Analisi del sangue ed esami durante la gravidanza

Io ho fatto la Villocentesi;
la mia gine mi ha detto che il rischio di perdere il bambino è molto sotto l'1% e di questo 1% la maggior parte appartiene appunto a bimbi con anomalie cromosomiche;
Avendo già io 35 anni al momento dell'esame non l'ho pagato, ma in verità l'avrei fatta comunque.
e se dovessi cercare un'altro figlio la farò sicuramente: è un po' doloroso, ma nulla di tragico.

Ero rimasta che l'amniocentesi non è neanche suggerita prima dei 35 anni.. :roll: cambiato qualcosa?

ranavalentina ha scritto:Purtroppo il problema è che non c'è nessun esame che dia la certezza.. ci penso spesso a cosa farò io nel momento in cui sarò incinta...è una scelta difficile in tutti i casi..

Infatti questi esami esprimono solo una probabilità che quella determinata malattia sia presente, non sono mai una diagnosi.
Io penso che dipenda principalmente da "cosa si farebbe nel caso in cui.."
Se la scelta sarebbe decisamente interrompere la gravidanza, allora è utile saperlo, ma se si tenesse ugualmente, allora i rischi secondo me non valgono i benefici.. alcune coppie fanno notare che puo' servire per equipaggiarsi (psicologicamente, ma anche materialmente) all'arrivo di un bambino con bisogni speciali.. pero' secondo me da neonati non è che abbiano bisogno di chissà cosa, insomma il tempo per prepararsi c'è anche dopo.

Infatti l'unico esame che dà certezza su anomalie genetiche è la villo, o l'amnio.
E io dico che la farò in futuro proprio perchè non penso che mi sentirei di portare avanti la gravidanza se la diagnosi fosse infausta.

Non so PQ se sia megli onon saperlo, anche volendo portare a termine la gravidanza.
Una mia ex collega, a Livorno, 25enne, senza casi in famiglia, dopo una gravidanza perfetta, con le classiche eco di routine, ha messo al mondo un bimbo down che ora ha qualche mese più di Diego. Per lei è stato uno choc terribile, dal quale non si è ancora ripresa. Per un sacco di tempo ha rifiutato il bambino, non riusciva a prendersene cura, anche il suo matrimonio è andato in crisi.

Credo che sia davvero una scelta difficile, in ogni caso, che ogni coppia deve prendere valutando bene il presente ed il futuro.

Ecco io come scelta di cuore lo terrei..però il mio dubbio più grande sarebbe per esempio il futuro del mio matrimonio. Temo davvero che uno choc del genere possa mettere a dura prova la vita di coppia oltre che la vita lavorativa ecc.. tutte cose che poi pesano anche sulla vita di coppia.. Forse sarebbe importante parlarne prima, in ogni caso..

Panicqueen ha scritto:Ero rimasta che l'amniocentesi non è neanche suggerita prima dei 35 anni.. :roll: cambiato qualcosa?

la mia gine mi ha detto che dopo i 35 non si paga perchè è stato dimostrato statisticamente che è proprio a questa età che si assiste ad un'impennata delle probabilità di concepire un figlio con anomalie cromosomiche, ma nulla vieta di eseguirla se lo si vuole...proprio per i motivi di cui parlavano anche Rana ed Eli;
tant'è che la mia ginecologa la consiglia a tutte le sue assistite;

ranavalentina ha scritto: Forse sarebbe importante parlarne prima, in ogni caso..

Io e mio marito ne abbiamo parlato molto ieri e abbiamo deciso di fare soltanto le tre ecografie obbligatorie e nessuna indagine su eventuali anomalie genetiche. Non vogliamo rovinarci la gravidanza magari con un falso positivo, anche perchè in ogni caso l'amniocentesi non la farei, quindi vivrei con l'angoscia e sinceramente non è questo che voglio trasmettere al mio bambino. Sono felice che mio marito la pensi come me, prenderemo quel che viene

Anche io e il mio fidanzato ne abbiamo parlato proprio ieri, che coincidenza.

Stiamo facendo il corso prematrimoniale e il tema di ieri era proprio questo. Ovvio che in un contesto come quello cattolico il messaggio fosse orientato all'accoglienza di ogni vita in quanto dono di Dio, ma ci ha permesso di affrontare questo argomento prima di esserne concretamente coinvolti.

Non abbiamo raggiunto una convinzione precisa, troppo difficile se non ci si trova nella situazione, ma alla fine dell'incontro/scontro delle nostre posizioni ci siamo sentiti più maturi, più profondi, più uniti.

E se questo è il primo effetto che ha fatto su di noi una vita che forse potrà anche non essere perfetta, credo (e spero) che non sarà un bambino speciale a rovinare il nostro matrimonio.

Credo che quando capiterà faremo tutti gli esami, ma per cercare di essere pronti ad accogliere qualunque bambino ci sarà dato.

Noi ci siamo interrogati sul fatto se riusciremo ad affrontare la scelta di un Itg. Ci siamo resi conto che per noi sarebbe una scelta che ci rovinerebbe ugualmente la vita, per cui non vedo il senso di fare queste indagini, se non come dici tu per prepararsi ad un'eventuale organizzazione. Preciso che la nostra non è una scelta dettata dalla religione, anche perchè mio marito è ateo...ci siamo solo parlati col cuore in mano e abbiamo capito che non riusciremo mai a vivere un'esperienza così traumatica come la scelta di un aborto, per cui non vogliamo nemmeno metterci davanti alla scelta.
Magari è un modo molto incosciente di porsi, ma per il momento siamo sereni così, e spero che nessun medico possa farci venire dei dubbi su questa decisione, che abbiamo preso proprio col cuore

Sono d'accordo con te sul fatto che un'interruzione ci rovinerebbe comunque la vita.
Faremmo comunque gli esami per darci del tempo per poterci preparare ad accogliere un bambino inevitabilmente diverso da quello che un genitore immagina di avere.

A parte l'organizzazione materiale forse è anche un aiuto essere preparati psicologicamente per non avere uno shock troppo grande al momento del parto..però è davvero difficile dire quale sia la scelta migliore