Ansia e attacchi di panico

Va detto che quando servono, gli psicofarmaci sono indicati e la terapia elettiva di molti disturbi psichiatrici, disturbi d'ansia inclusi, è infatti la combinazione di psicofarmaci + psicoterapia. Se un paziente non è stabile, non è neanche ricettivo al solo approccio psicoterapico.
Detto questo, sono del parere che come tanti farmaci oggi, vengono prescritti troppo facilmente e anche in casi in cui sono controproducenti, perché magari la persona otterrebbe risultati migliori per altre strade e invece poi magari si ritrova con una dipendenza (non è vero di tutti gli psicofarmaci, ma spesso gli psichiatri stessi non hanno le idee chiari su quali sì, quali no, e a quali dosi)

quoto PQ! Ci sono casi in cui è proprio impossibile iniziare la psicoterapia senza gli psicofarmaci come partenza..il problema è che molti medici di base prescrivono l'ansiolitico punto e basta e senza tante spiegazioni

Ecco, però meno male che PQ l'hai scritto tu che a volte servono e che non sono satana in persona... :roll:
Io ne ho fatto uso, mi hanno permesso di sopravvivere ed anche di affrontare la psicoterapia. Senza ansiolitici non sarei riuscita neppure ad alzarmi dal letto. Concordo che se ne faccia uso sconsiderato a volte, ma da qui a demonizzarli, direi che ci sono infinite vie di mezzo.

Spesso sento dire a persone che soffrono (e a me pure è stato detto) "non usare quella robaccia, che tu sei forte e ce la fai con le tue sole forze". Questo purtroppo mostra dei pregiudizi verso i disturbi psichiatrici che sottovalutano la malattia e la inquadrano alla pari di un problema di motivazione o di "forza", quando la "forza" contro questo tipo di disturbo non può fare più di quanto non possa fare contro un tumore o qualsiasi altra malattia. E così al disturbo si aggiunge il danno del "biasimo della vittima", cioè della persona colpita...
PEr di più la "forza" si riferisce ad un impegno generico, mentre sono gli aiuti concreti (sapere cosa cercare), a volte psicofarmaci compresi, a poter aprire la strada alla guarigione.

mi dispiace sole
Io quando avevo 18 anni ho avuto dei problemi di ansia. Se vuoi un consiglio spassionato vai da uno psicologo perchè serve moltissimo. Io non ci credevo ma invece sono rinata. Una cosa che facevo ai quei tempi era scrivere tutto su un quaderno:i miei pensieri, i miei stati d'animo,come mi sentivo, con chi ero incavolata, i sogni che facevo ecc....tutto!!!Questo mi è servito a prendere le distanze, a vedere "tutto" da lontano. Suppongo che ognuno abbia i propri metodi per superare i problemi, io scrivevo......alla fine passa ti assicuro.

P.S. io ho preso il tavor. Inizialmente tutti i giorni e poi solo all'accorrenza......se una medicina serve, serve!Se rese sotto controllo medico le medicine hanno un loro perchè
Non prendo + nulla da anni, una decina + o -

PQ... quoto ogni virgola.
Quando si tratta di disturbi psicologici, tutti intorno a te fanno appello alla tua forza di volontà, alla determinazione, anche alle 'maniere forti' con cui scuoterti, e questo causa ancora più angoscia ed ansia, perchè oltre al male che uno ha si somma l'ansia di doversi dimostrare 'forte' (lo metto fra virgolette perchè non si sa bene quale forza uno debba dimostrare...) e reattivo... Io ho avuto la fortuna di trovare uno psichiatra bravissimo, che ha preso testa testa tutte le persone che avevano a che fare con me e davanti a me ha parlato per me... anche cazziandole a dovere a riguardo, spiegando che così come non si chiede ad una persona che si è appena fratturata un femore di correre la maratona di New York facendo forza sulla sua volontà, così non si poteva pretendere da me che stessi bene così, solo per il fatto di chiedermelo.
E lo spauracchio psicofarmaci... come se davvero fossero il male peggiore, l'ultima frontiera del degrado... questo alimenta i peggiori pregiudizi, quelli che impediscono poi alle persone di curarsi, per non dover dare centomila spiegazioni... tanti (mia sorella è una di questi) si vergognano così tanto che preferiscono star male.

Sole, tornando a te, fai quello che ti senti, ma con serenità. Forse il tuo doc sarà stato precipitoso nel darti gli ansiolitici (per la cronaca, io 3 gt di EN le prendo all'occorrenza, se l'insonnia mi devasta, e non sono mai entrata in coma o altro, e nemmeno quando di gocce ne prendevo 50...), tu cerca prima altri metodi, analizza le cause, prenditi cura di te, ma non ti chiudere nessuna porta: la cosa più importante è il tuo benessere. Un abbraccio!

Elisina ha scritto:E lo spauracchio psicofarmaci... come se davvero fossero il male peggiore, l'ultima frontiera del degrado... questo alimenta i peggiori pregiudizi, quelli che impediscono poi alle persone di curarsi, per non dover dare centomila spiegazioni...

Mi riallaccio al tuo post. Non vorrei essere stata travisata con il mio ultimo messaggio qui! :P Non bisogna inneggiare agli psicofarmaci prescrivendoli con troppa leggerezza me certo nemmeno demonizzarli per carita'. Per gli studi che sto portando avanti e il mestiere che mi sono scelta per il futuro so benissimo che in psichiatria i farmaci sono stati una vera e propria manna dal cielo. Diversamente credo che oggi avremmo ancora le camicie di forza...un Disturbo da Attacchi di Panico puo' essere curato con la sola psicoterapia, ma come ha giustamente sottolineato PQ, spesso e' necessaria una terapia farmacologica per iniziare a liberare il pz dalla morsa dell'ansia/panico. Il mio puntualizzare il fatto che il farmaco cura il sintomo ma non la causa si riferiva al fatto che molti pensano che lo psicofarmaco sia la panacea per tutti i mali. Quando serve serve certo, ma bisognerebbe poi andare a fare anche tutto un altro lavoro. Con il terapeuta appunto. E invece per un medico e' piu' facile evidentemente (l'hanno fatto anche con me...Xanax...) prescrivere una pillola piuttosto che cercare di capire cosa c'e' ed eventualmente inviare il pz a chi di dovere...

Per il resto mi trovo perfettamente d'accordo con voi su tutto. Non ho mai sopportato chi di fronte a certe malattie come la depressione (che conosco molto da vicino avendo una persona a me cara che ha sofferto di un Disturbo Bipolare) fa appello alla forza di volonta'. Mi prende un nervoso che non avete idea. Con la sola forza di volonta' non si guarisce nemmeno da un raffreddore, figuriamoci da una depressione! E' che la gente ha una gran confusione in testa secondo me. Ci sono i momenti di tristezza. E c'e' la depressione. Sono due cose diverse. Sono felice per chi ha avuto solo momenti di tristezza. Ma ci sono persone che soffrono di depressione. Sminuire la depressione e' una cosa grave. Sottovalutare un depresso e' una cosa GRAVISSIMA. Il cervello e' una cosa complicata e certi cervelli non funzionano come altri. Cosi' come ci sono i problemi fisici ci sono quelli mentali. E qui mi viene in mente il tuo esempio Elisina. Ad uno zoppo che si lamenta perche' corre meno veloce degli altri non puoi dire che se si impegna correra' veloce come gli altri. Impegnandosi potra' migliorare ma rimarra' sempre uno zoppo. L'esempio forse non e' proprio calzante perche' uno zoppo non si puo' curare e un depresso si. Mi dispiace quando sento discorsi del genere perche' sono pericolosi. Capisco che a volte la gente sia in buona fede e sia convinta di cio' che dice ma fa lo stesso un danno. La loro esperienza gli servira' per capire certe cose che somigliano ad altre. Ma ci sono alcune cose che anche se somigliano ad altre con quelle non c'entrano nulla. Scusate se sono contorta....

E poi ancora, le figure professionali in questione non sono riconosciute. Se ho mal di denti vado dal dentista. Perche' se ho un problema psichico non devo riconoscere la figura di un povero cristo che ha studiato per questo? Lo psichiatra e' il dottore dei matti o dei presunti tali e dunque Dio ce ne scampi e liberi! Lo psicologo? Beh, ma tanto vale confidarsi con un buon amico no? Non e' la stessa cosa....l'amicizia puo' tanto ma non puo' tutto. Cosi' come l'amore. La depressione va al di la dell'amicizia e dell'amore.
Comunque il discorso si farebbe lungo e vi ho gia' tediate abbastanza!! Scusate ma quando si parla di queste cose mi faccio prendere la mano!!! Io vorrei solo ribadire a sole quello che hanno gia' scritto in tante: se ne senti il bisogno uno psicologo non potra' farti che bene. Io l'ho cercato e credimi e' stata la cosa migliore che potesse capitarmi! Coraggio!

moonriver ha scritto:. Mi dispiace quando sento discorsi del genere perche' sono pericolosi. Capisco che a volte la gente sia in buona fede e sia convinta di cio' che dice ma fa lo stesso un danno. La loro esperienza gli servira' per capire certe cose che somigliano ad altre. Ma ci sono alcune cose che anche se somigliano ad altre con quelle non c'entrano nulla. Scusate se sono contorta....

Questa parte non l'ho proprio capita

Per il resto, d'accordissimo con te.

Io non mi prescludo niente. Nè terapia,ne' ansiolitici, ne' Fiori di Bach.
Al momento sto solo aspettando. Forse è sbagliato. Non lo so. Ma mi sembra ancora strano che sia successo proprio a me, e in un momento relativamente tranquillo. Con determinate problematiche ci convivo da anni, e sinceramente negli ultimi tempi mi sembrava di cominciare a prendere le distanze. Ammetto anche che mi sento spesso nervosa, arrabbiata,e ansiosa per motivi che al massimo delle volte non riesco nemmeno a spiegarmi. Però una bella uscita con le amiche passava tutto. La cosa che mi dispiace di più è che non sono capace di stabile se quast'attacco sia stato una conseguenza al malessere ( alzamento pressione alteriosa che sto già curando con la pastiglia, ma che ogni tanto fa i fattacci suoi), oppure è il contrario, ciòoè che la pressione si sia alzata in seguito all'attacco di panico. Secondo me possono essere accuduti entrambi. Chi lo sà. Per adesso aspetto. Magari sar' stato un episodio isolato. Anche se adesso sono sempre sul chi va la....

Elisina ha scritto:Questa parte non l'ho proprio capita

Per il resto, d'accordissimo con te.

Elisina ovviamente non mi riferivo a nessuno in particolare ma a tutte quelle persone che sottovalutano certe problematiche o che peggio ancora si basano sulla propria esperienza (magari un particolare momento di tristezza che per carita' puo' capitare ma nulla ha a che fare con un disturbo dell'umore) per dare consigli inutili che come gia' scritto non fanno altro che andare a peggiorare il senso di impotenza della persona che sta soffrendo. Tutto qui!