Depressione
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Re: Depressione
LUnedi pomeriggio sono andata dal dott fitoterapeuta e mi ha detto che queste piante non influiscono sul tono dell'umore: escolzia, passiflora, melissa, biancospino, valeriana rossa.
Mi ha dato l'Iperico, perchè ormai da diversci giorni avevo pensieri terribili ricorrenti, paure vaghe, lacrima continua.
Oggi non so se è un caso ma mi sento da Dio, prima ero mezzo cadavere, ora sono tornata come prima anzi con una marcia in più!
Avete presente quando Fantozzi beve la pozione magica e poi si tromba la Silvani?
Beh ecco una gran botta di vita!! Mi sento tornata alla spensieratezza assoluta.....
a saperlo lo prendevo da un pezzo!!
Può darsi che sia anche la tiroide, infatti dovrò rifare le analisi , ma almeno ora mi sento uscita da un buco nero che vedevo sempre più pericoloso e che avanzava velocemente.
Mi ha dato l'Iperico, perchè ormai da diversci giorni avevo pensieri terribili ricorrenti, paure vaghe, lacrima continua.
Oggi non so se è un caso ma mi sento da Dio, prima ero mezzo cadavere, ora sono tornata come prima anzi con una marcia in più!
Avete presente quando Fantozzi beve la pozione magica e poi si tromba la Silvani?
Beh ecco una gran botta di vita!! Mi sento tornata alla spensieratezza assoluta.....
a saperlo lo prendevo da un pezzo!!
Può darsi che sia anche la tiroide, infatti dovrò rifare le analisi , ma almeno ora mi sento uscita da un buco nero che vedevo sempre più pericoloso e che avanzava velocemente.
Luna nuova- Numero di messaggi : 1561
Età : 51
Località : Orvieto
Data d'iscrizione : 09.12.09
Re: Depressione
...iperico dici? XD
Comunque che sollievo che valeriana e biancospino non influiscano sull'umore
Comunque che sollievo che valeriana e biancospino non influiscano sull'umore
Susina- Numero di messaggi : 194
Età : 42
Località : Bari
Data d'iscrizione : 18.05.12
Re: Depressione
Già ,a chi lo dici !! Io senza quelli non chiudo praticamente occhio!!
sull'iperico se ne dicono tante ma cerco di non perdermi su internet sennò è la fine però una cosa che sapevo è che sarebbe bene assumerlo lontano da eventuali farmaci, infatti lo distanzio da Eutirox almeno per 3 ore
Comunque un saltino dalla psicologa del consultorio ce lo faccio di sicuro, và! Sennò mi sa che 'sto coso non si può prendere a vita
sull'iperico se ne dicono tante ma cerco di non perdermi su internet sennò è la fine però una cosa che sapevo è che sarebbe bene assumerlo lontano da eventuali farmaci, infatti lo distanzio da Eutirox almeno per 3 ore
Comunque un saltino dalla psicologa del consultorio ce lo faccio di sicuro, và! Sennò mi sa che 'sto coso non si può prendere a vita
Luna nuova- Numero di messaggi : 1561
Età : 51
Località : Orvieto
Data d'iscrizione : 09.12.09
Re: Depressione
Beh, certo! E io pure, prima attendo i risultati della tiroide, poi parlo con la mia psi e poi vedo ;) Non mi sono mai fidata del fai da te, nel senso che preferisco sempre confrontarmi con il medico e trovare assieme la soluzione migliore :)
Susina- Numero di messaggi : 194
Età : 42
Località : Bari
Data d'iscrizione : 18.05.12
Re: Depressione
Non so se scrivere qui, non so cosa scrivere... ho letto tutto il topic e mi ha colpito una cosa che ho sempre imputato alla mia innata pigrizia: la forza di volontà, sì, mi manca. In questo momento dovrei studiare, tantissimo, lunedì ho un esame (il terzultimo della mia carriera universitaria) e invece sono giorni che girovago su internet, non apro i libri, mi faccio venire male agli occhi a forza di stare al pc... Sto leggendo praticamente tutti i topic del forum, perché mi interessa, sì, ma fondamentalmente perché non ho voglia di fare altro...
99 volte 100, quando le persone mi invitano fuori, dico subito di sì (controvoglia spesso) e poi all'ultimo do buca, inventandomi scuse varie; sono una pessima amica, non so mantenere i rapporti con le persone che mi stanno accanto, anche se poi sono la tipa che anche se non ci si vede da 10 anni per me è come se fossero passati 2 giorni, confidenza e risate come sempre.
Scusate se scrivo frasi senza apparente collegamento, sto scrivendo di getto, senza leggere ciò che scrivo perché so che vedere nero su bianco farebbe sembrare la mia situazione una futilità.
Ieri sera la batosta, un'"amica" mi ha detto che la mia migliore amica del liceo è incinta. Avrei dovuto essere felicissima, e invece ho pianto tutta la sera, tutta la notte, e sto piangendo ancora adesso, perché lei non me l'ha detto... Lo so che è un pensiero egoista, molto egoista, ma fino a un annetto fa, anche se non ci vedevamo più molto spesso, quando ci incontravamo ritornavamo ad avere 16 anni, spensierate e con la voglia di raccontarci le ultime novità. Ora lei aspetta un bambino, sicuramente è già almeno al 4° mese visto che la persona che l'ha incontrata ha intuito che fosse incinta (e quindi deve aver visto la pancia). E lei non me l'ha detto. Io l'avrei contattata subito dopo i miei genitori per una notizia simile..
Questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già troppo, sempre pieno di lacrime. L'università è il mio peggior incubo: so che manca poco, tutti mi dicono: fatti forza, sono gli ultimi esami, impegnati, mettici un po' di buona volontà! Io annuisco, capisco e so che hanno ragione, il mio ragazzo mi dice di impegnarmi perché non ce la fa più a vedermi così, ma per quanto voglia finire, non faccio nulla per accelerare i tempi, non studio, non sto provando a cercare argomenti per la tesi... nulla.
Qualche giorno fa ho avuto un momento di totale sconforto, piangevo sui libri senza riuscire a smettere, e quando il mio fidanzato è venuto a casa mia ha cercato di consolarmi e ci è riuscito, stando in silenzio; mi ha presa in braccio e non diceva nulla, ascoltava... Mi sentivo stanchissima, come se avessi fatto la maratona, e la mia testa correva però, correva a pensieri futuri: se non sono in grado di organizzare le mie giornate per arrivare a passare un esame, se al mattino mi alzo e nemmeno mi lavo, rimango in pigiama tutto il giorno, se è più di un mese che non pulisco la mansarda, nonostante mia mamma me lo dica ogni giorno, SE tutto questo... come posso anche solo pensare di andare a vivere con lui, di poter mantenere una casa degna di essere chiamata tale? Come posso pensare di curarmi di un bambino, quando non mi curo nemmeno di me stessa? Chi mi darà un lavoro se non sono in grado di rispettare le scadenze ed essere autonoma? E se non mi daranno un lavoro non avrò mai i soldi per andare via di casa... Ma per trovare lavoro devo laurearmi, e per laurearmi devo studiare, e allora perché sto "perdendo tempo" qui sul forum da giorni? I libri sono qui, di fianco a me, immacolati. Io non ho voglia. Sono le parole che ho ripetuto più volte negli ultimi anni. Non ho voglia, di studiare, di uscire, di pulire la camera, di andare a trovare mia nonna, di andare alla riunione di lavoro, non ho voglia.
Sento che questa mansarda è la mia prigione: mi alzo dal letto, mi sposto alla scrivania, sto al computer, se scendo è solo per mangiare. Che poi non sono sempre così, quando esco con i miei amici e il mio fidanzato riesco ad essere spensierata, vado anche in moto con lui, e mi diverto, mi piace, ma poi il giorno dopo ricomincio da capo.
Qualcuno l'aveva già notato nel post delle 10 cose che non sapete di me: avevo scritto che da anni non provo nessuna emozione, non vera per lo meno, ma non voglio ripetere cose che ho già detto, so solo che non sono me stessa, ma io non so quale sia la "me stessa" reale, ho l'impressione di aver sempre vissuto una vita senza spontaneità; i miei mi hanno dato tutto ciò che desiderassi, mi hanno fatta uscire quando volevo sempre, ma questo perché io mi sono sempre autocensurata! Per me fare tardi significa arrivare alle 2 del mattino a casa, evito qualsiasi tipo di rischio, seppur minuscolo, perché non si deve rischiare, si deve sempre prendere la decisione giusta, quella più facile, come scegliere la facoltà di economia perché così poi sarà più facile trovare lavoro.
Non voglio colpevolizzare i miei genitori, mi hanno cresciuta benissimo credo, con ottimi valori, ma credo di aver sempre vissuto la vita che loro volevano che vivessi, senza abbandonarmi a cosa volevo io, perché io non lo so cosa voglio. Cosa voglio fare da grande? Non lo so, ogni giorno credo di voler fare di qualcosa di diverso.
Credo di aver esagerato, scusate, forse nessun capirà queste parole, ma non importa, non preoccupatevi. Grazie.
99 volte 100, quando le persone mi invitano fuori, dico subito di sì (controvoglia spesso) e poi all'ultimo do buca, inventandomi scuse varie; sono una pessima amica, non so mantenere i rapporti con le persone che mi stanno accanto, anche se poi sono la tipa che anche se non ci si vede da 10 anni per me è come se fossero passati 2 giorni, confidenza e risate come sempre.
Scusate se scrivo frasi senza apparente collegamento, sto scrivendo di getto, senza leggere ciò che scrivo perché so che vedere nero su bianco farebbe sembrare la mia situazione una futilità.
Ieri sera la batosta, un'"amica" mi ha detto che la mia migliore amica del liceo è incinta. Avrei dovuto essere felicissima, e invece ho pianto tutta la sera, tutta la notte, e sto piangendo ancora adesso, perché lei non me l'ha detto... Lo so che è un pensiero egoista, molto egoista, ma fino a un annetto fa, anche se non ci vedevamo più molto spesso, quando ci incontravamo ritornavamo ad avere 16 anni, spensierate e con la voglia di raccontarci le ultime novità. Ora lei aspetta un bambino, sicuramente è già almeno al 4° mese visto che la persona che l'ha incontrata ha intuito che fosse incinta (e quindi deve aver visto la pancia). E lei non me l'ha detto. Io l'avrei contattata subito dopo i miei genitori per una notizia simile..
Questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già troppo, sempre pieno di lacrime. L'università è il mio peggior incubo: so che manca poco, tutti mi dicono: fatti forza, sono gli ultimi esami, impegnati, mettici un po' di buona volontà! Io annuisco, capisco e so che hanno ragione, il mio ragazzo mi dice di impegnarmi perché non ce la fa più a vedermi così, ma per quanto voglia finire, non faccio nulla per accelerare i tempi, non studio, non sto provando a cercare argomenti per la tesi... nulla.
Qualche giorno fa ho avuto un momento di totale sconforto, piangevo sui libri senza riuscire a smettere, e quando il mio fidanzato è venuto a casa mia ha cercato di consolarmi e ci è riuscito, stando in silenzio; mi ha presa in braccio e non diceva nulla, ascoltava... Mi sentivo stanchissima, come se avessi fatto la maratona, e la mia testa correva però, correva a pensieri futuri: se non sono in grado di organizzare le mie giornate per arrivare a passare un esame, se al mattino mi alzo e nemmeno mi lavo, rimango in pigiama tutto il giorno, se è più di un mese che non pulisco la mansarda, nonostante mia mamma me lo dica ogni giorno, SE tutto questo... come posso anche solo pensare di andare a vivere con lui, di poter mantenere una casa degna di essere chiamata tale? Come posso pensare di curarmi di un bambino, quando non mi curo nemmeno di me stessa? Chi mi darà un lavoro se non sono in grado di rispettare le scadenze ed essere autonoma? E se non mi daranno un lavoro non avrò mai i soldi per andare via di casa... Ma per trovare lavoro devo laurearmi, e per laurearmi devo studiare, e allora perché sto "perdendo tempo" qui sul forum da giorni? I libri sono qui, di fianco a me, immacolati. Io non ho voglia. Sono le parole che ho ripetuto più volte negli ultimi anni. Non ho voglia, di studiare, di uscire, di pulire la camera, di andare a trovare mia nonna, di andare alla riunione di lavoro, non ho voglia.
Sento che questa mansarda è la mia prigione: mi alzo dal letto, mi sposto alla scrivania, sto al computer, se scendo è solo per mangiare. Che poi non sono sempre così, quando esco con i miei amici e il mio fidanzato riesco ad essere spensierata, vado anche in moto con lui, e mi diverto, mi piace, ma poi il giorno dopo ricomincio da capo.
Qualcuno l'aveva già notato nel post delle 10 cose che non sapete di me: avevo scritto che da anni non provo nessuna emozione, non vera per lo meno, ma non voglio ripetere cose che ho già detto, so solo che non sono me stessa, ma io non so quale sia la "me stessa" reale, ho l'impressione di aver sempre vissuto una vita senza spontaneità; i miei mi hanno dato tutto ciò che desiderassi, mi hanno fatta uscire quando volevo sempre, ma questo perché io mi sono sempre autocensurata! Per me fare tardi significa arrivare alle 2 del mattino a casa, evito qualsiasi tipo di rischio, seppur minuscolo, perché non si deve rischiare, si deve sempre prendere la decisione giusta, quella più facile, come scegliere la facoltà di economia perché così poi sarà più facile trovare lavoro.
Non voglio colpevolizzare i miei genitori, mi hanno cresciuta benissimo credo, con ottimi valori, ma credo di aver sempre vissuto la vita che loro volevano che vivessi, senza abbandonarmi a cosa volevo io, perché io non lo so cosa voglio. Cosa voglio fare da grande? Non lo so, ogni giorno credo di voler fare di qualcosa di diverso.
Credo di aver esagerato, scusate, forse nessun capirà queste parole, ma non importa, non preoccupatevi. Grazie.
mimi- Numero di messaggi : 2677
Età : 36
Data d'iscrizione : 14.06.13
Re: Depressione
Non riesco a rispondere a tutto, ma una cosa l'ho imparata perché anche io ho avuto (e ho anche adesso!) tanti momenti come capita a te, che hai tempo da dedicare alle tue attività e invece lo lasci scorrere così. Fidati, che quando dovrai cercarti un lavoro, o quando dovrai far vedere il tuo valore in ufficio, o ancora quando diventerai mamma e avrai un esserino che dipende dalle tue cure... prenderai in mano la situazione, perché sono situazioni fortemente motivanti! Quello che ti manca ora è la motivazione, e non lo dico per sminuire un caso di depressione che può anche esserci, ma perché ci sono passata tante volte e ormai so bene che la fine di ogni percorso è la parte più difficile:si dovrebbe dare il massimo, il famoso "sprint finale", e invece si temporeggia. Se il percorso è da studente è ancora peggio, perché ti senti improduttiva, adolescente.
Succede perché hai alle spalle anni e anni di studi, di fatiche, eppure non sei laureata! Questo fa perdere la pazienza. Quando si lavora, lo stipendio a fine mese arriva, non è che devi aspettare un anno o 3 anni per vederlo.
Secondo me adesso ti servono due cose: una bella pausa ma non di cazzeggio, proprio ufficiale: un viaggio di una settimana, cose così. A patto, come consigliava Jillian in un altro topic, di metterti seriamente sui libri al ritorno. Fatti aiutare dal moroso, io facevo così per gli ultimi esami: ogni 5 pagine di libro che schematizzavo, gli mandavo un SMS dicendo "ho fatto altre 5 pagine!" ha funzionato! E la seconda cosa è diventare consapevole che è normalissimo essere stufi di studiare e confusi sul proprio futuro, specialmente se nello stesso tempo ti trovi a mettere in discussione l'educazione ricevuta dai genitori.
Ormai sei alla fine del percorso, quindi buttare tutti questi anni non ha molto senso. Prenditi questa vacanza, ossigena un po' il cervello e poi torna alla carica facendo un passettino alla volta, magari suddividi il lavoro da fare, tipo non pensare al libro intero ma pensa che oggi studierai questo capitolo, poi domani penserai al capitolo successivo.
Magari puoi anche scegliere un posto diverso dove studiare, la mansarda ormai è carica di negatività, potresti andare dal tuo ragazzo se siete comodi, così ti tiene d'occhio, oppure in biblioteca portandoti dietro tutto il cibo che ti serve (così non sei tentata di tornare a casa perché non hai la merenda :D) e soprattutto portando solo l'indispensabile, quindi niente internet e distrazioni varie.
Purtroppo adesso l'unica è far passare questa laurea: per me il periodo subito prima è stato uno dei peggiori in assoluto, mi sentivo da manicomio, volevo scappare all'estero con il mio ragazzo e dopo sono rinata! Però immagina di aver finito la benzina, così come sei ora non puoi trascinarti a studiare ancora, e il cazzeggio in mansarda non vale come vero riposo, devi staccare proprio.
Coraggio
Succede perché hai alle spalle anni e anni di studi, di fatiche, eppure non sei laureata! Questo fa perdere la pazienza. Quando si lavora, lo stipendio a fine mese arriva, non è che devi aspettare un anno o 3 anni per vederlo.
Secondo me adesso ti servono due cose: una bella pausa ma non di cazzeggio, proprio ufficiale: un viaggio di una settimana, cose così. A patto, come consigliava Jillian in un altro topic, di metterti seriamente sui libri al ritorno. Fatti aiutare dal moroso, io facevo così per gli ultimi esami: ogni 5 pagine di libro che schematizzavo, gli mandavo un SMS dicendo "ho fatto altre 5 pagine!" ha funzionato! E la seconda cosa è diventare consapevole che è normalissimo essere stufi di studiare e confusi sul proprio futuro, specialmente se nello stesso tempo ti trovi a mettere in discussione l'educazione ricevuta dai genitori.
Ormai sei alla fine del percorso, quindi buttare tutti questi anni non ha molto senso. Prenditi questa vacanza, ossigena un po' il cervello e poi torna alla carica facendo un passettino alla volta, magari suddividi il lavoro da fare, tipo non pensare al libro intero ma pensa che oggi studierai questo capitolo, poi domani penserai al capitolo successivo.
Magari puoi anche scegliere un posto diverso dove studiare, la mansarda ormai è carica di negatività, potresti andare dal tuo ragazzo se siete comodi, così ti tiene d'occhio, oppure in biblioteca portandoti dietro tutto il cibo che ti serve (così non sei tentata di tornare a casa perché non hai la merenda :D) e soprattutto portando solo l'indispensabile, quindi niente internet e distrazioni varie.
Purtroppo adesso l'unica è far passare questa laurea: per me il periodo subito prima è stato uno dei peggiori in assoluto, mi sentivo da manicomio, volevo scappare all'estero con il mio ragazzo e dopo sono rinata! Però immagina di aver finito la benzina, così come sei ora non puoi trascinarti a studiare ancora, e il cazzeggio in mansarda non vale come vero riposo, devi staccare proprio.
Coraggio
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Depressione
Mi sento di aggiungere che scrivi spesso di maternità, il che mi lascia supporre che ti piacerebbe molto avere un bambino, magari anche adesso. Aver saputo che la tua migliore amica del liceo è incinta ha peggiorato la tua situazione emotiva, perchè tu vorresti andare via di casa, costruirti una famiglia e non pensare ad una "stupida" laurea in qualcosa che nemmeno ti piace. La tua reazione lascia credere che non è vero ciò che scrivi, ovvero che non provi emozioni Sicuramente avrai pensato di mollare l'università, di cercarti un lavoro qualsiasi, ma poi, da come mi sembra di capire, hai proseguito gli studi perchè tutti si aspettavano che facessi proprio quello. Non ho consigli da darti, quello di Valeria di staccare e prenderti una vacanza mi sembra molto valido, e anche di andare a studiare fuori casa. E' vero che alla fine l'università diventa una tortura, soprattutto se non sei più motivata. Se finita l'università sapessi per certo che potrai andare a vivere per conto tuo, magari con il tuo ragazzo, saresti più invogliata a terminare gli esami?
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Depressione
Io, con gli anni, ho capito che quando mi sento così è ora di cambiare percorso. Sto attraversando una fase analoga proprio in questi ultimi mesi e adesso, da relativamente poco tempo, sto cominciando a mettere a fuoco le prossime mosse. Quando mi succede, è come se sentissi l'esigenza di rinchiudermi nella mia tana a rimuginare. E alla fine, almeno nel mio caso, non è mai tempo perso, ma opportuno riassestamento.
Purtroppo (o per fortuna, chissà) ho un carattere che non mi permette di "farmi violenza" e se anche la ragione mi spinge in una direzione, l'inconscio si mette pesantemente di mezzo e sabota qualunque iniziativa apparentemente di buon senso. Dobbiamo imparare ad ascoltarci e a non temere la paura...
Purtroppo (o per fortuna, chissà) ho un carattere che non mi permette di "farmi violenza" e se anche la ragione mi spinge in una direzione, l'inconscio si mette pesantemente di mezzo e sabota qualunque iniziativa apparentemente di buon senso. Dobbiamo imparare ad ascoltarci e a non temere la paura...
Onigiriyum- Numero di messaggi : 1690
Età : 58
Data d'iscrizione : 08.08.12
Re: Depressione
Piango, piango ancora alle vostre risposte, ma grazie.
Valeria, penso che tu abbia ragione su tutto, sicuramente perché l'hai già passata sulla tua pelle. Io una laurea ce l'ho già, ma non vale niente, così come l'altra che sto per prendere... sono pezzi di carta da stracciare. E poi io so già che con questa laurea farò un lavoro che non mi piacerà, che per carità, di sti tempi accetterei qualsiasi cosa, ma io non sono fatta per stare dietro ad una scrivania a guardare e riempire tabelle di numeri... e allora mi chiedo, perché sono qua? Perché sto a rovinarmi la salute, per cosa?
Sto morendo dentro. Una volta non ero così, sì, ero pigra fisicamente, ma ero solare, gli amici dei miei genitori mi volevano alle loro feste, si complimentavano con i miei... Ora non sono più così, rispondo male ai miei genitori, sono spigolosa, acida con tutti, non sopporto più nessuno. E quando dico ora parlo degli ultimi 3 o 4 anni. Cosa mi sta succedendo? Non mi piaccio più, e non sto parlando fisicamente, di quello non me ne importa...
Forse staccare la spina mi servirebbe, avete ragione tu e Jillian, ma l'esame è lunedì e poi tanto con chi andrei? Il fidanzato avrà le ferie a settembre, e io comunque dovrei studiare per gli esami di settembre (ma tanto già so che non lo farò, che passerò le mie giornate a fare la spola tra la sedia, il divano ed il letto).
E' questo che mi logora, il sapere che tanto non farò quello che dovrei fare, perché sono così, sono incostante, non ho determinazione, forse perché come dice Valeria mi manca la motivazione.
E qua arriva il commento di Zara. Zara, non ti conosco, ma spero di farlo un giorno; mi hai punta sul vivo, è stata la tua prima frase a farmi scoppiare, perché hai ragione, mi piacerebbe molto, troppo. Troppo perché ho paura che sia un'altra delle mie sparate, perché credo che sia l'unica cosa che possa farmi svegliare da questo torpore, smettere di sopravvivere come un'ameba, trascinandomi nei giorni, e iniziare a vivere. Ma quando ne parlo con lui, mi riporta con i piedi per terra, perché non ho un lavoro, non abbiamo una casa, né i soldi. Ma allora perché ogni maledetto ciclo sogno, desidero e spero con tutta me stessa che non arrivino le mestruazioni? L'ho spiegato nel topic sul desiderio di gravidanza e di maternità: è un continuo ping pong tra voglio, ma non posso, e la cosa mi devasta ancora di più! E' davvero così brutto credere che rimanere incinta ora possa essere la molla scatenante per farmi rivivere? Sarebbe devastante per lui, per la mia famiglia, ma sulla fine verrebbe accettato, perché non siamo più bambini, e accorcerebbe i tempi. Sarò una pessima madre, non si devono pensare queste cose.
Quindi mi chiedo: perché, visto che tutto dipende dall'università, sono qui a scrivere al pc al posto di studiare ed accorciare i tempi?
Entrambe avete ragione su tutto, avete riassunto alla perfezione la mia situazione; ci siete riuscite voi che nemmeno mi conoscete, e invece attorno a me tutti mi dicono che quando crescerò i problemi saranno ancora peggiori, perché d'altronde devo "solo studiare", non ho altro a cui pensare, e quindi devo farlo bene. Mi dicono che sono pigra, che se loro avessero avuto dei genitori come i miei che mi lasciavano studiare.......che sono una "principessa", e quindi che mi lamento solo. Ma io sto male, da anni, e nessuno mi prende sul serio, sono solo una lagna.
Un'altra cosa: io mento. A tutti, al mio ragazzo, ai miei genitori, ai miei amici, trovo scuse... per non uscire, sulle pagine studiate, sugli esami dati... mi vergogno come una ladra, non ho mai mentito da piccola ai miei, mai. Ho iniziato con l'università, tutto è iniziato con l'università, tutti i miei malesseri.
Rispondo di nuovo a Valeria, andare in università per me non è semplice, abito a più di un'ora di strada e dovrei andare in pullman, che però costa 90€ al mese, che per una che fa un lavoro saltuario sono tantissimi.
Non so cosa farò...
Oni, io vorrei essere come te, vorrei avere quest'inconscio che vince sulla razionalità del "fare la cosa giusta", ma non è così. Ho sempre seguito le regole, fatto le cose giuste al momento giusto, perché "papà dice di fare così"; non voglio dare la colpa a lui, assolutamente, né a mia mamma, però... io non avrei mai scelto questa facoltà! Loro non ci hanno obbligata, ma casualmente le statistiche dicevano che la maggioranza dei laureati che lavoravano ad un anno dalla laurea erano di economia; casualmente la figlia del cugino, che si era laureata in economia, era già dirigente e aveva un ottimo stipendio; casualmente... poi "fai come vuoi!". E Giulia scelse economia. Questa è la mia vita, ogni scelta!
"Fuma pure, ma lo sai che fa star male!" e Giulia non fece mai un tiro da una sigaretta (meno male eh...).
Non ho mai avuto il coprifuoco (a parte quando era mio papà che mi scarrozzava), ma in tutta la mia vita sono arrivata solo una volta a casa alle 5.30.
Onigiriyum, insegnami.
Valeria, penso che tu abbia ragione su tutto, sicuramente perché l'hai già passata sulla tua pelle. Io una laurea ce l'ho già, ma non vale niente, così come l'altra che sto per prendere... sono pezzi di carta da stracciare. E poi io so già che con questa laurea farò un lavoro che non mi piacerà, che per carità, di sti tempi accetterei qualsiasi cosa, ma io non sono fatta per stare dietro ad una scrivania a guardare e riempire tabelle di numeri... e allora mi chiedo, perché sono qua? Perché sto a rovinarmi la salute, per cosa?
Sto morendo dentro. Una volta non ero così, sì, ero pigra fisicamente, ma ero solare, gli amici dei miei genitori mi volevano alle loro feste, si complimentavano con i miei... Ora non sono più così, rispondo male ai miei genitori, sono spigolosa, acida con tutti, non sopporto più nessuno. E quando dico ora parlo degli ultimi 3 o 4 anni. Cosa mi sta succedendo? Non mi piaccio più, e non sto parlando fisicamente, di quello non me ne importa...
Forse staccare la spina mi servirebbe, avete ragione tu e Jillian, ma l'esame è lunedì e poi tanto con chi andrei? Il fidanzato avrà le ferie a settembre, e io comunque dovrei studiare per gli esami di settembre (ma tanto già so che non lo farò, che passerò le mie giornate a fare la spola tra la sedia, il divano ed il letto).
E' questo che mi logora, il sapere che tanto non farò quello che dovrei fare, perché sono così, sono incostante, non ho determinazione, forse perché come dice Valeria mi manca la motivazione.
E qua arriva il commento di Zara. Zara, non ti conosco, ma spero di farlo un giorno; mi hai punta sul vivo, è stata la tua prima frase a farmi scoppiare, perché hai ragione, mi piacerebbe molto, troppo. Troppo perché ho paura che sia un'altra delle mie sparate, perché credo che sia l'unica cosa che possa farmi svegliare da questo torpore, smettere di sopravvivere come un'ameba, trascinandomi nei giorni, e iniziare a vivere. Ma quando ne parlo con lui, mi riporta con i piedi per terra, perché non ho un lavoro, non abbiamo una casa, né i soldi. Ma allora perché ogni maledetto ciclo sogno, desidero e spero con tutta me stessa che non arrivino le mestruazioni? L'ho spiegato nel topic sul desiderio di gravidanza e di maternità: è un continuo ping pong tra voglio, ma non posso, e la cosa mi devasta ancora di più! E' davvero così brutto credere che rimanere incinta ora possa essere la molla scatenante per farmi rivivere? Sarebbe devastante per lui, per la mia famiglia, ma sulla fine verrebbe accettato, perché non siamo più bambini, e accorcerebbe i tempi. Sarò una pessima madre, non si devono pensare queste cose.
Quindi mi chiedo: perché, visto che tutto dipende dall'università, sono qui a scrivere al pc al posto di studiare ed accorciare i tempi?
Entrambe avete ragione su tutto, avete riassunto alla perfezione la mia situazione; ci siete riuscite voi che nemmeno mi conoscete, e invece attorno a me tutti mi dicono che quando crescerò i problemi saranno ancora peggiori, perché d'altronde devo "solo studiare", non ho altro a cui pensare, e quindi devo farlo bene. Mi dicono che sono pigra, che se loro avessero avuto dei genitori come i miei che mi lasciavano studiare.......che sono una "principessa", e quindi che mi lamento solo. Ma io sto male, da anni, e nessuno mi prende sul serio, sono solo una lagna.
Un'altra cosa: io mento. A tutti, al mio ragazzo, ai miei genitori, ai miei amici, trovo scuse... per non uscire, sulle pagine studiate, sugli esami dati... mi vergogno come una ladra, non ho mai mentito da piccola ai miei, mai. Ho iniziato con l'università, tutto è iniziato con l'università, tutti i miei malesseri.
Rispondo di nuovo a Valeria, andare in università per me non è semplice, abito a più di un'ora di strada e dovrei andare in pullman, che però costa 90€ al mese, che per una che fa un lavoro saltuario sono tantissimi.
Non so cosa farò...
Oni, io vorrei essere come te, vorrei avere quest'inconscio che vince sulla razionalità del "fare la cosa giusta", ma non è così. Ho sempre seguito le regole, fatto le cose giuste al momento giusto, perché "papà dice di fare così"; non voglio dare la colpa a lui, assolutamente, né a mia mamma, però... io non avrei mai scelto questa facoltà! Loro non ci hanno obbligata, ma casualmente le statistiche dicevano che la maggioranza dei laureati che lavoravano ad un anno dalla laurea erano di economia; casualmente la figlia del cugino, che si era laureata in economia, era già dirigente e aveva un ottimo stipendio; casualmente... poi "fai come vuoi!". E Giulia scelse economia. Questa è la mia vita, ogni scelta!
"Fuma pure, ma lo sai che fa star male!" e Giulia non fece mai un tiro da una sigaretta (meno male eh...).
Non ho mai avuto il coprifuoco (a parte quando era mio papà che mi scarrozzava), ma in tutta la mia vita sono arrivata solo una volta a casa alle 5.30.
Onigiriyum, insegnami.
mimi- Numero di messaggi : 2677
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Re: Depressione
Secondo me per come sei adesso l'urgenza è di essere indipendente, di smettere di stare ad ascoltare le lezioni di "tutti", che "ti dicono" cosa stai facendo e come lo stai facendo. Per farlo ti basta un micro monolocale e andare avanti di lavoretto in lavoretto, senza accontentarsi ovviamente, ma cercando di costruirti una tua strada man mano. Hai due possibilità: o stringi i denti e aspetti dopo la laurea, oppure metti in pausa il discorso università (tanto più che ti risulta costosa e pesante fisicamente) e cominci da subito a cercare un lavoro che ti dia un minimo di potere d'acquisto.
Non ascoltare chi ti dice che studiare è facile e la vita da lavoratori e da adulti è molto peggio: li ho sempre detestati, ora che lavoro e convivo faccio una faticaccia incredibile e sono molto più stressata e soprattutto non mi godo le giornate, non mi rendo conto dello scorrere del tempo... ma posso disporre come mi pare del pochissimo tempo che mi avanza fra lavoro/commissioni/faccende, e questo non vale il prezzo di dieci lauree insieme!
E lo dico da una che adora studiare (ma che ha sempre fatto la pigra e la comoda quando la materia non le andava a genio )
Comunque mi sa che stiamo andando OT, perché così a occhio non sei depressa, sei solo ingabbiata e non sai come uscirne, o comunque mi sembra di rivedere me qualche anno fa e sapevo di non essere depressa e sapevo anche benissimo che cosa avevo: le p@lle piene della vita da studente!
Non ascoltare chi ti dice che studiare è facile e la vita da lavoratori e da adulti è molto peggio: li ho sempre detestati, ora che lavoro e convivo faccio una faticaccia incredibile e sono molto più stressata e soprattutto non mi godo le giornate, non mi rendo conto dello scorrere del tempo... ma posso disporre come mi pare del pochissimo tempo che mi avanza fra lavoro/commissioni/faccende, e questo non vale il prezzo di dieci lauree insieme!
E lo dico da una che adora studiare (ma che ha sempre fatto la pigra e la comoda quando la materia non le andava a genio )
Comunque mi sa che stiamo andando OT, perché così a occhio non sei depressa, sei solo ingabbiata e non sai come uscirne, o comunque mi sembra di rivedere me qualche anno fa e sapevo di non essere depressa e sapevo anche benissimo che cosa avevo: le p@lle piene della vita da studente!
Parsley- Numero di messaggi : 8318
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