Educazione dei bambini
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Re: Educazione dei bambini
Vedo che le mie parole hanno dato il là ad un discorso molto interessante e quindi credo di dover approfondire meglio il mio "bisogna metterli in riga fin dal piccoli!"
Innanzitutto dalla mia esperienza di mamma ho dedotto questo:
1. come dicevo nella fase 1-2 anni i bambini spesso comunicano attraverso morsi, dita negli occhi, insomma forme violente. Siamo noi che dobbiamo fargli capire che non è necessario far male. Il metodo migliore è guardare negli occhi il bambino e dire no. Se il bimbo non capisce anche solo il gesto delle bo bo sulle manine, fa capire che non deve farlo.
2. nella fase 2-3 anni i capricci sono all'ordine del giorno. Noi genitori del nido, abbiamo avuto un incontro con una pedagogista che ci ha spiegato che questa fase viene vissuta in due momenti, fra i 2-3 anni e durante l'adolescenza. Questo perché il bambino vuole avere autonomia e non vuole sentire dire dai genitori quello che deve e non deve fare. Il trucco è non perdere la pazienza. Se si è in casa, si lascia il bambino sbollire da solo, lasciando solo nella stanza. Ignorare. Se si è in mezzo alla strada, parlando a voce normale si dice al bambino di piantarla ma comunque non ci si mette a discutere con lui.
Ovviamente durante questo incontro la parola sculacciata non è stata mai detta.
Secondo me una sculacciata non fa male a nessuno.
Quando vado a trovare mio padre al cimitero, spesso lo ringrazio delle sberle che mi ha dato.
Ora non intendo dire che bisogna picchiarli dalla mattina alla sera, ma sono completamente contraria all'estremismo: i genitori come non devono abusare della violenza, non devono abusare anche dell'amore. Vedo tanti genitori che non sgridano nemmeno i bambini, che mentre fanno cose decisamente pericolose dicono "amore non si fa".
Vi lascio questa esperienza per farvi capire che i metodi troppo soft alla fine provacono troppi danni:
io abito al piano rialzato e sopra di me ho 3 piani. All'ultimo piano c'è una famiglia numerosa. Uno dei figli quando aveva circa 3 anni lanciava dal balcone oggetti vari. Noi condomini ci siamo sempre lamentati perché poteva provocare dei danni seri. Non ho mai visto né sentito qualcuno che diceva che i genitori riprendevano il bambino. Insomma arrivato a 7 anni, mentre il padre dormiva, il bambino è caduto dalla finestra. Stiamo parlando di un volo di almeno 10 metri. I suoi fratelli più piccoli erano in casa, il padre non si è accorto di nulla. Per fortuna la figlia del mio vicino è infermiera e l'ha soccorso subito e per fortuna è caduto sul prato e non sul marciapiede. Insomma si è rotto diverse ossa, lo stomaco e dopo mesi in ospedale si sono accorti che i polmoni erano schiacciati ed ha subito una tracheotomia (si scrive così?). E' tornato a casa dopo oltre 6 mesi di ospedale. Quando l'ho visto ho pensato che fosse un miracolo.
Ora, qui il caso è estremo perché i genitori non guardano neanche i bambini se però a 3 anni gli avessero fatto capire che era pericoloso lanciare le cose, stare in piedi sugli sgabelli, ecc. forse non sarebbe successo niente.
Leila io ti capisco in pieno, sono d'accordo nel chiedere scusa ai bambini, mi capita di farlo di dire "bambini la mamma ha esagerato e non doveva dire quelle parole" e penso che quelle mamme che dicono che non bisogna chiedere mai scusa ai bambini probabilmente sono persone che non chiedono mai scusa a nessuno. Anche noi sbagliamo.
Il problema principale è che manca il tempo ed io che sto crescendo questi bambini, correndo dalle 5.45 della mattina ad almeno le 8 di sera, trovandomi con 4 persone da gestire in casa e fare tutto da sola (mio marito mi aiuta davvero poco), mi rendo conto che vorrei più tempo per stare con i miei figli ma a volte la mattina alle 6.30 quando iniziano a fare i capricci, vorrei ascoltarli, consolarli, e prendermi tutto il tempo per loro, ma purtroppo non lo posso fare.
Per questo ti capisco in pieno Leila però resta il fatto che i limiti e l'educazione devono esserci. Noi siamo state cresciute con metodi troppo rigidi, mentre i ragazzini che ci sono in giro adesso hanno troppe libertà e spesso e volentieri sono dei gran maleducati.
Insomma in questo prima fase, preferisco inquadrarli un po', bilanciando le sgridate con le coccole, spesso piangono disperati ed io alla fine con un abbraccio risolvo, però non posso permettergli di fare tutto quello che hanno in mente. Questo per il loro bene, il loro futuro e la loro educazione.
Innanzitutto dalla mia esperienza di mamma ho dedotto questo:
1. come dicevo nella fase 1-2 anni i bambini spesso comunicano attraverso morsi, dita negli occhi, insomma forme violente. Siamo noi che dobbiamo fargli capire che non è necessario far male. Il metodo migliore è guardare negli occhi il bambino e dire no. Se il bimbo non capisce anche solo il gesto delle bo bo sulle manine, fa capire che non deve farlo.
2. nella fase 2-3 anni i capricci sono all'ordine del giorno. Noi genitori del nido, abbiamo avuto un incontro con una pedagogista che ci ha spiegato che questa fase viene vissuta in due momenti, fra i 2-3 anni e durante l'adolescenza. Questo perché il bambino vuole avere autonomia e non vuole sentire dire dai genitori quello che deve e non deve fare. Il trucco è non perdere la pazienza. Se si è in casa, si lascia il bambino sbollire da solo, lasciando solo nella stanza. Ignorare. Se si è in mezzo alla strada, parlando a voce normale si dice al bambino di piantarla ma comunque non ci si mette a discutere con lui.
Ovviamente durante questo incontro la parola sculacciata non è stata mai detta.
Secondo me una sculacciata non fa male a nessuno.
Quando vado a trovare mio padre al cimitero, spesso lo ringrazio delle sberle che mi ha dato.
Ora non intendo dire che bisogna picchiarli dalla mattina alla sera, ma sono completamente contraria all'estremismo: i genitori come non devono abusare della violenza, non devono abusare anche dell'amore. Vedo tanti genitori che non sgridano nemmeno i bambini, che mentre fanno cose decisamente pericolose dicono "amore non si fa".
Vi lascio questa esperienza per farvi capire che i metodi troppo soft alla fine provacono troppi danni:
io abito al piano rialzato e sopra di me ho 3 piani. All'ultimo piano c'è una famiglia numerosa. Uno dei figli quando aveva circa 3 anni lanciava dal balcone oggetti vari. Noi condomini ci siamo sempre lamentati perché poteva provocare dei danni seri. Non ho mai visto né sentito qualcuno che diceva che i genitori riprendevano il bambino. Insomma arrivato a 7 anni, mentre il padre dormiva, il bambino è caduto dalla finestra. Stiamo parlando di un volo di almeno 10 metri. I suoi fratelli più piccoli erano in casa, il padre non si è accorto di nulla. Per fortuna la figlia del mio vicino è infermiera e l'ha soccorso subito e per fortuna è caduto sul prato e non sul marciapiede. Insomma si è rotto diverse ossa, lo stomaco e dopo mesi in ospedale si sono accorti che i polmoni erano schiacciati ed ha subito una tracheotomia (si scrive così?). E' tornato a casa dopo oltre 6 mesi di ospedale. Quando l'ho visto ho pensato che fosse un miracolo.
Ora, qui il caso è estremo perché i genitori non guardano neanche i bambini se però a 3 anni gli avessero fatto capire che era pericoloso lanciare le cose, stare in piedi sugli sgabelli, ecc. forse non sarebbe successo niente.
Leila io ti capisco in pieno, sono d'accordo nel chiedere scusa ai bambini, mi capita di farlo di dire "bambini la mamma ha esagerato e non doveva dire quelle parole" e penso che quelle mamme che dicono che non bisogna chiedere mai scusa ai bambini probabilmente sono persone che non chiedono mai scusa a nessuno. Anche noi sbagliamo.
Il problema principale è che manca il tempo ed io che sto crescendo questi bambini, correndo dalle 5.45 della mattina ad almeno le 8 di sera, trovandomi con 4 persone da gestire in casa e fare tutto da sola (mio marito mi aiuta davvero poco), mi rendo conto che vorrei più tempo per stare con i miei figli ma a volte la mattina alle 6.30 quando iniziano a fare i capricci, vorrei ascoltarli, consolarli, e prendermi tutto il tempo per loro, ma purtroppo non lo posso fare.
Per questo ti capisco in pieno Leila però resta il fatto che i limiti e l'educazione devono esserci. Noi siamo state cresciute con metodi troppo rigidi, mentre i ragazzini che ci sono in giro adesso hanno troppe libertà e spesso e volentieri sono dei gran maleducati.
Insomma in questo prima fase, preferisco inquadrarli un po', bilanciando le sgridate con le coccole, spesso piangono disperati ed io alla fine con un abbraccio risolvo, però non posso permettergli di fare tutto quello che hanno in mente. Questo per il loro bene, il loro futuro e la loro educazione.
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Educazione dei bambini
E' un concetto sbagliato di "amore" in questo caso. In letteratura, non a caso, sono identificati 3 stili genitoriali (Baumrind, per chi fosse interessato):ettav ha scritto:i genitori come non devono abusare della violenza, non devono abusare anche dell'amore. Vedo tanti genitori che non sgridano nemmeno i bambini, che mentre fanno cose decisamente pericolose dicono "amore non si fa"
-autoritario : poco calore, alte richieste al bambino di conformarsi ad un modello di comportamento
-permissivo : alto calore, nessuna richiesta
-autorevole : quest'ultimo è la corretta via di mezzo, perché caratterizzato da calore e richieste adeguate al bambino.
Notare che "adeguate" fa riferimento a quella dimensione di sensibilità identificata da Bowlby. L'adulto deve essere una guida amorevole. Guida, ma amorevole. Amorevole, ma una guida. Mettersi all'ascolto del bambino, dei suoi bisogni, delle sue risorse e delle sue competenze (e chi meglio del genitore può conoscerle) permette di poter calibrare "ciò che si dà" e "ciò che si chiede". Ma è sempre un compito del genitore, per l'ovvio motivo che la disparità di potere è a suo vantaggio e ha la responsabilità di gestire al meglio la relazione. In questo senso non esistono "bambini cattivi o da raddrizzare", ma bisogni da ascoltare e (piccole) persone da formare.
E ricordare sempre che non è un tira-e-molla tra essere "genitori colonnelli" e "genitori schiavi", che non è o l'una o l'altra cosa, quella coi figli è una relazione e come tale si fa in due.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Educazione dei bambini
Pero' non confondere accoglienza ed accettazione con menefreghismo.
La prime due sono tutto il contrario del menefreghismo, perché impongono a genitore di stare con il bimbo fino alla fine, e non di chiudere la questione con un no, con uno sculaccione o con, appunto, l'indifferenza.
Io non lascerei mai che i miei figli buttassero cose dal terrazzo, ma e' il modo con cui si cerca di evitarlo che fa la differenza...così come sono attenta all'educazione, che sia a tavola o per la strada ma per me deve passare per la comprende del concetto e non per l'imposizione e questo solo per avere frutti a lunga durata.
Comunque capisco perfettamente i tuo punto di vista....e non mi sento di criticarlo, visto che a volte lo faccio anch'io quando non ce la faccio mentalmente..ma lo trovo una scorciatoia....pero' e' una scorciatoia umana...
Sai che per anni ho anch'io ringraziato mia madre per le sberle e quant'altro? Poi ho capito anche che non era altro che frutto della sottomissione e del senso e colpa, infatti pur di giustificare la violenza di mia madre davo la colpa a me stessa...tipico atteggiamento dei bimbi che subiscono atteggiamenti autoritari, che sia chiaro, non era violenza nel senso terribile del termine, era un chìudere i conflitti con la sculacciata, con la sberla, con le parole che sminuivano o ferivano, con i toni di cattiveria....cose che vedo fare molte volte da mote mamme....in sale di attesa, in spiaggia, per strada, prendere un bimbo per un braccio e dargli ma bella sculacciata con l'altro la eco cosa purtroppo tropo comune.
Edit. Sincro con pq..il mess. E' per ettav
La prime due sono tutto il contrario del menefreghismo, perché impongono a genitore di stare con il bimbo fino alla fine, e non di chiudere la questione con un no, con uno sculaccione o con, appunto, l'indifferenza.
Io non lascerei mai che i miei figli buttassero cose dal terrazzo, ma e' il modo con cui si cerca di evitarlo che fa la differenza...così come sono attenta all'educazione, che sia a tavola o per la strada ma per me deve passare per la comprende del concetto e non per l'imposizione e questo solo per avere frutti a lunga durata.
Comunque capisco perfettamente i tuo punto di vista....e non mi sento di criticarlo, visto che a volte lo faccio anch'io quando non ce la faccio mentalmente..ma lo trovo una scorciatoia....pero' e' una scorciatoia umana...
Sai che per anni ho anch'io ringraziato mia madre per le sberle e quant'altro? Poi ho capito anche che non era altro che frutto della sottomissione e del senso e colpa, infatti pur di giustificare la violenza di mia madre davo la colpa a me stessa...tipico atteggiamento dei bimbi che subiscono atteggiamenti autoritari, che sia chiaro, non era violenza nel senso terribile del termine, era un chìudere i conflitti con la sculacciata, con la sberla, con le parole che sminuivano o ferivano, con i toni di cattiveria....cose che vedo fare molte volte da mote mamme....in sale di attesa, in spiaggia, per strada, prendere un bimbo per un braccio e dargli ma bella sculacciata con l'altro la eco cosa purtroppo tropo comune.
Edit. Sincro con pq..il mess. E' per ettav
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Educazione dei bambini
Leila, probabilmente la violenza di tua madre è stata esagerata. Io non ho mai detto che mio padre era violento. Non lo è mai stato.
Quello che mi fa specie sono i genitori che PQ chiama permissivi. Ripeto: la via di mezzo è soluzione ideale.
Quello che mi fa specie sono i genitori che PQ chiama permissivi. Ripeto: la via di mezzo è soluzione ideale.
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Educazione dei bambini
Non credo...per me violenza e' lo sculaccione, e' l'offesa, e' l'imposizione ...trovo che sia un modello che troppi genitori usano..non autorevolezza ma autorità.
Mi trovo perfettamente d'accordo con pq quando parla di adeguatezza..a volte si dovrebbero evitare luoghi o situazione o stimoli non adatti per certi bimbi in certe età, perché le conseguenze potrebbero essere disastrose...allo stesso modo deve essere adeguato il modo del genitore di farsi capire, adeguato all'età ed alle capacita' del piccolo.
A volte do ad Alessandro un gioco non adatto alla sua età e lui tende a romperlo, io mi arrabbio e lui fa una scenata...ma la colpa e' mia, non e' lui un bimbo n'è violento con i giochi n'è capriccioso...eppure se qualcuno mi vede da fuori direbbe il contrario..idem quando si portano al supermercato...non e' un posto adatto a loro eppure ci arrabbiamo come furie se fanno i cd capricci...
Mi trovo perfettamente d'accordo con pq quando parla di adeguatezza..a volte si dovrebbero evitare luoghi o situazione o stimoli non adatti per certi bimbi in certe età, perché le conseguenze potrebbero essere disastrose...allo stesso modo deve essere adeguato il modo del genitore di farsi capire, adeguato all'età ed alle capacita' del piccolo.
A volte do ad Alessandro un gioco non adatto alla sua età e lui tende a romperlo, io mi arrabbio e lui fa una scenata...ma la colpa e' mia, non e' lui un bimbo n'è violento con i giochi n'è capriccioso...eppure se qualcuno mi vede da fuori direbbe il contrario..idem quando si portano al supermercato...non e' un posto adatto a loro eppure ci arrabbiamo come furie se fanno i cd capricci...
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Educazione dei bambini
Ci siamo capite.
Però adesso ti faccio questa domanda, secondo te, mia cognata che ha un bimbo di 1 anno fa bene a dire "non dite di no al bambino, lui non deve avere limiti"
edit: scusa mi è partito il messaggio senza finirlo. Nel frattempo ho più finestre aperte, gioco con i bambini e faccio lo spezzatino.... per ottimizzare i tempi.
Comunque quando hai parlato di supermercato, anch'io penso che ci sono luoghi dove i bambini non devono essere portati e mi è venuta in mente mia cognata che porta mio nipote ovunque (supermercato, centro commerciale, ristoranti, mercato con 5 gradi sotto zero) anche con 39 di febbre e poi il bambino oltre che essere sempre malato, è sempre noioso?
Concordi con me che noi due siamo normali rispetto a lei?
Però adesso ti faccio questa domanda, secondo te, mia cognata che ha un bimbo di 1 anno fa bene a dire "non dite di no al bambino, lui non deve avere limiti"
edit: scusa mi è partito il messaggio senza finirlo. Nel frattempo ho più finestre aperte, gioco con i bambini e faccio lo spezzatino.... per ottimizzare i tempi.
Comunque quando hai parlato di supermercato, anch'io penso che ci sono luoghi dove i bambini non devono essere portati e mi è venuta in mente mia cognata che porta mio nipote ovunque (supermercato, centro commerciale, ristoranti, mercato con 5 gradi sotto zero) anche con 39 di febbre e poi il bambino oltre che essere sempre malato, è sempre noioso?
Concordi con me che noi due siamo normali rispetto a lei?
Ultima modifica di ettav il Dom Gen 22, 2012 1:54 pm - modificato 1 volta.
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Educazione dei bambini
Ma certo che no, ma che discorso e'?
Ma tutto il mio discorso non si basa su questo, ma sul dare limiti a seconda del caso ed il caso sono io genitore che lo devo adeguare al bimbo...ma un limite io non lo do urlando NO o dando sculaccioni, ma cercando di far capire, di fare insieme ( se si può ovviamente) oppure di prendere e portare via, ma con modalità adatte al bimbo...( qua in casi di pericolo reale per la salute).
Io ora sono incinta e faccio fatica a fare tutto..il mi piccolo spesso prende le costruzioni e le lancia ovunque...quando aveva un anno lo poteva fare, perché era l'unico gioco che poteva fare con le costruzioni (gliene davo poche e lo mettevo in un luogo adatto, magari un angolo del salone con i cuscini) ora che ha capito ben più cose Sa che mi da' fastidio, che faccio fatica ..allora glielo spiego, gli dico che non voglio perché non sto bene e poi gli chiedo di raccogliere insieme...anche poco, ma solo per farmi vede che ha capito. All'inizio fa finta di nulla, ma appena mi chino per raccogliere la prima trova e fa tutto lui.
Se urlassi o gli dessi uno sculaccione o gli dicessi che e' sempre il solito e cose del genere otterrei che
- si metterebbe a piangere
- non tirerebbe su nulla
-la volta dopo lo rifarebbe per vedere la mia reazione
-se non lo fa più lo fa solo con me per paura, ma con chiunque altro lo rifarebbe
Ma tutto il mio discorso non si basa su questo, ma sul dare limiti a seconda del caso ed il caso sono io genitore che lo devo adeguare al bimbo...ma un limite io non lo do urlando NO o dando sculaccioni, ma cercando di far capire, di fare insieme ( se si può ovviamente) oppure di prendere e portare via, ma con modalità adatte al bimbo...( qua in casi di pericolo reale per la salute).
Io ora sono incinta e faccio fatica a fare tutto..il mi piccolo spesso prende le costruzioni e le lancia ovunque...quando aveva un anno lo poteva fare, perché era l'unico gioco che poteva fare con le costruzioni (gliene davo poche e lo mettevo in un luogo adatto, magari un angolo del salone con i cuscini) ora che ha capito ben più cose Sa che mi da' fastidio, che faccio fatica ..allora glielo spiego, gli dico che non voglio perché non sto bene e poi gli chiedo di raccogliere insieme...anche poco, ma solo per farmi vede che ha capito. All'inizio fa finta di nulla, ma appena mi chino per raccogliere la prima trova e fa tutto lui.
Se urlassi o gli dessi uno sculaccione o gli dicessi che e' sempre il solito e cose del genere otterrei che
- si metterebbe a piangere
- non tirerebbe su nulla
-la volta dopo lo rifarebbe per vedere la mia reazione
-se non lo fa più lo fa solo con me per paura, ma con chiunque altro lo rifarebbe
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Educazione dei bambini
ettav ha scritto:Ci siamo capite.
Però adesso ti faccio questa domanda, secondo te, mia cognata che ha un bimbo di 1 anno fa bene a dire "non dite di no al bambino, lui non deve avere limiti"
edit: scusa mi è partito il messaggio senza finirlo. Nel frattempo ho più finestre aperte, gioco con i bambini e faccio lo spezzatino.... per ottimizzare i tempi.
Comunque quando hai parlato di supermercato, anch'io penso che ci sono luoghi dove i bambini non devono essere portati e mi è venuta in mente mia cognata che porta mio nipote ovunque (supermercato, centro commerciale, ristoranti, mercato con 5 gradi sotto zero) anche con 39 di febbre e poi il bambino oltre che essere sempre malato, è sempre noioso?
Concordi con me che noi due siamo normali rispetto a lei?
Certo questo si, secondo me lei esagera e sottopone il bimbo a stimoli inadeguati e le conseguenze non possono che essere negative per tutti
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Educazione dei bambini
ok.
Se ho capito bene il tuo bimbo ha 18 mesi vero? Allora ti consiglio il metodo di fermarlo, guardarlo negli occhi e dire no. Di certo urlare e dargli uno sculaccione a quella età non servirebbe a niente se non ad ottenere quello che hai elencato.
La sostanza di tutto è : armiamoci di santa pazienza, ce ne vuole tantissima!
Se ho capito bene il tuo bimbo ha 18 mesi vero? Allora ti consiglio il metodo di fermarlo, guardarlo negli occhi e dire no. Di certo urlare e dargli uno sculaccione a quella età non servirebbe a niente se non ad ottenere quello che hai elencato.
La sostanza di tutto è : armiamoci di santa pazienza, ce ne vuole tantissima!
ettav- Numero di messaggi : 1672
Età : 49
Località : Rescaldina MI
Data d'iscrizione : 12.11.11
Re: Educazione dei bambini
Mi ero persa il post...il mio bimbo ha due anni e mezzo e parla.
Evito i NO senza spiegazioni prendendolo di peso, causerei una rappresaglia tremenda, preferisco dargli l'attenzione che vuole e di cui ha diritto, a meno che non si voglia buttare dal terrazzo, ma ce lo abbiamo al mare e finora è sempre stato bravo, anche se non lo perdo MAI d'occhio.
Quando lo devo portare in luoghi in cui mi aspetto che lui si stressi glielo spiego prima e gli chiedo collaborazione, a volte funziona, a volte no...ma scene apocalittiche o dispetti cattivi o cose socialmente "riprovevoli" non le ha mai fatte...evidentemente sono molto fortunata!
Evito i NO senza spiegazioni prendendolo di peso, causerei una rappresaglia tremenda, preferisco dargli l'attenzione che vuole e di cui ha diritto, a meno che non si voglia buttare dal terrazzo, ma ce lo abbiamo al mare e finora è sempre stato bravo, anche se non lo perdo MAI d'occhio.
Quando lo devo portare in luoghi in cui mi aspetto che lui si stressi glielo spiego prima e gli chiedo collaborazione, a volte funziona, a volte no...ma scene apocalittiche o dispetti cattivi o cose socialmente "riprovevoli" non le ha mai fatte...evidentemente sono molto fortunata!
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
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