Gli aspetti psicologici dell'infertilità
+16
Keira
Jessica
sea
Dulcinea Del Toboso
Jessyca
fiordiloto
Silvia Mimosa
Zara
ettav
luisav
mulan
mimi
sere
Jillian
Julie
June
20 partecipanti
Pagina 3 di 5
Pagina 3 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
June, non sei affatto crudele....sei semplicemente umana
Io l'ho vissuta dalla parte "opposta" nel senso che alcuni amici che hanno difficoltà a concepire si sono un po' allontanati da quando sono rimasta incinta. Io ho capito e ho dato i giusti tempi.
Penso che siano situazioni in cui non è colpa di nessuno, è solo la vita che è così e tutto quello che provi è comprensibile. Ora sei riuscita ad assimilare la notizia?
Io l'ho vissuta dalla parte "opposta" nel senso che alcuni amici che hanno difficoltà a concepire si sono un po' allontanati da quando sono rimasta incinta. Io ho capito e ho dato i giusti tempi.
Penso che siano situazioni in cui non è colpa di nessuno, è solo la vita che è così e tutto quello che provi è comprensibile. Ora sei riuscita ad assimilare la notizia?
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Cara, pur avendo una figlia ti assicuro che anche io dopo le mie ultime vicissitudini mi sento come te.
A me l'arrivo dei secondi altrui psicologicamente mi distrugge. La mamma del miglior amichetto di mia figlia è in attesa del secondo, e tutte le volte che ci vediamo sto malissimo...vorrei scappare.
Nascono spontanee le domande " Perchè a lei si e a me no....oppure...perchè mia figlia che vorrebbe un fratellino forse non l'avrà mai e chi non lo richiede se ne ritrova magari anche più di uno?"
Ecco....in questo periodo ho intorno tantissime persone che sono riuscite a "completare" la loro famiglia e anche di più.
Sono felice per loro...ma sto malissimo per me.
La mia estetista ha partorito da circa un mesetto la seconda....guardo tutti i giorni la sua foto del profilo su wa lei raggiante con il primo e la seconda tra le braccia...non ho ancora trovato il coraggio di farle gli auguri...e non perchè non sia felice per lei....ma perchè sto troppo male per me.
Ad esempio...non riesco più a leggere in questo forum un racconto di parto...mi fa troppo male. Avendo io vissuto un parto abortivo....leggendo i racconti di parto vi viene un groppo alla gola da stare malissimo per giorni. Allora evito...anche se vorrei tanto....
Quindi non sentirti sola in questi sentimenti contrastanti
A me l'arrivo dei secondi altrui psicologicamente mi distrugge. La mamma del miglior amichetto di mia figlia è in attesa del secondo, e tutte le volte che ci vediamo sto malissimo...vorrei scappare.
Nascono spontanee le domande " Perchè a lei si e a me no....oppure...perchè mia figlia che vorrebbe un fratellino forse non l'avrà mai e chi non lo richiede se ne ritrova magari anche più di uno?"
Ecco....in questo periodo ho intorno tantissime persone che sono riuscite a "completare" la loro famiglia e anche di più.
Sono felice per loro...ma sto malissimo per me.
La mia estetista ha partorito da circa un mesetto la seconda....guardo tutti i giorni la sua foto del profilo su wa lei raggiante con il primo e la seconda tra le braccia...non ho ancora trovato il coraggio di farle gli auguri...e non perchè non sia felice per lei....ma perchè sto troppo male per me.
Ad esempio...non riesco più a leggere in questo forum un racconto di parto...mi fa troppo male. Avendo io vissuto un parto abortivo....leggendo i racconti di parto vi viene un groppo alla gola da stare malissimo per giorni. Allora evito...anche se vorrei tanto....
Quindi non sentirti sola in questi sentimenti contrastanti
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Grazie a tutte, mi ha fatto davvero bene sfogarmi qui. Ho cominciato a parlarne sdrammatizzando sulla mia naturale invidia, finché non sono riuscita a dirlo a lei. Le ho mandato un messaggio con scritto "Tesoro, l'invidia da parte mia è inevitabile ma è più grande la felicità per il miracolo che è successo e per il bene che ti voglio!". Questo, credo, ha sbloccato la situazione. Era un po' che non parlavamo a tu per tu. Lì mi ha risposto semplicemente "Grazie" ma qualche giorno dopo ha iniziato a cercarmi e abbiamo ricominciato a parlare tranquillamente.
Anzi, ho iniziato a darle qualche dritta sugli esami prenatali che le erano sfuggiti e mi ha ringraziato.
Io frequento una comunità religiosa in cui la fertilità si esprime in tutto il suo splendore! Nello stesso anno in cui ci siamo sposati io e Astro si sono sposate altre quattro coppie. Ora siamo all'attivo di 14 pargoli!!!
All'inizio è stato terribile vedere una gravidanza dopo l'altra, ma verso il numero 7 ho iniziato a digerirla, anche se non mi sono mai offerta come baby sitter!
Poi hanno iniziato a figliare i fratellini minori dei miei amici, quelli che avevo visto giocare con la Barbie e con le macchinine. Ho digerito anche questa.
Ora devo digerire i miracoli di chi condivideva la mia condizione.
Alla fine si tratta sempre di elaborare e... male che vada arriverà 'sta menopausa e potrò fare la zia/nonna disponibile!
Anzi, ho iniziato a darle qualche dritta sugli esami prenatali che le erano sfuggiti e mi ha ringraziato.
Io frequento una comunità religiosa in cui la fertilità si esprime in tutto il suo splendore! Nello stesso anno in cui ci siamo sposati io e Astro si sono sposate altre quattro coppie. Ora siamo all'attivo di 14 pargoli!!!
All'inizio è stato terribile vedere una gravidanza dopo l'altra, ma verso il numero 7 ho iniziato a digerirla, anche se non mi sono mai offerta come baby sitter!
Poi hanno iniziato a figliare i fratellini minori dei miei amici, quelli che avevo visto giocare con la Barbie e con le macchinine. Ho digerito anche questa.
Ora devo digerire i miracoli di chi condivideva la mia condizione.
Alla fine si tratta sempre di elaborare e... male che vada arriverà 'sta menopausa e potrò fare la zia/nonna disponibile!
June- Numero di messaggi : 1982
Età : 45
Data d'iscrizione : 02.08.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Cara capisco ogni tua parola. Io quast'anno mi sono anche dovuta sorbire paternali di colleghe che, non conoscendo ovviamente i miei trascorsi,che spesso mi chiedevano perchè della scelta del figlio unico....addirittura un giorno una collega mi ha fatto una mezza paternale dicendomi "lo sai che il figlio unico a scuola è visto come un bambino problematico e viziato"...io così
Io non racconto a tutti....ingoio e vado avanti.
Spesso quello che mi fa male , malissimo è proprio questa superficialità di chi ti sta intorno, che giudica senza sapere....che pensa che siccome uno ce l'hai allora è probabilmente una scelta il fatto che non ne hai un altro.Non pensano mai, mai,mai che alla base ci possano essere dei problemi, delle tragedie, del dolore.
Chi ha avuto dei figli con facilità, chi non è mai passato attraverso il dolore dell'aborto da per scontato che i figli arrivino. Che il problema sia l'infertilità ci arrivano forse per una coppia che non ha figli, ma l'infertilità secondaria non è assolutamente concepita.
Spesso anche a Chiara vengono fatte battute infelici sul perchè lei non abbia fratellino/sorellina..."chiedilo alla mamma e al papà, vedrai che te lo fanno"....certo ....fosse così semplice....l'avrei già fatto e non avrei addosso un carico di dolore che pesa un macigno.
Quante pugnalate riceviamo ogni giorno cara...quante....io ormai non le conto più.
Spesso mi viene la voglia di rispondere a queste persone insensibili e indiscrete raccontando quello che mi è accaduto....e poi voglio vedere se sta gente non sprofonderebbe dalla vergogna.
Tutto va elaborato, ma non è semplice per niente.......
Io non racconto a tutti....ingoio e vado avanti.
Spesso quello che mi fa male , malissimo è proprio questa superficialità di chi ti sta intorno, che giudica senza sapere....che pensa che siccome uno ce l'hai allora è probabilmente una scelta il fatto che non ne hai un altro.Non pensano mai, mai,mai che alla base ci possano essere dei problemi, delle tragedie, del dolore.
Chi ha avuto dei figli con facilità, chi non è mai passato attraverso il dolore dell'aborto da per scontato che i figli arrivino. Che il problema sia l'infertilità ci arrivano forse per una coppia che non ha figli, ma l'infertilità secondaria non è assolutamente concepita.
Spesso anche a Chiara vengono fatte battute infelici sul perchè lei non abbia fratellino/sorellina..."chiedilo alla mamma e al papà, vedrai che te lo fanno"....certo ....fosse così semplice....l'avrei già fatto e non avrei addosso un carico di dolore che pesa un macigno.
Quante pugnalate riceviamo ogni giorno cara...quante....io ormai non le conto più.
Spesso mi viene la voglia di rispondere a queste persone insensibili e indiscrete raccontando quello che mi è accaduto....e poi voglio vedere se sta gente non sprofonderebbe dalla vergogna.
Tutto va elaborato, ma non è semplice per niente.......
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Un mesetto fa ho letto questo articolo, lo condivido con voi: Mind your own womb e vi abbraccio
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Zara, è bellissimo, grazie!
Sea, tesoro, non immaginavo quello che può succedere con l'infertilità secondaria. Ora come ora nessuno azzarda una battuta o un consiglio verso di noi, anzi: il fatto che io abbia scoperto la gravidanza della mia amica al quinto mese dimostra chiaramente che la rete sociale protegge la coppia sterile da notizie potenzialmente dolorose.
I tempi in cui mi chiedevano "Sei incinta? Ancora no?" sono lontani, grazie a Dio. Allora avevo da combattere con un matrimonio in crisi oltre all'infertilità e praticamente pioveva sul bagnato.
Poi la terapia di coppia mi ha fatto un grande servizio: mi ha insegnato a parlare. Chi mi conosce da poco (e con la scuola capita tutti gli anni) prima o poi si stupisce che una donna espansiva, allegra e innamorata dei bambini a cui insegna non ne abbia di propri, quindi prima o poi la domanda arriva "Hai figli?".
Ho imparato a scodellare subito la situazione, così mi metto al riparo da "Eh certo, sei precaria!" "Eh ma guarda che 36 non sono pochi come sembrano!" e simili. Dico semplicemente "Non ne sono venuti! Stiamo provando l'adozione".
A qualcuno può sembrare un'esposizione in piazza dei panni sporchi ma secondo me è una tutela per me e per chi parla con me, così lui non fa gaffe ed io non devo ingoiare rospi. Anzi, a quel punto partono storie sui parenti che hanno adottato e quanto sono felici.
Si, l'inconveniente è che ci sta sempre l'aneddoto di quella che appena è andata a prendere la bambina è rimasta incinta, ma tutto sommato la mitologia non ha mai ucciso nessuno!
Voglio dire: certo che può succedere, soprattutto a chi non monitora il ciclo o a chi si fa un'ossessione del figlio biologico: magicamente appena la tensione si abbassa l'ovulo riparte, si fa l'amore come da fidanzati e il "miracolo" può succedere.
Chicca raccontatami da una famiglia adottiva: alcuna coppie adottanti, quando si è avvicinato il momento fatidico di partire per andare a prendere il bambino, hanno iniziato a prendere precauzioni perché il giudice blocca l'iter in caso di gravidanza! Roba da pazzi!
Sea, tesoro, non immaginavo quello che può succedere con l'infertilità secondaria. Ora come ora nessuno azzarda una battuta o un consiglio verso di noi, anzi: il fatto che io abbia scoperto la gravidanza della mia amica al quinto mese dimostra chiaramente che la rete sociale protegge la coppia sterile da notizie potenzialmente dolorose.
I tempi in cui mi chiedevano "Sei incinta? Ancora no?" sono lontani, grazie a Dio. Allora avevo da combattere con un matrimonio in crisi oltre all'infertilità e praticamente pioveva sul bagnato.
Poi la terapia di coppia mi ha fatto un grande servizio: mi ha insegnato a parlare. Chi mi conosce da poco (e con la scuola capita tutti gli anni) prima o poi si stupisce che una donna espansiva, allegra e innamorata dei bambini a cui insegna non ne abbia di propri, quindi prima o poi la domanda arriva "Hai figli?".
Ho imparato a scodellare subito la situazione, così mi metto al riparo da "Eh certo, sei precaria!" "Eh ma guarda che 36 non sono pochi come sembrano!" e simili. Dico semplicemente "Non ne sono venuti! Stiamo provando l'adozione".
A qualcuno può sembrare un'esposizione in piazza dei panni sporchi ma secondo me è una tutela per me e per chi parla con me, così lui non fa gaffe ed io non devo ingoiare rospi. Anzi, a quel punto partono storie sui parenti che hanno adottato e quanto sono felici.
Si, l'inconveniente è che ci sta sempre l'aneddoto di quella che appena è andata a prendere la bambina è rimasta incinta, ma tutto sommato la mitologia non ha mai ucciso nessuno!
Voglio dire: certo che può succedere, soprattutto a chi non monitora il ciclo o a chi si fa un'ossessione del figlio biologico: magicamente appena la tensione si abbassa l'ovulo riparte, si fa l'amore come da fidanzati e il "miracolo" può succedere.
Chicca raccontatami da una famiglia adottiva: alcuna coppie adottanti, quando si è avvicinato il momento fatidico di partire per andare a prendere il bambino, hanno iniziato a prendere precauzioni perché il giudice blocca l'iter in caso di gravidanza! Roba da pazzi!
June- Numero di messaggi : 1982
Età : 45
Data d'iscrizione : 02.08.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Grazie mille Zara, è davvero bellissimo e io abbraccio anche te
Junina io invece quello che non mi spiego e non accetto è perchè debba per forza arrivare la domanda
io quando mi ritrovo davanti a queste situazioni ho imparato a starmi zitta e magari farmi nella mia testa le mille possibilità....e a rispettare in silenzio tutte le varianti possibili!!!
Solitamente chi chiede non sa neanche cosa significhi vivere certe cose, chi chede è solitamente colei a cui è andato tutto liscio.
Io invece ho scelto di non dire a tutti, primo perchè dovrei andare a spiattellare cose molto dolorose che fa male in primis anche a me andare a raccontare e poi se dico un generico "non ne sono più arrivati" i commenti si sprecano tipo " Ma come ne hai già una e anche sana" oppure " Forse non vi state impegnando abbastanza" fino ad arrivare alla chicca " Forse dovresti cambiare ginecologo...è sicuramente colpa sua che ti sta seguendo male"....o anche " E' perchè or ce l'hai grande e non hai voglia di ricominciare...hai aspettato troppo"...ed altre amenità.E allora li dovrei aprofondire e non mi va. Non mi va perchè se poi racconto di più c'è anche chi sminuisce quel di più.....tipo se racconto degli aborti mi è capitato mi dicessero " Bhè dovevi stare a casa da lavorare...io sono rimasta a casa dal giorno del test".
Quindi io di base sorrido, faccio spallucce ed ingoio...perchè potrei espormi a giudizi ancora più dolorosi e ho imparato a proteggermi.
E' che di base la gente a mio parere dovrebbe imparare a starsi zitta e a pensare che dietro all'apparenza potrebbe esserci anche una situazione molto difficile
Junina io invece quello che non mi spiego e non accetto è perchè debba per forza arrivare la domanda
io quando mi ritrovo davanti a queste situazioni ho imparato a starmi zitta e magari farmi nella mia testa le mille possibilità....e a rispettare in silenzio tutte le varianti possibili!!!
Solitamente chi chiede non sa neanche cosa significhi vivere certe cose, chi chede è solitamente colei a cui è andato tutto liscio.
Io invece ho scelto di non dire a tutti, primo perchè dovrei andare a spiattellare cose molto dolorose che fa male in primis anche a me andare a raccontare e poi se dico un generico "non ne sono più arrivati" i commenti si sprecano tipo " Ma come ne hai già una e anche sana" oppure " Forse non vi state impegnando abbastanza" fino ad arrivare alla chicca " Forse dovresti cambiare ginecologo...è sicuramente colpa sua che ti sta seguendo male"....o anche " E' perchè or ce l'hai grande e non hai voglia di ricominciare...hai aspettato troppo"...ed altre amenità.E allora li dovrei aprofondire e non mi va. Non mi va perchè se poi racconto di più c'è anche chi sminuisce quel di più.....tipo se racconto degli aborti mi è capitato mi dicessero " Bhè dovevi stare a casa da lavorare...io sono rimasta a casa dal giorno del test".
Quindi io di base sorrido, faccio spallucce ed ingoio...perchè potrei espormi a giudizi ancora più dolorosi e ho imparato a proteggermi.
E' che di base la gente a mio parere dovrebbe imparare a starsi zitta e a pensare che dietro all'apparenza potrebbe esserci anche una situazione molto difficile
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Appunto, perché non lo fai?sea ha scritto:
Spesso mi viene la voglia di rispondere a queste persone insensibili e indiscrete raccontando quello che mi è accaduto....e poi voglio vedere se sta gente non sprofonderebbe dalla vergogna.
Ne beneficerebbero tutti.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Sono sicura che l'aver sperimentato una situazione dolorosa sviluppa l'empatia.
Quindi secondo me una donna che ha sperimentato un aborto o una qualche forma di infertilità non va a chiedere ad altri spiegazione sulle loro situazioni, perché conosce uno o più scenari che possono esserci dietro un'apparenza serena.
Quando ho raccontato del mio aborto, metà delle donne che hanno ascoltato hanno tirato un sospiro e poi mi hanno raccontato il loro. L'altra metà si è ammutolita e ha calato un velo di rispetto. Qualcuna ha aggiunto "Io sono stata fortunata".
Sea, io capisco che la tua prima perdita è stata molto più dolorosa di un raschiamento, e che la seconda ha rincarato la dose.
E' una tua scelta parlare o no dei tuoi due angeli, ma ti assicuro che le persone di solito sono ignoranti, non cattive: non devi raccontare i dettagli, ma puoi semplicemente dire che dopo la principessa hai perso due bambini. Non devi mica andare in giro con la tua cartella clinica!
Le persone sono ignoranti, ripeto, ma se sanno che sono morti due figli cambiano atteggiamento perché (in media) per queste cose esiste il rispetto. Un abbraccio fortissimo!
Quindi secondo me una donna che ha sperimentato un aborto o una qualche forma di infertilità non va a chiedere ad altri spiegazione sulle loro situazioni, perché conosce uno o più scenari che possono esserci dietro un'apparenza serena.
Quando ho raccontato del mio aborto, metà delle donne che hanno ascoltato hanno tirato un sospiro e poi mi hanno raccontato il loro. L'altra metà si è ammutolita e ha calato un velo di rispetto. Qualcuna ha aggiunto "Io sono stata fortunata".
Sea, io capisco che la tua prima perdita è stata molto più dolorosa di un raschiamento, e che la seconda ha rincarato la dose.
E' una tua scelta parlare o no dei tuoi due angeli, ma ti assicuro che le persone di solito sono ignoranti, non cattive: non devi raccontare i dettagli, ma puoi semplicemente dire che dopo la principessa hai perso due bambini. Non devi mica andare in giro con la tua cartella clinica!
Le persone sono ignoranti, ripeto, ma se sanno che sono morti due figli cambiano atteggiamento perché (in media) per queste cose esiste il rispetto. Un abbraccio fortissimo!
June- Numero di messaggi : 1982
Età : 45
Data d'iscrizione : 02.08.08
Re: Gli aspetti psicologici dell'infertilità
Non lo faccio per proteggermi...perchè in media esiste il rispetto...e in media esiste anche chi ti chiede i perchè e i percome...e spesso mi sono pentita di aver parlato.
Poi certo non è mica la regola....ci sono anche tante persone carine, sensibili e rispettose....ci sono state tantissime persone che mi hanno raccontato loro volta e di cui io ho accolto il dolore...ma prima di scucire ci penso 10 volte...prima sondo molto bene il terreno....
Poi certo non è mica la regola....ci sono anche tante persone carine, sensibili e rispettose....ci sono state tantissime persone che mi hanno raccontato loro volta e di cui io ho accolto il dolore...ma prima di scucire ci penso 10 volte...prima sondo molto bene il terreno....
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Pagina 3 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Argomenti simili
» Infezioni vaginali: aspetti psicologici
» I "numeri" dei metodi naturali: aspetti psicologici
» Anniversari psicologici
» I benefici psicologici della contraccezione naturale
» I "numeri" dei metodi naturali: aspetti psicologici
» Anniversari psicologici
» I benefici psicologici della contraccezione naturale
Pagina 3 di 5
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.