Interruzione volontaria di gravidanza: la legge 194 in via di estinzione

Cresce il numero di ginecologi obiettori di coscienza, che quindi possono essere esentati dal praticare interruzioni volontarie di gravidanza.
I pochi professionisti che restano vengono confinati a operare solo in questo settore, con pesanti contraccolpi per il loro benessere, e quindi efficienza, lavorativa.
Le donne restano sempre più sole nel confronto con la maternità non scelta, intrappolate in un anacronismo bigotto che rischia di compromettere i loro diritti.
I dettagli in questo articolo:
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/reportage/2011/10/20/news/tra_cinque_anni_in_italia_non_si_potr_pi_abortire-23528725/

Che ne pensate?

Panicqueen ha scritto:
I pochi professionisti che restano vengono confinati a operare solo in questo settore, con pesanti contraccolpi per il loro benessere, e quindi efficienza, lavorativa.

che tristezza...è anche per questo che gli obiettori sono sempre di più. ritrovarsi a fare solo quello, anche se si è favorevoli, non deve essere proprio una passeggiata di salute

Penso che è allucinante leggere cose simili nel 2011.
Penso che un uomo o una donna che decidono di intraprendere un lavoro dovrebbero accettarne tutti gli aspetti e riflettere bene prima di intraprenderlo su quelli che sono gli aspetti etici del mestiere.
Penso che le donne dovrebbero avere il diritto di autodeterminarsi, di decidere cosa è meglio per loro. E invece in questo stato (a)sociale e bigotto non si sa più per cosa lottare, perchè non si sa nemmeno da che parte cominciare.
Se esiste il diritto ad interropere volontariamente la gravidanza, lo Stato lo deve garantire, questo diritto. E non si capisce perchè debba vincere il diritto del medico di scegliere e non il diritto della donna (parte debole della situazione) a decidere cosa sia meglio per se. Così alla fine, si perde tutti.

Non ho ancora letto l'articolo ma non dovrebbe essere garantito per legge il "servizio" in ogni azienda ospedaliere? Cioè in ogni struttura non dovrebbe esserci almeno un medico non obiettore?

L'ho letta anch'io ieri e trovo che sia una cosa possibile solo in un paese incivile. Una violazione dei diritti umani a tutti gli effetti.

Green, l'articolo spiega proprio che a quell'unico obiettore, poi tocca una carriera fatta solo di aborti, una cosa veramente ingiusta. Motivo per cui ora obiettano anche i non-obiettori.
Io credo che sia proprio la possibilità di obiezione di coscienza, a dover essere tolta. I ginecologi che non si sentono di praticare aborti, vadano a lavorare nelle cliniche religiose!!!

Mi trovo d'accordo con Eli al 200%. L'obiezione di coscienza per come la vedo io non ha ragione di esistere. Se come futuro medico ginecologo pensi di non potercela fare psicologicamente allora sceglieti un altro mestiere o quanto meno un'altra specialzzazione.

Fa rabbia perchè spesso gli obiettori lo sono solo in ospedale,ma poi operano in privato nel loro studio!
Detto questo,mi spaventa anche una cosa(e un po capisco i veri obiettori)che gli aborti siano davvero troppi...
Il problema non credo stia solo nel diritto di scegliere della propria gravidanza,ma il fatto è che ancora oggi troppe donne hanno rapporti non protetti incorrendo più di una volta in un aborto,che spesso viene preso come rimedio,manco fosse una pillola per il mal di testa!
Quanti aborti si potrebbero evitare?
Capisco se è un fuori programma come un preservativo rotto,una violenza,un metodo contraccettivo che non ha funzionato....

In realtà in quell'articolo, se lo hai letto, si parla proprio del fatto che gli aborti entro la 12 settimana siano in netta diminuzione. Sono in aumento le ITG, interruzioni terapeutiche di gravidanza, quelle fatte dopo la 22 settimana, per gravi patologie fetali. Chi si sente di giudicare? Chi si sente di decidere per una donna, una famiglia?
L'aborto è LEGALE, è una scelta a cui la donna ha il diritto di ricorrere. Al di là di ogni personale valutazione morale, con l'obiezione di coscienza (spesso tattica, furba, pigra, ITALIANA insomma) si va a ledere un diritto, tra l'altro faticosamente guadagnato.

Si si,l'ho letto ovviamente...
Io infatti non ho giudicato l'aborto,ma chi lo fa con leggerezza...
Perché sono d'accordo che spesso l'obiezione di coscienza è spesso una tattica,infatti l'ho scritto...
Però io conosco anche ginecologi stanchi di vedere le stesse persone abortire nel giro di pochi anni 5 volte!è assurdo!

In ogni caso,nonostante ciò non sono contro l'aborto,ci mancherebbe,anche perchè seppure preso sotto gamba per alcune donne,negarlo significherebbe alimentare aborti in casa da chissà chi come accadeva una volta,con grossi rischi per le donne stesse..

Però io credo anche si tratti di una percentuale davvero piccola, quella delle donne che si sottopongono a IVG più volte.
Quello che mi ha lasciata sconvolta l'anno scorso è stata la vicenda tristissima di una mia collega che ha peregrinato giorni per ospedali (ormai oltre la ventesima settimana), dopo aver scoperto un'anomalia cromosomica del feto, che probabilmente si sarebbe tradotta in un figlio ridotto a vegetale. Alla fine si è rivolta ad una clinica privata a 150 km da qui.
Trovo allucinante che nel 2011 non vi sia altro modo di far abortire una donna alla 22esima settimana in modo diverso dal travaglio classico. E' un'agonia.
Non esiste assistenza psicologica per queste donne, e soprattutto, nel caso di IVG nelle giovani non esiste nessun servizio in grado di accompagnare la donna nel post, magari educandola ad una sessualità consapevole. Ma poi in Italia what's sessualità consapevole?!