Desiderio di paternità

Vale, te lo dico fuori dai denti: posto che il desiderio di mettere al mondo una nuova creatura io ce l'ho, fortissimo, già da un po', noi siamo fondamentalmente due persone molto pigre e spesso indecise e credo (potrei sbagliarmi) che capovolgere l'ordine in cui le cose andrebbero fatte possa solo farci del bene. Se l'ordine prevede mia laurea/mio lavoro/cambiamento suo lavoro/casa/(matrimonio)/bebè, beh io penso che partire dal fondo, per noi, possa dare una scossa a tutto il resto.
E' la prima volta che metto nero su bianco questo pensiero.

Forse sarebbe meglio spostarci di topic, comunque l'ordine non deve essere per forza questo... ma secondo me abitare insieme è fondamentale, e non puoi giudicare le reazioni di lui finché fate ancora vita da fidanzati, perché sicuramente ritiene che un figlio sia così lontano principalmente per questo. Prima di diventare famiglia a 3 bisogna esserlo a 2 e (mio parere personale...) la vita a 2 dev'essere completa e non solo nel weekend. Detto questo, si può andare ad abitare insieme in affitto, in monolocale, senza dover per forza fare il grande passo dell'acquisto e senza dover aspettare la laurea/il matrimonio/il lavoro della vita, posto che uno dei due sia economicamente indipendente. Se lui lo è già, potete pensare a vivere insieme e il resto verrà poi. Non metterti tutti i paletti tipo laurea, matrimonio eccetera ma credo che il paletto della convivenza sia irrinunciabile... anche perché poi una convivenza affrettata "a cose già fatte" rischia di essere vista dai rispettivi genitori come una riparazione frettolosa ad un incidente di percorso

Hai assolutamente ragione, su tutto (e per il discorso convivenza ci possiamo spostare in quel topic?), ma questa domanda te la faccio ancora qui: credi che lui veda un bambino come una "cosa" appartenente al futuro-più-futuro-che-ci-sia solo perché non abitiamo nella stessa casa? Io in lui vedo anche, e soprattutto, un non desiderio, altrimenti prenderebbe al volo i miei spunti relativi alla casa (cosa che assolutamente non fa, come ho scritto nel primo post).

Bisognerebbe capire perché apparentemente sta a posto così anche senza convivere, ma secondo me è prematuro tentare di capire se lui ha questo desiderio o meno perché nella mia esperienza quando una cosa è troppo distante e "fumosa" per loro non ha senso neanche desiderarla e/o struggersi o chiedersi come sarà. Il mio lui comincia ora ad essere vagamente interessato alla cosa e a dimostrare un istinto di volersi sentire genitore, ma ci manca ancora del tempo e quindi non posso aspettarmi che si strappi i capelli o che me lo chieda in ginocchio ma vedo che ora gli piace immaginarsi come punto di riferimento di un piccoletto, anche se si ferma lì. Prima che andassimo a convivere, quando entravo in argomento era come parlargli arabo, e lui mi rispondeva incredulo "ma perché mi devi dire queste cose adesso?" come se gli stessi parlando dello stile del mio funerale!

Effettivamente, leggendo tutto il topic, mi sono resa conto di come per la maggior parte degli uomini un desiderio non esista, nemmeno come tale, fino a quando non c'è la possibilità di realizzarlo.
A questo punto spostarsi nel topic della convivenza mi pare doveroso (posto che tutto dipenda da quello, ma chissà...).
Grazie Vale!

Valeria ha scritto: non posso aspettarmi che si strappi i capelli

Del resto, quali capelli Vale?   

Non credo comunque che non "esista"il desiderio di paternità. Come per molti grandi passi, ho idea che la maggior parte degli uomini faccia fatica ad ammettere che sono pronti, penso un pò per orgoglio maschile   

Lui non potrà fare come Homer Simpson quando gli dirò di essere incinta, muahahahah

Nel nostro caso sono convinta che sia ancora prematuro però parliamo spesso di come stiamo crescendo eccetera e sentiamo entrambi che siamo sulla strada giusta. Non sulla strada per far figli ma in generale per essere una coppia adulta, stabile e serena. Se c'è quello, il resto poi arriva naturalmente, se si ha voglia (e ovviamente ci sono coppie che non vogliono figli e staranno bene così!)

Giuly mi permetto di darti la mia opinione quotando due pensieri che avete scritto tu e Vale e che racchiudono tutto il mio pensiero

Valeria ha scritto:secondo me abitare insieme è fondamentale, e non puoi giudicare le reazioni di lui finché fate ancora vita da fidanzati, perché sicuramente ritiene che un figlio sia così lontano principalmente per questo. Prima di diventare famiglia a 3 bisogna esserlo a 2 e (mio parere personale...) la vita a 2 dev'essere completa e non solo nel weekend.

greengiuly ha scritto:Effettivamente, leggendo tutto il topic, mi sono resa conto di come per la maggior parte degli uomini un desiderio non esista, nemmeno come tale, fino a quando non c'è la possibilità di realizzarlo.

Io ad esempio so che il mio moroso simpatizza per i bambini, ma nei progetti futuri non dice mai "quando avremo un bambino" perchè per lui se una cosa non può avverarsi adesso è inutile parlarne e stare a pensarci troppo. Insomma, è molto più pragmatico e pratico! E secondo me molti uomini sono così. Te l'ho scritto giusto per darti conferma  

E io te ne ringrazio, Jill, perché comunque è una cosa che difficilmente capisco, quindi un ulteriore parere a conferma è sempre ben accetto.  

Sono convinta che per una donna, specialmente per una molto emotiva e sognatrice, sia difficilissimo a qualsiasi età capire perché un uomo sceglie di rinunciare alla dolcezza dei sogni, anche impossibili e lontani! Ma ho visto da vicino che quando ci sono le condizioni pratiche per realizzare il sogno, quando è davvero a portata di mano, gli parte l'embolo tutto insieme (questo per la paternità ma anche per tutti gli altri passaggi della vita di coppia)
Stai serena e se riesci goditi questo contrasto, è bello che nella coppia ci siano modi abbastanza diversi di vivere un'attesa... ci si "attenua" a vicenda, alla fine è un bene!