Parto in casa
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LucyintheSky
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Re: Parto in casa
Ma non credo che l'ambulanza starebbe già fuori casa. Sarebbe solo allertata, nel senso di informata dell'inizio di un parto in casa nell'abitazione x (di cui già conoscerebbero l'indirizzo) e quindi potrebbero intervenire tempestivamente. Almeno, io l'ho immagianta così...
LucyintheSky- Numero di messaggi : 7561
Età : 42
Data d'iscrizione : 29.05.08
Re: Parto in casa
Negli USA le ostetriche che seguono parti in casa e che hanno contatti con ginecologi (perché magari ex-colleghi) ta volte tengono informata la struttura ospedaliera o il medico che conoscono, del fatto che stanno seguendo un parto in casa e potrebbe (in senso potenziale) verificarsi un trasferimento. Ma si tratta di una comunicazione comunque informale e se l'ostetrica non ha "agganci", non si verifica.
Da quanto leggo nell'articolo, la cosa del 118 mi sembra appunto una cosa simile, ma secondo me anche così non c'è nulla che può garantire un vantaggio, perché quando chiami per un'ambulanza, che lo sapessero da prima o meno, o te l'hanno "riservata" (cosa che non si può fare a meno di avere un'ordinanza comunale, come in caso di grandi eventi tipo stadio ecc) oppure si sta alle sorti come tutti, nel senso che arriva quando può.
Ma va tenuto presente che in pochi casi c'è un'emergenza durante il parto, tale da richiedere l'ambulanza: molti trasferimenti da casa a ospedale possono avvenire in tutta calma e con l'auto propria (secondo le statistiche riportate negli studi sul parto in casa, la percentuale più alta di trasferimenti avviene per richiedere l'analgesia)
Da quanto leggo nell'articolo, la cosa del 118 mi sembra appunto una cosa simile, ma secondo me anche così non c'è nulla che può garantire un vantaggio, perché quando chiami per un'ambulanza, che lo sapessero da prima o meno, o te l'hanno "riservata" (cosa che non si può fare a meno di avere un'ordinanza comunale, come in caso di grandi eventi tipo stadio ecc) oppure si sta alle sorti come tutti, nel senso che arriva quando può.
Ma va tenuto presente che in pochi casi c'è un'emergenza durante il parto, tale da richiedere l'ambulanza: molti trasferimenti da casa a ospedale possono avvenire in tutta calma e con l'auto propria (secondo le statistiche riportate negli studi sul parto in casa, la percentuale più alta di trasferimenti avviene per richiedere l'analgesia)
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto in casa
Sì infatti è così, rispondevo implicitamente anche a Lady che parlava di ambulanza fuori casa, scusa!
però volevo puntualizzare la reale sicurezza in più che questa cosa darebbe (per me praticamente nulla), perchè anche se il PS di un H sa che si sta svolgendo un parto in casa ( e visto i tempi di questo non è detto che tutti gli operatori che si susseguono lo sappiano) non è detto che possa tenere ferma un'ambulanza per questa cosa..se chiamano per altre emergenze le ambulanze vanno!
Se in casa succede qualcosa che richieda l'intervento dell'ambulanza si chiama come si farebbe se questa ambulanza fosse stata allertata prima dell'inizio del travaglio...non vedo una diminuzione dei tempi di reazione, ecco questo volevo dire.
D'altronde, se siamo assistite da un'ostetrica esperta, capisce ben prima che l'emergenza accada se il parto sta prendendo una piega non più fisiologica e si chiama ben prima del patatrack...
Il segreto di un buon parto in casa, è che l'ostetrica capisca per tempo che il parto non è più nella fisiologia, ma sta succedendo qualcosa legato ad una patologia che ne impedisce il buon esito...
edit: sincro con PQ
però volevo puntualizzare la reale sicurezza in più che questa cosa darebbe (per me praticamente nulla), perchè anche se il PS di un H sa che si sta svolgendo un parto in casa ( e visto i tempi di questo non è detto che tutti gli operatori che si susseguono lo sappiano) non è detto che possa tenere ferma un'ambulanza per questa cosa..se chiamano per altre emergenze le ambulanze vanno!
Se in casa succede qualcosa che richieda l'intervento dell'ambulanza si chiama come si farebbe se questa ambulanza fosse stata allertata prima dell'inizio del travaglio...non vedo una diminuzione dei tempi di reazione, ecco questo volevo dire.
D'altronde, se siamo assistite da un'ostetrica esperta, capisce ben prima che l'emergenza accada se il parto sta prendendo una piega non più fisiologica e si chiama ben prima del patatrack...
Il segreto di un buon parto in casa, è che l'ostetrica capisca per tempo che il parto non è più nella fisiologia, ma sta succedendo qualcosa legato ad una patologia che ne impedisce il buon esito...
edit: sincro con PQ
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Parto in casa
sì Lucy secondo il protocollo della Regione Piemonte l'ambulanza è solo allertata e disponibile, non presente
poi l'ost chiama a parto concluso dicendo di liberarsi
se poi non lo facciano mai non lo so, ma il protocollo dice così
EDIT: leggo PQ, no, secondo il protocollo l'ambulanza rimane proprio ferma disponibile, se ritrovo il documento vi metto il link
Per me è follia perchè travisa il senso di quello che ho in mente io.
L'idea che si possa presentare un'emergenza da un istante all'altro, che siano situazioni che l'ostetrica non è in grado di gestire con calma (perchè i trasferimenti in H avvengono, ma con l'auto) .. secondo me induce ansia, cambia lo stato della relazione con l'ostetrica e mette le premesse per molti trasferimenti in più, che magari si sarebbero evitati.
In più come dice Martina, magari un parto dura giorni ... il pressing del 118 non mi farebbe molto piacere.
Ma mi spiace che questo venga letto come un estremismo impositivo, forse in effetti la frase come l'ho messa giù, è un po' infelice.
Se una donna si sente più sicura con il 118 allertato o andando in ospedale con il tampone positivo, o non aspettando le 42 settimane, o facendo visite e monitoraggi ... va bene, mica siamo tutte uguali e come ho già scritto anche le ostetriche non sono tutte uguali.
Io mi sto sbattendo per trovare la meno protocollare che esista perchè IO mi sento molto più sicura così.
Quello che mi scoccia è che per avere il rimborso si devono fare le cose sopraelencate, compreso il 118, che io non vorrei allertato.
E che con questo protocollo tantissime donne rimangono ingiustamente escluse.
Insomma, che non si può scegliere.
Non che tutte dovrebbero scegliere nello stesso modo.
poi l'ost chiama a parto concluso dicendo di liberarsi
se poi non lo facciano mai non lo so, ma il protocollo dice così
EDIT: leggo PQ, no, secondo il protocollo l'ambulanza rimane proprio ferma disponibile, se ritrovo il documento vi metto il link
Per me è follia perchè travisa il senso di quello che ho in mente io.
L'idea che si possa presentare un'emergenza da un istante all'altro, che siano situazioni che l'ostetrica non è in grado di gestire con calma (perchè i trasferimenti in H avvengono, ma con l'auto) .. secondo me induce ansia, cambia lo stato della relazione con l'ostetrica e mette le premesse per molti trasferimenti in più, che magari si sarebbero evitati.
In più come dice Martina, magari un parto dura giorni ... il pressing del 118 non mi farebbe molto piacere.
Ma mi spiace che questo venga letto come un estremismo impositivo, forse in effetti la frase come l'ho messa giù, è un po' infelice.
Se una donna si sente più sicura con il 118 allertato o andando in ospedale con il tampone positivo, o non aspettando le 42 settimane, o facendo visite e monitoraggi ... va bene, mica siamo tutte uguali e come ho già scritto anche le ostetriche non sono tutte uguali.
Io mi sto sbattendo per trovare la meno protocollare che esista perchè IO mi sento molto più sicura così.
Quello che mi scoccia è che per avere il rimborso si devono fare le cose sopraelencate, compreso il 118, che io non vorrei allertato.
E che con questo protocollo tantissime donne rimangono ingiustamente escluse.
Insomma, che non si può scegliere.
Non che tutte dovrebbero scegliere nello stesso modo.
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: Parto in casa
Io so che lo fanno anche al "Nido" la casa di maternità qui a Bologna! Ci ha partorito una mia conoscente e mi aveva raccontato che loro di default quando hanno un parto allertano l'ospedale, che oltretutto non è neanche molto distante da loro
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Parto in casa
sono molto colpita da questo protocollo. Mi sembra che il senso non sia favorire la fisiologia del parto, ma prendere la "moda" del parto in casa come un'ottima scusa per tenere liberi i reparti! E come dice Mononoke, così si travisa il senso del parto in casa.mononoke ha scritto:EDIT: leggo PQ, no, secondo il protocollo l'ambulanza rimane proprio ferma disponibile, se ritrovo il documento vi metto il link
Per me è follia perchè travisa il senso di quello che ho in mente io.
L'idea che si possa presentare un'emergenza da un istante all'altro, che siano situazioni che l'ostetrica non è in grado di gestire con calma (perchè i trasferimenti in H avvengono, ma con l'auto) .. secondo me induce ansia, cambia lo stato della relazione con l'ostetrica e mette le premesse per molti trasferimenti in più, che magari si sarebbero evitati
Come può dare rassicurazione fare una cosa che già viene vissuta come "da pazzi" (per via della cultura medicalizzata del parto), se poi devo stare con il medico appostato fuori dalla porta (non fisicamente, ma il senso è quello) ? Già di per sé questo può cambiare il decorso del parto, perché la paura nel parto è un elemento potentissimo.
L'unico caso di parto che conosco con l'ambulanza+staff paramedico presente in USA è quello di una primipara con parto in casa in acqua trigemellare. Ma quello perché il suo caso era uno stretch rispetto ai protocolli per il parto in casa (gravidanza pluripara, quindi per definizione con qualche rischio in più).
Informare l'ospedale lo trovo normale (perché non farlo?), è allertare l'ambulanza che trovo eccessivo.
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
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Re: Parto in casa
no, l'ho ritrovato, in effetti rileggendo forse ho capito male io
scusate
http://www.nascereincasa.it/pdf/linguidaPiem.pdf
i criteri di inclusione e trasferimento però sono quelli e personalmente continuo a ritenerli ingiustamente restrittivi
scusate
http://www.nascereincasa.it/pdf/linguidaPiem.pdf
i criteri di inclusione e trasferimento però sono quelli e personalmente continuo a ritenerli ingiustamente restrittivi
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: Parto in casa
Oddio io non l'ho letta proprio cosi' nera...dopo vado a leggermi il link di mono. Edit: Comunque ho capito cosa intendete quando parlate di parametri selettivi troppo rigidi per cui molte donne che magari potrebbero partorire in casa si ritrovano ad essere escluse e nemmeno io lo trovo giusto.Panicqueen ha scritto: sono molto colpita da questo protocollo. Mi sembra che il senso non sia favorire la fisiologia del parto, ma prendere la "moda" del parto in casa come un'ottima scusa per tenere liberi i reparti!
Ultima modifica di moonriver il Mer Nov 02, 2011 12:58 pm - modificato 1 volta.
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Parto in casa
l'idea del parto in casa mi sta affascinando molto. mi sto anche informando, ma davvero solo per curiosita', non sono incinta
a parte l'idea di rimanere tra le pareti di casa, mi piace tantissimo il coinvolgimento del padre nel parto. lo trovo di una tenerezza incredibile... mi commuovo sempre quando vedo qualche filmato!
qui in UK sembrerebbero promuovere molto il parto in casa. puoi affidarti al sistema pubblico o a qualcuno privato. ma in realta' sono poche le donne che usufruiscono di questa possibilita'.
lo sconsigliano in caso nascita prematura, o se la madre ha problemi di salute, in particolare pressione alta o diabete, o in caso di parto plurigemellare o di bambino non in posizione cefalica. sconsigliano ma non vuol dire che tu non lo possa fare comunque. questo e' quello che leggo, in realta' non so come funzioni davvero...
purtroppo non conosco nessuno che abbia partorito in casa che possa darmi la proprio opinione di persona. ne ho parlato con una collega incinta, ma mi ha detto che vuole assolutamente andare in ospedale.
ho pero' letto che Giorgia (la cantante) ha partorito in casa e c'e' un filmato su youtube in cui spiega la sua scelta. mi e' sembrata molto semplice e umile mentre parlava nell'intervista
a parte l'idea di rimanere tra le pareti di casa, mi piace tantissimo il coinvolgimento del padre nel parto. lo trovo di una tenerezza incredibile... mi commuovo sempre quando vedo qualche filmato!
qui in UK sembrerebbero promuovere molto il parto in casa. puoi affidarti al sistema pubblico o a qualcuno privato. ma in realta' sono poche le donne che usufruiscono di questa possibilita'.
lo sconsigliano in caso nascita prematura, o se la madre ha problemi di salute, in particolare pressione alta o diabete, o in caso di parto plurigemellare o di bambino non in posizione cefalica. sconsigliano ma non vuol dire che tu non lo possa fare comunque. questo e' quello che leggo, in realta' non so come funzioni davvero...
purtroppo non conosco nessuno che abbia partorito in casa che possa darmi la proprio opinione di persona. ne ho parlato con una collega incinta, ma mi ha detto che vuole assolutamente andare in ospedale.
ho pero' letto che Giorgia (la cantante) ha partorito in casa e c'e' un filmato su youtube in cui spiega la sua scelta. mi e' sembrata molto semplice e umile mentre parlava nell'intervista
tartarughina- Numero di messaggi : 1015
Età : 44
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Parto in casa
Leila ha scritto:
Il punto però è un altro: in casa ci partoriscono donne la cui probabilità di avere un distacco massivo sono ridotte all'osso....perchè questa cosa capita maggiormente in casi fuori dalla fisiologia e non adatti per il parto a casa
spero la domanda non sia ot, ma mi interessa molto sapere come si stabilisce se c'é un rischio (ecografia?) e se questo eventuale rischio in italia viene considerato un criterio per la scelta del parto in casa...ovvero il ginecologo o l'ostetrica che ti segue rileva il rischio e ti preclude la possibilitá del parto in casa (scusa Leila, se ti rompo sempre con le mie domandine...hihi... )
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
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