Come gestite la rabbia?

Io credo che non si elimini,forse bisogna sfogarla,o forse lavorarci su per capire come gestirla..

Infatti, penso sia un sentimento come un altro: non bisogna eliminarla. Quando mi capita, cerco di accoglierla e mi sfogo come capita, in palestra, piangendo, litigando con Marito... magari non tutti e 3 i modi insieme, sarebbe un bel pasticcio!

Ehehe già,c'è chi invece incanala questa energia negativa dove non serve...

Io mi ricordo il mio ex che appena non riusciva a fare qualcosa,diventava un altro,e cominciava a bestemmiare (cosa che io odio seppure agnostica,e pensare che lui diceva di essere credente ) una rabbia che veramente era senza senso...è sempre stata una cosa che non sopportavo...
E spero comunque che tutte qui parliamo di rabbia blanda se si può dire,e non di rabbia vera e propria che può sfociare in qualcosa di più serio..

daneb ha scritto:eccomi: ora sono piuttosto furiosa e mi piacerebbe tanto avere la ricetta magica per farmela passare....mi innervosisco, vado in tachicardia, se avessi la persona davanti a me non so cosa farei...anche se con ogni probabilità mi metterei a piangere.

Ecco, questo l'avevo momentaneamente dimenticato: spessissimo quando mi arrabbio piango, e talvolta, siccome a me la rabbia fa un po' paura, la trasformo in tristezza o senso di colpa, rivoltandola su di me anziché sugli altri.

Per rispondere al titolo del topic, "Come gestite la rabbia?", la mia risposta è... MALE!
Malissimo. Sono una persona energica ed espansiva, molto emotiva, ma so ben controllarmi e raramente mi arrabbio davvero.
Quando succede, però, divento una bestia. Sono cattiva, aggressiva, con una mente lucidissima per dire malvagità, per squalificare la persona che mi fa arrabbiare, per mortificarla. Una iena, proprio. D'altra parte, faccio molta a fatica nel gestire questo sentimento che mi "è stato insegnato", soprattutto davanti agli errori, propri o altrui. Ci si arrabbia. Si presume che l'altro abbia fatto meno di quanto realmente poteva e si "dà di matto". Si punisce, che non significa mettere in un angolo, ma mettere all'angolo dialetticamente.
Questo perché con me è stato fatto così e perché penso che potrebbe servire per fare imparare una lezione.
Lo so che è sbagliato, sicuramente eccessivo, ma è tanto difficile non essere succubi di questo istinto...

Ardath, ho letto il tuo post appena l'hai scritto, non ti ho risposto ma ho continuato a pensarci. Il fatto è che il mio fidanzato reagisce un po' come te, e se non ti ho risposto prima è perché proprio oggi siamo in lite e non vorrei, prendendomela con lui, dire cose aggressive nei tuoi confronti che, povera, non c'entri nulla!
Lui, secondo me, vuole "punirmi", come dici tu. Nonostante per me sia una litigata stupida in cui semplicemente non ci siamo capiti, lui non vuole sentire ragioni e non mi vuole vedere per ripristinare la pace e l'armonia ma mi tiene lontana (anche) perché a suo parere ho sbagliato (non accetta l'errore, non accetta che le persone possano essere imperfette, e a volte è davvero dura....) e vuole che io impari la lezione.
Ecco, io non capisco assolutamente questo atteggiamento e, anzi, mi fa infuriare a mia volta, perché, insomma, siamo entrambi adulti, non ci sono lezioni da impartire!
Ho parlato di questo perché volevo dare una visione di chi sta dall'altra parte e subisce gli attacchi. Secondo me può potenzialmente diventare un'escalation di arrabbiatura reciproca, oppure, come nel mio caso, non lo è palesemente (mi intimorisco subito quando vedo qualcuno molto arrabbiato, mi spaventa proprio, sembro una bambina ) ma la rabbia cova sottostante, pronta ad esplodere alla prima occasione!
Se tu sei consapevole che sia un atteggiamento sbagliato, il prossimo passo è solo quello di provare ad iniziare a modificarlo!

EDIT: Spero di non essere andata OT...

Ardath che caratterino!non l'avrei mai detto!

Non so,io potrei essere potenzialmente stronza,però penso a quanto le parole possono ferire,ed ecco che penso a come possa sentirsi la persona dall'altra parte e mi blocco,non riesco proprio a essere offensiva (a parte con le persone che non meritano nulla).
Poi non so,immagino una reazione "forte" per delle cose gravi,e in quel caso lo potrei capire...

Ciao Fiordiloto! Non sai quanto mi sono utili le tue parole. Nel mio percorso, sto proprio cercando di trovare un equilibrio tra gli standard severi che mi impongo e che impongo agli altri, col concetto di errore e con quello di punizione. Purtroppo sono comportamenti che si imparano "da piccoli" e che si interiorizzano così tanto che da adulti ci sembrano l'unico modo di comportarci. Io sto cercando di cambiare, però a volte è molto dura gestire questa rabbia.
Ti parlo di quello che penso io quando mi arrabbio: "Ecco, bene. Per l'ennesima volta qualcuno fa un errore e chi ne paga le conseguenze? Non certo lui/lei, che se ne stanno tranquilli, ma la sottoscritta, che dovrà rimboccarsi le maniche per trovare una soluzione."
E' questo, per me, il problema: che gli errori degli altri, nella maggior parte dei casi, ricadono su di me. Soldi che non ci sono, errori sul lavoro che ti fanno perdere clienti (siamo liberi professionisti), trascuratezza che porta poi a dover spendere tanti soldi per manutenzione o per riparare ai danni in generale. E visto che attualmente l'unica che ha "le spalle coperte", perché in passato ho fatto la formichina, la gente tende a pensare "Beh, tanto ci penserà lei. Io ho sbagliato, lo ammetto, ma ora non posso fare più niente e il rimediare spetta a lei perché io non sono abbastanza bravo/a".
Allora, come pensi che mi possa sentire io? Io non so perché il tuo ragazzo si arrabbia, ma io mi arrabbio perché a volte mi sembra che la gente se ne approfitti. E' facile dire "Ho sbagliato", molto più difficile è rimboccarsi le maniche, rimediare all'errore e soprattutto IMPARARE e non sbagliare più.
Altrimenti io passo la mia vita a rimediare ad errori altrui (del mio compagno - poraccio, in questo caso non c'entra - dei miei soci, delle mie sorelle, di tutti) perché sono un po' più sagace e un po' più capace.
Ma nessuno pensa che magari in quelle giornate che mi scervello per trovare una soluzione agli errori io mi sarei fatta volentieri una passeggiata, o una pizza, o qualsiasi altra cosa.

Questa è la mia situazione, e "razionalmente" so che la punizione non serve, però istintivamente mi viene da mortificare l'altro per difendermi: forse, se capisce QUANTO si sta male ad avere certi pesi sulle spalle, se lo capisce DAVVERO perché sta male anche lui, allora la prossima volta il peso lo porteremo in due, e non io da sola.

Io ci provo a cambiare, ma non è facile quando invece la gente intorno a te dice solo: "Mi dispiace, ma sono fatto così". Allora anche io sono fatta così, e ti fulmino e ti mortifico e ti faccio sentire una merda.


E' tutto molto triste, anche da questa parte.
Quando poi questi sentimenti ti risvegliano anche traumi infantili... beh, è un cocktail letale!
Ti ringrazio davvero per il tuo punto di vista, e io ci provo e ci proverò tutti i giorni a cambiare il mio atteggiamento. Però mi viene anche in mente una frase che ho letto non so dove: "Prima di definirti depresso, assicurati di non essere circondato solo da str**zi!"
E mi pare calzare a pennello qui: io sarò ipercritica, ma non è che a volte qualcuno se ne approfitta e si trincera un po' troppo dietro il "Ma sì, tutti possono sbagliare"? - e non parlo di te ma di quello che mi ha fatto scattare proprio ieri...

Infine: secondo me non siamo OT. Se riusciamo a gestire bene la rabbia in questo topic, parlandone, è già un bel risultato!

Edit: Eh, Cinzia, quante cose non sai di me
Diciamo che sono una persona estremamente "sanguigna", sia nel positivo che nel negativo. Sono un vulcano quando sono di buon umore, sono un terremoto quando mi fanno arrabbiare...

Beh su "tutti possono sbagliare" ti do ragione..
Certo che se sei circondata da persone così,capisco la tua rabbia e il tuo sfogo e fai benissimo,anzi,ti stringerei la mano

Però non ho capito,sfoghi la tua rabbia reagendo così anche con il tuo compagno?

No, il mio compagno è in gamba, anzi, spesso è proprio con lui che togliamo le castagne dal fuoco.
Nel rapporto con il mio compagno per fortuna questo mio comportamento non emerge molto. A volte sono un po' troppo esigente, ma non mi fa mai scattare la rabbia vera, né lo mortifico.