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Il Piano del Parto

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Messaggio Da mononoke Mer Gen 19, 2011 10:58 pm

scusate, mi sembra che non ci sia niente che ne parli ed ho pensato di aprire io un topic, anche sulla scorta dell'esperienza di bluce.
una cosa che pochissime donne sanno è che esiste la possibilità di redigere un documento, firmato, in cui segnalare e richiedere ciò che si vuole e non si vuole venga praticato dal personale ospedaliero durante e dopo il parto.
ovviamente lo stesso vale per chi decide di partorire a casa, anche se di solito la relazione tra ostetrica e gestante fa sì che le richieste siano verbali.
nel caso dell'ospedale invece non si sa chi si incontrerà ed il fatto di avere per iscritto le proprie volontà serve a tutelarsi
- primo perchè a posteriori sarebbe un po' difficilino per il personale giustificare un trattamento che non sia salvavita che la donna abbia rifiutato per iscritto, quindi ci pensano due volte
- secondo perchè nel momento del travaglio non solo non si può, ma non si deve applicarsi a discorsi che coinvolgano l'area intellettuale, perchè inibisce il procedere del travaglio, e quindi è meglio avere scritto tutto prima che mettersi a discutere con ostetriche o medici. si ha altro a cui pensare insomma.
- terzo perchè molti interventi medici vengono praticati per 'medicina preventiva', ossia per paura di eventuali ritorsioni in caso di mancato intervento (purtroppo sono infinitamente più i casi di chi si lamenta per il mancato intervento che di chi si lamenta del troppo intervento piano - Il Piano del Parto 680442 ). quindi lo scrivere un documento in cui ci si prende la responsabilità di alcune delle proprie scelte aiuta ad evitare interventi inutili.

ovviamente bisogna avere chiaro quello che si desidera e non aspettarsi che per forza tutto venga rispettato ed essere pronti ad assumersi la propria parte di responsabilità.

il modo migliore per introdurre il proprio piano del parto è quello di presentarlo con anticipo direttamente alla direzione sanitaria, chiedendo che sia reso disponibile al personale al momento dell'ingresso in ospedale. la direzion sanitaria può effettuare una rewiew del documento esplicitando cosa proprio non è in grado di garantire, così almeno uno lo sa e può in caso cambiare struttura, o comunque avere le aspettative corrette.

il piano del parto è un diritto, garantito dalla costituzione e da leggi regionali.
però il modo in cui viene accettato dipende tanto dal tipo di ospedale. mediamente negli ospedali più 'pronaturale' è ben accetto perchè, anche se molte delle cose richieste magari vengono fatte comunque, serve a conoscere chi sta arrivando ed a sapere che sarà collaborativa su certi punti, quindi a detta delle ostetriche spesso è un sollievo. in più si sentono supportate nelle cose che fanno e spesso usano il piano per zittire gli eventuali ginecologi interventisti o il personale ostetrico più rompiballe piano - Il Piano del Parto 654381 .
negli ospedali più disastrosi invece può capitare - può - che venga preso un po' male e che la donna venga considerata un po' la rompiscatole di turno ... ma scegliersi la struttura migliore raggiungibile è comunque il primo passo per avere un buon parto, quindi le 'macellerie' dove fanno storie per il piano del parto - anche se non possono rifiutarlo - molto meglio evitarle!!

se qualcuno vuole, e se posso, io posso postare quello che avevo scritto io, anche se poi ho deciso di partorire a casa.
è solo un esempio ed io a mia volta mi sono ispirata ad altri piani.
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Messaggio Da Martinamarina Mer Gen 19, 2011 11:04 pm

caterina bravissima piano - Il Piano del Parto 483896 piano - Il Piano del Parto 483896 , qualche mese fa lo volevo aprire io un post così ma non sono una grande oratrice, anzi scrittice! :oops:
Se volete posso postare anche il mio piano per il parto, anche se come mononoke alla fine ho deciso di partorire in casa piano - Il Piano del Parto 826922
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Messaggio Da Jessica Mer Gen 19, 2011 11:15 pm

Prego, prego, postate pure! piano - Il Piano del Parto 826922
Aggiungo per chi volesse fare ricerche in inglese che la mappa o piano del parto si chiama "birth plan". Trovate anche esempi precostituiti su Internet.
L'altra valenza di una mappa del parto, secondo me consiste anche nel far chiarezza a se stesse riguardo ai vari aspetti e momenti del parto e sprona a fare le proprie ricerche rispetto alle varie modalità assistenziali offerte, sia durante il travaglio, sia durante la fase espulsiva,sia durante il post-partum.
Da sottolineare che nel piano del parto si può includere una sezione relativa ai casi specifici, come il cesareo, in quanto anche in questa circostanza è possibile applicarsi affinché sia garantito il massimo del comfort e del rispetto per la partoriente e per il nascituro.

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Messaggio Da Martinamarina Mer Gen 19, 2011 11:37 pm

Alla c.a. dell’ ostetrica di turno
Alla c.a. del personale di riferimento del reparto di ostetricia e ginecologia (ginecologo, infermiere, addetti del reparto)
Alla c.a. del personale di riferimento del reparto di pediatria (pediatra, puericultrici,infermiere)



PIANO PER IL PARTO



Data presunta parto: ??/??/????


Io sottoscritta ??????? ?????? esprimo con il presente piano del parto le mie preferenze e i miei desideri relativi alla nascita di mio/a figlio/a e chiedo cortesemente che vengano rispettati nei limiti della progressione fisiologica del parto.


Sono pienamente consapevole che potrebbero verificarsi delle situazioni tali che il mio piano non possa essere seguito. In tal caso chiedo di essere informata di ogni procedura e/o intervento che si renda necessario per me e per mio/a figlio/a prima della sua esecuzione.


Per il travaglio preferisco:
- un ambiente intimo, con la presenza di mio marito
-la presenza di una persona di mia fiducia oltre mio marito
-poter mangiare e bere liberamente
- il monitoraggio cardiotocografico ridotto al minimo
- seguire i miei tempi e ritmi fisiologici senza accelerazioni non giustificate da situazioni di emergenza documentate
- mantenere libero movimento fino al parto
- mantenere le posizioni che più mi agevolano
- mantenere integre le membrane fino alla loro rottura spontanea


Per il parto preferisco:
- un ambiente intimo, con la presenza di mio marito
-la presenza di una persona di mia fiducia oltre mio marito
- seguire i miei tempi e ritmi fisiologici senza accelerazioni non giustificate da situazioni di emergenza documentate
- mantenere le posizioni che più agevolano l’avanzare fisiologico del parto
- iniziare a spingere solo dopo i primi premiti e con modalità spontanea
- accogliere immediatamente mio/a figlio/a al seno e tenerla tutto il tempo che riterrò opportuno
- espellere spontaneamente la placenta
- clampare e tagliare il cordone ombelicale soltanto dopo l'espulsione della placenta o, se ciò non è possibile, nel momento in cui il cordone smetta di pulsare e sia bianco e flaccido


Riguardo alle procedure ostetrico/ginecologiche possibili durante il travaglio, il parto e il dopo parto voglio evitare:
- l'uso di uterotonici
- manovre di spinte forzate
- manovra di Kristeller
- uso di forcipe e/o ventosa
- episiotomia
- clistere
-tricotomia
-scovolamento
-trattamento antibiotico per streptococco beta-emolitico


Per l’accoglienza e l’accudimento di mio/a figlio/a desidero:
- essere sempre presente io e/o eventualmente mio marito a tutti i controlli pediatrici
-che non gli sia effettuato il trattamento antibiotico per lo streptococco beta-emolitico
- che non gli sia effettuato il bagnetto
- che non gli siano somministrati medicinali, compresi quelli di routine (come vitamina k e collirio)
- che non gli siano somministrati altri alimenti diversi dal latte materno,compresa la soluzione glucosata e che non gli vengano offerti oggetti consolatori come ciucci o tettarelle di biberon


Non acconsento all'allontanamento del/la bambino/a da me e/o da mio marito senza gravi e giustificati motivi. Nel caso che per mio/a figlio/a si renda necessario un periodo di osservazione per problemi di salute, chiedo di poter avere accesso a mio/a figlio/a in qualunque momento per garantirgli l'assunzione del colostro e non compromettere l’allattamento al seno.


Nel caso si renda necessario il parto cesareo, chiedo la possibilità di poter effettuarlo in anestesia epidurale. Nel caso non sia possibile tale anestesia, chiedo che a mio marito possa essere data la possibilità di accogliere il/la bambino/a al più presto possibile e di poterlo/la accogliere al seno il prima possibile.


Inoltre avrei intenzione di non effettuare tutti e 3 i giorni previsti di degenza in ospedale in modo da tornare a casa il più presto possibile per garantire a mio/a figlio/a un ambiente più intimo e tranquillo. La scelta sarà presa tenendo naturalmente conto delle mie condizioni di salute e di quelle di mio/a figlio/a e considerando il parere del medico.


Confidente nella vostra gentile collaborazione, vi ringrazio.


firma
???????????????



Alla c.a. del personale di riferimento del reparto di pediatria (pediatra, puericultrici,infermiere)


PIANO PER L’ACCUDIMENTO E L’ACCOGLIENZA DEL BAMBINO/A


Noi sottoscritti ???????? ?????? ??????? ??????? esprimiamo con il presente piano per l’accudimento e l’accoglienza di nostro figlio/a le nostre preferenze e i nostri desideri relativi al trattamento del/la neonato/a e chiediamo cortesemente che vengano rispettati.

Per l’accoglienza di nostro figlio desideriamo:
-essere sempre presenti almeno uno dei due a tutti i controlli pediatrici
-che non gli sia somministrato il trattamento antibiotico per lo streptococco beta-emolitico
-che non gli venga effettuato il bagnetto
-che non gli vengano somministrati medicinali, compresi quelli di routine
-che non gli venga somministrato il collirio
-che non gli venga somministrata la vitamina K
- che non gli siano somministrati altri alimenti diversi dal latte materno,compresa la soluzione glucosata
- che non gli vengano offerti oggetti consolatori come ciucci o tettarelle di biberon



Non acconsentiamo all'allontanamento del/la bambino/a da noi senza gravi e giustificati motivi. Nel caso che per mio/a figlio/a si renda necessario un periodo di osservazione per problemi di salute,io ????? ??????, chiedo di poter avere accesso a mio/a figlio/a in qualunque momento per garantirgli l'assunzione del colostro e non compromettere l’allattamento al seno.



Grazie per la vostra gentile collaborazione,




Firma
???????????'''





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Messaggio Da mononoke Gio Gen 20, 2011 12:00 am

Allora tengo a specificare che questo è il mio piano del parto, sono i miei desideri e le mie responsabilità, non è che debbano essere tutti così. Io sono arrivata ad ogni punto con molto ripensare e sono stata molto rompiballe pure con l'ostetrica a domicilio piano - Il Piano del Parto 654381


Piano del parto di xxx

Ho scritto questo piano del parto perché sappiate quali sono le mie aspettative per quanto riguarda tutte le fasi della nascita del mio bambino (travaglio, espulsione e secondamento).
In linea di principio, in base a quanto stabilito dall’art. 21 della Costituzione Italiana (libertà di opinione), dall’art. 2 e 13 della stessa Carta (inviolabilità della propria persona) e dalla Legge Regionale Lombarda n. 16 - 1987, volta a tutelare la libertà di scelta della partoriente e la maternità come fatto naturale, tenendo presente che il potere decisionale dei genitori rimane insostituibile e che nessun atto sanitario può essere legittimamente imposto, e tenendo conto del fatto che considero il processo del parto come un processo naturale che abbisogna delle condizioni fisiologiche per compiersi in maniera ottimale, mi oppongo ad ogni tipo di intervento, terapia e procedura medica attiva sia su di me che sul mio bambino a meno che non sia strettamente necessaria e che non abbia prima ottenuto il mio consenso a seguito di una corretta informazione.

In particolare:

Induzione
considero la gravidanza fisiologica fino alla durata di quarantadue settimane, pertanto prima di questo termine mi oppongo a qualsiasi forma di induzione e di pressione in tal senso, a meno che non ne dipenda l’incolumità del mio bambino, che mi deve essere documentata.
non mi sottoporrò a monitoraggi quotidiani.
oltre il termine delle quarantadue settimane accetto di sottopormi a controlli quotidiani aspettando comunque l’avvio spontaneo del travaglio finchè le condizioni lo consentano.

Il travaglio

• vorrei avere la possibilità di muovermi liberamente, camminando a mio piacimento e assumendo le posizioni in cui sentirmi a mio agio;
• vorrei poter contare sulla costante e continua presenza e supporto di mio marito o di altro accompagnatore da me designato;
• rifiuto di essere sottoposta a monitoraggio continuo, desidero che il battito venga ascoltato ad intermittenza;
• vorrei poter mangiare e bere durante il travaglio se ne sento il bisogno;
• vorrei poter tenere con me alcuni miei oggetti personali;
• vorrei poter fare un bagno o, se non è possibile, una doccia, nel caso ne sentissi il bisogno;
• non voglio subire clisteri;
• non voglio essere rasata;
• non desidero che le membrane vengano scollate o rotte artificialmente;
• non voglio che il travaglio venga accelerato con flebo, gel o altro;
• non voglio somministrazione di antidolorifici o sedativi;
• desidero che venga rispettato il mio diritto ad un travaglio in ambiente adatto alle sue necessità fisiologiche, protetto ed intimo, caldo e non troppo luminoso, nel quale io mi possa esprimere liberamente, senza essere disturbata dal continuo viavai di medici e personale;
• vorrei che le visite interne fossero ridotte al minimo indispensabile e che prima di effettuarle mi venga chiesto il permesso.

La fase espulsiva

• desidero che tra la fine della dilatazione e l’inizio della fase espulsiva sia rispettata la fisiologica fase di transizione, non desidero ricevere pressioni in questo momento delicato;
• non voglio essere costretta a spingere a comando ma voglio poter spingere quando ne sento il bisogno;
• desidero poter scegliere la posizione che mi sembrerà più adeguata al momento dell’espulsione. Mi rifiuto di essere costretta a partorire in posizione litotomica;
• chiedo di rinunciare a qualunque intervento ostetrico operativo (uso di ventosa, forcipe, manovra di Kristeller, etc...) e me ne assumo responsabilita;
• vorrei che la stanza, al momento del parto, fosse silenziosa, minimamente illuminata e ben riscaldata, e che le persone presenti fossero solo l’ostetrica ed il padre del bambino o altro accompagnatore da me designato;
• vorrei che fossimo io o mio marito ad accogliere nelle nostre mani il bambino, se le condizioni lo consentono;
• non voglio subire l’episiotomia: l’ostetrica potrà aiutare il mio perineo a dilatarsi naturalmente, assecondando la mia voglia di spingere ed eventualmente aiutandomi con olii e/o pezze calde. Preferisco, ammesso che questo accada, la lacerazione spontanea e non ne riterrò l’ospedale responsabile, mentre adirò alle vie legali nel caso mi venisse praticata l’episiotomia senza il mio consenso.

Il secondamento e l’accoglimento del neonato

• voglio che il bambino mi venga consegnato immediatamente dopo l’espulsione e che ogni eventuale azione su di me e su di lui, sia posticipata alla fine del secondamento e/o altro momento più opportuno, desidero che i nostri primi preziosi istanti non vengano turbati da voci luci o pressioni;
• voglio che il cordone ombelicale sia lasciato intatto fino all’espulsione della placenta;
• non voglio essere separata dal mio bambino prima che il secondamento sia avvenuto naturalmente e che abbia avuto il tempo di familiarizzare con me e di provare ad attaccarsi al seno;
• desidero attendere la fine del secondamento nella posizione che mi è più congeniale;
• desidero che si aspetti l’espulsione della placenta secondo i tempi fisiologici qualsiasi essi siano e senza somministrarmi farmaci per velocizzare l’espulsione;
• desidero che la placenta esca spontaneamente senza spremiture dell’utero o trazione del cordone;
• non desidero che la placenta venga gettata nei rifiuti ospedalieri, ma chiedo che mi venga consegnata perchè io possa disporne;
• non voglio che al bambino siano effettuate se non in caso di assoluta necessità: aspirazione gastrica, controllo della pervietà delle coane e pervietà rettale;
• rifiuto che mio figlio venga sottoposto a qualsiasi cura non di emergenza, né che gli vengano somministrati farmaci che non siano salvavita, senza che io venga preventivamente informata e acconsenta alla somministrazione in modo esplicito.

La degenza

• voglio che il mio bambino rimanga sempre con me, a meno che non sia io a chiedere il sostegno delle puericultrici;
• desidero che il bambino non sia lavato, ma lasciato con il suo odore e ricoperto della vernice caseosa, che la sua pelle assorbirà naturalmente;
• nel caso sia io che il bambino fossimo in buona salute mi riservo di chiedere la dimissione precoce, nelle ore immediatamente successive al parto;
• non voglio che a mio figlio vengano somministrate sostanze quali latte artificiale, soluzione glucosata o succhiotti.

Il cesareo

• se si arrivasse a valutare l’eventualità di un cesareo desidero che prima mi siano spiegate nel dettaglio le motivazioni, solo dopo averle ottenute concederò l’eventuale consenso;
• anche in caso di cesareo d’urgenza desidero ricevere un’anestesia non totale che mi permetta di vedere il neonato appena uscito dalla pancia;
• desidero che vengano abbassate le luci al momento di estrarre il bambino e che lui ed io veniamo trattati nella maniera più delicata e dolce possibile;
• vorrei che il bambino, se in condizioni di salute normali, venga consegnato immediatamente a me e che abbia la possibilità di effettuare il primo bonding ed attaccarsi al seno già in sala operatoria.

Se chi mi assisterà valutasse di dover prendere decisioni contrarie a questo progetto chiedo che queste mi vengano preventivamente spiegate (anche in caso di urgenza) e che vengano eseguite solo dopo aver ottenuto il mio consenso.

Certi di trovare la vostra comprensione e collaborazione, vi ringraziamo anticipatamente, fiduciosi che le nostre richieste saranno accolte e che il parto si compierà come l’evento splendido, intimo e naturale che può e dovrebbe.

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Messaggio Da dipkick Gio Gen 20, 2011 1:58 am

grazie ragazze piano - Il Piano del Parto 677225 piano - Il Piano del Parto 483896
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Messaggio Da LucyintheSky Gio Gen 20, 2011 8:24 am

Wow! piano - Il Piano del Parto 677225
Questi documenti sono utilissimi e penso proprio che ne presenterò uno, quando sarà il momento!

Mi chiedevo il perché di alcuni punti del piano di Martina (e in parte di Monoke):
-che non gli sia somministrato il trattamento antibiotico per lo streptococco beta-emolitico
-che non gli venga effettuato il bagnetto
-che non gli vengano somministrati medicinali, compresi quelli di routine
-che non gli venga somministrato il collirio
-che non gli venga somministrata la vitamina K

Sul bagnetto ho capito meglio grazie a Monoke e sono d'accordo. Ma neanche un asciugatina delicata con un panno di lino?
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Messaggio Da Martinamarina Gio Gen 20, 2011 10:36 am

no, la vernice caseosa è molto importante per il piccolo, e poi non è unta o bagnata..magari è un pò ruvida al tatto ma non da nessun fastidio, serve come protezione e nutrizione per la pelle.
Per lo streptococco- avevo il test positivo. Sono contraria all'antibiotico dato a caso. Avevo fatto anche una cura omeopatica..e il contagio è più probabile che avvenga in ospedale con gli attrezzi sanitari e con le mani degli operatori.Di fatti poi essendo nata a casa e avendo rotto il sacco nel momento espulsivo non c'è stato nessun problema.
Per il resto, io volevo un parto non medicalizzato il collirio, la vitamina k sono "cose in più" non sono indispensabili.
In particolare
Il collirio negli occhi che in realtà è antibiotico è un'usanza vecchia di decine d'anni ed era una cosa che veniva fatta esclusivamente per proteggere il nascituro dalla sifilide che all'epoca era una malattia molto sviluppata e diffusa.Oggi se uno ha la sifilide lo sa...io non avevo la sifilide, a che sarebbe servito? In più il trattamento giusto doveva essere fatto per alcuni giorni di seguito, non una tantum

Per la vitamina k su partonaturale ho trovato questo-

Somministrazione di vitamina k
Al bambino viene somministrata la vitamina k per via orale o intramuscolare per prevenire la malattia emorragica del neonato entro alcune ore dal parto. La vitamina K è importante per i meccanismi della coagulazione, essa viene normalmente fornita all’organismo dagli alimenti ed è prodotta dalla flora batterica intestinale. I batteri intestinali maggiormente utili a scopi difensivi per il neonato sono quelli che costituiscono la cosiddetta flora fermentante in particolare i bifidobatteri. Fisiologicamente il neonato attaccandosi al seno viene a contatto con la cute materna (ricca di batteri buoni) e la precoce introduzione di cibo-colostro permette la colonizzazione dell’intestino. Infatti il colostro è particolarmente ricco di fattori “bifidogeni” che fanno così proliferare i bifidobatteri con lo sviluppo di un’abbondante flora batterica che producendo vitamina K impedirà l’insorgere della malattia emorragica. Si suppone che il colostro abbia alti livelli di vitamina K per almeno 15 giorni. La malattia emorragica del neonato viene intesa come ogni manifestazione di emorragia legata alla carenza di vitamina K, la sua incidenza varia tra 0.25% e 0.5% nei neonati non trattati; questi dati provengono da studi ospedalieri dove fino a qualche anno fa il neonato era tenuto a digiuno per 12/24 ore.


Si distinguono tre forme di emorragia: classica, precoce e tardiva.
La forma classica è legata al neonato non allattato al seno con intestino sterile (mancata produzione intestinale di vit. K), i segnali di emorragia si manifestano dopo il primo giorno di vita. La forma precoce colpisce i neonati da madri trattate con farmaci che inibiscono l’attività della vitamina K (fenobarbital, fenitoina, isoniazide, rifampicina, anticoagulanti), le emorragie esordiscono nelle prime 24 ore. La forma tardiva si manifesta dopo il primo mese di vita, può presentarsi nei neonati allattati al seno con diarrea protratta (da circa una settimana) o essere secondaria ad una patologia che determina malassorbimento (fibrosi cistica, malattia celiaca).


La somministrazione di vitamina K è giustificata qualora vi sia una deformazione della testa fetale dovuta a pressioni eccessive durante il parto, il bambino nasca in posizione posteriore (occipite sacrale), vi sia un travaglio – parto stressante, l'applicazione di ventosa o forcipe il bambino venga rianimato, la madre o il bambino vengono trattati con antibiotici o altri farmaci.


Non è necessaria qualora vi sia un travaglio – parto fisiologico e la testa fetale non abbia subito pressioni eccessive.
Due studi inglesi hanno visto esserci una correlazione statisticamente significativa tra l’insorgenza di tumori infantili e la somministrazione intramuscolare di vitamina K al neonato, che non risulta con la somministrazione orale o la non somministrazione. In questo caso l’utilità profilattica nei confronti della malattia emorragica è inferiore al rischio potenziale che la somministrazione di vitamina K comporta.

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Messaggio Da LucyintheSky Gio Gen 20, 2011 11:25 am

Ti ringrazio per i chiarimenti piano - Il Piano del Parto 412261
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Messaggio Da mononoke Gio Gen 20, 2011 12:24 pm

aggiungo una piccola cosa:
i primi momenti di vita di un neonato sono fondamentali per la relazione che instaurerà con la madre.
non dico che non si possa avere una buona relazione anche senza, ma di certo facilita moltissimo le cose che i due siano il più indisturbato possibile.
qualunque apsirazione, somministrazione etc. etc. è un'intromissione che, se non è strettamente necessaria, finisce per fare più male che bene, perchè altera un equilibrio ormonale delicatissimo e tralatro rarissimo e fonte di enorme benessere per la donna.
da lì il rifiuto ai medicinale di routine perchè, come ti ha detto martina, non avevo valutato fossero importanti.
sull'accoglimento e il particolare equilibrio ormonale che vi si crea ha scritto benissimo michel odent e se interessa posso cercarne un pezzettino.
ciao
piano - Il Piano del Parto 412261
ah, ancora una piccola cosetta ... l'odore di un neonato con la sua vernice caseosa è semplicemente inebriante. è tra le cose più profumate che i abbia mai sentito. se ci pensi è naturale che ci sia un meccanismo di riconoscimento olfattivo tra madre e cucciolo, e anche questo rende più facile la relazione di attaccamento.
oltretutto un bimbo che nasce a termine non ne ha molta di vernice, è bello pulitino e liscio I love you ... mamma mia è meglio che smetta sennò mi vengono voglie strane :roll:
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