Parto podalico

mononoke ha scritto:in generale i materiali dell'anep sul rapporto tra mamma e bimbo in epoca prenatale ve li consiglio perchè sono estremamente interessanti

Ma sai che proprio l'altro giorno leggendo i vostri post pensavo che sarebbe un interessissimo argomento per tesi...?
Chiudo off topic....

Ho letto qualcosa sul fatto che con una buona comunicazione si possa chiedere al bimbo di girarsi per favorire un parto cefalico con buoni risultati, ma la mia curiosità adesso è: ci sono degli studi su quali possano essere le motivazioni intrinseche del posizionamento di podice? Mi spiego meglio: cosa potrebbe portare il bambino a decidere di non girarsi, dato che la posizione cefalica è un riflesso naturale? Potrebbe essere una conseguenza della paura di lasciare l'utero?

Quando si parla della componente emotiva-relazionale, i fattori più citati sono del tipo : madri che non lasciano andare, madri che cercano di trattenere la gravidanza o al contrario madri che non sono pronte a incontrare il bambino e quindi lui/lei si mantiene in una posizione "immatura" (spesso prima di girarsi cefalici e restarci si trovano in posizione podalica o altre).

Non ci sono studi scientifici su questo perché è quasi impossibile determinare un nesso causa-effetto tra queste componenti e la posizione podalica, intanto perché è molto difficile scorporarla da altre cause ad esempio fisiche (es: disallineamento del bacino). E inoltre perché è difficile selezionare la variabile "stato emotivo-relazionale della madre" e catalogarla in livelli discreti della variabile.
Pertanto per lo più ci sono documenti sull'esperienza clinica degli operatori, che vanno presi di conseguenza per quello che sono, senza voler inferire un legame deterministico tra le due situazioni.

Sono triste. Una mia amica è alla 36 settimana, il bimbo è podalico. La ginecologa le ha ordinato il cesareo al compimento delle 39 settimane. Che ingiustizia...
Per fortuna lei si fida ciecamente della sua ginecologa, e non ha alcun dubbio che sia la cosa giusta da fare. E' la tipica donna perfettamente inserita nell'atmosfera adrenalinica medichese. Io mi guardo bene dal fare commenti perchè non voglio farle venire dubbi adesso che è troppo tardi, anche se ho dentro un enorme senso di impotenza e rassegnazione...

So che la presentazione podalica già di suo non è un'indicazione per cesareo, so anche che non tutti i gine e le ostetriche sono preparati ad affrontare un parto naturale podalico. Ma perchè non aspettare neanche che parta il travaglio autonomamente?

Dal loro punto di vista, ovvero che un cesareo per un podalico è l'unica cosa giusta da fare, la logica non fa una piega: meglio un intervento chirurgico programmato che uno in "emergenza" (dove emergenza indica solo il fatto che non fosse programmato, non reale necessità). Per tanti fattori: la paziente sa già chi troverà ad operarla, c'è meno stress per la coppia e si risparmia che un medico X si trovi a fare un cesareo alle 3 del mattino. Il che può sembrare equivalente solo a garantire una comodità in più al medico, ma anche io preferirei che a operarmi fosse uno staff tranquillo e riposato e non uno appena tirato giù dal letto...

Bilanciando a questo fattore, in realtà, anche in caso di podalico sarebbe opportuno lasciare che il travaglio inizi spontaneamente perché è il segno del feto che i polmoni sono maturi. Tanto più visto col cesareo, visto che il bambino in quel caso perde la fisiologica spremitura del liquido in eccesso dei polmoni, passando per il canale vaginale (infatti i nati con cesareo hanno in media molte più complicanze respiratorie appena nati)

E' una cosa che continua a girarmi nel cervello. Quando, durante il corso pre-parto, c'era l'incontro con un gine dell'ospedale...lui stesso disse che anche in caso di presentazione podalica sarebbe meglio avere i prodromi, sia per la maturazione polmonare, sia per la possibiltà che proprio durante i prodromi, il cucciolo si giri.

Ma quando poi arrivo io con il mio bel podalico, tutte le sue belle parole sono andate a farsi benedire...con un bel cesareo programmato.
D'accordo. Nel mio caso era un podalico varietà natiche, Richy stava con il culetto in giù e le gambine in su davanti alla faccia. Il più complesso.
Ma ad ogni modo rimane il fatto che è una loro comodità...

Selvy, il podalico di natiche e' piu' facile da partorire...il culetto ha il diametro come quello della testa non si rischia che scendano i piedi quando la cervice non e' completa, con il rischio serio che si incastri la testa.

Una volta passato il bacino c'e posto per la testa, cosa che può non capitare se scendono per primi i pedini e le gambe...il mio secondo era podalico di natiche e l'ostetrica mi avrebbe seguita solo se rimaneva messo così

Bella storia!
A me avevano detto proprio il contrario!
Dicendomi che proprio dopo essere passato l'addome e le gambe a "sandwich", la testa sarebbe rimasta incastrata...
E mi dissero che era anche la posizione peggiore per tentare la manovra per farlo girare...

Be' pero non ti sembra assurda come spiegazione? Il diametro del bacino e' ben più largo di quello delle coscette....ora leggo un po' in giro, non l'ho Mai fatto, mi sono sempre fidata dell'ostetrica edell'h di Vipiteno a cui mi ero rivolta e che mi disse proprio così...io ero determinata a provare il podalico, pero io ero al secondo figlio, se fossi stata al primo credo che non ce l'avrei fatta....oltre per l'aspetto emotivo anche perché oggettivamente un secondo parto e' ben più agevole...

Mi fu spiegato che addome e gambine insieme, stile panino, avrebbero creato un diametro tale per cui, subito dopo ci sarebbe stato un effetto imbuto con il collo e la testa incastrati...
...ora mi hai messo il dubbio...però quel giorno quando mi spiegarono il tutto mi sembrava logico...