Lutto perinatale

Cara Pandina ti posso parlare della mia esperienza. Ti dico che io pensavo di voler silenzio, di non volerne parlare e invece i giorni successivi sentivo che tenermi tutto dentro mi faceva impazzire, volevo parlare di quello che mi era successo perchè mi sembrava in questo modo di tenere vivo il mio bambino. Così ho scritto sms anche a persone che non vedevo da ANNI, ho parlato della mia tragedia a persone che non incontravo da mesi e che neanche sapevano che fossi incinta, alle mamme dei compagnetti di Chiara fuori dalla scuola. Sembravo una matta!!!
Ho detestato invece chi, pur sapendo, incontrandomi faceva finta di niente e non mi chiedeva e  mi parlava di altro come se niente fosse...dentro di me sembrava che non dessero dignità alla breve esistenza di mio figlio, come se la sua breve vita non contasse niente. Ho detestato chi ha minimizzato con frasi del tipo " Ne farete altri", " Sono cose che succedono", " Adesso ci riprovate", " La vita continua", " Devi accettare la volontà di Dio", " Adesso basta piangere" ecc ecc.
D'altra parte invece dopo il primo mesetto ero io che sentivo il desiderio di parlarne solo quando pareva a me, evitavo i negozi ad esempio dove sapevano che ero incinta, il luoghi dove avevo la certezza di incontrare qualcuno di conosciuto, anticipavo spesso l'orario di accompagnamento di Chiara all'asilo.
Continuano invece a farmi male le persone che comunque di proposito fanno finta di niente, oppure quelle che durante una cena ad esempio fanno battute infelici su figli o gravidanza, senza pensare minimamente di ferire o di calpestare un terreno minato. Ieri ad esempio una persona mi ha fatto leggere una barzelletta sulle pompe funebri...primo non mi avrebbe fatto ridere neanche se non avessi vissuto questa tragedia, secondo visto che sai che ho un figlio da seppellire forse potevi evitare  ...ecco questo per farti l'esempio che per molti passati tre mesi allora DEVE essere tutto dimenticato.
La mia reazione sulle gravidanze altrui è ancora molto ambivalente. Penso continuamente che è molto probabile che dietro ad una pancia ci sia anche una storia di sofferenza, quindi non provo assolutamente nessun tipo di gelosia...è come se una mamma che perde un bimbo vedesse, ad esempio, me con la pancia fra un anno.
Però non riesco ancora a parlare con serenità di parti e particolari sulla gravidanza. Ad esempio non riesco a leggere delle nuove nascite avvenute qui sul forum e me ne scuso...ma perchè è troppo fresca per me l'esperienza di travaglio tragico, drammatico e di morte.. e davvero non riesco a leggere di spinte e di contrazioni senza sentire di nuovo un dolore profondo, a volte anche fisico.
Come vedi è tutto molto complesso...però ti consiglio di lasciare la porta aperta, ti consiglio di non dire niente che per te possa sembrare consolatorio, perchè non c'è niente che possa consolare purtroppo! Le parole che a me hanno fatto più bene sono state "Mi dispiace" oppure "Ti capisco" oppure "Datti tempo" "Sono con te"ecc ecc...oppure semplicemente un abbraccio pieno d'affetto.
Però lascia la porta aperta, perchè come dice Pq l'indifferenza ferisce tantissimo, a me continua a ferirmi continuamente...
Un abbraccio a tua cognata e tuo fratello, mi dispiace tantissimo per quello che stanno vivendo.

Sea, leggerti mi tocca il cuore, davvero.
Cerca solo, se ti è possibile, di non prendere per indifferenza quella di chi non ti parla del tuo lutto, della tua gravidanza. Viviamo in una società che ha difficoltà ad affrontare il lutto, quindi magari semplicemente non sanno affrontare la cosa.
Sono felice che tu qui possa trovare uno spazio per condividere, e faccio il tifo per te, per tutta la tua famiglia, perchè riusciate a far passare il più serenamente possibile l'inevitabile tempo del lutto. Prenditelo tutto, come lo senti meglio per te. Posso solo dirti che il tempo lenisce il dolore, ma fai bene a viverne appieno il processo!
Ti abbraccio.

Grazie Sea per la tua condivisione, mi ha aiutato nel primo incontro di persona con mia cognata.
Come hai detto tu nulla può consolare, ma almeno non sono stata impacciata come temevo e soprattutto non ho fatto finta di niente!
Per il momento anche lei non se la sente di parlarne, quindi non sono stata insistente, quando si sentirà pronta io sono disponibile.
E' molto triste quello che state passando, ma nessuno di noi può lenire il vostro dolore, possiamo solo starvi vicino come meglio possiamo senza essere invadenti. Un abbraccio   

Sono contenta pandina di esserti stata utile e che l'incontro con tua cognata sia andato bene   

Nike, grazie infinite   

Sea ti ringrazio anche io di questo contributo, non è così diffuso che le persone abbiano voglia di condividere così apertamente questo tipo di situazione, forse perché tante volte internet risulta più inospitale che altro... e invece leggere queste testimonianze è fonte di grande crescita per chi è estraneo a un lutto simile ma può trovarsi ad affrontarlo tramite amici o persone care. Hai ancora una volta tutta la mia ammirazione per la tenacia che dimostri e per tanto altro a cui non so dare un nome

Anche io la penso come Vale. E' il motivo per cui spesso leggo questa discussione senza intervenire, anche io vivevo un po' il "disagio" di Pandina nel non sapere come comportarsi. Il tuo messaggio, Sea, mi ha aiutato molto a capire come provare ad affrontare queste situazioni, quindi grazie anche da parte mia per aver condiviso con noi il tuo pensiero.

Anch'io mi ritrovo molto in quello che ha scritto Jillian. Purtroppo a volte, pur con la volontà di esprimere la propria vicinanza, mi ritrovo a chiedermi "cosa puoi dire a una donna che ha perso suo figlio? Cosa potrebbe mai darle giovamento?" e la cosa mi lascia immobilizzata.  

Ti ringrazio molto anch'io per aver fatto luce su quello che si può provare in una situazione del genere.

Ragazze, grazie per i vostri pensieri...intanto non vi immaginate cosa è successo..sto tremando, mi gira la testa, tremo....proprio in questo momento ci ha chiamati l'agenzia funebre, hanno finito l'autopsia, Elia è in sala mortuaria. Mi viene l'impulso di andare...a fare cosa? A vedere cosa? Non lo so...un piccolo corpicino già minuscolo perdipiù martoriato da un'autopsia?...E dove l'avranno messo? Sono nel pallone....completamente!
Alla fine è arrivato anche questo momento,lo aspettavo con ansia.... l'agenzia ci ha dato l'appuntamento per lunedì pomeriggio, loro si occuperanno solo di trasportarlo dall'ospedale al cimitero dove c'è un piccolo pezzettino di terra dedicata a questi piccoli angeli....io e mio marito siamo già andati a vedere, ci sono altri piccolini che faranno compagnia al mio bimbo...tanti bimbi che non sono mai nati, ma che ci hanno fatto compagnia per un soffio di vita.
Sono agitatissima....ma anche emozionata....mi distruggeva l'idea di saperlo in anatomia patologica, mi distruggeva l'idea di non sapere dove andasse il suo piccolo corpicino...è dal giorno che mi sono separata da lui che aspettavo di riaverlo... almeno saprò che per lui avrò fatto tutto il possibile, saprò dove andare a trovarlo. Anche se so che il posto privilegiato dove ci incontriamo spesso è e sarà sempre il mio cuore...

Non andare, Sea. Non ha senso, non ti serve. E non è bello, credimi, un corpo morto è... morto, non c'è più, soprattutto dopo tutto questo tempo. Lui non è più lì, ma tu rischi di portarti negli occhi questa immagine. Conserva invece nel cuore quelle che hai!  

Sea, sapevi che sarebbe arrivato questo momento...e lo attendevi con ansia.
Da lunedì avrete entrambi la pace.
Mi sono commossa sai?
Io e mio marito decidemmo diversamente all'epoca, lasciammo fare all'organizzazione dell'ospedale. E so che c'è un posto dove i loro resti riposano. Ma nel mio cuore le ho salutate quel giorno, dolcissime e perfette, quando le mie mani le hanno accarezzate. E rimangono lì sepolte nel mio cuore.
Pensavo di pentirmi di non aver fatto come te. Spesso ci penso.
E ora sono sollevata di sapere che il tuo grande cruccio, quel peso che ancora avevi sul cuore finalmente può trovare liberazione!

Ti abbraccio forte. Sei una mamma meravigliosa!