Educazione dei bambini
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Re: Educazione dei bambini
Il fatto è che tu sei il genitore e hai, non il diritto, il dovere!, di imporre delle routine, delle abitudini, di insegnare "come si fanno le cose" (e quando), e per farlo userai delle regole. Penso che come adulti è difficile vincere l'idea della fermezza e dell'autorevolezza perché sembra di "fare un torto" al bambino chiedendogli di fare cose che non gli piacciono o anche solo non gli vanno in quel momento, ma così purtroppo non li si aiuta a diventare adulti. Andare incontro il più possibile rendendo le richieste alla loro portata (più semplici, divertenti, adeguate all'età, ecc), sì, ma frenarsi dal fare tali richieste per paura di risultare "sgraditi" è controproducente. Il bambino anche se sbuffa, si oppone, ecc in generale ha difficoltà a fare una cosa, in realtà non è che realmente non vuole farla, ma vuole essere aiutato a farla bene. Sanno essere mooolto più flessibili di quanto gli diamo credito.sea ha scritto:
Poi in questo periodo in generale lei è presa dalle sue cose, è immersa nei suoi giochi costantemente, tipo che ad esempio se mi capita di spostarle una bambola comincia a dirmi "NOOOO mamma, stava dormendo,perchè l'hai presa...lasciala li"...quindi quando c'è il bisogno o la necessità di fare qualcosa e di fretta io cerco sempre di avvisarla prima tipo "fra 5 minuti facciamo la doccia" ma lei è tutto un "Mamma ancora un minutino, un minutino piccolino perchè sto facendo la pappa per il bimbo" e via dicendo...Quindi in questo periodo noto che si...le rompo abbastanza le palle quando bisogna fare qualcosa tipo uscire, lavarsi. Lei tende a procrastinare il più possibile, io cerco il compromesso del tipo "ok un minuto poi basta eh"...poi alla fine questo minuto diventa un'ora...
L'importante è avere le idee ferme su come/quando/perché deve essere svolta una cosa (e che sia ragionevole, ovviamente) e rispettarle come adulti per primi.
In questo senso ad esempio negoziare (il compromesso che citavi sopra) mina profondamente il tentativo educativo: insegna che se ci si lagna, qualcosa in cambio si ottiene (anche solo un minutino) e questa cosa non ha fine, perché così il bambino è stimolato ad andare alla ricerca di quel limite che l'adulto cercava inizialmente di imporre (proprio perché hanno bisogno di regole!). Se il limite prima introdotto diventa flessibile, si può estendere la "concessione" virtualmente all'infinito (e il minuto diventa un'ora, due giorni, ecc. ). Il bambino si può opporre, ma se l'adulto ripete la regola senza modificarla, per lui questo è il segnale che fa sul serio e che è inutile ingaggiare la "battaglia di concessioni". Questo aumenta la credibilità nell'adulto (dice una cosa e poi la mantiene) e quindi genera fiducia nella sua figura e nelle regole. Questo non solo aiuta ad ottenere il comportamento desiderato, ma più importantemente genera l'impressione che il mondo si può controllare (non è un marasma caotico) e questo comporta la famosa sicurezza di base, la stabilità di cui tutti abbiamo bisogno per diventare adulti (negli anni si impara che le regole si possono modificare, ma se non sono mai esistite, non si può fare nemmeno il passo successivo)
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Educazione dei bambini
Confermo che i 4 anni ti fanno rimpiagere i 2
Io metto un timer o faccio vedere le lancette. Gli dico che quando suona il timer o quando la lancetta lunga va ad una certa stellina lui deve smettere quello che sta facendo. Non sempre funziona, ma il più delle volte sì.
Un'altra cosa che faccio è quello di dirgli il programma di quello che dobbiamo fare, tanto che ora (fa 5 anni fra 2 giorni ) me lo chiede lui "mamma, qual è il programma?" e l'ordine in cui è meglio fare le cose, anche le più banali. Per esempio lui può giocare quanto vuole fino ad una lancetta, ma prima deve essere vestito.
Ho visto che se tutti i giorni applico la stessa routine, lo aiuto di più e per un periodo (credo 6-7 mesi) non ho ammesso eccezioni tanto che ora molte cose le fa da solo senza che io dia tempi o orari.
Abbiamo litigato tutto lo scorso anno scolastico sul vestirsi, tanto che mi svegliavo già male sapendo che avremo discusso e temevo che si ripetesse la cosa con l'anno scolastico nuovo, invece sono 3 giorni in cui gli ripeto il programma 2 volte e lui si veste, si prepara, prende il gioco che vuole portare fino a scuola, ecc.
Io metto un timer o faccio vedere le lancette. Gli dico che quando suona il timer o quando la lancetta lunga va ad una certa stellina lui deve smettere quello che sta facendo. Non sempre funziona, ma il più delle volte sì.
Un'altra cosa che faccio è quello di dirgli il programma di quello che dobbiamo fare, tanto che ora (fa 5 anni fra 2 giorni ) me lo chiede lui "mamma, qual è il programma?" e l'ordine in cui è meglio fare le cose, anche le più banali. Per esempio lui può giocare quanto vuole fino ad una lancetta, ma prima deve essere vestito.
Ho visto che se tutti i giorni applico la stessa routine, lo aiuto di più e per un periodo (credo 6-7 mesi) non ho ammesso eccezioni tanto che ora molte cose le fa da solo senza che io dia tempi o orari.
Abbiamo litigato tutto lo scorso anno scolastico sul vestirsi, tanto che mi svegliavo già male sapendo che avremo discusso e temevo che si ripetesse la cosa con l'anno scolastico nuovo, invece sono 3 giorni in cui gli ripeto il programma 2 volte e lui si veste, si prepara, prende il gioco che vuole portare fino a scuola, ecc.
Julie- Numero di messaggi : 1252
Età : 40
Data d'iscrizione : 14.11.11
Re: Educazione dei bambini
Julie ottima idea!
Potresti fare un disegno schematico con la routine da svolgere. Così lei può seguire passo passo cosa succederà dopo (la routine da' sicurezza al bambino, non ci sono "sorprese" e avviene sempre nello stesso modo. Lo puoi fare con la routine del mattino (tipo mi alzo, mi lavo la faccia, mi vesto, faccio colazione, mi lavo i denti, vado a scuola) oppure puoi farlo per il bagnetto (riempio la vasca, metto i giochi dentro, mi tolgo i vestiti, entro nell'acqua, mi insapono, ecc).
Poi il discorso doccia, bagno ci può stare, quale dei due hai? per esempio a rebecca se le dici che fa la doccia non vuole, se parli del bagno cambia storia...
Sono d'accordo con PQ sul fatto della negoziazione. Diciamo che può funzionare quando sono più grandi, quando sono ancora così piccoli può portare a patti all'infinito, loro lo sanno bene e manipolano la situazione. Sei comunque la madre e devi porle dei limiti, altrimenti da soli non sanno darseli!
Il consiglio è di avvertire del tempo che ha a disposizione (considera pure che fino ai 6 anni almeno, non hanno alcuna concezione dei minuti, ore ecc, quindi senza troppe spiegazioni temporali!) e poi agire di conseguenza.
Attendiamo notizie!
Potresti fare un disegno schematico con la routine da svolgere. Così lei può seguire passo passo cosa succederà dopo (la routine da' sicurezza al bambino, non ci sono "sorprese" e avviene sempre nello stesso modo. Lo puoi fare con la routine del mattino (tipo mi alzo, mi lavo la faccia, mi vesto, faccio colazione, mi lavo i denti, vado a scuola) oppure puoi farlo per il bagnetto (riempio la vasca, metto i giochi dentro, mi tolgo i vestiti, entro nell'acqua, mi insapono, ecc).
Poi il discorso doccia, bagno ci può stare, quale dei due hai? per esempio a rebecca se le dici che fa la doccia non vuole, se parli del bagno cambia storia...
Sono d'accordo con PQ sul fatto della negoziazione. Diciamo che può funzionare quando sono più grandi, quando sono ancora così piccoli può portare a patti all'infinito, loro lo sanno bene e manipolano la situazione. Sei comunque la madre e devi porle dei limiti, altrimenti da soli non sanno darseli!
Il consiglio è di avvertire del tempo che ha a disposizione (considera pure che fino ai 6 anni almeno, non hanno alcuna concezione dei minuti, ore ecc, quindi senza troppe spiegazioni temporali!) e poi agire di conseguenza.
Attendiamo notizie!
luisav- Numero di messaggi : 2574
Età : 44
Località : Fiumicino
Data d'iscrizione : 17.12.09
Re: Educazione dei bambini
Grazi davvero per i consigli e le idee. Adesso siamo ritornate a casa dopo un lunghissimo periodo dai miei, magari questo ci aiuterà a consolidare maggiormente le routine, visto che poi lunedì inizia nuovamente la scuola. Per la questione bagno, purtroppo abbiamo la doccia, dai miei invece, dove comunque passiamo dei lunghi periodi, abbiamo anche la vasca. Ma non è che cambi, perché il problema sta nel risciacquo....infatti anche a casa mia pur avendo la doccia utilizzo una bacinella.....purtroppo ormai giochini e distrazioni non funzionano più.....appena lei capisce che devo risciacquarla va completamente giù di testa. Vi assicuro che ho già l' ansia da adesso perché domani devo farle il bagno pee il primo giorno di scuola, e non sapete che sollievo finire il mare e la tortura della doccia quotidiana
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Educazione dei bambini
Scusa Sea, vedo solo ora, mi permetto di fornire un consiglio di tipo pratico perchè all'età di Chiara avevo paura a lavare i capelli ed anche del phon tant'è che i miei genitori mi facevano sempre tagli alla maschietto per facilitare tutte le operazioni. In casa avevamo sia la vasca che la doccia ed adoravo fare il bagno sulla vasca ed anche nuotare al mare anche se avevo paura nel mettere la tesra sott'acqua. Pero' insomma, il problema per me erano i capelli. Mia madre aveva trovato questo rimedio che mi impediva di andare nel panico. Mi dava degli asciugamani piccolini, tipo quelli da bidet per intenderci, con i quali mi coprivo il viso mentre lei sulla vasca mi lavava i capelli con il soffione della vasca da bagno. Io rimanevo fuori dalla vasca, mi mettevo inginocchiata con la testa chinata in avanti.L'asciugamano al viso lo tenevo io ovviamente e speravo che facesse il prima possibile. Ricordo che piangevo un po' ma che coprirmi il viso mi dava tanto conforto, senza credo che avrei avuto davvero tanta paura. Forse puoi provare questa tecnica con il soffione della doccia o con la bacinella, per quel che mi riguarda è stata la mia salvezza Poi ovviamente la paura è passata da sola e sono stata io a dire a mia madre che mi ero stancata dell'asciugamano sul viso
Buona fortuna e facci sapere come va
Buona fortuna e facci sapere come va
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Educazione dei bambini
Sea, oggi ero in giro per negozi e ho visto una visiera lavatesta. Ho subito pensato a te e a Chiara! Chissà se funziona
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Educazione dei bambini
In questo periodo sto riflettendo molto sui "capricci".
Lo scrivo tra virgolette, perchè sto maturando l'idea -magari per qualche mamma sarà una cosa ovvia- che i capricci non esistano. Ci sono vari articoli in rete che trattano l'argomento, alcuni che approfondiscono anche gli aspetti profondi dei capricci. Io non sono in grado di parlarne psicologicamente (passatemi l'avverbio), ma come mamma penso che i capricci siano dei semplici fraintendimenti tra adulti e bambini. Se un bimbo non obbedisce e fa delle scenate o si comporta in modo incomprensibile, illogico e bizzarro, piange senza motivo (ma c'è qualcuno al mondo che DAVVERO piange senza motivo? ) di solito diciamo che sta facendo i capricci.
Secondo me, questa definizione è molto ingiusta e come molte altre definizioni di uso comune mette in cattiva luce i bambini, facendoci perdere il nocciolo della questione: nostro figlio sta cercando di dirci qualcosa. Se poi noi non siamo in grado di capirlo, è colpa nostra, non sua. I bambini sono esseri umani immaturi e questo termine lo uso propriamente, senza connotazione negativa, e di conseguenza i loro comportamenti saranno immaturi. Se non lo fossero, sarebbero adulti. Sta così a noi cercare di capire cosa si cela dietro al comportamento in questione.
Ci vuole pazienza a tonnellate, e a volte è così difficile mantenere la calma quando si è così coinvolti emotivamente! Nonostante i buoni propositi mi capita comunque di spazientirmi, di solito quando ho delle apettative che Dante non soddisfa. Chessò, a me sembra così ragionevole mettere il pigiama, ci mettiamo due minuti, sarà mica una tragedia. E invece, se Dante ne fa una tragedia, a volte mi innervosisco poi, a mente fredda ci penso e mi dico: ma sai a lui che importa di mettersi il pigiama? ZERO! Se lo fa è solo per compiacere ME. Se ogni tanto mi fa capire che no, a lui del pigiama non importa, non resta che prenderne atto (e metterglielo lo stesso).
Faccio un esempio che mi è capitato di recente e che mi ha portato a riflettere molto, anche se Dante è ancora molto piccolo e di solito si tende ad essere più comprensivi con i bambini al di sotto dei due anni, visto che i bimbi più grandi tendono ad opporsi con più veemenza e a perorare la loro causa con più forza.
Da qualche giorno il cambio del pannolino è diventato un momento-tortura. Dante si ribella, non vuole, si gira più e più volte a pancia in giù cercando di sottrarsi, piange disperatamente e alla fine il pannolo gielo si mette con la forza prima spero che sia solo una fase, poi mi chiedo se attivamente c'è qualcosa che posso/possiamo fare per aiutarlo. Sembrerebbe un capriccio: i pannoli li ha sempre messi, non ha mai il sederino arrossato, la cacca la fa ormai solo nel vasino, perchè mai di punto in bianco tutte queste storie senza motivo? Poi mi dico che, a ben vedere, non sono mica solo "storie". Lui il pannolo non lo vuole più, evidentemente ne è infastidito, e allora decido di assecondarlo lasciandolo senza e mi butto con l'EC. Ieri un paio d'ore, oggi parte della mattina e tutto il pomeriggio. Stamattina tre mega incidenti con relativi laghetti ma oggi pomeriggio nessuna pipì persa! Addirittura mi ha chiamata per la pipì durante la cena, anche se ormai gli avevo messo il pannolo! Ma la cosa che mi ha commossa fino alle lacrime è stata che dopo OGNI pipì senza pannolino, Dante si girava ancora seduto sul vasino (io ero dietro per evitare che si lanciasse all'indietro) per darmi un bacio. OGNI volta. Alla faccia delle storie senza motivo.
E voi, come affrontate i capricci? Cosa ne pensate?
Lo scrivo tra virgolette, perchè sto maturando l'idea -magari per qualche mamma sarà una cosa ovvia- che i capricci non esistano. Ci sono vari articoli in rete che trattano l'argomento, alcuni che approfondiscono anche gli aspetti profondi dei capricci. Io non sono in grado di parlarne psicologicamente (passatemi l'avverbio), ma come mamma penso che i capricci siano dei semplici fraintendimenti tra adulti e bambini. Se un bimbo non obbedisce e fa delle scenate o si comporta in modo incomprensibile, illogico e bizzarro, piange senza motivo (ma c'è qualcuno al mondo che DAVVERO piange senza motivo? ) di solito diciamo che sta facendo i capricci.
Secondo me, questa definizione è molto ingiusta e come molte altre definizioni di uso comune mette in cattiva luce i bambini, facendoci perdere il nocciolo della questione: nostro figlio sta cercando di dirci qualcosa. Se poi noi non siamo in grado di capirlo, è colpa nostra, non sua. I bambini sono esseri umani immaturi e questo termine lo uso propriamente, senza connotazione negativa, e di conseguenza i loro comportamenti saranno immaturi. Se non lo fossero, sarebbero adulti. Sta così a noi cercare di capire cosa si cela dietro al comportamento in questione.
Ci vuole pazienza a tonnellate, e a volte è così difficile mantenere la calma quando si è così coinvolti emotivamente! Nonostante i buoni propositi mi capita comunque di spazientirmi, di solito quando ho delle apettative che Dante non soddisfa. Chessò, a me sembra così ragionevole mettere il pigiama, ci mettiamo due minuti, sarà mica una tragedia. E invece, se Dante ne fa una tragedia, a volte mi innervosisco poi, a mente fredda ci penso e mi dico: ma sai a lui che importa di mettersi il pigiama? ZERO! Se lo fa è solo per compiacere ME. Se ogni tanto mi fa capire che no, a lui del pigiama non importa, non resta che prenderne atto (e metterglielo lo stesso).
Faccio un esempio che mi è capitato di recente e che mi ha portato a riflettere molto, anche se Dante è ancora molto piccolo e di solito si tende ad essere più comprensivi con i bambini al di sotto dei due anni, visto che i bimbi più grandi tendono ad opporsi con più veemenza e a perorare la loro causa con più forza.
Da qualche giorno il cambio del pannolino è diventato un momento-tortura. Dante si ribella, non vuole, si gira più e più volte a pancia in giù cercando di sottrarsi, piange disperatamente e alla fine il pannolo gielo si mette con la forza prima spero che sia solo una fase, poi mi chiedo se attivamente c'è qualcosa che posso/possiamo fare per aiutarlo. Sembrerebbe un capriccio: i pannoli li ha sempre messi, non ha mai il sederino arrossato, la cacca la fa ormai solo nel vasino, perchè mai di punto in bianco tutte queste storie senza motivo? Poi mi dico che, a ben vedere, non sono mica solo "storie". Lui il pannolo non lo vuole più, evidentemente ne è infastidito, e allora decido di assecondarlo lasciandolo senza e mi butto con l'EC. Ieri un paio d'ore, oggi parte della mattina e tutto il pomeriggio. Stamattina tre mega incidenti con relativi laghetti ma oggi pomeriggio nessuna pipì persa! Addirittura mi ha chiamata per la pipì durante la cena, anche se ormai gli avevo messo il pannolo! Ma la cosa che mi ha commossa fino alle lacrime è stata che dopo OGNI pipì senza pannolino, Dante si girava ancora seduto sul vasino (io ero dietro per evitare che si lanciasse all'indietro) per darmi un bacio. OGNI volta. Alla faccia delle storie senza motivo.
E voi, come affrontate i capricci? Cosa ne pensate?
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Educazione dei bambini
Zara, a me il tuo discorso piace veramente tanto! ...e Dante che ti bacia (come se volesse ringraziarti della conquista che gli hai lasciato fare) mi ha veramente squagliata!!!
cinciarello- Numero di messaggi : 5681
Età : 51
Data d'iscrizione : 10.04.10
Re: Educazione dei bambini
Zara ha scritto:Se un bimbo non obbedisce e fa delle scenate o si comporta in modo incomprensibile, illogico e bizzarro, piange senza motivo (ma c'è qualcuno al mondo che DAVVERO piange senza motivo? ) di solito diciamo che sta facendo i capricci.
Secondo me, questa definizione è molto ingiusta e come molte altre definizioni di uso comune mette in cattiva luce i bambini, facendoci perdere il nocciolo della questione: nostro figlio sta cercando di dirci qualcosa. Se poi noi non siamo in grado di capirlo, è colpa nostra, non sua. I bambini sono esseri umani immaturi e questo termine lo uso propriamente, senza connotazione negativa, e di conseguenza i loro comportamenti saranno immaturi. Se non lo fossero, sarebbero adulti. Sta così a noi cercare di capire cosa si cela dietro al comportamento in questione.
Anche secondo me quando sono piccoli è una questione di "parlare lingue diverse", e ho sempre cercato di andarle incontro più che potevo, quando capivo cosa effettivamente avrebbe preferito.
Però quando iniziano a diventare più grandini e scoprono che il mondo non solo lo possono esplorare ma ANCHE modificare... a queste incomprensioni si aggiunge un altro tipo di "capriccio" e in questo caso è davvero un modo per "misurare" dove è il limite; e in questo caso bisgna essere intransigenti, calmi ma fermi. Non so fino a quanto dura ma per ora noi ci siamo dentro; in entrambi i casi la pazienza è l'ingrediente principale.... mi ordino pazienza a vagonate ma rimango comunque molto spesso quasi a secco!
Edit: era venuto male il quote
Hythien- Numero di messaggi : 945
Età : 40
Località : Genova
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: Educazione dei bambini
Noi siamo entrati da poco, e tutto d'un botto, nella fase capricci, quoto il dramma da cambio del pannolino e i no secchi ogni volta che bisogna mettere pigiama o calzini...e sono in alto mare, per ora l'unica soluzione che ho trovato è distrarla con altro, balletti canzoncine libri cellulari e tutto quello che mi viene in mente, a volte funziona a volte no ... ammetto per ora di non avere una soluzione ... attendo consigli pratici e magari anche consigli su qualche lettura utile
tomoe- Numero di messaggi : 1484
Età : 44
Località : Ardea - Roma
Data d'iscrizione : 17.03.10
Pagina 22 di 27 • 1 ... 12 ... 21, 22, 23 ... 27
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