Lutto perinatale

Io ho l'unico ricordo di aver intravisto la sua schienina in sala parto mentre lo portavano via... in questo momento mi sento davvero straziata e presa da mille sentimenti.
Hai ragione Nike...lui non è più lì...me lo farò bastare...anche se quell'abbraccio che non gli ho potuto mai dare mi peserà per sempre...ma tanto non glielo potrei dare neanche adesso...

Selvy, è che almeno tu le hai viste...a me non me lo hanno permesso...non so...forse non era un bello spettacolo? forse era un mostro? Forse dipende dalla sensibilità del personale..ma questo vuoto mi rimarrà per sempre

Sea, secondo me questo fa parte della relazione con la morte di cui parlavo sopra. Purtoppo non la consideriamo una parte della vita, per quanto dolorosa sia, e quindi si cerca di evitarlne la vista, la presenza, il racconto... Trova un modo per colmare quella sensazione di vuoto, trova un modo per creare un rituale che ti faccia sentire che quell'abbraccio glielo hai dato, tanto, lo sai, stiamo parlando di qualcosa che va oltre lo spazio e il tempo. Non lo hai abbraciato lì, fallo ora, in qualche modo, non fisico, e perdonati per non averlo fatto allora. Non potevi, hai fatto il massimo che potevi fare con le possibilità che avevi in quel momento.

ti porto nel cuore, sea e ti abbraccio forte

Sea, solo tu puoi decidere cosa fare, domandati solo questo: quale scelta potresti rimpiangere in futuro? Quella di averlo visto, toccato, o quella di non averlo fatto?

Purtroppo la gestione della morte perinatale è qualcosa che ancora sfugge completamente agli operatori, non sono preparati, anche se gli enti appositi si battono continuatamente affinché siano implementate le linee guida, in cui sarebbe previsto che lo staff offra alla madre di vedere il bambino, deve avere la scelta, non si deve scegliere per lei e sottrargliela in nome del suo "bene" o per paura di non "impressionarla" (allo stesso modo non la si forzerà a farlo in tutti i modi). Molte madri rimpiangono di non avere foto o ricordi del bambino (il braccialetto dell'ospedale, le impronte di mani e piedi, ecc un qualsiasi effetto personale tangibile per ricordarlo). Se ce l'avessero, potrebbero decidere di non guardarli mai o tenerli in un cassetto, ma tante coppie non hanno mai potuto scegliere. Il volersi riparare dal "brutto" della morte è il vero aspetto tanatofobico della nostra società. Non significa che ci dobbiamo esporre per forza alla morte, ma nemmeno che ce ne dobbiamo allontanare a tutti i costi, tutto dipende dal momento e dal proprio sentire.
Bambini che nascono con le più disparate condizioni che hanno portato purtroppo alla loro morte possono avere anomalie fisiche appena nati, ma la soluzione non è nasconderli ai genitori perché potrebbero "traumatizzarsi". E' l'esperienza in sé di perdere il proprio figlio che è traumatico, l'amore non si misura in bello o brutto ma in tempo, emozioni e sentimenti condivisi.
Ripeto, è una scelta assolutamente personale, ma simile allo scegliere di vedere una persona o meno dopo un incidente: ci sarà chi sceglie di ricordarsela come era prima e rinuncia serenamente a vederlo dopo e chi sceglie di salutarla l'ultima volta nonostante tutto, come parte finale di un percorso.

Le tue parole PQ sono esatte. Le condivido totalmente.

In effetti anche nel mio caso, una dopo l'altra, mi sono state portate via subito. Le ha viste mio marito nella loro tragica nascita.
Ma proprio consapevole di quello che hai appena detto tu, ho preteso di vederle! Penso che nel mio lucidissimo dolore ho anche usato un tono perentorio!
Mio marito conoscendomi non ha fiatato. Loro erano, sono, roba mia!

E qualsiasi cosa avvenga in una gravidanza, è solo la mamma che deve avere l'ultima parola. Sempre.
Spero davvero che in futuro la considerazione materna diventi la cosa più importante negli ambiti ospedalieri. Così come anche in tutti gli altri ambiti! Chi entra in ospedale rimane un individuo in possesso di tutte le sue facoltà...non diventa improvvisamente di proprietà dell'ospedale e degli addetti che ne fanno ciò che vogliono!

La penso al 100% come PQ, credo davvero non esistano parole migliori. Un forte abbraccio Sea, qualsiasi decisione prenderai sei nei nostri cuori e nei nostri pensieri    

Panic, il mio "consiglio" a Sea veniva dal fatto che dopo l'autopsia, dopo tot giorni, non lo puoi vedere da vicino, sei dietro ad un vetro, con il corpo quasi tutto coperto in un'altra stanza, quindi io concordo con te su tutto, anche sul fatto di poter scegliere, ma per esperienza personale ti dico che la vista a questo punto è molto diversa dal poter stare vicino al corpo, toccarlo, salutarlo. E' molto fredda, è può essere molto dura, e credo che Sea lo sapesse, perchè nel suo post ha parlato di non poterlo comunque abbracciare. Purtroppo anche questo è un altro aspetto di quello che giustamente scrivi anche tu sulla morte: abbiamo immagini da telefilm americano, e quando poi siamo nella nostra realtà può essere davvero una doccia fredda.

sea ti abbraccio forte.   

Sea, credo che Nike e Panic ti abbiano dato tanti elementi per poter decidere cosa fare. Io mi limito ad abbracciarti fortissimo e mandarti, per quanto possibile, tutto il mio calore e affetto in questo momento tanto forte

Non riesco a esprimere altro che un forte abbraccio. Sono certa che sceglierai il meglio per te... Come hai già fatto in passato... Ti penso tanto... Spero che presto riuscirai a superare il lutto e il triste momento! Un abbraccio