Viziare i neonati?

atamina, purtroppo dovrai iniziare a "farci il callo" (come si dice qui da me...).
Il ruolo della madre non viene considerato come un ruolo in cui deve predominare l'istinto e la collaborazione con il proprio figlio...giammai! devono necessariamente predominare le conoscenze e le capacità di "chi ci è già passato, chi ha avuto 1000 figli prima di te...".
Purtroppo è così...anzi, meno male che già percepisci il fastidio quando ti dicono le cose...almeno inizi a prepararti delle belle risposte adeguate da dare al mondo che avrà da dirti come si fanno le cose perchè tu, a priori, non sarai capace di fare la madre....perchè comunque vada stai viziando tuo figlio (con la tetta se allatti a lungo, con il biberon se non allatti, con il ciuccio, con il sonno, con la fascia, con il lettino...).

A priori non va mai bene quello che fai!

Di base c'è il fatto che la pancia in gravidanza diventa una calamita di attenzioni e consigli indesiderati! Ognuno si sente in diritto/dovere di dire la sua, di tramandare il suo pezzo di cultura, che in quanto tale cambia e può non essere adatta da una generazione all'altra.

Mi trovo a confermare la tua impressione che attualmente la tendenza culturale sia quella anni '50, del pugno rigido, dello schema, del rigore. E ritengo questo sia una reazione ai movimenti culturali più recenti, del naturale, del vivere sano, ecc che stanno a un passo dal fricchettone, quanto meno nell'opinione comune. Per prendere le distanze dalla mamma new-age c'è questo ritorno alla durezza, ma il problema è sempre per tutti la disinformazione.

I neonati hanno un funzionamento e dei bisogni che fortunatamente qualcuno ha studiato, documentato e interpretato per offrire una guida ai neo-genitori improntata alla scientificità (e mi riferisco alle teorie dell'attaccamento, basate sul concetto della sensibilità alle richieste del neonato). Tutto il resto è background noise (brusìo di sottofondo), per quanto mi riguarda.

sì ma quanto scoccia questo brusìo....ci sono volte in cui manderesti tutti a quel paese!!!

Atam, sono sopravvissuta due anni con questo brusio costante nelle orecchie, è un sottofondo fastidioso ma è quasi impossibile estirparlo.Solo pochissime persone hanno apppoggiato le mie scelte...è un film già visto e rivisto, tu tappati le orecchie, passerai pure per madre scellerata, senza polso e ti diranno pure che stai rovinando tuo figlio, ma tu abbi pietà della loro ignoranza e non curartene minimamente

Ti dirò... per quel che mi riguarda a me è bastato lanciare qualche sguardo di fuoco e piazzare qua e là qualche "E quindi?" oppure "La mamma sono io... per fortuna " e ben presto i consigli non richiesti si sono volatilizzati. Poi io sono così di carattere, non mi interessa passare per antipatica

Il periodo più a rischio secondo me è subito dopo il parto, le prime settimane. Lì sì che i commenti possono instillare dubbi e fare male perché in quel momento si è fragili e confuse, specialmente al primo figlio.
Parlane con tuo marito, spero che condivida i tuoi punti di vista, e fallo diventare il tuo scudo per i primi tempi.

Sono d'accordissimo Green, il momento più delicato è l'immediato post-partum perchè si è completamente nel pallone, sopratutto se le cose non dovessero essere proprio perfette ( che non lo sono quasi mai)...però vedrai che i giorni dopo il parto arriverà pure la grande schiera di consigliere e li ne sentirai di cotte e di crude, ecco li dovrai davvero essere molto forte

greenhope ha scritto:"E quindi?" oppure "La mamma sono io... per fortuna "

Troppo forte, dopo una risposta così chi ha più il coraggio di dirti qualcosa?

Anch'io ho ringhiato a tutto spiano, per fortuna non mi sono mai sentita spaesata o dubbiosa riguardo a quello che stavo dicendo o facendo, e anch'io sarò passata sicuro per antipatica o velenosa, ma pazienza: persino mia mamma ci ha messo poco la bocca, la suocera per mia fortuna proprio zero, aveva il terrore, secondo me, degli sguardi di fuoco
Davvero, sorridere e maledire, e mai farsi venire il sangue amaro per loro!

Durante i giorni in ospedale della mia cara amica che ha partorito da poco, mamma, suocera e fratelli entrando in stanza strabuzzavano sempre gli occhi perché trovavano sempre la bimba attaccata al seno. Aggiungendo frasi del tipo "Iniziamo bene!"
A me il cuore si faceva piccolo piccolo, mi mettevo nei panni di questa mamma che come tale era nata insieme alla sua piccola, che aveva solo due grandi seni da offrire. E da subito veniva accusata di sbagliare qualcosa. Che rabbia
Poi fortunatamente nei giorni a seguire hanno capito...

Sono d'accordissimo con Pq che pancione e bimbo piccolo attirano tutti i consigli più indesiderati del mondo.
Io sono molto d'accordo con Atam e vedo che l'istinto materno è difficile da trovare. Se mi ripenso a poche settimane dal parto, mi vedo nella confusione più totale e, anche se non li vuoi ascoltare, i consigli penetrano nelle piccole fessure della corazza materna in formazione.
Informarsi e prepararsi ad ascoltare il proprio figlio credo che sia la strategia migliore per alleggerire le frasi non richieste.
Inoltre è necessario trovare un pediatra in sintonia con le proprie idee e le proprie convinzioni, perchè diventa difficile fare di testa propria quando il medico ti dice che sbagli.

io penso che le voci o i consigli non richiesti e fastidiosi arrivino alle mamme che, alla fine, se li fanno dire.
io ho iniziato dall'allattamento fino a quasi tre anni della mia prima figlia, alla fascia, al coospleeping, per non parlare del parto in casa.
Ho aperto la porta di casa a mia sorella, quando a 40 settimane tonde tonde, è venuta casa mia con la faccia da beccamorto a dirmi che era molto preoccupata per la salute del mio bambino e la mia, visto che il travaglio non partiva!

non ho perso tempo e soprattutto energie positive a spiegare quello che ho appreso in anni ed esperienze passate, le ho solo gentilmente detto che se voleva farmi lei del male a termine gravidanza poteva, anzi doveva, andarsene subito..mi sono alzata e le ho aperto la porta di casa...
lei ha capito ed ha cambiato discorso.

Atam, non sai che soddisfazioni che ho raccolto e che sto raccogliendo...sia nel sonno, soprattutto con altri e fuori casa, sia con l'allattamento, lo svezzamento e l'autonomia nel mangiare...e con il pannolino? a 22 mesi erano senza tutti e due giorno e notte...eppure, a sentire gli altri, sarei stata vittima di catastrofi...
un bel gesto dell'ombrello a sorriso aperto...
baci