Viziare i neonati?

apro questo post per capire io e le altre mamme come si sono comportate e come pensano di comportarsi le future mamme...

Questo pensiero perche:

domenica siamo andati a trovare una nostra amica che ha una bimba di 3 mesi appena....

IO sono rimasta a bocca aperta.. la bimba e' sempre stata nella carrozzina a pancia sotto (anche se ora secondo lo studio di pediatria... dovrebbero stare a pancia sopra per evitare soffocamenti) e anche quando piangeva lei andava la... e iniziava a farle fare avanti e dietro con la carrozzzina....

Io sinceramente fino a che simone era piccolo.. l'ho sempre tenuto in braccio...
Lei dice che prendono i vizi...
Ma dai a 3 mesi i vizi?????

Se a 3 mesi piange vuol dire che bisogno di qualcosa... pappa, carezza o solo di sentire il calore della propria mamma....

Io ora che simone cammina quando gli dico "vieni in braccio a mamma"
lui mi guarda e mi fa "gno gno" e mi manca da morire...

Altro che vizi......
Ho provato a dirlo e mi ha mangiato viva...
Lei, la madre, il bisnonno e la vicina di casa...

"ma sei matta in braccio? cosi quando la toglie piu??"

Sono davvero rimasta delusa... e tristissima per quella bimba che un attimo in braccio al papa ha iniziato a giocare con i piedini cosa che a pancia sotto sulla carrozzina non riesce a fare...

E sapete ora quale vizio ha preso?
Quella di dormire solo se cullata con la carrozzina!!!
E loro specificano che questo non e' un vizio.... ma solo un abitudine a dormire cosi...

Ciao Panto, io non sono una mamma ma qualcosa so per via dei miei studi e qualcos'altro per via del buon senso.
Mi trovo perfettamente d'accordo con te, parlare di vizi a 3 mesi non ha senso e quella mamma rischia molto perchè è la relazione primaria tra madre e figlio, quella dei primissimi mesi di vita, che determinata in modo importante la qualità non solo del rapporto, ma del modo psichico e psicologico in cui il bambino affronterà poi la vita!
Se una madre non risponde in modo adeguato al bisogno dietro al pianto del bambino non stabilisce quell'empatia che è alla base della sicurezza con cui poi il bambino affronterà la vita!
Ovvio, poi può anche succedere che la bimba cresca tranquilla perchè entrano in gioco anche fattori di protezione ecc. ma di certo questa mamma ha un comportamento sbagliatissimo!

Povera Piccina...ma spupazzatela un po', che questi mesi non tornano più!!!

Poi ovvio che piano piano si deve ridurre il tempo in cui la si tiene in braccio, soprattutto se lei è tranquilla, ma tenerla nella carrozzina a pancia in giù non le permette nemmeno di osservare e guardarsi intorno...per me sarebbe un incubo!!!!

Magari se riesci prova a parlarle ancora...dille che hai letto sul giornale qualcosa...funziona sempre più di dare un parere personale!

Panto, anche a me mi stanno tutti stressando con questi ipotetici vizi. Guarda, io mi sto comportando secondo il mio istinto. I primi giorni in ospedale ho avuto Chiara addosso tutto il giorno e tutta la notte. Poi quando ci hanno ricoverate per l'ittero si è abituata a stare da sola nella culletta. Adesso passa anche delle ore da sola nella culletta a sgambettare, ma io ogni 2 minuti la controllo e appena piange la prendo. La notte cerco di allattarla a poi di rimetterla nella culletta, ma poi verso mattina la metto nel lettone in mezzo a noi e devi vedere la sua felicità. Io non credo che i primi mesi di vita si possa parlare di vizi, perchè i bimbi hanno dei bisogni e quello del contatto fisico è un bisogno fondamentale, che bisogna assolutamente assecondare...credo che per loro sia vitale, almeno io vedo che nella mia bambina lo è, è come se fosse un nutrimento e io non glielo nego per paura di volerle troppo bene. Guarda io me la sto sempre sbaciucchiando, sempre....e me ne frego di chi mi dice che la sto viziando, perchè non è vero, sono convinta che adesso è quello di cui lei ha bisogno e sono serena così.

ricordo ancora cosa mi disse un ostetrica in ospedale..

La prima notte simone dormi beato..
la seconda.. urlava come un pazzo..
attacca una volta... urla...
seocnda volta mangia e urla..
alla fine dico a mia madre che mi gridava di prenderla...
"LASCIALA STARE CHE PRENDE IL VIZIO"
l'ostetrica non mi avesse sentito..

Entra inciferita in camera mi guarda e mi fa...
"Hai mai visto una mamma gatta abbandonare il proprio cucciolo?"
Io "no"
Dottoressa "allora prendi questo bimbo e fagli sentire il tuo calore... e' uscito da te da 2 giorni... che vizi"

Me lo passo e si mise beato a dormire con la manina sotto il mento... ho anche la foto di quel moemnto...

da li ho cambito completamente visuale...
E ora potessi tornare indietro quante volte di piu lo prenderei in braccio!!!

anch'io sono convinta che nei primi 3 mesi i bimbi non si viziano!
ho l'esempio della mia nipotina.. ha dormito per 3 mesi nel lettone perchè sola piangeva e adesso a 5 mesi si addormenta nel suo letto e ci dorme anche!
quindi.....
i pianti dei primi 3 mesi possono dipendere anche dal vuoto che il bimbo si sente attorno! quindi... ma perchè no... è meglio viziarli un po' tanto crescono subito!

sea ha scritto: Io non credo che i primi mesi di vita si possa parlare di vizi, perchè i bimbi hanno dei bisogni e quello del contatto fisico è un bisogno fondamentale, che bisogna assolutamente assecondare

BRAVA Sea, parole sante!!! i primi mesi i bambini non piangono per capriccio, ma per bisogno, è l'unico modo per comunicare che hanno!!!
e il contatto fisico, il sentire l'odore della mamma, il battito del suo cuore o anche solo il calore.....è nutrimento per i bimbi così piccoli!!!!! per loro è un bisogno fondamentale tanto quello del mangiare!

mi stupisce anche la posizione i bimbi assolutamente a pancia in su, gg e notte! sia per la schiena che per il soffocamento!!!
mi dispiace molto per quella mamma....non ha idea di che si perde a stracoccolare quello scricciolo....è un periodo così bello....che passa così in fretta... :oops: che nostalgiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Da psicologa dello sviluppo ti posso assicurare che a 3 mesi i vizi NON esistono, esistono SOLO i bisogni!!! Un neonato è ancora lontanissimo dalla concezione di sfruttare un comportamento (es: il pianto) per manipolare la risposta di chi lo accudisce!!! Mentre come dici tu, il neonato ha specifici bisogni che esprime nell'unico modo che ha, ovvero il pianto, che a quest'età segnala molte situazioni diverse (ed una mamma con l'esperienza impara a distinguere quali tipi di pianto sono associati a quali bisogni).

E i suoi specifici bisogni, sempre come dici tu, sono appunto la fame, il sonno, il disagio o anche semplicemente il bisogno di vicinanza, che è IMPORTANTISSIMA per sviluppare successivamente il senso di sicurezza, alla base proprio dell'autonomia!!!! Sono proprio i neonati che hanno avuti madri che non rispondevano ai loro bisogni o rispondevano in modo discontinuo o inadeguato a diventare bambini "attaccati alle gonne di mamma" oppure bambini che si isolano e stanno sempre per conto loro (e poi dicono "guarda com'è bravo").
Questo non necessariamente significa tenersi il neonato incollato al petto per 12 mesi, ma è dimostrato che almeno nei primi 3-6 mesi la vicinanza fisica continua della mamma ha vantaggi grandissimi sullo sviluppo futuro, emotivo, sociale e cognitivo (il cosidetto Kangaroo Care o Babywearing)

Se questi genitori sperano di fare "meno fatica", in realtà è molto più facile tenere più in braccio il neonato da piccolo, che dover gestire insicurezze varie ad età successive, molto più complicate!
Queste mamme spesso soffrono di un misto di errati messaggi culturali (le nonne, ecc), ma talvolta questo atteggiamento di distanza fisica ed emotiva dal neonato è la spia di una depressione post-partum, da non sottovalutare!

Io i miei me li sono spupazzati. Certo, con dei limiti di spazio e tempo che ritenevo fisiologici per me, per esempio li ho sempre fatti addormentare nella culla, ma quando mi alzavo per la poppata me li portavo nel lettone e si finiva la notte lì! Poi bagno insieme, marsupio invece della carrozzina, nudi a dormirmi addosso... e quando sono cresciuti sono cresciuti! Sono sempre stati bambini molto autonomi, educati, non viziati, che comunicano molto con me i loro disagi. E vi assicuro che non è solo cuore di mamma (che c'è, ovviamente! ) ma parere di chi li conosce. E sono d'accordo con Panic sui messaggi culturali: primo giorno di vita di Samuel, in ospedale me lo stendo addosso e lui dorme come un angelo, siamo felici tutti e due, entra il pediatra e mi dice "quanti bei viziettini!". Lo ha detto sorridendo, e a me la cosa non toccava, ma come frase non è il massimo, su una mamma un po' più insicura poteva davvero aprire dei dubbi, dato poi che avevo partorito da meno di 12 ore, quindi non ero proprio una roccia!

Panicqueen ha scritto:Un neonato è ancora lontanissimo dalla concezione di sfruttare un comportamento (es: il pianto) per manipolare la risposta di chi lo accudisce!!! Mentre come dici tu, il neonato ha specifici bisogni che esprime nell'unico modo che ha, ovvero il pianto, che a quest'età segnala molte situazioni diverse (ed una mamma con l'esperienza impara a distinguere quali tipi di pianto sono associati a quali bisogni).

Interessante!! e verso che età invece si sviluppa questa capacità di sfruttare il comportamento?

bluce ha scritto:
Interessante!! e verso che età invece si sviluppa questa capacità di sfruttare il comportamento?

molto presto.....dopo i 6 mesi ti accorgi della differenza e soprattutto ti accorgi che c'è il pianto x bisogno...e il pianto da furbetto