Cognate e cognati

Oggi la perla di mia cognata è stata questa.
Arriva con una bellissima borsa, le facciamo i complimenti, lei si lamenta perchè le è stata regalata da due sue amiche che hanno speso più di 80 euro.
Non capivo e sono rimasta zitta.
Dopo un po' aggiunge: "Così adesso sono costretta anche io a far loro dei regali così costosi e compiono gli anni pure vicine"  

Credo che non abbia mai goduto della grauità dell'amicizia e dell'affetto, tutto si fa per avere o dare qualcosa in cambio ed è di una tristezza infinita.
Vi accenno solo alla sua battaglia per eliminare i festeggiamenti dei compleanni degli adulti, di eliminare i regali di Natale (ci ha regalato un vasetto di ketchup fatto in casa, tra l'altro non le era venuto nemmeno molto bene) e di lasciare ai genitori ogni mese 20 euro a famiglia per i pranzi o le cene che si fanno a casa loro.

ma è ossessionata????  

Oddiooo sembra zia Petunia che regala un unico fazzoletto di carta a Harry Potter per il compleanno allora esistono davvero!! Tu prova a regalarle davvero una cosa così e a dirle con tanto affetto che hai a cuore i suoi risparmi e così per il tuo compleanno potrà prenderti un pensierino indolore... c'è caso che non se ne accorga e ti ringrazi!

Mio marito ha proposto di regalarle un biglietto con scritto Auguri, così può dare in cambio quello che desidera, ma immagino già che sarebbe un biglietto molto simile  
Il problema è che proprio non è consapevole di sè stessa, domani sarebbe capace di commentare in maniera cattiva le persone che fanno dei regali controllando per prima cosa il prezzo, o cose simili.

Per esempio lei è angosciata dall'idea di perdere il lavoro suo o del marito e piange miseria ad ogni occasione, anche se si comprano un cellualre nuovo ogni anno, vanno a farsi 2 o 3 settimane di ferie senza grosse rinunce e così via. Un paio di settimane fa stavamo parlando di un loro amico, che è in cassa integrazione da quasi un anno e non riesce più a pagarsi l'affitto. Commenta: "Certo, che sabato sera era proprio negativo, quando glielo chiedi dice sempre che ha delle difficoltà nel lavoro"
Io e mio marito ci siamo guardati così  e le abbiamo fatto notare che non deve essere facile arrivare al punto di dover tornare a casa dei propri genitori e quindi si lamentava a ragione.
Lei risponde: "Sì, ma tutti abbiamo difficoltà a lavoro, per esempio M. (suo marito) non sa se lo metteranno a tempo indeterminato o solo fino a Natale".
N ha detto che era diverso, ma poi è passata nella fase "poveri noi" per cui non ascoltava più.

Ecco a voi, cognata numero 2!
Ho fatto il pieno ieri sera per i compleanni di un sacco di caxxate che ne avrei per riempire 10 pagine.

Julie ha scritto:
Il problema è che proprio non è consapevole di sè stessa, domani sarebbe capace di commentare in maniera cattiva le persone che fanno dei regali controllando per prima cosa il prezzo, o cose simili.

stavo per scrivere la stessa cosa! ci sarebbe da vedere se un regalo da 5 euro le sarebbe invece andato bene!

E' un post lunghissimo, grazie a chi lo leggerà fino alla fine.  

Ieri ho strippato con cognata numero 2 e mi sono sentita cattiva nei confronti di mio marito  
Faccio una premessa perchè altrimenti non si capisce nulla. I bimbi in casa sono 7 e vanno dai nove anni all'anno di età.
Siamo tre famiglie diverse, quattro se ci aggiungiamo quella dei nonni, e ognuna ha il proprio stile educativo. Un po' per formazione personale, un po' per informazioni accumulate negli anni, un po' per spirito osservativo non mi trovo molto con le loro modalità, ma ho sempre chiuso occhi e bocca  .
Da quando i bambini hanno iniziato a giocare fra di loro, chiaramente queste differenze sbattono ferocemente fra di loro.
Ci sono alcune cose che si ripetono uguali e credo che non creino interferenze perchè Lele sa che con noi non si fa, con altri sì, ma ci sono mooooooolte altre cose che sono a sentimento di cognata numero 2 e confondono sia me che Lele.
La cosa, che più non sopporto e che rende molto agitato Lele, è che lei fa una gara per tutto: Vediamo chi finisce prima di mangiare, vediamo chi esce prima dalla piscina, vediamo chi si veste per primo, vediamo chi entra per primo a casa della nonna, vediamo chi si mette per primo le scarpe.
I bimbi ci stanno e suo figlio prende in giro chi finisce per ultimo  
Vediamo chi è la mamma più imbecille????  
Inoltre io ho abolito a casa i cartoni perchè rendono Lele molto aggressivo e li guardiamo insieme una volta a settimana (tipo un cartone lungo il sabato sera). A casa di cognata numero 2 la tv fa da sottofondo costantemente.
Ho detto che io non ho piacere e accetto che venga utilizzato il cartone solo se i bimbi sono molto agitati e non si lasciano distrarre.

Ecco arriviamo a ieri.
Pranzo dai miei suoceri per il patrono quindi ci siamo tutti. Noi siamo lì dalle 9:30 circa per aiutare mia suocera e per pulire il garage dove c'è il forno a legna in cui abbiamo fatto la pizza con degli amici ieri sera.
Lele è con noi ed è molto tranquillo. Gioca da solo senza problemi.
Verso mezzogiorno arrivano i figli di cognata numero 1 e i bimbi si mettono a giocare fra di loro.
Dopo mezz'oretta arrivano i figli di cognata numero 2.
Il bimbo A. arriva con una fionda homemade bellissima, i maschietti vogliono provarla, ma non si può provare perchè si usa solo nel bosco.
 Perchè l'hai fatta portare?
I bimbi giocano fra di loro per un po' poi si mettono in una stanza fuori dalla nostra portata, ma continuano a giocare.
Sinceramente non so cosa sia successo perchè io stavo aiutando in cucina, ma i bimbi non si sentivano e non davano segni di stanchezza o di agitazione. Lei stava raccontando la trama di un cartone a suo padre, dopo un po' va a vedere i bimbi. Dopo 5 minuti vado a buttare un occhio per vedere se va tutto bene, li trovo tutti intorno a lei che guardano un cartone sul suo cellulare   
Ma perchè???????
Mi dileguo in 3 secondi per non mangiarle la faccia anche se ha incontrato il mio sguardo di commiserazione. Sibilo veleno a mio marito e intanto sento che Lele e suo figlio iniziano a litigare e so già che è per il posto che hanno più o meno vicino al cellulare.
Dopo pochissimo è pronto da mangiare, i bimbi vanno a lavarsi le mani e Manu picchia il cuginetto perchè volevano lavarsi entrambi le mani per primi, perchè chiaramente c'era la gara su chi lo faceva per primo e Manu altrimenti sarebbe stato ultimo.
Mentre sgridiamo Manu, giustamente l'altro bimbo piange. Arrivano a tavola e A. continua a piangere e passa dal lamentarsi per il graffio a lamentarsi per il colore del bicchiere di plastica.
Una settimana sì e una no lei decide che qualche colore va eliminato perchè altrimenti i bimbi litigano.
Nonostante Manu abbia già bevuto da quel bicchiere e nonostante fosse stato riammesso quel colore, lei prende il bicchiere e proclama che quel giorno il bicchiere blu non c'è più.
Io non ci ho visto più e stizzita ho detto "Ma perchè?" e sono andata a farmi un giro fuori di casa.

Una volta rientrata con mio marito (hanno fatto in tempo a finire il primo) tutti hanno fatto finta di niente, io non ho parlato per tutto il pranzo e lei ci ha girato tutto il tempo le spalle nonostante abbia monopolizzato la conversazione sulle sue vacanze facendo vedere continuamente le foto dal cellulare.
Ero decisa a dire che una volta che i bimbi avevano finito avevamo bisogno di definire delle regole insieme, ma non ne ho avuto il coraggio.

A casa loro non si parla se non degli altri o di argomenti di interesse nazionale generici. Nessuno dice all'altro come si sente, cosa lo fa stare bene o cosa lo fa stare male se non al padre che non sa fare il mediatore. La sua tecnica per molte discussioni è non discutete, ci penso io. A meno che lui non abbia il dono dell'immortalità, non può avere questo ruolo per sempre. Inoltre, guarda caso, nessuno di loro ha degli amici perchè non sono in grado di far entrare l'altro nel proprio spazio intimo e a raccontare i propri stati d'animo. N è cambiato molto da quando sta con me, ma fa ancora molta fatica.

Io non so come comportarmi, perchè tanto nessuno di loro ha il coraggio di rompere la facciata da mulino bianco, ma non voglio essere io l'artefice della rottura.
Mi sento ad un giro di boa, non voglio più mandare giù magoni per nulla e non voglio fare finta di nulla.

Julie,
mi spiace molto per questa situazione.
Io una ventina di anni fa ero più o meno al posto di Lele.  
Mia madre ha sempre cercato di non creare problemi all'interno della famiglia di mio padre (genitori, fratelli con rispettive mogli e figli...), e adesso la situazione non potrebbe essere peggio di così!
Anche noi abbiamo perso il "nostro mediatore" a causa di una brutta malattia, e adesso tutti i non-detti stanno tornanrdo fuori, più velenosi che mai!
Parla con i familiari di tuo marito, chiarisci subito certe questioni.....magari non ora, ma in futuro tuo marito e i tuoi figli ti ringrazieranno!!

Che situazione  
Capisco che sia difficile far partire un discorso del genere, soprattutto in una famiglia che non è la tua di origine. Credo che sarebbe molto più semplice se lo facesse tuo marito, ma lì, bisogna vedere se avrebbe il coraggio di mettersi contro la sorella numero 2, perchè inevitabilmente reagirebbe male, da come la descrivi. Voi due ne avete parlato in un secondo momento? Magari a casa dopo che se ne era andata un po' di tensione?

Care fertiline, ma sapete che da qualche mese con mia "cognata" vado d'accordo? Sarà che ci vediamo molto poco, dato che ora io e il mio ragazzo passiamo molto più tempo in giro o a casa sua, ma ultimamente non ho più avuto modo di notare i comportamenti che prima mi davano fastidio e addirittura mi sta invitando di sua spontanea volontà ai famosi pranzi che organizza e ai quali fino a qualche tempo fa invitava solo suo fratello. Che dire, aggiorno solo perchè se no scrivo solo e sempre cose brutte, invece in questo periodo sono contenta e spero che duri a lungo

Ragazze, che topic! Fa proprio al caso mio, quindi scusate se ne approfitto per sfogarmi... e per la lunghezza del post!   

Dunque, io ormai ho problemi con mia "cognata" da oltre un anno... chiamiamola B. per comodità. La situazione è un po' particolare, perchè sto con il mio ragazzo da due anni e mezzo e conosco lei da 4 anni: insomma, ero prima "amica" di lei (tra virgolette, perché era una conoscenza piuttosto superficiale) che fidanzata di lui   

I primi tempi del nostro fidanzamento sono stati una meraviglia: lei felicissima che io uscissi con suo fratello, io che andavo d'amore e d'accordo con il compagno di lei che precedentemente non conoscevo. Uscivamo tutti e 4 insieme tutti i weekend, divertentissimo e tutto quanto.

Poi, circa un anno fa, durante una banalissima discussione in tema di attualità, parlando con il compagno di mia cognata (T.) abbiamo notato una divergenza di opinioni che si è conclusa con una discussione abbastanza accesa tra me e lui, ma assolutamente senza insulti né altro... insomma, un confronto normalissimo ed educato, anche se acceso. A fine serata torno a casa e penso sia tutto a posto e invece... Da lì inizio del delirio!

Reazione di T. da ragazzino viziato (i miei "cognati" sono entrambi vicini ai 40 anni), che il giorno dopo mi scrive via sms che gli ho mancato di rispetto durante quella discussione dicendo che una delle sue argomentazioni era banale. Stupita di doverlo fare gli spiego che non stavo dando del banale a lui, ma che era SOLO una frase riferita ad una sua argomentazione... che non volevo mancargli di rispetto e nel caso mi scusavo (per quieto vivere) e che avrei voluto parlargli di persona per spiegargli che era assolutamente tutto ok, ma lui chiude il discorso scrivendomi che non ha niente da dirmi ed è tutto a posto.

Io attendo fiduciosa che quello che ritenevo un capriccio momentaneo gli passi, e invece paf, peggioramento continuo: mia cognata, che precedentemente mi mandava sms tutti i giorni, scompare nel nulla. Nei mesi seguenti entrambi non mi cercano più, se li cerco mi rispondono a monosillabi, nelle uscite in 4 rimangono freddi e distaccati con me. Chiedo disperata di vederci, di chiarire, ma niente da fare: bollata come colpevole senza possibilità di rimedio e senza che si sia mai effettivamente parlato di persona del problema.

Da lì è stato un crescendo di scorrettezze, maleducazione e isolamento... entrambi mi evitano, lei quest'estate si convince finalmente a venirmi a parlare ma è solo per rinfacciarmi che sono una persona aggressiva e scortese e che tutto l'affetto che avevano riposto in me è stato sprecato, e che non ho idea del male che ho fatto al suo compagno T.. E mi intima di non provare a rivolgermi a suo fratello, perchè così oltre che a loro due inizierei a creare problemi anche lui che invece deve rimanerne fuori per il suo bene.

Siamo ancora usciti qualche volta insieme perchè il mio ragazzo ha avuto piacere di farlo, ma in tutte le occasioni B. è stata sulle sue senza parlare con nessuno per tutta la serata: io ho quindi declinato gli inviti successivi, e ora siamo al punto che se non usciamo più per B. e T. è colpa mia.

Tutta la storia mi ha completamente debilitata moralmente, ho passato un ultimo anno tremendo e sono certa che la continua tensione sia anche una delle cause dei miei attuali attacchi di panico. Ed il brutto è che non so come uscirne, perchè sfogandomi con il mio ragazzo lo metterei soltanto in una situazione spiacevole che davvero non si merita: è sua sorella, e mi rendo conto che lui non è in grado di riconoscere i suoi sbagli.