Depressione

MA guarda che io non sono mai stata una scapestrata. Anche i miei avevano regole ferree in casa rispetto agli orari ed altre pratiche poco urbane. La prima volta che sono andata in vacanza col fidanzato avevo 24 anni e la prima volta che sono tornata a casa all'alba più o meno idem. Pensa che ancora oggi che ho quasi 47 anni e vivo a 500 km di distanza, mia madre è sempre informata sui miei spostamenti. Evidentemente è un retaggio del passato  Però i miei mi hanno sempre dato libertà di scelta sulle questioni di studio prima e lavorative poi. A loro interessava unicamente che portassi a casa il risultato. Promozione a scuola, stipendio al lavoro. Non posso quindi addebitare a loro le mie inquietudini esistenziali, che derivano piuttosto dall'avere molte curiosità, da una certa insofferenza alla noia e alla routine, dal non funzionare con gli obblighi, specie se percepiti come fini a se stessi. A me sembra chiaro che tu oggi cominci a percepire che il cammino percorso finora non "fa scopa" con la parte più profonda di te, che sembra chiederti altro. Piuttosto che fare cavolate, in questi casi, secondo me, è meglio fermarsi e mettersi in ascolto. Non credo che morirà nessuno se la laurea slitta di qualche mese. Potresti - ad esempio - andare a fare un'esperienza all'estero, per provare a misurarti con te stessa lontana da pressioni familiari. Oppure provare ad esplorare qualche attività che possa gratificarti. Io, ad esempio, ho fatto un corso di origami ma ci sono centomila cose interessanti... Cucina, bricolage, oreficeria, taglio e cucito, e chi più ne ha ne metta... Chi lo sa, magari scopri qual è la tua vera vocazione :) Hai dalla tua il fatto che sei molto giovane, e hai più tempo per prove ed errori rispetto ad una babbiona come me (che comunque sta per andare all'avventura un'altra volta :)).

Valeria, forse hai ragione, in quale altro topic posso rispondere?

Secondo me o continuiamo nel topic delle coccole, oppure ne apri uno nuovo del tipo "La ricerca dell'indipendenza" o anche un titolo più carino

Ora devo andare, ma domani al più tardi lo farò perché già solo quello che mi state dicendo mi sta dando molta carica (anche se non ho ancora smesso di piangere). Quindi, nuovamente, grazie, a tutte.

Purtroppo sto tornando a stare male come anni fa. Non so se chiamarla depressione o ansia, forse entrambe.
Fatico a scrivere, a leggere, a parlare, a mangiare. Ho forzato molto il mio fisico fornendo molto poco la notte, questo e forse il lutto della mia relazione finita non ancora elaborato mi hanno portato a questo stato vegetativo. Ho i sensi troppo sviluppati, mi infastidiscono suoni troppo forti, immagini veloci. Sono preoccupata.
Spero sia solo un momento è non duri due anni come accadde nel 2008.
Il mio nuovo ragazzo vuole starmi vicino, ma a volte preferisco stare sola. Il mio inconscio vuole comunicarmi qualcosa.
Appena sto meglio leggo i messaggi precedenti, ora purtroppo non me la sento.
Ecco, ora sapete il motivo per il quale potrei esser un po' assente.
Voi tutte in questi anni siete state una risorsa per me. Vi stimo e vi voglio bene!

Sef, hai un terapeuta che ti segue, vedrai che presto andrà meglio ti abbraccio!

È in ferie. Gli ho scritto, abbiamo appuntamento il 26.
Sono preoccupata, non voglio rivivere gli anni terribili che ho già vissuto.  
Il mio nuovo ragazzo vorrebbe esser sempre qui, ma mi sale l'ansia a volte se lo devo vedere.

credo che la tua nuova relazione ti faccia salire un po' di "ansia da prestazione"...da quello che ho capito sei una persona che si sta parecchio addosso e ha bisogno di vedere risultati veloci quando si impegna in qualcosa...la mancanza di riscontri certi ti genera frustrazione e paura per il futuro (anche quello più immediato...)
assecondati senza crogiolarti troppo nel malessere (perché in un certo senso si autoalimenta)...capisco perfettamente il fastidio dei rumori e di tutto ciò che aggredisce i sensi...cerca di stare tranquilla e, soprattutto, concentrati sull'oggi senza paventare un futuro terribile...creati il futuro giorno per giorno senza cercare di anticipare nulla (a maggior ragione se lo fai solo ricordando problemi vissuti in passato...)  

Il ragazzo nuovo mi dà molte certezze, ma è una persona dinamica, impulsiva e che fagocita l'altro, mi sono sentita invasa nei miei spazi.
Poi l'ombra del passato è cmq presento
Grazie Cincia per la tua analisi psicologica ed i tuoi consigli. Meglio vivere giorno per giorno.  

Ragazze, non sono sparita... non ho ancora scritto l'altro topic e risposto ai vostri ultimi commenti perché ho avuto dei giorni un po' movimentati.
Nel nuovo topic vi racconterò le novità, perché è anche grazie a voi che ho avuto il coraggio di parlare, di sfogarmi con la mia famiglia.
Scusate l'OT, ma ci tenevo a precisare di non essermi dimenticata del vostro aiuto...