Il Piano del Parto

grazie! quando sarà il momeno, sicuramente ne stileremo uno insieme al maritino!!!  
Il fatto è che sarà difficile poi tenerlo nascosto, specialmente se sei ben felice delle tue dicisioni!!

ma alla fine quidni è sicuro che lo rispettano, poi, il piano?? ...salvo complicazioni gravi , intendo!
 

Zara: suocero medico... ma non vorrei andare OT! altrimenti PQ ci sgrida!!

Il problema è che non è così bianco o nero. Un medico può benissimo pensare che ti serva un'episiotomia e convincerti che è così, anche perché in gioco c'è la salute di tuo figlio o tua, le decisioni sono rapide in un momento in cui la lucidità viene meno: lo staff può anche pensare che ti sta mettendo davanti ad una scelta ma in una situazione del genere puoi tendere a sentire solo la paura e accettare di conseguenza. Ecco perché avere ben presente la fisiologia del parto (e variazioni) è cruciale, oltre che poter contare su un'assistenza che a priori segue certe linee (come spiegava Julie).

Andare in ospedale, far firmare il piano del parto e affidarsi che lo seguiranno di per sé non è una grossa garanzia. Perché poggia su delle premesse a monte non necessariamente condivise (poi ripeto, dipende moltissimo dalla struttura a cui ci si rivolge, dallo staff, dai singoli operatori, ecc). La realtà oggi è una: che il parto ospedaliero e il parto fisiologico sono due binari differenti, in certi punti tangenti, ma differenti.

Il discorso della pressione psicologica è il fatto basilare secondo me: tu puoi essere convinta al 100% che non vuoi che ti pratichino l'episiotomia e che non te lo portino via appena partorito e lo metti nero su bianco, ma se poi iniziano a dirti che se non faranno uno delle due cose ne andrà della vita tua o del bambino cosa fai?
Io sono per una scelta ponderata dell'ospedale, se non si vuole o non si può partorire in casa.
Il top secondo me si raggiunge se si conosce anche un'ostetrica rispettosa della fisiologia all'interno della struttura.

Però in quest'ultimo caso deve anche capitarti l'ostetrica giusta di turno...

Da noi è prassi più o meno consolidata che il tuo ginecologo o ostetrico, se lavora anche all'interno della struttura, si presenti in reparto anche se non è il suo turno. O cmq cerca di anticipare rispetto a quando monta o si trattiene oltre la fine del turno.
Il mio ostetrico, se tutto andrà bene, sarà il mio piano del parto in carne ed ossa. Ma non escludo di scriverlo in ogni caso, per maggior conforto mio  

La mia amica ostetrica dice che la testa fa molto, tanto che sa di donne che sono entrate in travaglio quando era di turno la propria ostetrica di fiducia.
Poi se l'ostetrica la conosci molto bene o ti segue, funziona come dice Lucy, ovvero la chiami e lei viene in ospedale e ti segue lei.

All'ultima visita ho chiesto all'ostetrica di turno (ogni volta cambia) come fare per chiedere il clampaggio ritardato del cordone ombelicale. Lei mi ha detto che di norma è la prassi e quindi basta dirlo in sala parto.
Io ho ritenuto di stilare comunque un mio personale piano del parto (specie dopo che mi è stato detto che in alcuni casi potrebbero praticarmi l'episiotomia senza neanche chiedermelo). Ma ora a chi lo dò? Basta portarne una copia con me il giorno del parto?

Perché abbia valore dovresti portarlo in direzione sanitaria con anticipo, poi loro dovrebbero eventualmente sollevare le loro obiezioni e controfirmarlo.
Anche in questo modo non ti tutela al 100% ma è un documento ufficiale.

Grazie Mono.
Quindi nel caso in cui mi trovassi a dover partorire in un altro ospedale (eventualità rara ma pur sempre possibile) in pratica potrebbero discostarsene con ancora meno problemi perchè non l'hanno preventivamente visionato.

Purtroppo sì, presentato sul momento non ha molto peso, vale di più la volontà verbale.