Parto in casa
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Re: Parto in casa
Intendo dire che a casa vedo poco gestibili anestesie ed eventi imprevisti; io addirittura non mi fido della clinica, per intenderci, io voglio partorire in un posto attrezzato per ogni evenienza e dove si faccia terapia del dolore...quando sarà il momento penso di fare una bella ricerca su tutti gli ospedali di Roma e andrò dove troverò più certezze...non voglio che capiti ad esempio che voglio l'anestesia e qualcuno mi dica: no signora, l'anestesista non è di turno, oppure che si debba fare all'improvviso un cesareo e io debba essere spostata in elicottero..sarebbe enormemente traumatico per me dover pensare a queste cose mentre sto per partorire, e sono certa che non penserei ad altro, conoscendomi
Biancospino- Numero di messaggi : 479
Età : 46
Data d'iscrizione : 18.05.08
Re: Parto in casa
mi sono imbattuta in questo topic vecchio !
io ho partorito a casa
non posso che quotare quello che dice pq e se volete farvi un'idea delle linee guida nazionali che si sono date le ostetriche le trovate qui:
http://www.nascereacasa.it/faq.htm
per dire che non sono certo in difetto di attenzione e sicurezza
anche se ci sono ostetriche più libere rispetto al protocollo, che magari fanno vbac a casa e così via, e bisogna vedere chi si adatta di più ai propri bisogni
e come per ogni cosa ci sono ostetriche interventiste pure a casa, e costruirsi un percorso insieme e saper chiedere ciò che si vuole per il proprio parto alla fine è una condizione irrinunciabile anche in questo caso
al di là di questo, per me partorire così è l'unico modo che riesco a concepire
è stato veramente bellissimo e più che dolore insopportabile io ricordo fatica, impegno, abbandono totale al mio corpo
alla fine io (ma è personale, mi rendo conto) mi fidavo molto più di me stessa (so che quasi tutte le donne che hanno partorito in libertà si sono accorte di eventuali problemi da sole) che di altri
l'espropriazione del parto dalle capacità femminili non è solo miglioramento di salute è anche tanto tanto culturale (e ci erano arrivati anche i monty phyton un po' di tempo fa )
io invece penso che le donne siano perfettamente in grado di partorire e penso che avere in se stesse questa fiducia spesso possa guidare alla scelta delle condizioni migliori per il proprio parto, che non per forza sono a casa eh
le condizioni migliori sono quelle che permettono di azzittire l'attività neocorticale e lasciare al parto il suo svolgersi
quindi, in sostanza, quelle in cui ciascuna si sente più a proprio agio
poi, lo ammetto, uno dei motivi per cui non ho voluto schiodarmi da casa è stato che, dopo, mi volevo bere il mio tè, fare la mia doccia, sentirmi la mia musica, svaccarmi sul letto col mio compagno, e mangiare roba buona (penso che un vegan in ospedale possa solo che morire di fame )
io ho partorito a casa
non posso che quotare quello che dice pq e se volete farvi un'idea delle linee guida nazionali che si sono date le ostetriche le trovate qui:
http://www.nascereacasa.it/faq.htm
per dire che non sono certo in difetto di attenzione e sicurezza
anche se ci sono ostetriche più libere rispetto al protocollo, che magari fanno vbac a casa e così via, e bisogna vedere chi si adatta di più ai propri bisogni
e come per ogni cosa ci sono ostetriche interventiste pure a casa, e costruirsi un percorso insieme e saper chiedere ciò che si vuole per il proprio parto alla fine è una condizione irrinunciabile anche in questo caso
al di là di questo, per me partorire così è l'unico modo che riesco a concepire
è stato veramente bellissimo e più che dolore insopportabile io ricordo fatica, impegno, abbandono totale al mio corpo
alla fine io (ma è personale, mi rendo conto) mi fidavo molto più di me stessa (so che quasi tutte le donne che hanno partorito in libertà si sono accorte di eventuali problemi da sole) che di altri
l'espropriazione del parto dalle capacità femminili non è solo miglioramento di salute è anche tanto tanto culturale (e ci erano arrivati anche i monty phyton un po' di tempo fa )
io invece penso che le donne siano perfettamente in grado di partorire e penso che avere in se stesse questa fiducia spesso possa guidare alla scelta delle condizioni migliori per il proprio parto, che non per forza sono a casa eh
le condizioni migliori sono quelle che permettono di azzittire l'attività neocorticale e lasciare al parto il suo svolgersi
quindi, in sostanza, quelle in cui ciascuna si sente più a proprio agio
poi, lo ammetto, uno dei motivi per cui non ho voluto schiodarmi da casa è stato che, dopo, mi volevo bere il mio tè, fare la mia doccia, sentirmi la mia musica, svaccarmi sul letto col mio compagno, e mangiare roba buona (penso che un vegan in ospedale possa solo che morire di fame )
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: Parto in casa
Io ho partorito in casa, in piedi esattamente. Non ho perso punto sangue e la placenta non ha fatto gravi danni
Quindi lo rifarei
Quindi lo rifarei
Martinamarina- Numero di messaggi : 772
Età : 33
Data d'iscrizione : 30.07.10
Re: Parto in casa
sto iniziando a raccogliere informazioni sul parto in casa, sabato vedrò un'ostetrica che ne ha seguiti parecchi..Non ho ancora deciso ovviamente, ma sto prendendo in considerazione seriamente l'idea! L'unico problema sono i miei familiari e le persone con cui ne parlo..sembra davvero che tutti pensino che partorire in casa voglia dire mettere a repentaglio la salute del bambino!! Non so con che spirito arriverò al parto o cosa deciderò, per ora però la vedo una strada possibile e che istintivamente sento di preferire..
Voglio capire però quali sono le procedure, come viene effettuato il monitoraggio, etc..
Per esempio so di molti travagli in ospedale in cui è sopraggiunta sofferenza fetale, e al momento del cesareo d'urgenza si è scoperto che il bimbo aveva il cordone intorno al collo, o ad un braccio, e questo impediva l'espulsione. Vorrei sapere se eventualmente si può verificare prima se il cordone è libero, e in caso di sofferenza quanto tempo si ha per intervenire. Io comunque abito a 10 minuti dall'ospedale, per cui il trasferimento non dovrebbe essere un problema. Mi informerò anche sui costi, e penso che in ogni caso se decidessi di partorire in ospedale mi piacerebbe avere con me un'ostetrica di fiducia, so che è possibile..
vi terrò aggiornate! Intanto se avete consigli, o esperienze..
Voglio capire però quali sono le procedure, come viene effettuato il monitoraggio, etc..
Per esempio so di molti travagli in ospedale in cui è sopraggiunta sofferenza fetale, e al momento del cesareo d'urgenza si è scoperto che il bimbo aveva il cordone intorno al collo, o ad un braccio, e questo impediva l'espulsione. Vorrei sapere se eventualmente si può verificare prima se il cordone è libero, e in caso di sofferenza quanto tempo si ha per intervenire. Io comunque abito a 10 minuti dall'ospedale, per cui il trasferimento non dovrebbe essere un problema. Mi informerò anche sui costi, e penso che in ogni caso se decidessi di partorire in ospedale mi piacerebbe avere con me un'ostetrica di fiducia, so che è possibile..
vi terrò aggiornate! Intanto se avete consigli, o esperienze..
bluce- Numero di messaggi : 551
Età : 42
Data d'iscrizione : 02.08.09
Re: Parto in casa
Bellissimo questo post.. se mai potrò anche io preferirò partorire in casa,in un luogo familiare,accogliente, con le persone che amo accanto. tutte le donne partorivano così nel tempo passato..è la natura..ora possiamo disporre di sistemi che migliorino la qualità e limitino danni e questa è una fortuna in più rispetto alle nostre ave.
Ospite- Ospite
Re: Parto in casa
Per quanto riguarda il cordone, non si sa con certezza se è avvolto al collo o no, perchè i bimbi si muovono in continuazione e magari un giorno prima è al collo, un giorno dopo no...so di alcuni parti in casa fatti anche con nodi al cordone, e andati bene..è bello che tu stia vagliando questa ipotesi..
Conosco un forum molto bello che ti potrebbe aiutare nella scelta www.partonaturale.org
Conosco un forum molto bello che ti potrebbe aiutare nella scelta www.partonaturale.org
Martinamarina- Numero di messaggi : 772
Età : 33
Data d'iscrizione : 30.07.10
Re: Parto in casa
una mia amica in australia mi raccontava che lei (ora è di 3 mesi) partorirà in questi minialloggi collegati all'ospedale da un tunnel. Non ci sono medici ma solo ostetriche, può starti vicino anche tutta la famiglia se vuoi, e puoi anche partorire nella vasca privata nel tuo bagno privato tutto ciò assolutamente gratis
direi che varrebbe la pena farci un pensierino, che dite ?
direi che varrebbe la pena farci un pensierino, che dite ?
dipkick- Numero di messaggi : 1971
Età : 41
Località : Perth-Australia
Data d'iscrizione : 24.04.08
Re: Parto in casa
Anche al centro nascita di Genova all'ospedale S. Martino è così..ecco magari gli alloggi sono solo stanze..ma è una bella possibilità
ranavalentina- Numero di messaggi : 4304
Età : 41
Località : Liguria/Lombardia
Data d'iscrizione : 27.05.08
Re: Parto in casa
oggi ho un incontro con un'osterica, vi saprò dire! Quello che un po' mi spaventa sono i costi, dai 2000 ai 3000 euro, e in Piemonte la regione rimborsa fino a 930 euro.
Questi costi comprendono: visite preparto/corso preparto individuale, reperibilità 24/24h dell'osterica 3 settimane prima e 3 settimane dopo DPP, accompagnamento al parto (compreso materiale sanitario), assistenza post parto, visita pediatrica post parto.
Vi lascio questi link per chi fosse interessato:
linee guida parto in casa della regione piemonte (ma penso sia simile in altre regioni), molto interessante, spiega bene tra le altre cose come funzionano le procedure, come viene effettuato il monitoraggio, e quali sono le condizioni per cui bisogna rivolgersi ad un ospedale:
http://www.nascereincasa.it/pdf/linguidaPiem.pdf
delibera per il rimborso al parto per la regione piemonte:
http://www.nascereincasa.it/pdf/delrimPiem.pdf
Questi costi comprendono: visite preparto/corso preparto individuale, reperibilità 24/24h dell'osterica 3 settimane prima e 3 settimane dopo DPP, accompagnamento al parto (compreso materiale sanitario), assistenza post parto, visita pediatrica post parto.
Vi lascio questi link per chi fosse interessato:
linee guida parto in casa della regione piemonte (ma penso sia simile in altre regioni), molto interessante, spiega bene tra le altre cose come funzionano le procedure, come viene effettuato il monitoraggio, e quali sono le condizioni per cui bisogna rivolgersi ad un ospedale:
http://www.nascereincasa.it/pdf/linguidaPiem.pdf
delibera per il rimborso al parto per la regione piemonte:
http://www.nascereincasa.it/pdf/delrimPiem.pdf
bluce- Numero di messaggi : 551
Età : 42
Data d'iscrizione : 02.08.09
Re: Parto in casa
Io spesi 2700 in casa, 1400 se andavo in ospedale (tutti e due puerperio compreso)..la regione Toscana ha un assegno per le neomamme in base al reddito..io ho preso 1500, un pò è stato ammortizzato
Martinamarina- Numero di messaggi : 772
Età : 33
Data d'iscrizione : 30.07.10
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