Rottura del sacco amniotico
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Re: Rottura del sacco amniotico
Certo, il tutto rapportato al fatto che il mio utero poteva arrivare lì.mononoke ha scritto:Le contrazioni e l'avvio del travaglio prematuro
albapiccola- Numero di messaggi : 532
Età : 51
Data d'iscrizione : 16.11.11
Re: Rottura del sacco amniotico
Ma non sono le dimensioni dell'utero che fanno avviare il travaglio.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Rottura del sacco amniotico
Secondo il ginecologo si. Nel senso che non potendo crescere di più l'utero (o la natura umana) fa l'unica cosa possibile, il parto. Alla fine il parto prematuro è avvenuto nello stesso modo di un parto a termine: rottura delle membrane, Travaglio e parto.
albapiccola- Numero di messaggi : 532
Età : 51
Data d'iscrizione : 16.11.11
Re: Rottura del sacco amniotico
Alba, ma come ti e' stato diagnosticato l'utero piccolo? Perché se e' tale si sara' visto....
Ma sai quante donne vivono un parte pretermine e nessuno dice loro che hanno l'utero piccolo?
a me sta cosa non va giu' non la capisco e come sempre si "colpevolizza" la donna.
Poi se davvero era piccolo mica ci arrivavi a termine, perché a 37 più zero sei a termine, hai finito la 37 w ed entri nella 38w...
Alba, non ce l'ho con te, spero si capisca ma mi sembra che questo medico abbia sparato una cosa senza nessuna evidenza, nè sul tuo caso, ne' scientifica.
Ma sai quante donne vivono un parte pretermine e nessuno dice loro che hanno l'utero piccolo?
a me sta cosa non va giu' non la capisco e come sempre si "colpevolizza" la donna.
Poi se davvero era piccolo mica ci arrivavi a termine, perché a 37 più zero sei a termine, hai finito la 37 w ed entri nella 38w...
Alba, non ce l'ho con te, spero si capisca ma mi sembra che questo medico abbia sparato una cosa senza nessuna evidenza, nè sul tuo caso, ne' scientifica.
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Rottura del sacco amniotico
Scusa se ti rispondo solo adesso, ma ho voluto avere il PC a disposizione per poter scirvere con più tranquillità (dall'iphone solo risposte brevi).
Tranquilla Leila l'ho capito che non te la prendevi con me, ho anche capito il tuo voler capire una determinata situazione che non sembrava tanto 'normale', è una sensazione che ho provato pure io dopo che nacque la mia prima figlia; è vero mi sono sentita colpevolizzata perchè non ero riuscita a fare quello che ogni donna fa, cioè portare un figlio in grembo (ma penso che sia uno stato d'animo che si ha ogni qualvolta le cose non vanno lisce: in parto cesareo, il non poter allattare o altro). Questo sicuramente ha influenzato il mio 'essere mamma' con Benedetta.
Io non sò se il ginecologo mi disse la verità (purtroppo mi diede la stessa motivazione anche l'ostetrico che mi seguiva e con cui stavo facendo il corso di preparazione al parto) oppure sparò la prima cosa che gli venne in mente, magari per nascondere il suo non essere stato particolarmente professionale nel seguire la mia gravidanza, fatto è che nessuno dei medici che interpellai (nel momento in cui mi chiedevano se la placenta era ok, se non avevo fatto sforzi, se non c'erano infezioni varie) seppe darmi una qualsiasi altra motivazione se non questa, alla fine finii per accettarla.
A distanza di anni, come dissi nel primo post che ho scritto in questo topic, non ne ho mai parlato quasi con nessuno, è una cosa che viene fuori solo quando devo fare un'anamnesi io o mia figlia.
In questi giorni ho cercato di fare mente locale per ricordare qualche cosa in più, le uniche cose che mi sono venute in mente sono due (le scrivo magari possono fare capire qualcosa in più):
1. Quando ruppi le menbrane nella seconda gravidanza e arrivai in ospedale, ero in travaglio, trovai l'ostetrico che mi aveva seguito per la prima (fui un caso anomalo e chiunque in ospedale si ricordava di me o di mia figlia), mi disse che ero stata fortunata ad arrivare a 37 settimane, e non appena mi visitò, mi disse che stavolta c'era meno liquido amniotico (non sò come fece ma praticamente solo mettendo le mani sul grembo fu l'unico che ha beccato in pieno il peso sia di Benedetta 1.390 - l'ecografia diceva intorno a 1.800 - che di Cristiana 2.650 - l'ecografia diceva 2.900);
2. Circa 5 anni fa avevo la IUD, negli ultimi mesi avevo fortissimi dolori durante la mestruazione, quindi andai dalla ginecologa del consultorio per farmela togliere (non era la stessa che l'aveva inserita), non appena la tolse la trovò piegata (difatti una tuba non era protetta, avrei potuto rimanere incinta in qualsiasi momento) e mi disse che secondo Lei il mio utero è troppo piccolo per una spirale normale, che se proprio volevo, ma Lei non lo consigliava, se ne doveva usare una più piccola. A metà novembre sono andata a fare il Pap Test di routine sempre al consultorio, stavolta la ginecologa è una mia conoscenza (per due anni abbiamo frequentato lo stesso corso di acquagym e dentro le docce si finisce per parlare), mi ha anche fatto una visita e nel momento in cui abbiamo parlato di spirale mi ha detto che l'utero è un pò problematico (fibromatoso), ma non mi ha detto che è piccolo.
Ho riportato la mia esperienza perchè possa essere di aiuto a qualche altra persona che magari si ritroverà nella mia stessa situazione, io alla fine non ho più avuto bisogno di andare ancora più a fondo (o almeno spero non è mia intenzione avere altre gravidanze).
Tranquilla Leila l'ho capito che non te la prendevi con me, ho anche capito il tuo voler capire una determinata situazione che non sembrava tanto 'normale', è una sensazione che ho provato pure io dopo che nacque la mia prima figlia; è vero mi sono sentita colpevolizzata perchè non ero riuscita a fare quello che ogni donna fa, cioè portare un figlio in grembo (ma penso che sia uno stato d'animo che si ha ogni qualvolta le cose non vanno lisce: in parto cesareo, il non poter allattare o altro). Questo sicuramente ha influenzato il mio 'essere mamma' con Benedetta.
Io non sò se il ginecologo mi disse la verità (purtroppo mi diede la stessa motivazione anche l'ostetrico che mi seguiva e con cui stavo facendo il corso di preparazione al parto) oppure sparò la prima cosa che gli venne in mente, magari per nascondere il suo non essere stato particolarmente professionale nel seguire la mia gravidanza, fatto è che nessuno dei medici che interpellai (nel momento in cui mi chiedevano se la placenta era ok, se non avevo fatto sforzi, se non c'erano infezioni varie) seppe darmi una qualsiasi altra motivazione se non questa, alla fine finii per accettarla.
A distanza di anni, come dissi nel primo post che ho scritto in questo topic, non ne ho mai parlato quasi con nessuno, è una cosa che viene fuori solo quando devo fare un'anamnesi io o mia figlia.
In questi giorni ho cercato di fare mente locale per ricordare qualche cosa in più, le uniche cose che mi sono venute in mente sono due (le scrivo magari possono fare capire qualcosa in più):
1. Quando ruppi le menbrane nella seconda gravidanza e arrivai in ospedale, ero in travaglio, trovai l'ostetrico che mi aveva seguito per la prima (fui un caso anomalo e chiunque in ospedale si ricordava di me o di mia figlia), mi disse che ero stata fortunata ad arrivare a 37 settimane, e non appena mi visitò, mi disse che stavolta c'era meno liquido amniotico (non sò come fece ma praticamente solo mettendo le mani sul grembo fu l'unico che ha beccato in pieno il peso sia di Benedetta 1.390 - l'ecografia diceva intorno a 1.800 - che di Cristiana 2.650 - l'ecografia diceva 2.900);
2. Circa 5 anni fa avevo la IUD, negli ultimi mesi avevo fortissimi dolori durante la mestruazione, quindi andai dalla ginecologa del consultorio per farmela togliere (non era la stessa che l'aveva inserita), non appena la tolse la trovò piegata (difatti una tuba non era protetta, avrei potuto rimanere incinta in qualsiasi momento) e mi disse che secondo Lei il mio utero è troppo piccolo per una spirale normale, che se proprio volevo, ma Lei non lo consigliava, se ne doveva usare una più piccola. A metà novembre sono andata a fare il Pap Test di routine sempre al consultorio, stavolta la ginecologa è una mia conoscenza (per due anni abbiamo frequentato lo stesso corso di acquagym e dentro le docce si finisce per parlare), mi ha anche fatto una visita e nel momento in cui abbiamo parlato di spirale mi ha detto che l'utero è un pò problematico (fibromatoso), ma non mi ha detto che è piccolo.
Ho riportato la mia esperienza perchè possa essere di aiuto a qualche altra persona che magari si ritroverà nella mia stessa situazione, io alla fine non ho più avuto bisogno di andare ancora più a fondo (o almeno spero non è mia intenzione avere altre gravidanze).
albapiccola- Numero di messaggi : 532
Età : 51
Data d'iscrizione : 16.11.11
Re: Rottura del sacco amniotico
Grazie per la risposta!
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Rottura del sacco amniotico
Ragazze ieri siamo andati a trovare una coppia di amici che ha appena avuto una bimba. Loro ci hanno detto che dall'inizio dell'ottavo mese hanno messo un telo cerato tra il materasso e il lenzuolo e sopra al divano per evitare di rovinare i tessuti e il materasso causa rottura spontanea acque. Io non avevo mai sentito una precauzione del genere. Voi cosa ne pensate?
Jillian- Numero di messaggi : 4598
Età : 38
Data d'iscrizione : 26.08.12
Re: Rottura del sacco amniotico
Io al letto ho il coprimaterasso già con la cerata.... Altrimenti al letto l'avrei messa... Sul divano onestamente mi sembra eccessivo...
Sharon- Numero di messaggi : 3597
Età : 35
Località : milano
Data d'iscrizione : 06.06.11
Re: Rottura del sacco amniotico
Io la volta scorsa non ci avevo pensato minimamente, e comunque non mi si era rotto... a sto giro invece ci sto meditando parecchio perchè poi mi avevano rotto il sacco in sala parto per vedere se riuscivano a far partire delle contrazioni più adeguate, e il solo ricordo mi crea ansia... avevo lavato almeno metà del pavimento della sala parto,nonostante si fossero premunite mettendo dei teli assorbenti apposta son rimasta proprio scioccata dalla quantità di liquido!! (non parliamo poi del fastidio della rottura )
Hythien- Numero di messaggi : 945
Età : 39
Località : Genova
Data d'iscrizione : 06.12.13
Re: Rottura del sacco amniotico
Hyt se si rompono spontaneamente credo non ci sia il fastidio della rottura... È probabilmente anche la quantità è diversa... Mia sorella per esempio le ha rotte in bagno ma poi ha continuato a gocciolare un sacchissimo magari invece rompendo manualmente esce tutto... Da quello che dicono arrivati a questo punto dovrebbe essere l'equivalente di 4 bicchieri d'acqua ma quello che si perde dicono essere l'equivalente di un bicchiere...
Sharon- Numero di messaggi : 3597
Età : 35
Località : milano
Data d'iscrizione : 06.06.11
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