Parto in ospedale
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Re: Parto in ospedale
Grazie ragazze! Valuterò, magari ci faccio un giro, anche se mi sembra un sacco di strada.... :(
Però ora sto guardando, e anche l'ospedale di Trento non mi sembra male, guardate qui:http://www.mammole.it/forum-gravidanza/triveneto/72151-presidio-ospedaliero-santa-chiara-di-trento.html
Tra l'altro l'hanno anche ampliato da quanto ho capito, aggiungendo una vasca per il parto in acqua! :-)
Però ora sto guardando, e anche l'ospedale di Trento non mi sembra male, guardate qui:http://www.mammole.it/forum-gravidanza/triveneto/72151-presidio-ospedaliero-santa-chiara-di-trento.html
Tra l'altro l'hanno anche ampliato da quanto ho capito, aggiungendo una vasca per il parto in acqua! :-)
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
Re: Parto in ospedale
Ciao cara! io ho partorito i primi due a Vipiteno (da casa mia 2 ore e mezza). Ce la fai alla stragrande. Santa Chiara lo sconsigliano tutti: 6 donne per camera, un delirio alle visite e durante tutto il giorno con 6 bambini urlanti. Vipiteno è fantastico. Passa tutto il ssn, puoi andare lì anche solo per partorire, non devi farti seguire (io ho fatto così). Un bacione
viva- Numero di messaggi : 348
Età : 40
Località : Trento
Data d'iscrizione : 08.04.12
Re: Parto in ospedale
Continuo qui dal topic sulla casa maternità.
Purtroppo nella maggior parte degli ospedali non funziona così , e non lo dico io, bensì la percentuale di cesarei o parti operativi che in Italia supera di gran lunga quella che l'Oms considera accettabile e sinonimo di buona pratica medica.
Certo che non si va a partorire in ospedale perchè si è malate, ma ripeto che per me non è il luogo migliore dove mettere al mondo un figlio, non che non ci si debba andare mai. In ogni caso anche chi partorisce in casa maternità o a domicilio ha a disposizione personale competente e preparato in caso di imprevisti nessuna madre sceglierebbe di partorire mettendo a rischio la salute di suo figlio, su questo siamo d'accordo, no?Anzi, solitamente siamo disposte a subire di tutto in nome di questa sicurezza ospedaliera: dall'episiotomia (che per me rappresenta una vera e propria mutilazione genitale) alla manovra di Kristeller, al farci sottrarre il nostro bambino appena nato così che possa essere pesato, misurato e lavato. Quello che mi auguro io è che ogni donna possa avere un buon parto, sia che abiti nel nord o nel sud Italia, sia che sia abbiente o povera, italiana o straniera.
Purtroppo, troppe donne non possono godere ancora del diritto di essere considerate competenti al momento della nascita e troppo spesso devono sperare di essere fortunate per avere un buon parto.
Rossana ha scritto:però credo che sia cambiato tanto l'approccio al parto, io ho partorito a Gallarate, ospedale con un reparto nuovo di maternità, e forse sono stata fortunata, però le sale travaglio/parto ora sono studiate davvero per accogliere, non si va a partorire in ospedale perché si è malate, è questo il preconcetto di cui parlavo, l'idea dell'ospedale=malattia, nei reparti maternità non è più così, e anche il ginecologo interviene solo e soltanto se chiamato.
Certo inconvenienti come i cambi turno possono capitare, ma so che ora fanno colloqui e si può parlare con il personale e stabilire alcune regole secondo il volere della donna-mamma.
per mia esperienza infermiere e ginecologo intervengono solo se chiamate dalle ostetriche, e tra l'altro si dimostrano tanto tanto comprensive mi sa che sono stata fortunata in questo...
sarà che sono fifona, e mi piace pensare che, andasse storto qualcosa, ci sia subito personale competente e tempestivo, io ne ho avuto bisogno...e purtroppo certe cose non si possono prevedere prima.
Purtroppo nella maggior parte degli ospedali non funziona così , e non lo dico io, bensì la percentuale di cesarei o parti operativi che in Italia supera di gran lunga quella che l'Oms considera accettabile e sinonimo di buona pratica medica.
Certo che non si va a partorire in ospedale perchè si è malate, ma ripeto che per me non è il luogo migliore dove mettere al mondo un figlio, non che non ci si debba andare mai. In ogni caso anche chi partorisce in casa maternità o a domicilio ha a disposizione personale competente e preparato in caso di imprevisti nessuna madre sceglierebbe di partorire mettendo a rischio la salute di suo figlio, su questo siamo d'accordo, no?Anzi, solitamente siamo disposte a subire di tutto in nome di questa sicurezza ospedaliera: dall'episiotomia (che per me rappresenta una vera e propria mutilazione genitale) alla manovra di Kristeller, al farci sottrarre il nostro bambino appena nato così che possa essere pesato, misurato e lavato. Quello che mi auguro io è che ogni donna possa avere un buon parto, sia che abiti nel nord o nel sud Italia, sia che sia abbiente o povera, italiana o straniera.
Purtroppo, troppe donne non possono godere ancora del diritto di essere considerate competenti al momento della nascita e troppo spesso devono sperare di essere fortunate per avere un buon parto.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Parto in ospedale
grazie per averlo spostato qui
ovviamente io parlo per le mie esperienze, e devo dire che io non mi sono sentita medicalizzata, ma ammetto che è anche questione di fortuna, forse un ospedale grande e ben attrezzato ha permesso un approccio così naturale
ovviamente io parlo per le mie esperienze, e devo dire che io non mi sono sentita medicalizzata, ma ammetto che è anche questione di fortuna, forse un ospedale grande e ben attrezzato ha permesso un approccio così naturale
Rossana- Numero di messaggi : 1075
Età : 47
Data d'iscrizione : 02.03.10
Re: Parto in ospedale
Io sinceramente tornerei a partorire dove è nato samu: durante il travaglio e il parto c'è sempre stata solo l'ostetrica che ha iniziato il turno proprio quando sono arrivata io e mi ha accompagnata fino all'arrivo in camera. Nessun intervento da parte del personale medico, il bimbo è stato solo con me e mio marito per le prime due ore, quando mio marito l'ha portato al nido per bagnetto, misure etc, ma in 10/15 minuti sono tornati. L'unica cosa che, potendo cambierei, è il post partum: mio marito poteva stare con noi solo fino a mezzanotte e di giorno solo in orario visite: è stata la cosa che più mi è pesata. E questo è uno dei motivi principali per cui sceglierei la casa maternità.
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: Parto in ospedale
A me l'idea del parto in casa maternità affascina molto, il problema sono i costi e la reperibilità (io ora ho vicino quella di Induno Olona, ma avessi abitato ancora in provincia di Pavia non saprei dove andarne a cercare una, se non forse a Milano che è un po' lontano).
Nella zona dove mi sono trasferita adesso c'è un piccolo ospedale che ha la "stanza della cicogna" che ricrea un po' le condizioni del parto in casa maternità. Il problema è che in quell'ospedale non hanno la TIN e se il bimbo dovesse averne bisogno lui verrebbe mandato a Varese e io resterei lì, a circa mezz'ora di strada. Ora, lo so che tutto andrà bene e non si può partire con l'idea che qualcosa andrà male, ma nel caso io non voglio trovarmi in un ospedale diverso da quello del mio bimbo.
Quindi partorirò a Varese, che per fortuna pare essere un ottimo ospedale per ostetricia e ha un approccio abbastanza naturale e mi sento di aver fatto un "upgrade" rispetto a quello della mia città d'origine. L'unica cosa che mi preoccupa sono l'episiotomia e la Kristeller, ma per quelle parlerò col personale e sottoporrò il piano del parto.
Comunque io penso che il parto in ospedale dipenda tantissimo dalle persone che ti trovi davanti, e capisco il discorso di Zara sulla faccenda cambio turni o persone estranee.
Ad esempio nella mia città d'origine due mie amiche hanno partorito a distanza di 1 anno nello stesso ospedale: ad entrambe hanno fatto l'epidurale a semplice richiesta (mi hanno detto che a Varese invece te la fanno solo se stai male da morire), ma poi la prima ha potuto attaccare subito la bimba e tenerla lì, alla seconda invece (nata 2 giorni fa) la bambina appena nata non è stata neppure posata addosso ma subito portata via per bagnetto etc. Questo perchè c'era di turno personale diverso. Ora la seconda bimba fa fatica ad attaccarsi e le dicono di svegliarla ogni 2-3 ore per provare (che anche lì, dovrò informarmi bene se è la corretta pratica per l'allattamento, ma forse qui siamo O.T.).
Ecco, io ho letto sul depliant e sul sito di Varese che le prime due ore di bonding sono garantite, e credo che i padri possano stare lì tutta notte (su una sedia ovviamente), è concesso e favorito l'uso di diverse posizioni e strumenti per il parto (palla, corda etc) e il bagnetto e la pesata avviene nella stessa sala parto (non so se è così dappertutto però). Inoltre favoriscono il VBAC.
e questo per ora mi basta, riservandomi ovviamente di informarmi di più appena comincerà il corso preparto.
Nella zona dove mi sono trasferita adesso c'è un piccolo ospedale che ha la "stanza della cicogna" che ricrea un po' le condizioni del parto in casa maternità. Il problema è che in quell'ospedale non hanno la TIN e se il bimbo dovesse averne bisogno lui verrebbe mandato a Varese e io resterei lì, a circa mezz'ora di strada. Ora, lo so che tutto andrà bene e non si può partire con l'idea che qualcosa andrà male, ma nel caso io non voglio trovarmi in un ospedale diverso da quello del mio bimbo.
Quindi partorirò a Varese, che per fortuna pare essere un ottimo ospedale per ostetricia e ha un approccio abbastanza naturale e mi sento di aver fatto un "upgrade" rispetto a quello della mia città d'origine. L'unica cosa che mi preoccupa sono l'episiotomia e la Kristeller, ma per quelle parlerò col personale e sottoporrò il piano del parto.
Comunque io penso che il parto in ospedale dipenda tantissimo dalle persone che ti trovi davanti, e capisco il discorso di Zara sulla faccenda cambio turni o persone estranee.
Ad esempio nella mia città d'origine due mie amiche hanno partorito a distanza di 1 anno nello stesso ospedale: ad entrambe hanno fatto l'epidurale a semplice richiesta (mi hanno detto che a Varese invece te la fanno solo se stai male da morire), ma poi la prima ha potuto attaccare subito la bimba e tenerla lì, alla seconda invece (nata 2 giorni fa) la bambina appena nata non è stata neppure posata addosso ma subito portata via per bagnetto etc. Questo perchè c'era di turno personale diverso. Ora la seconda bimba fa fatica ad attaccarsi e le dicono di svegliarla ogni 2-3 ore per provare (che anche lì, dovrò informarmi bene se è la corretta pratica per l'allattamento, ma forse qui siamo O.T.).
Ecco, io ho letto sul depliant e sul sito di Varese che le prime due ore di bonding sono garantite, e credo che i padri possano stare lì tutta notte (su una sedia ovviamente), è concesso e favorito l'uso di diverse posizioni e strumenti per il parto (palla, corda etc) e il bagnetto e la pesata avviene nella stessa sala parto (non so se è così dappertutto però). Inoltre favoriscono il VBAC.
e questo per ora mi basta, riservandomi ovviamente di informarmi di più appena comincerà il corso preparto.
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
dubbi....
Ciao a tutte, ho bisogno di un consiglio. Sono un pò combattuta, non riesco a scegliere l'ospedale dove andrò a partorire.... Io abito a ovest di Milano, l'ospedale più vicino, che ha anche neonatologia e terapia intensiva di I livello è Magenta. E' un ospedale abbastanza grande ed operativo, ho prenotato il corso pre-parto lì perchè vicinissimo a casa mia... Però...Il mio ginecologo lavora a Vigevano, è un pò più lontano, ma è una clinica convenzionata col SSN, dove sicuramente si è seguiti di più, in più conosco quasi tutta l'equipe medica di ginecologia e so che sono ottimi medici... Questa clinica però non ha la neonatologia, in caso di necessità si viene trasferiti in un altro ospedale, probabilmente quello di Pavia...No so che scegliere per un eventuale parto naturale, se dovessi fare il cesareo elettivo andrei sicuramente a Vigevano, per essere operata dal ginecologo che mi segue... Voi cosa ne pensate?
sarynah- Numero di messaggi : 254
Età : 42
Data d'iscrizione : 24.04.14
Re: Parto in ospedale
Non conosco ovviamente gli ospedali, non essendo della zona, però ti direi di scegliere più in funzione del rispetto della naturalità del parto e dell'allattamento, del rooming in, piuttosto che della TIN. Il parto lo devi fare di sicuro, la TIN con altissima probabilità, e per fortuna, non ti servirà affatto
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Parto in ospedale
Sarynah ti ho scritto in pvt ;)
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Parto in ospedale
Ecco, io ci sto ancora riflettendo, non riesco a fare chiarezza su questa cosa... mio marito (e anche mio papà che è medico) mi dicono che scegliere un ospedale senza neonatologia non è proprio il caso... Io in generale concorderei con Lucy, ma cosa succede SE (speriamo di no) servisse la neonatologia? In che casi serve? È una cosa che serve di urgenza o cmq le procedure di emergenza le fanno in qualunque ospedale? E quali sono le situazioni in cui serve?LucyintheSky ha scritto:però ti direi di scegliere più in funzione del rispetto della naturalità del parto e dell'allattamento, del rooming in, piuttosto che della TIN. Il parto lo devi fare di sicuro, la TIN con altissima probabilità, e per fortuna, non ti servirà affatto
Poi, mi hanno detto che semmai portano il bimbo in un altro ospedale, ma la mamma resta dov'è, e questa è un'idea che mi non mi piace affatto!
Poi eh, c'è da dire che anche l'ospedale con neonatologia che potrei scegliere io è comunque molto orientato al naturale, certificato unicef, ecc ecc... quindi la mia non è una scelta difficilissima... Ma mi dà fastidio non riuscire a trovare informazioni serie e complete su a cosa effettivamente serve la neonatologia...
Eowyn- Numero di messaggi : 3470
Età : 37
Località : Trento
Data d'iscrizione : 05.12.10
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