prende i farmaci è tornato a vivere. Questo però è ben diverso.
Il fatto che lo psicologo ti faccia stare meglio vuol dire che è assolutamente importante che ci torni, il fatto che dopo ormai due mesi circa, tu non senta benefici non so che possa significare.
Però Perse...non è che c'entra il fatto di non riuscire più a raggiungere il massimo del piacere e la paura, magari, di chiedere medicine diverse?
Scusa l'azzardo, non voglio essere saccente, mi è solo venuto in mente, perchè a volte io faccio così...do motivazioni che nascondono la vera...e quindi, da scema, credo che tutti siano come me
Scusa Perse
Derfelina- Numero di messaggi : 1971
Età : 38
Data d'iscrizione : 11.05.10
Re: Depressione
Sono d'accordo con Derfe...ti consiglio di sentire lo psichiatra che ti ha dato la cura e di spiegargli il problema.io eviterei cure fai da te o intererruzione improvvisa della terapia perché penso che potrebbe essere peggio
Luthien- Numero di messaggi : 7550
Età : 39
Località : Roma
Data d'iscrizione : 12.05.10
Re: Depressione
No, diciamo pure che quella è la motivazione che ha fatto traboccare il vaso.
Io non ne volevo sapere di farmaci già dalla prima volta che li avevo dovuti prendere, cioè 4 anni fa..mi hanno risolto il problema? Evidentemente NO, perchè altrimenti non sarei dovuta tornare dallo psichiatra (errore, sono tornata dallo stesso che mi ha detto: bene riprendiamo la cura).
Mi sembra la stessa storia dei ginecologi che danno la pillola così come fosse caramelle!!!!
Un colloquio di un'ora dopo anni che non mi vedi ti illumina tanto da sapere ciò di cui ho realmente bisogno? O è arroganza oppure è convinzione di onnipotenza farmacologica.
Quattro anni fa non andavo dallo psicologo, ora ho imposto questa mia scelta ai miei e hanno visto che era la cosa migliore e infatti è da una settimana che mi sento nettamente più positiva...eppure i farmaci li prendo da mesi...casualità? No...non credo proprio.
Se un'altra medicina mi facesse raggiungere l'orgasmo, la mattina quando devo prendere la compressa mi arrabbierei comunque, perchè prima di arrendersi alle medicine, sono convinta che ci sia ben altro, come la forza interiore di ognuno ad esempio.
Io ho tante paure, blocchi e sono un po' depressa,ma HO VOGLIA DI VIVERE,VOGLIA DI RIUSCIRE E DI BATTERE QUESTE ASSURDITà. Siamo sicuri che tutti quelli nella mia situazione siano così volitivi? Secondo me no.
Perciò prima di arrendermi alle medicine io desidero provare dell'altro, costruirmi una forza interiore superiore che mi aiuti per sempre ad affrontare le difficoltà della vita. Altrimenti tra qualche anno comparirà un altro problema e mi dovrò di nuovo affidare alle medicine perchè nessuno mi avrà aiutata a trovare delle valide alternative per fortificarmi in modo autonomo.
Le medicine migliorano la qualità delle sinapsi neurali...embè? Per me è una gran presa per i fondelli: è come dire "toh..ti do il bastone, ma non ti aiuto a camminare da solo".
Bella fatica.
E io non ci sto più.
Non preoccuparti Derfe, non sono arrabbiata,ritengo solo di non essere malata e che gli psicofarmaci e antidepressivi, per cose come la mia se li prenda pure chi non crede veramente nelle potenzialità umane.
Detto questo state attente: ce la farò alla grande senza medicine.
Oggi ne parlo con lo psicologo e gli spiego la mia teoria su alcune cosette che mi farebbero sicuro stare da Dio.
tranquilla cara, non sono affatto arrabbiata,hai solo esposto la tua idea, ma in fondo ci sono molte cose che non sapete della mia storia e del mio carattere..qui sembro sempre remissiva, paurosa, triste, depressa e bla bla...hahahahahahaaa!!! (e la risata la dice lunga)
Fatemi forza e io vi stupirò
Derfelin
Io non ne volevo sapere di farmaci già dalla prima volta che li avevo dovuti prendere, cioè 4 anni fa..mi hanno risolto il problema? Evidentemente NO, perchè altrimenti non sarei dovuta tornare dallo psichiatra (errore, sono tornata dallo stesso che mi ha detto: bene riprendiamo la cura).
Mi sembra la stessa storia dei ginecologi che danno la pillola così come fosse caramelle!!!!
Un colloquio di un'ora dopo anni che non mi vedi ti illumina tanto da sapere ciò di cui ho realmente bisogno? O è arroganza oppure è convinzione di onnipotenza farmacologica.
Quattro anni fa non andavo dallo psicologo, ora ho imposto questa mia scelta ai miei e hanno visto che era la cosa migliore e infatti è da una settimana che mi sento nettamente più positiva...eppure i farmaci li prendo da mesi...casualità? No...non credo proprio.
Se un'altra medicina mi facesse raggiungere l'orgasmo, la mattina quando devo prendere la compressa mi arrabbierei comunque, perchè prima di arrendersi alle medicine, sono convinta che ci sia ben altro, come la forza interiore di ognuno ad esempio.
Io ho tante paure, blocchi e sono un po' depressa,ma HO VOGLIA DI VIVERE,VOGLIA DI RIUSCIRE E DI BATTERE QUESTE ASSURDITà. Siamo sicuri che tutti quelli nella mia situazione siano così volitivi? Secondo me no.
Perciò prima di arrendermi alle medicine io desidero provare dell'altro, costruirmi una forza interiore superiore che mi aiuti per sempre ad affrontare le difficoltà della vita. Altrimenti tra qualche anno comparirà un altro problema e mi dovrò di nuovo affidare alle medicine perchè nessuno mi avrà aiutata a trovare delle valide alternative per fortificarmi in modo autonomo.
Le medicine migliorano la qualità delle sinapsi neurali...embè? Per me è una gran presa per i fondelli: è come dire "toh..ti do il bastone, ma non ti aiuto a camminare da solo".
Bella fatica.
E io non ci sto più.
Non preoccuparti Derfe, non sono arrabbiata,ritengo solo di non essere malata e che gli psicofarmaci e antidepressivi, per cose come la mia se li prenda pure chi non crede veramente nelle potenzialità umane.
Detto questo state attente: ce la farò alla grande senza medicine.
Oggi ne parlo con lo psicologo e gli spiego la mia teoria su alcune cosette che mi farebbero sicuro stare da Dio.
tranquilla cara, non sono affatto arrabbiata,hai solo esposto la tua idea, ma in fondo ci sono molte cose che non sapete della mia storia e del mio carattere..qui sembro sempre remissiva, paurosa, triste, depressa e bla bla...hahahahahahaaa!!! (e la risata la dice lunga)
Fatemi forza e io vi stupirò
Derfelin
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