Ancora armocromia...! I colori (e le forme) secondo David Zyla

Eeehhh credevate che fosse finita..
Invece no La passione per i colori mi porta a doverosamente condividere con voi la mia recente "scoperta" di un sistema su base molto pratica per conoscere meglio i vostri colori ideali

David Zyla, autore del libro Color Your Style, suggerisce di osservare direttamente il vostro corpo per iniziare a creare la vostra palette:

Essence: il vostro bianco, il colore che armonizza con il palmo della vostra mano
Romantic: il vostro rosso, il colore che trovate quando schiacciate leggermente un polpastrello, il colore di quando si arrossisce
Dramatic: il vostro blu, il colore che trovate nelle vene sul polso
Energy: la parte più scura dell'iride (non il cerchio intorno)
Tranquil: la parte più chiara dell'iride

1st base: il vostro nero, il colore del cerchio intorno all'iride
2nd base: il vostro marrone, il colore più scuro nei vostri capelli al naturale
3rd base: il vostro khaki, il colore più chiaro nei vostri capelli o riflessi o sopracciglia al naturale

Riferimento:
http://www.davidzyla.com/the-color-of-style/

Che ne pensate?
Appena ho un attimo vi mostro il mio collage, grandi soddisfazioni

Attendo il collage e qualche dettaglio in più per capire.
Suggerisce un colore e questo test aiuta a trovarne la sfumatura? Ad esempio "Il vostro nero il colore del cerchio intorno all'iride il mio è verde bottiglia, scuro sì, ma non nero.

Significa che quello che vedi nel tuo corpo è la tua versione di nero (inteso come il colore più formale di tutti nel tuo abbigliamento)

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Non ho letto il libro perciò non so in che direzione vanno i dettagli. A me di questa guida piace il fatto che si basa su colori reali che già appartengono alla persona, in un certo senso "verificabili". Poi resta sempre il discorso dell'oggettività, infatti teoricamente anche in questo approccio sono comunque gli analisti del colore a fare un'analisi ufficiale.

Per quanto riguarda i colori del polpastrello/mano, si parla di trovare colori che armonizzano con questi. Ovvero, si usano i propri colori naturali per creare una palette a partire da questi. Il polpastrello è un trucchetto già noto alle MUA per la scelta dei rossetti

Allego collage, da prendere con senso critico, è certamente da perfezionare, ma mi è sembrato interessante. Ad esempio perché scomponendo i colori effettivamente noto la componente fredda e soft meglio di quanto riesca a vederla osservando i miei colori nel complesso. Mi viene fuori una palette sovrapposta infatti alle palette della Cool Summer / EA

Ho prelevato il colore da ingrandimenti di mie foto e li ho color-matched con palette di tinte per pareti (con tutti i limiti del colore digitale - ma lo intendo come un gioco!).



In realtà non è completo perché non ho fatto la verifica sul colore scuro dei capelli e sulle vene mi sono un po' arenata il tris blu-viola-verde è per rappresentare la triplicità dei colori che effettivamente ci sono nelle mie vene (predomina comunque il viola). Zyla parla di Iridescent Summer, non so se corrisponde al mio caso, ma nel concetto mi ci ritrovo.

Wowwww....questa cosa mi intriga un sacco, PQ!
Appena ho un attimo di tempo, creo anche io il mio collage...intanto mi sono resa conto solo adesso che le vene del mio polso vanno dal color prugna al verde muschio...non ci avevo mai fatto caso...

Questo è il mio collage... che ne pensate?!
Potrebbe rispettare la mia stagione? Sono stata analizzata Autunno Profondo...

Non so quanto il gusto personale abbia influenzato la percezione dei colori, ma almeno è stata una buona occasione per osservarmi con occhio un po' più critico e attento!

Io non ho capito nella pratica come faccio a decidere che colori armonizzano coi miei polpastrelli e i palmi delle mani glieli accosto e...?

E valuti

Io mi sono aiutata facendo le foto, prelevando il colore dall'ingrandimento e sovrapponendo esempi di palette già fatte. Ho usato quelle delle vernici Sherwin Williams perché hanno tantissime nuance ma in realtà per la pelle se cerchi "essence zyla" trovi esempi già fatti, da cui almeno partire. Non saranno identici, ma ti dà idea del nome del colore.

Just for fun, in una delle giornate dedicate a celebrare il ritmo delle stagioni, mi pare appropriato riprendere l'argomento dell'analisi stagionale del colore

Volevo riportarvi qualche novità sul mio percorso personale in questo ambito, perché può essere utile ad altre interessate

Un po' di cronistoria: ho iniziato ad interessarmi all'analisi stagionale del colore nel 2011 quando era popolare il sistema a 12 stagioni (basato sulla valutazione di caratteristiche del colore come Deep/Light, Soft/Bright e Cool/Warm), che mi classificava come Bright Winter (Inverno Brillante).
Ero complessivamente molto a mio agio con questa palette, fatta eccezione per alcuni estremi come bianco ottico o giallo primario.

Mi sono considerata una Inverno per vari anni finché nel 2016 ho preso familiarità con il sistema a 16 stagioni, in cui i criteri venivano abbastanza sovvertiti, prioritizzando fra tutti il criterio della temperatura del colore, soprattutto del suo sottotono. Frequentando una community dedicata al tema, venne messo in crisi all'unanimità l'idea che fossi una Inverno (con toni che a ripensarci mi avrebbero dovuto far riflettere) soprattutto in base a come portavo il nero, e decisi di fare una analisi professionale con la figura di riferimento, che mi identificò come Estate Assoluta.

Tutto sommato mi tornava, avendo "rotto" con il colore nero, sul resto ero d'accordo. Non mi tornava il fatto che comunque alcuni colori considerati caldi come il nocciola o l'albicocca, fossero comunque di buon effetto su di me, non terribili come il "total cool" della mia stagione doveva suggerire e soprattutto come mai i fucsia freddi, lampone, rossi in base viola fossero purtroppo totalmente fuori pista (vi risparmio le foto di un rossetto indicato per Estate Assoluta, che penso sia la cosa peggiore che abbia mai visto sulla mia faccia in vita mia ) . La risposta sbrigativa fu che in sostanza ero io che mi sbagliavo.

Segue un periodo di "scontento" in cui studio per conto mio l'analisi della figura secondo Kibbe (ed altri autori sulla stessa scìa) e ritorno infine a David Zyla per quanto riguarda il colore, perché a questo punto ero completamente disorientata. Nel 2018 ho smesso di tingere i capelli (fase durata comunque poco), quindi comunque i rapporti tra i miei colori erano in trasformazione e volevo capire meglio da che parte andare.

Era abbastanza chiaro a questo punto che Estate Assoluta non mi faceva alcun favore, però "sicuramente non ero Inverno" perché mi avevano convinto di questo. Ed in effetti tra gli Inverni del sistema a 16 stagioni non ci trovavo più risonanza nemmeno io. I colori più delicati dell'Estate avevano sicuramente più senso rispetto ai forti contrasti e certamente era corretto che andassi più d'accordo con colori "freddi" rispetto a "caldi". Estate sembrava una conclusione logica.

Riprendo nel 2021 la mia palette fai-da-te di Zyla (quella che vedete sopra) e mi rimetto all'esplorazione trovo vari gruppi FB dedicati al fai-da-te secondo Zyla ed inizialmente il consenso è che possa essere una Primavera in questo sistema (Early Spring, una primavera che ha tendenze invernali).

Segue un anno intero di prove ed errori in cui imparo tantissimo sul metodo di Zyla, ad oggi il mio preferito perché si basa non solo sui colori, ma su un equilibrio tra colori e forme/linee/stile per individuare l'"archetipo stagionale" di ogni persona. Ce ne sono in totale 24 (6 per ciascuna stagione) e li descrive nel suo libro Color Your Style: How To Wear Your Colors. Lettura molto valida, anche se mancano totalmente riferimenti visivi ai colori: Zyla sceglie invece di usare il linguaggio e questa mossa, anche se sembra controintuitiva o anche deludente, è davvero importante nel proprio percorso di auto-esplorazione del colore

Nel post iniziale potete vedere come lui stabilisce i colori della vostra palette.
Ma nel suo sistema, i colori da soli non stabiliscono la vostra stagione/archetipo, infatti palette estremamente simili possono appartenere a persone identificate in stagioni diverse, perché le linee e l'energia della loro personalità le distingue anche gemelle identiche possono essere classificate da lui con archetipi diversi, per questo motivo!

L'altro punto di grande forza del suo metodo è che va oltre la distinzione basata sulla temperatura del colore ed infatti le sue palette sono sempre un mix di freddo e caldo, molto più realistiche rispetto ai colori naturali delle persone.

Nel 2021 ho testato l'archetipo Primavera e decisamente coglieva alcune dimensioni di me, come la vivacità e l'essere frizzante, ma era troppo "dolce", "ordinato" e non coglieva la parte più profonda, pensierosa, meno "fresca" di me. Sentivo che qualcosa mancava. Per un periodo ho esplorato addirittura l'Autunno! C'è un archetipo di Zyla chiamato Mellow Autumn, un autunno un po' freddino, con cui risuonavo parecchio. Ma i colori erano davvero parecchio lontani, gialli e arancioni non saranno mai realmente miei amici il bello di Zyla è che ti porta a scoprire che ci sono tanti colori che possono essere perfettamente passabili, ma ce ne sono alcuni specifici che sono davvero il tuo "meglio"!

E quindi con il supporto della community e molto altro studio, sono approdata ad un archetipo invernale, Playful Winter ossia un inverno con tendenze primaverili...esattamente al punto di partenza ma con molte rifiniture e sottigliezze in più! Infatti alla fine ciò che mi ha finalizzato in questo archetipo non sono stati solo i colori ma soprattutto le linee e lo stile!

Negli archetipi di Zyla ogni sotto-stagione è un modo di essere donna: se preso con un certo grado di interpretazione personale, penso possa essere davvero utile per comprendere le essenze che cerca di descrivere (ovviamente senza voler essere troppo letterali o si rischierà di essere despistati).

Su Pinterest ci sono molte immagini che permettono di farsi un'idea dei vari archetipi con i loro nomi.

Per me era molto importante, soprattutto in un periodo di vita molto instabile e incerto, "sapere chi sono" anche attraverso linee, colori e l'espressione della mia energia. Lo considero appieno un esercizio di auto-consapevolezza e fra tutte una lezione importante è stata che comunque il punto di vista di qualcuno sulla nostra realtà sarà sempre il suo. Non aspetto più che sia qualcuno da fuori a "dirmi chi sono" , ma mi riapproprio della mia essenza, qualcosa che Zyla stesso incoraggia! (e che non ero ancora arrivata a fare nemmeno tra i suoi archetipi prima di giungere a quello invernale).

Infatti nel suo libro parla proprio di "claim your archetype", ovvero "appropriati" del tuo archetipo, annuncialo come tuo, scegli quello che senti che ti appartiene.

E per me reclamare l'inverno è stato come tornare a casa

Se ne volete sapere di più, non esitate a fare domande!
Conoscete già il sistema di Zyla? Vi siete riconosciute in un AT?