La contraccezione naturale è una scelta in controtendenza?

Ragazze, sono davvero giù...
Mi riempie di gioia il fatto di poter contare su di voi, amiche fertiline, ma da un altro punto di vista mi dispiace il fatto di poter contare solo su di voi...
In questi giorni mi è capitato di parlare con due mie amiche... E non hanno fatto altro che buttarmi giù giudicandomi sulla mia scelta di monitorare i cicli, dicendo che è una cosa stressante e che specialmente nella ricerca della gravidanza non aiuta il fatto di monitorare...
Mi hanno riempito di paranoie... Una, futuro medico pediatra, da quando sa che monitoro non fa altro che prendermi per il c*lo, dicendo che non serve a niente, che è uno stress inutile... L'altra mia amica, incinta di 4 mesi mi fa le lezioncine sul fatto che lei non ci ha pensato ed è successo lo stesso...
Mi sento un pesce fuor d'acqua...
Certo, io non ho iniziato a monitorare per ricercare una gravidanza, ma per evitarla...ma adesso perchè dovrei interrompere? Per me non è uno stress! E lo dimostra il fatto che non ho avuto temperature strane, non ho avuto ritardi dell'ovulazione per panico da stick... ho dei cicli chiari e prevedibili...
Perchè mi fanno sentire in colpa?
Perchè ho scelto un metodo che richiede un pochino di applicazione in più rispetto all'inghiottire un pillola?
Perchè adesso che sto cercando una gravidanza cercherò di mirare i rapporti in giorni particolari e non "lascerò fare a madre Natura"?
Mi fanno sentire un'aliena... Ho bisogno di voi ragazze... Tanto bisogno di amiche che smettano di giudicare le mie scelte "anticonformiste" e cerchino di capirmi...

Atam, ma il punto è..PERCHE' queste critiche ti fanno sentire in colpa o inadeguata?

Secondo me è questo il punto..anche a me ne fecero, ma smisero subito perchè le zittii in 5 secondi.o ci si confronta seriamente sennò...

E così sarà per molte scelte future che magari farai una volta incinta e poi mamma...io ho battagliato per l'ostetrica, per il parto in casa, per l'allattamento prolungato..ma le battaglia duravano poco.
IO ci credo, mi sono documentata ed ho visto i risultati sperati...chi mi critica lo faccia con cognizione di causa, sennò sono adulta e della mia salute, riproduttiva e/o contraccettiva ci penso io.

Poi io penso..ma perchè si critica una che si smazza per NON prendere ormoni e non lo si fa con una che non curante delle conseguenze prende pasticche per decenni? perchè si critica una che vuole dare il latte materno e non una che dà il LA?

perchè le criticanti a volte vengono messe davanti ai loro fallimenti "comodi" proprio a causa delle nostre scelte "difficili" e quindi attaccano per giustificare se stesse...forza....tira fuori le unghie, con serenità e sicurezza!

atam ha scritto:Ragazze, sono davvero giù...
Mi riempie di gioia il fatto di poter contare su di voi, amiche fertiline, ma da un altro punto di vista mi dispiace il fatto di poter contare solo su di voi...

Non ne capisco il motivo Atam...perchè cerchi l'approvazione delle tue amiche? Non trovi sia magico sapere come funzioni, sapere che quel giorno dovrai uscire di casa coppetta/assorbente munita? Che indipendente dalle temperature esterne, il tuo corpo ha una tb in base a che momento del ciclo sei?

atam ha scritto:L'altra mia amica, incinta di 4 mesi mi fa le lezioncine sul fatto che lei non ci ha pensato ed è successo lo stesso...

Nemmeno io ci pensavo il mio corpo quando cercavo Andrea, quindi non so quando ho concepito perchè non so quando ho ovulato. E adesso, credimi, vorrei saperlo e ricordarmelo!

atam ha scritto:ma adesso perchè dovrei interrompere?

Se anche tu sapessi perchè, ci riusciresti?? Io non ci riuscirei mai a tornare nell' "ignoranza"!

atam ha scritto:Perchè mi fanno sentire in colpa?

Questo mi sa che glielo permetti tu.

Io da quando sono entrata in questo mondo, mi sento una privilegiata; so cose che molte mie amiche/conoscenti/colleghe ignorano. Mi sento come se custodissi qualcosa di magico e speciale che si chiama "conoscenza e rispetto del mio corpo" e ne vado fiera! Nessuno riuscirà mai a farmi tornare indietro su questo!

Io forse sono poco di aiuto, perché non riesco a sentirmi "giudicata" per le mie scelte, non mi piego al pensiero degli altri. Io giudico le mie scelte e se ho fatto questa (della contraccezione naturale) è perché ci credo, e ci credo perché ho motivo di crederci, e nessuna opinione altrui può piegare un fatto scientifico (come il funzionamento del corpo femminile). Non è una fede, è scienza.

Se mai sarò io che giudico loro per non conoscere la scienza ma in realtà mi limito ad un sorriso bonario e un atteggiamento di lasciar-fare nei loro confronti, perché non conoscono, non capiscono, non sanno, non vogliono sapere, ma non è un problema (mio) se non vogliono farlo semplicemente siamo su binari differenti e va benissimo così!

Ed è la stessa cosa con i medici. Quando un endocrinologo a cui ho mostrato i miei grafici mi ha detto "in quanto medico la devo informare che questo metodo non è sicuro", gli ho fatto un sorriso bonario e gli ho fatto capire che non si doveva disturbare.
Sorridi e glissa. La chiave è non dipendere dall'approvazione degli altri, visto che non ce n'è bisogno, siamo noi che ce lo creiamo

Certo, sarebbe bello ricevere sempre approvazione e validazione dagli altri, ma in fondo, è forse necessaria per il successo (contraccettivo o riproduttivo) di questo metodo? O per beneficiare di tutto ciò che in più ha da offrire?
Anche questo fa parte di quel processo di empowerment che i metodi naturali rappresentano per una donna, poter essere matura, sicura e felice delle proprie decisioni!

Io credo che ci sia una profonda differenza tra il sentirsi giudicati e il piegarsi al pensiero degli altri.
Io sono convinta del fatto che le mie parole possano ferire, non sono della scuola "se sei ferito è un problema tuo". E naturalmente, ci sono parole e atteggiamenti che mi feriscono, dovuti probabilmente alla disattenzione e alla poca sensibilità che queste due persone hanno dimostrato nei miei confronti. Io ho le mie convinzioni e queste non sono in discussione, specialmente quando non ci sono argomenti! Il punto è proprio quello che diceva Leila:

Leila ha scritto:
Poi io penso..ma perchè si critica una che si smazza per NON prendere ormoni e non lo si fa con una che non curante delle conseguenze prende pasticche per decenni? perchè si critica una che vuole dare il latte materno e non una che dà il LA?

Odio quando mi vengono fatte le lezioncine! Anche perchè è una cosa che io non faccio mai! Poi, diciamoci la verità: siamo tutti bravi a parlare quando si tratta delle scelte degli altri.

La reazione che "a caldo" ho davanti ai contrasti con le persone è una sola: smettere di parlare dell'argomento "contraccezione naturale".

La prossima volta che qualcuna mi dice "sto incominciando a prendere la pillola" oppure "il gine mi ha consigliato la spirale" dirò: "Ok, la vita è la tua, buon pro ti faccia!", invece di preoccuparmi per la loro salute e comunicare che esiste un'alternativa naturale ma soprattutto sicura.

La prossima volta che qualcuna mi dice "ho concepito il giorno X, perchè ho fatto sesso non protetto quel giorno" risponderò: Si, hai ragione, si concepisce il giorno del rapporto, non il giorno dell'ovulazione!

La prossima volta che uno (futuro pediatra) mi dirà: "Ma vedi che si può restare incinta anche dopo giorni dall'ovulazione" dirò: -.-"...no...in questo caso non dirò niente.

Io sono contenta della decisione che ho preso rispetto al metodo contraccettivo. Perchè è il metodo giusto per me. So che non è "quello giusto" per tutte. E non ammorbo nessuno cercando di convincere a provare! E allora, che la gente capisca che a farsi i fatti propri ci si guadagna, o perlomeno si evita di perdere!

atam ha scritto:Io credo che ci sia una profonda differenza tra il sentirsi giudicati e il piegarsi al pensiero degli altri, Panic

Ma il fatto è che queste persone, con le loro parole, stanno esprimendo un loro giudizio. E questo chiaramente non è bello, non è corretto, e non ci piace (e nella fattispecie di questo argomento, è anche stupido, perché sono loro a essere in errore). Ma siccome non possiamo impedire a queste persone di essere scorrette, non possiamo prevenirle in questa loro azione, il modo migliore di difenderci è fare in modo che le loro parole non vadano a segno, che cadano nel vuoto Non possiamo impedire loro di giudicarci, ma possiamo evitare che le loro parole ci pieghino, questo intendevo.

E con "sorridi e glissa" non intendo suggerirti di dargli ragione, dicendo "sì, è come dici tu", perché appunto, questo per me è piegarsi alla loro intenzione (perché anche se dentro non condividi, non guadagni nulla a fargli credere di essere d'accordo). Se giudicano, io punto su altro: sul fargli capire che il loro pensiero non mi interessa, che se non ci può essere confronto intellettualmente onesto, allora non ci sarà confronto proprio. Non intendo "dagliela vinta"!!

Farò un corso accelerato di "tecniche di glissato"

In ogni caso: il cuore della questione è quello che hai sottolineato nello scorso post: qui non è in discussione un'opinione, o una scelta di fede. Anzi, qui non è in discussione un bel niente! Non si possono avere opinioni su una verità scientifica, è vera. Punto. Non c'è confronto, proprio perchè, come hai detto tu, l'essere d'accordo o no non compromette minimamente l'applicazione del metodo.

Come diceva Voltaire : "Quando un argomento è chiaro è impossibile che ne nascano partiti o fazioni, non si è mai discusso se c'è il sole a mezzogiorno"

Forse, Atam, tu volevi semplicemente condividere la tua tristezza per il non sentirti capita da due persone amiche, e cercavi sostegno e conforto dove sai (su quest'argomento in particolare) di essere capita.
Io non so se ho fatto una scelta intelligente o vigliacca nel decidere (per ora) di non parlare del metodo alle mie amiche. So benissimo quali sarebbero le critiche, e da un certo punto di vista non mi arrabbio neppure più di tanto a pensarci perché anch'io, fino a poco tempo fa, condividevo l'opinione che i metodi naturali siano inefficaci.
Il mio consiglio è quello di pensare che la loro è soltanto ignoranza (come lo era la mia) e credo sia importante che tu faccia capire loro che la scelta è tua, che tu sei sicura di ciò che fai e che gradiresti accettassero le tue decisioni. In fondo, questa è la base del rispetto. La cosa bella, come dice PQ, è che per far passare questi concetti, forse non c'è neppure bisogno di tante parole.

Anche a me capita di parlare della mia scelta contraccettiva e subito la reazione delle persone è stupore, mi guardano come provenissi da un altro pianeta, così -->
Mi prendo sempre la briga di spiegare, chiarificare, portare esempi convincenti al mio interlocutore, anche alla mia ginecologa, se necessario. Devo dire che molte persone mi ascoltano e mi credono. Voglio diffondere questa conoscenza che ho acquisito, perché non voglio che altre donne brancolino nel buio dell'ignoranza, poiché questo porterà loro a danneggiare il proprio corpo. Quante donne, per un rapporto non protetto, assumono la pillola del giorno dopo e magari sono in fase luteale...
Forse grazie all'ausilio di questo forum e del corso di metodo sintotermico che ho frequentato, mi sento spalleggiata e certa della scientificità di questa scelta contraccettiva. Inoltre, monitorare il ciclo aiuta anche a capire la salute femminile, come ad esempio, se ci sono problemi di tipo ormonali...etc.
Per divulgare questa conoscenza ho deciso di tenere una rubrica sul giornale della mia città e devo dire che anche la direttrice responsabile, a volte, ha delle curiosità e mi chiede consiglio.
Mai demordere Atam, forza, la conoscenza è una delle armi migliori.

Credo Atam che questo sia in un certo senso un percorso obbligato, quando si esce da tutto quello considerato "normale" per la massa ( o il gregge, come preferisci ).
Si impara a farci il callo, a non starci male e soprattutto a non sprecare parole per chi non le merita, forse giusto quel paio che servono a proteggerci da consigli non richiesti. Io l'ho messo in pratica negli anni, sia per come mangio, per come sono, per quanto ho allattato... ho sperimentato alla perfezione quello che diceva Leila

perchè le criticanti a volte vengono messe davanti ai loro fallimenti "comodi" proprio a causa delle nostre scelte "difficili" e quindi attaccano per giustificare se stesse

Questa è una verità assoluta... chi non sa, chi rode, chi invidia, si irrita di fronte alla consapevolezza e serenità altrui. E cerca di screditare quello che gli altri fanno per non sentirsi in difetto. E' uno degli atteggiamenti femminili che più mi fanno inorridire, ma negli ultimi anni ho imparato che è molto diffuso.
E quindi non ti curare troppo di loro. Incontrerai anche persone con cui condividere percorso e saperi, con cui confrontarti senza sentirti giudicata.
Con gli altri, assolutamente come dice PQ sorridere e glissare. Io soprattutto, sorrido e maledico e non sai quante volte, ogni giorno! Ma davvero, non lasciare che ti feriscano.