Depressione

Scusa se ti rispondo solo ora Zenia, ho avuto delle giornate pienissime.

Comunque per quanto riguarda il suo comportamento ce ne sarebbe da raccontare, considera che molte cose sono riuscite a interpretarle dopo mesi di terapia a seguito della fine della nostra relazione. Purtroppo lui ha avuto diversi eventi nella vita che l'hanno destabilizzato: i genitori si sono separati quando aveva 11 anni e fu inspiegabilmente affidato alla madre (persona con palesi disturbi psichici), ha avuto in seguito una diagnosi di disturbo bipolare, una trombosi, e l'anno seguente (aveva 24 anni) il padre è morto improvvisamente, ed era l'unico pilastro nella sua vita instabile. Quello che gli è successo, unito alla cospicua eredità ricevuta dal padre, l'ha portato ad avere un atteggiamento estremamente indolente nei confronti della vita, non faceva nulla se non giocare ai videogiochi di notte e dormire di giorno, se gli si faceva notare che così non andava ti attaccava a testa bessa: se a 25 anni mi ero laureata e lavoravo non era perché mi ero fatta in quattro, ma perché ero stata fortunata a non subire quello che era capitato a lui, e in più sviliva quello che facevo dicendomi che ero stata inglobata in quel sistema che ammazza i cervelli per farti lavorare senza pensare. Sminuiva quello che facevo io per elevare lui, le esigenze che avevo per la nostra coppia (vivere insieme e magari sposarsi, nulla di trascendentale) erano dettate dal fatto che ormai pensavo in modo troppo convenzionale, che eravamo giovani e dovevamo goderci la vita. Poi magari passato il momento di rabbia chiedeva scusa, però quante ferite sono rimaste sulla mia pelle...

Alla fine sono arrivata a un punto di non ritorno, nel senso che sono finita anch'io in uno stato depressivo e ho capito che dovevo iniziare a volermi bene e smettere di sentirmi in colpa per responsabilità non mie, e ho messo fine alla relazione.

Ti chiedo scusa se sono stata prolissa, ma serviva per spiegarti meglio com'era la situazione. Quello che mi preme dirti Zenia è non smettere di volerti bene e non sentirti in colpa, non permettere a nessuno di mettere in discussione questo, so quanto è difficile rimanere stabili in queste situazioni. Come sta procedendo questi giorni? Tu come stai?

Alti e bassi,come al solito...ma solo perchè lui è stanco di non avere un lavoro e il fatto che io sia riuscita a racimolare un posto da segretaria lo rende felice,ma infondo sento che subisce la situazione. Domani avrà la seduta dallo psicologo e io non potrò accompagnarlo perchè inizio il periodo di affiancamento,sono curiosa di sapere come andrà. A volte mi spazientisco perchè entra in un loop di negatività e,nonostante i miei sforzi per fargli vedere che quello che vede lui non è quello che vedo io (esempio: non riesco a trovare un lavoro - ok, ma hai iniziato a consegnare curricola solo da 3 settimane), rientra nel tunnel dopo poco. I suoi genitori non sono per niente d'aiuto e mi ribolle il sangue quando mi racconta dell'ennesima telefonata in cui gli dicono che sarebbe dovuto restare all'estero a farsi i big money con un lavoro che odia...