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Autismo /ADHD

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Messaggio Da Eowyn Gio Ott 19, 2023 7:51 am

Ecco, ritorno qui perchè Jessica continua a farmi venire dubbi! Autismo /ADHD - Pagina 4 75035
Mutismo selettivo e autismo, come distinguerli?

Incollo qui la descrizione fatta da Aimuse (associazione italiana mutismo selettivo):
"Alcuni bambini con Mutismo Selettivo rimangono immobili, non interagiscono, non iniziano un gioco e a volte non rispondono agli
inviti al gioco dei compagni. Anche il linguaggio del corpo può essere impacciato, lo sguardo sfuggente e assente, il viso
inespressivo. Sembra che ignorino gli altri, ma in realtà sono così ansiosi e impauriti da essere letteralmente bloccati, tanto da non
riuscire a rispondere o a muoversi. È come se si sentissero su un palcoscenico, al centro dell’attenzione (proprio quello che vogliono evitare) e questo fa aumentare la loro ansia.
Altri bambini con mutismo selettivo sono invece meno rigidi e utilizzano forme di comunicazione alternativa, ad esempio usano
la mimica o i gesti per comunicare con i loro interlocutori.
I bambini con Mutismo Selettivo sono in genere molto sensibili sia alle percezioni sensoriali (rumori, urli, tono della voce molto alto)
e sia al giudizio degli altri, perciò se commettono un errore possono preoccuparsene a lungo; se l’insegnante alza la voce si
chiedono se la colpa è loro e possono crucciarsi molto.
Sono bambini molto pignoli, perfezionisti e molto abitudinari, perché le novità destabilizzano le loro sicurezze e provocano ansia.
Per questo motivo i cambiamenti che si propongono devono essere graduali."

Jessica diceva che il blocco fisico può assomigliare al blocco delle funzioni esecutive che si vede nell'autismo (correggimi se sbaglio).

In mia figlia il mutismo si è manifestato gradualmente, è stato inizialmente confuso con timidezza (anche perchè alla scuola materna i bambini sono più timidi in generale). E' emerso post covid (ma pensandoci le avvisaglie c'erano anche prima, tipo aver paura degli adulti maschi, o delle signore vecchie), con un non parlare negli ambienti nuovi (psicomotricità) e un parlare poco alla materna e non voler fare le attività motorie organizzate (stava vicino alla maestra e la "aiutava"). Nel gioco libero, con le sue amichette e poi pian piano con tutta la classe, non ha mai avuto problemi.
Alla materna la cosa si era quasi risolta, non ero riuscita a farle fare danza, ma nuoto sì (prima avviamento e poi principianti, che era molto improntato sul gioco).
Alle elementari parla ma poco, anche se piano piano ha iniziato a parlare sempre con più compagni, e ora con alcuni chiacchiera proprio!
Il problema senbra legato all'ansia, alla paura di sbagliare qualcosa, ai contesti in cui si sente osservata e giudicata.
A maggio scorso è iniziato il problema con lo sport. Voleva provare a fare equitazione, così l'ho sicritta ad una lezione di prova e... bloccata. non riusciva neanche ad alzare la mano per prendere la spazzola per il cavallo. Ha spazzolato un po' se la aiutavo io, era contenta dentro di sè ma fuori aveva lo sguardo inespressivo. Sembrava arrabbiata. La maestra le ha detto "guarda che il cavallo va conquistato, devi fare da sola" e poi "non puoi non parlare, ho bisogno di sapere che sai dare i comandi al cavallo". Noi lì abbiamo sbagliato, abbiamo un po' dato ragione alla maestra, perchè era una cosa costosa che aveva richiesto lei, sembrava un capriccio.
Quest'anno fa così con tutti gli sport. Ad un evento a scuola (festa dello sport con tutte le classi) non riusciva a lanciare una pallina. Non iniziava il movimento proprio. La maestra però mi ha detto che quando se l'è presa da parte, loro due da sole, ha lanciato la palla, palleggiato ecc, ma solo se era da sola con lei. Al parco giochi, anche se c'è tanta gente, fa di tutto, si arrampica, corre, prova a fare la spaccata... Al mare o in piscina con noi fa immersioni, capriole, ecc, ora al corso di nuoto si blocca. Al corso non giocano più, imparano solo a nuotare, la maestra sta fuori e fa vedere i movimenti. Lei vuole che una maestra stia in acqua con lei e le muova le braccia per farle vedere il movimento. Ma non ne avrebbe davvero bisogno, perchè a volte vedo che guarda dei movimenti e poi da sola, non vista, li riproduce benissimo.
A scuola mi hanno detto che a volte le si blocca la parola: a volte aspettando (qualche minuto!) si sblocca e risponde, a volte no o comunque non possono aspettare. La maestra di italiano ha scoperto che a seconda di dove lei si posiziona quando le chiede di leggere, cambia la reazione: per farla leggere ha capito che deve mettersi davanti a lei e tenere il dito dove legge e seguirla. La maestra di matematica ha scoperto che quando dicono i numeri in ordine crescente e decrescente, uno a testa, lei riesce a dire solo quelli fino al 20 che hanno fatto l'anno scorso, nonostante sappia benissimo anche quelli dal 21 al 30 (a casa si mette ad insegnarli a suo fratello!). Poi invece ad esempio sono andati in gita e hanno fatto un'attività con i cani guida, c'erano da scegliere alcuni bambini che si nascondessero nel bosco e il cane doveva trovarli. Lei si è fatta avanti e ha chiesto lei di essere scelta.

Mi sembra un rebus, ogni volta non si sa cosa aspettarsi Neutral Se le chiedi perchè si blocca, o dice che non vuole (e questo all'inizio mi faceva arrabbiare, ma ho capito che non è vero, è un modo per giustificarsi) o dice che ha paura di dire/fare qualcosa di sbagliato. Ma dipende tutto dal contesto, da una serie di variabili... Con il marito di una mia amica, mai visto, ha iniziato a parlare dopo qualche ora, perchè lui la coinvolgeva in modo giocoso e senza rivolgersi direttamente solo a lei. Con il moroso di mia sorella da anni non parla. Con i bambini sconosciuti inizialmente fa fatica, ma ad esempio quest'estate in piscina un bambino ci aveva preso la nostra pistola ad acqua, e lei è andata a dirgli "ehi, quella è nostra!" Autismo /ADHD - Pagina 4 220582 A volte mi viene da ridere... forse dovrei prenderla così, con filosofia...
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Messaggio Da Jessica Gio Ott 19, 2023 12:51 pm

Eowyn ha scritto:Jessica diceva che il blocco fisico può assomigliare al blocco delle funzioni esecutive che si vede nell'autismo (correggimi se sbaglio).
Corretto! Ma preciso che momenti o fasi di mutismo sono presenti anche nell'autismo stesso, come apice delle difficoltà sociali (a cui le difficoltà nelle funzioni esecutive partecipano). Proprio 1 minuto fa leggevo un post degli USA dove in un supermercato stanno vendendo cestini per Halloween per fare trick-or-treating di colore blu, riservati ai bambini con autismo così se suonano ad una casa e non riescono a dire "trick or treat" l'adulto alla porta possa sapere che è un bambino con autismo e non maleducato o altro Autismo /ADHD - Pagina 4 412261 in inglese si chiama "going non-verbal" (che descrive un po' meglio questo entrare e uscire dal mutismo) accade anche agli adulti ed ha spesso l'aspetto del freezing (congelamento da panico/trauma) - da notare che può riguardare la forma scritta, non solo orale!

Questo precisiamo che può succedere a chiunque nella vita, normalmente in reazione a trauma acuto, e non solo alle persone autistiche, però nell'autismo ci può essere la tendenza a presentare queste fasi più spesso. Si distingue dal mutismo selettivo per il fatto che nell'autismo è circostanziale/casuale, mentre nel mutismo selettivo c'è una più chiara distinzione spesso tra gli ambienti o persone in cui i sintomi compaiono, come se avessero l'"interruttore", es. a scuola sì, a casa no, ecc., da cui l'etichetta "selettivo".

Ma occorre tenere presente che al momento non solo non ci sono indicazioni del fatto che il mutismo sia una condizione distinta da un punto di vista eziologico, ma sappiamo invece che la sua presentazione può essere sovrapposta all'autismo - e che vari bambini che hanno avuto il mutismo selettivo poi ricevono diagnosi di autismo in adulto. Possono essere co-diagnosi quando i sintomi del mutismo sono clinicamente significativi (questo vale per tutte le co-diagnosi tra cui ci sia diagnosi differenziale, ovvero il caso in cui sia necessario dover valutare se una diagnosi o l'altra è più accurata, si possono apporre entrambe se ci sono le manifestazioni sintomatiche per farlo).

Nei vari esempi che hai citato, riguardano quasi tutti il blocco delle funzioni motorie, apparentemente contro la sua volontà, dato che sembra esprimere cenni di frustrazione o imbarazzo al riguardo, anche se le maschera, e il tratto comune può essere proprio la memoria di lavoro in sovraccarico (difficoltà delle funzioni esecutive). Se fai caso in più occasioni lo sblocco arriva quando ha una guida da imitare o seguire con precisione sul momento. Questo può dipendere da un'intersezione tra difficoltà esecutiva e valore funzionale dell'azione, un concetto chiave nell'autismo, che riguarda la motivazione a fare un'azione. Spesso nell'autismo l'apparente paralisi o ritrosia nel compiere un'azione richiesta dall'ambiente dipende dal non condividere la motivazione, perché non è identificata con chiarezza la funzione, o quello che ci si aspetta dal soggetto in quel momento. Esempio: bambino di 18-24 mesi a terra che sfoglia un giornale. La mamma chiama il suo nome e lui non risponde. La mamma porta il bambino dal neurologo preoccupata perché manca una tappa di sviluppo considerata "fondamentale". Se si osserva però il bambino si percepisce che ha sentito perfettamente la madre, ma non si distoglie dalla sua attività perché sta aspettando che lei dia un comando. Rispondere al nome infatti non ha alcun valore comunicativo di per sé (dal punto di vista neurodivergente), e pertanto non risponde. Mentre dal punto di vista neurotipico c'è l'aspettativa dell'aderenza ad un copione sociale basato sull'interazione sociale fine a se stessa, perché è la base per interazioni funzionali - ma le interazioni funzionali sono anche autosufficienti! (ovvero, si può anche interagire solo per uno scopo, e non per l'interazione fine a se stessa, e il mondo va avanti ugualmente, anzi). Ma l'interpretazione dei neurotipici vs neurodivergenti davanti a banali esempi come questi è spesso completamente diversa Autismo /ADHD - Pagina 4 412261

Valuterei anche l'ADHD (che spesso di default viene valutato collateralmente all'autismo) e la presenza di DSA, che insieme all'autismo io chiamo il trittico della neurodivergenza, perché tendono ad associarsi o nelle famiglie o nello stesso individuo, mostrando una matrice comune. E infatti...
Eowyn ha scritto:
I bambini con Mutismo Selettivo sono in genere molto sensibili sia alle percezioni sensoriali (rumori, urli, tono della voce molto alto) e sia al giudizio degli altri
Hanno appena descritto perfettamente i bambini e adulti autistici  Autismo /ADHD - Pagina 4 75035

Eowyn ha scritto:A volte mi viene da ridere... forse dovrei prenderla così, con filosofia...
Di sicuro è un essere umano in via di sviluppo e che abbia una traiettoria tutta sua e personale è anche sacrosanto Autismo /ADHD - Pagina 4 412261
Il grado di intervento va sempre legato alla funzionalità, ovvero, se i sintomi sono invalidanti e impediscono di accedere a conquiste di sviluppo superiori, è corretto trovare accomodamenti e tutto quanto possa facilitare (non forzare o allenare!) la comparsa di abilità, ma talmente tante cose si compensano da sole.. Questo non è motivo però di ignorarle in senso clinico, perché conoscere è potere! Però non sempre conoscere deve portare a voler correggere ogni singolo aspetto che sembra non quadrare. E' anche piuttosto piccola ancora, nel tempo maturerà anche lei una maggior consapevolezza di sé e delle sfide che affronta e potrà essere più partecipe nell'aiutarsi e farsi aiutare, ma per ora sta incontrando anche lei tutto per la prima volta e si sta formando lei stessa le proprie idee al riguardo. Io consiglio sempre di coinvolgere i bambini in tutte le faccende che li riguardano, quindi di non smettere di cercare il dialogo con lei, nei modi e tempi consoni, perché lei ha il punto di vista più informato di tutti, vivendolo in prima persona Autismo /ADHD - Pagina 4 412261

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Messaggio Da Eowyn Gio Ott 19, 2023 2:59 pm

Jessica ha scritto:Si distingue dal mutismo selettivo per il fatto che nell'autismo è circostanziale/casuale, mentre nel mutismo selettivo c'è una più chiara distinzione spesso tra gli ambienti o persone in cui i sintomi compaiono, come se avessero l'"interruttore", es. a scuola sì, a casa no, ecc., da cui l'etichetta "selettivo".
Ecco, questa cosa si vede benissimo con le persone: ci sono persone con cui lei proprio NON parla. Addirittura se ci passano vicino smette di parlare anche con noi. A volte distoglie anche lo sguardo (sembra maleducatissima!). E questo l'ho sentito anche da altre mamme del gruppo di aimuse.
Al parco a volte sta arrampicandosi come una scimmietta sulle corde, poi arrivano nostri amici e vuole che io salga per aiutarla. Loro se ne vanno e riprende ad arrangiarsi.
A casa con noi non è MAI successo che si sia bloccata, nè nella parola nè nel movimento, neanche durante sovraccarichi, neanche durante litigate. A volte succede A ME di bloccarmi quando urlano troppo o ci sono altri rumori, ed è lei piccolina che viene ad abbracciarmi  I love you

Valuterei anche l'ADHD (che spesso di default viene valutato collateralmente all'autismo) e la presenza di DSA, che insieme all'autismo io chiamo il trittico della neurodivergenza, perché tendono ad associarsi o nelle famiglie o nello stesso individuo, mostrando una matrice comune.
ADHD non penso, in classe è la più tranquilla e attenta, negli scritti non sbaglia quasi nulla, si ricorda sempre le consegne, più dei compagni da quello che vedo. A volte sembra che non ascolti (per lo sguardo inespressivo) ma in realtà si ricorda ogni parola.
Di DSA io conosco dislessia, discalculia, disgrafia, e lei non ha nessuna difficoltà nè a leggere, nè a fare operazioni (per ora), nè a scrivere e disegnare bene, quindi li escluderei. Ci sono altri DSA?

Se fai caso in più occasioni lo sblocco arriva quando ha una guida da imitare o seguire con precisione sul momento. Questo può dipendere da un'intersezione tra difficoltà esecutiva e valore funzionale dell'azione, un concetto chiave nell'autismo, che riguarda la motivazione a fare un'azione. Spesso nell'autismo l'apparente paralisi o ritrosia nel compiere un'azione richiesta dall'ambiente dipende dal non condividere la motivazione, perché non è identificata con chiarezza la funzione, o quello che ci si aspetta dal soggetto in quel momento.
Questo è molto interessante. Però mi domando perchè la psicologa abbia escluso così categoricamente l'autismo. Forse perchè le sembra proprio una questione di ansia? Dice che lei quando le fa una domanda (ora riesce a parlarle un po', all'inizio non riusciva), o le fa fare un gioco, lei sta zitta, ferma, respira, deglutisce, sembra cercare la forza dentro di sè...e dopo 5 minuti così, risponde.

Ci sta il fatto di non capire cosa ci si aspetta da lei, in certi casi... Ma per dire: gara di disegno, a febbraio, in piazza, almeno 400 persone, musica, casino: lei adora disegnare. le porgono le matite e le prende, a me danno il cavalletto, la accompagno al suo posto, inizia a disegnare tranquilla, pur senza parlare (ma non serviva). Gara di disegno a maggio in paese, 40 persone, ma appunto forse guardavano di più lei nello specifico: la accompagno al suo posto ma quando le porgono i gessetti non riesce a prenderli. Sapeva cosa fare, lo aveva già fatto, voleva andarci lei, ma lì si è bloccata. Dopo un quarto d'ora in cui io sono stata lì con lei, ha iniziato a disegnare. Disegnando comunque (in entrambi i casi) sempre l'arcobaleno, quello che disegna quando vuole essere sicura di fare bene, mentre quando disegna per sè ha una fantasia sfrenata!

Però non sempre conoscere deve portare a voler correggere ogni singolo aspetto che sembra non quadrare. E' anche piuttosto piccola ancora, nel tempo maturerà anche lei una maggior consapevolezza di sé e delle sfide che affronta e potrà essere più partecipe nell'aiutarsi e farsi aiutare, ma per ora sta incontrando anche lei tutto per la prima volta e si sta formando lei stessa le proprie idee al riguardo. Io consiglio sempre di coinvolgere i bambini in tutte le faccende che li riguardano, quindi di non smettere di cercare il dialogo con lei, nei modi e tempi consoni, perché lei ha il punto di vista più informato di tutti, vivendolo in prima persona.
Non sai che sollievo mi dà sapere che non devo correggere per forza tutto!
Con lei come affronteresti il discorso per non trovare un muro?
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Messaggio Da Jessica Ven Ott 20, 2023 1:56 pm

Eowyn ha scritto:Ci sono altri DSA?
C'è la disortografia, ma è un aspetto minore. Sottolineo solo che senza una valutazione specifica e rigorosa, tecnicamente né un genitore né un professionista possono escludere nulla a priori, è proprio la base del metodo scientifico, perdonami  Autismo /ADHD - Pagina 4 654381 sono mondi molto vasti e con tante sfumature, vi fate un disservizio se pensate alla forma "prototipica" di qualcosa e fate paragoni. Certo, ci devono essere indizi per indagare, ma capita ogni giorno qualcuno che da bambino "noooooo assolutameeeeeeente lui non sembraaaaaavaaaaaa" e poi, diagnosi. E' il motivo per cui tanti di noi abbiamo avuto le diagnosi solo da adulti, perdendo opportunità anche importanti nella vita. Ho una collega che ha avuto la diagnosi di dislessia alla fine dell'università, pure lei stessa non sapeva di avere difficoltà con la lettura, per dire  drunken (e poi ha avuto anche la diagnosi di autismo in seguito)

Eowyn ha scritto:Questo è molto interessante. Però mi domando perchè la psicologa abbia escluso così categoricamente l'autismo.
Perché "noooo non sembaaaavaaaaa"  Autismo /ADHD - Pagina 4 654381 non posso esprimermi, soprattutto negativamente, in pubblico sull'operato di altri professionisti e peraltro non so assolutamente come abbia lavorato finora, quindi non ho basi per dirlo, ma ti dico che se non si occupa di autismo e valutazione nel bambino, nello specifico, è sensibile di fare gli stessi errori dei non professionisti su questo tema. Senza valutazione, nessuno può escludere nulla, si torna lì. Se ti dice che l'ha valutato, puoi chiedere come/su come basi. E anche lì si basa però sulla sua esperienza e conoscenza del tema.

Eowyn ha scritto:Forse perchè le sembra proprio una questione di ansia?
Se avessi 1 euro per ogni volta che ad un autistico è stato detto che ha l'ansia, salderei il debito mondiale  Autismo /ADHD - Pagina 4 654381
La persona autistica sembra sempre avere l'ansia, per una cosa o l'altra, ma è proprio il motivo per cui nella diagnosi differenziale di quasi tutti i disturbi va sempre prima escluso l'autismo, ma escluso non è mai "scartato a priori" perché "non sembra", quello è introdurre pregiudizio nel percorso valutativo ed è il contrario di quello che va fatto nella professione. Poi certo che spesso non vengono colti i segnali (senza indizi non è previsto che ci mettiamo a escludere ogni patologia per chiunque) ma è anche il motivo per cui molti di noi sono "volati sotto il radar" in infanzia,e piuttosto stati etichettati come "è solo un bambino timido, è solo un bambino rigido, è solo un bambino ansioso" e poi ignorati. Spesso anche perché uno o entrambi i genitori sono uguali e non trovano tutto sommato niente di così strano.

Ma i colleghi spesso si scordano della diagnosi differenziale e ti dico di più, siamo in un clima sociale dove i genitori NON vogliono ricevere alcuna diagnosi perché "si vergognano" o qualcosa del genere e gli psicologi che si occupano di età scolastica, volenti o nolenti, sono ancora influenzati da questo clima anche se lavorano per cambiarlo, quindi non mi stupisco se fosse ahimé una "valutazione" basata in larga parte sul pregiudizio. Se poi è una Psicologa neurotipica, parte svantaggiata!  Autismo /ADHD - Pagina 4 654381 scherzo (sì e no), ma ripeto dipende dalla preparazione. Ognuno porta il suo punto di vista, d'altronde.

Eowyn ha scritto:Non sai che sollievo mi dà sapere che non devo correggere per forza tutto!
Con lei come affronteresti il discorso per non trovare un muro?
Oh ne sono felice! Bisogna aver fiducia nei piccoli e nel loro percorso personale: dobbiamo essere noi ad imparare da loro come sostenerli Autismo /ADHD - Pagina 4 826922

Dipende qual è il discorso Autismo /ADHD - Pagina 4 412261 se ti interessa approfondire, io mi occupo di Parent Training e possiamo entrare più nello specifico con una consulenza!

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Messaggio Da mulan Mer Gen 03, 2024 11:26 am

Eccomi qui, torno per dire che in questi ultimi mesi la situazione è peggiorata abbastanza. Autismo /ADHD - Pagina 4 4123
Sono emerse tante difficoltà che prima erano comunque presenti ma in modo più "light", e sono ormai abbastanza convinta di essere molto vicina all'ADHD: faccio molta fatica a mantenere l'attenzione su cose che mi interessano poco, e anche su ciò che mi interessa sono impaziente di arrivare al punto. Anche la sensibilità ai rumori (soprattutto del traffico) purtroppo è peggiorata, e in generale sento che questa condizione sta inficiando abbastanza sulla mia qualità della vita.
Per dire, in questi mesi pensavo spesso di tornare sul forum e rileggere i vari topic, ma il pensiero stesso di "rileggere i topic" poi mi bloccava, non so se mi sono spiegata. Onestamente vorrei stare meglio ma non so come, se ha senso riprendere la terapia o sia meglio indirizzarmi verso altro, più che altro perché tra lavoro e bimba di tempo ne ho davvero poco. Neutral
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Messaggio Da Eowyn Ven Feb 02, 2024 10:47 am

Ma sai che anch'io più "invecchio" più ho questo tipo di difficoltà?
Non riesco a capire perché... io non ho mai fatto particolare fatica ad adattarmi nella vita, anche se forse sono sempre stata in ambienti "protetti". Ambienti molto nerd più che altro! 😅 dove molti erano strani, quindi non mi sono mai sentita strana, dalle superiori in poi.
Credo che i bambini siano un tipo di "stress" che tira fuori tante cose... i rumori cavoli...io faccio tanta fatica e dopo un po' vado in sovrastimolazione...
Poi sono disordinata ma il disordine mi disturba tantissimo, visivamente proprio! E anche quello mi sovrastimola... ora che cambiamo casa e sarà più grande spero che la cosa migliori...
Poi ad esempio stanno uscendo fuori tante mie ipersensibilità sensoriali nei rapporti sessuali... ho capito che spesso la mia "non voglia" era più che altro legata a questioni sensoriali... freddo, caldo, luci che non mi andavano, aver avuto prima i bambini troppo appiccicati fisicamente... o anche semplicemente troppo disordine nella stanza...o cervello troppo pieno di distrazioni... Ci stiamo lavorando ma mio marito deve avere una pazienza infinita!
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Messaggio Da Eowyn Ven Feb 02, 2024 3:42 pm

Ah, volevo chiedervi una cosa: è possibile beneficiare dell'ascolto di musica rock/metal nelle cuffie per concentrarsi a lavorare? è un'altra cosa su cui mi dicono che sono strana... se metto musica rilassante tipo "focus and concentration music" con suoni di acqua e campane ecc mi viene solo il nervoso o mi addormento...
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Messaggio Da Jessica Dom Feb 04, 2024 4:40 pm

@Mulan: sarebbe da valutare, perché da un lato, nella neurodivergenza per criterio i sintomi devono essere presenti da sempre PERO' è estremamente comune essere "compensati" efficacemente fino ad un certo punto e poi decompensarsi all'improvviso in seguito ad una fase di vita stressante, che può condurre verso o al burnout.

Il fatto è che i sintomi dell'ADHD possono essere sovrapposti con quelli del PTSD e dello stress transitorio, così come i disturbi dell'umore, quindi per capire le strategie migliori andrebbe prima sicuramente chiarita al meglio l'origine dei disturbi Autismo /ADHD - Pagina 4 412261

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Messaggio Da Jessica Dom Feb 04, 2024 4:47 pm

@Eowyn: collegandomi anche alla risposta a Mulan, questo è infatti un altro degli aspetti da considerare, ovvero il fatto che i sintomi delle neurodivergenze tendono a "peggiorare" con l'età, questo è riportato ampiamente dalle comunità AuDHD.

Ci sono un paio di ragioni che lo motivano, da un lato si può incontrare ad un certo punto il burnout che fino a prima si era riusciti ad evitare (questo è particolarmente tipico degli adulti senza diagnosi vs adulti che hanno ricevuto diagnosi in infanzia) e lì la vita si impunta e richiede uno stop forzato. C'è forte sovrapposizione con l'antico "esaurimento nervoso" di un tempo. Molti adulti autistici/ADHD che ricevono la diagnosi da adulti lo fanno proprio a seguito di un burnout, quando si rivolgono ai servizi per ansia, depressione, sintomi di PTSD, ecc.

Un altro motivo è che semplicemente con l'età, come accade per i neurotipici, pur collezionando risorse e strategie per far fronte alle situazioni, si arriva ad accumulare esperienze di vita, stanchezze, fatiche il cui effetto si somma. Per cui, anche prima/senza burnout, si può sperimentare un emergere di difficoltà che prima non c'erano, in virtù della sensibilizzazione allo stare al mondo, per intenderci.

L'altro fattore ancora può essere nell'adulto una progressiva presa di consapevolezza circa sintomi/manifestazioni che prima sopprimeva o negava o spiegava in altri modi e che in seguito all'attenzione circa la neurodivergenza ora nota e interpreta in una chiave di lettura più focalizzata.

Io le ho sperimentate tutte e tre in tempi diversi Autismo /ADHD - Pagina 4 412261 molti adulti nei primi anni dopo la diagnosi si chiedono "ma sono sempre stato così o me ne accorgo perché ho cominciato a farci caso?" E' spesso un misto di tutte queste cose, se è confermata la neurodivergenza vs altre condizioni.

Mi sembra stupendo che attraverso la chiave di lettura della sensorialità tu abbia compreso aspetti importanti della vostra vita di coppia! Autismo /ADHD - Pagina 4 412261 non è un risultato da poco!!

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Messaggio Da Jessica Dom Feb 04, 2024 4:51 pm

Eowyn ha scritto:Ah, volevo chiedervi una cosa: è possibile beneficiare dell'ascolto di musica rock/metal nelle cuffie per concentrarsi a lavorare?

Troverai tantissimi autistici/ADHD per cui questo è vero Autismo /ADHD - Pagina 4 412261 la maggior parte del tempo o solo a volte, dipende dal proprio profilo sensoriale. E' un tratto ADHD beneficiare da stimolazioni paradossali, ovvero come nell'esempio, musica forte ed aggressiva per indurre rilassamento vs musica rilassante che irrita.

Un altro esempio classico è l'effetto della caffeina: negli ADHD può causare rilassamento, anziché eccitazione.

Io oltre che con la caffeina tendo a sperimentarlo nell'ASMR: a volte ho necessità dello stile "fast and aggressive" per rilassarmi, se invece parto già più rilassata tendo a prediligere la classica stimolazione più soft.

E' comunque lo stesso principio di funzionamento per cui i bambini con ADHD a scuola hanno bisogno di muoversi o fare rumore per poter ascoltare. Ho avuto studenti così e fortunatamente ero già preparata a queste dinamiche nel contesto scolastico e quindi ove possibile li lasciavo giocare con le monete o scorrazzare, ecc.

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