Vivere la gravidanza dopo un aborto
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gutsygibbon
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Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Ho trovato questo articolo per caso e ho pensato di condividerlo con voi. Edit: anche questo di Claudia Ravaldi è molto interessante. Non ho potuto fare a meno di piangere come una fontana per tutto l'articolo.
Donna, come va ora che sei nel terzo trimestre?
Io sono riuscita da subito a creare un legame con questo piccino... per poi ritrovarmi a vivere una sorta di rifiuto dopo il distacco. Mi dicevo che ero stata una stupida ad affrontare di nuovo una gravidanza, che Dante e mio marito non si meritavano di soffrire ancora, che in fondo stavamo benissimo anche noi tre soli. Allora ho cercato di razionalizzare, mi sono detta che sono nel primo trimestre e che, nonostante questo bimbo sia stato desideratissimo, aveva bisogno di trovare il suo spazio e io avevo bisogno di crearlo per lui. E da lì, dopo un attacco d'ansia, le cose sono andate meglio, per ora almeno.
Donna, come va ora che sei nel terzo trimestre?
Io sono riuscita da subito a creare un legame con questo piccino... per poi ritrovarmi a vivere una sorta di rifiuto dopo il distacco. Mi dicevo che ero stata una stupida ad affrontare di nuovo una gravidanza, che Dante e mio marito non si meritavano di soffrire ancora, che in fondo stavamo benissimo anche noi tre soli. Allora ho cercato di razionalizzare, mi sono detta che sono nel primo trimestre e che, nonostante questo bimbo sia stato desideratissimo, aveva bisogno di trovare il suo spazio e io avevo bisogno di crearlo per lui. E da lì, dopo un attacco d'ansia, le cose sono andate meglio, per ora almeno.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Grazie Zara per aver condiviso gli articoli, mi è stato molto utile leggerli. Io cerco di non pensare, ma per come sono di carattere non è semplice e cmq mi sono già affezionata.
gutsygibbon- Numero di messaggi : 1240
Età : 39
Data d'iscrizione : 06.08.10
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Zara, la chiave giusta per me è stato assecondare e riconoscere i tanti stati d'animo che si altalenavano senza giudicarmi e senza cercare di cambiarli. Questo per me ha significato spesso - fino ad un certo punto- mantenermi distaccata con i pensieri da quello che stava vivendo il resto di me. In fondo, mi sono detta, tutto succede indipendentemente dalla mia volontà. Poi ho iniziato a sentire i suoi movimenti, e allora piano piano sono riuscita a sentirmi davvero incinta. A parlare DI lei, a cercare un nome, a dedicarle qualche piccolo spazio nei miei pensieri, spazio che inizio ora a creare anche nel nostro nido. CON lei invece ho sempre parlato, l'ho sempre sentita presente, come era presente - e sarà per sempre nel mio cuore - la creatura che non ho mai dato alla luce. Come ho scritto tempo fa più sopra, il mio rifiuto è stato per la maternità e la progettualità che comporta, non per la mia creatura. L'ho lasciata semplicemente li, affidata al buio del mio utero, che sa cosa fare anche senza di me. Anzi, al sicuro dalle mie paure!
Penso anche che tutto quello che ho vissuto che sto vivendo e che cerco di riportare qui in poche righe sia stata la strada migliore per noi, o quantomeno quella che ci ha portate fino ad oggi. Se dovessi avere altri 10 figli sarebbero 10 percorsi diversi, con vissuti emozioni e necessità diverse.
E per te Zara, come procede? Il distacco è risolto?
Penso anche che tutto quello che ho vissuto che sto vivendo e che cerco di riportare qui in poche righe sia stata la strada migliore per noi, o quantomeno quella che ci ha portate fino ad oggi. Se dovessi avere altri 10 figli sarebbero 10 percorsi diversi, con vissuti emozioni e necessità diverse.
E per te Zara, come procede? Il distacco è risolto?
donnasummer- Numero di messaggi : 1015
Età : 38
Località : Bologna
Data d'iscrizione : 05.07.12
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Grazie Zara per questi articoli.....non conoscevo l'esistenza del termine "gravidanza arcobaleno".
Io mi sono presa sempre parecchio tempo tra una gravidanza e l'altra, un anno tra la perdita di Elia e il concepimento di Vita e ben 2 anni tra il concepimento di Vita e Stellina 3......posso dire che ogni test di gravidanza per me è stata gioia pura, emozione, speranza.....ma non ha mai cancellato il dolore di ciò che è stato.
Come pensare he se anche dovessi avere un altro figlio, temo che le braccia sentiranno sempre quel senso di mancanza per non aver abbracciato i figli che non sono mai nati.
Quindi avere nel grembo un'altra vita a me ha sempre proiettato con gioia verso il futuro, ma il passato non si cancella, le cicatrici rimarranno per sempre....
Io mi sono presa sempre parecchio tempo tra una gravidanza e l'altra, un anno tra la perdita di Elia e il concepimento di Vita e ben 2 anni tra il concepimento di Vita e Stellina 3......posso dire che ogni test di gravidanza per me è stata gioia pura, emozione, speranza.....ma non ha mai cancellato il dolore di ciò che è stato.
Come pensare he se anche dovessi avere un altro figlio, temo che le braccia sentiranno sempre quel senso di mancanza per non aver abbracciato i figli che non sono mai nati.
Quindi avere nel grembo un'altra vita a me ha sempre proiettato con gioia verso il futuro, ma il passato non si cancella, le cicatrici rimarranno per sempre....
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
donnasummer ha scritto:
E per te Zara, come procede? Il distacco è risolto?
Non lo so il medico non mi ha prescritto nessuna eco di controllo e la mia ostetrica dice che posso decidere io se farla o meno. Visto che tra due settimane esatte ho l'eco del primo trimestre già prenotata, pensavo di aspettare quella, soprattutto visto che non ho più avuto perdite dopo il primo episodio e che mi sento fiduciosa.
Poi, boh, lo scrivo qui perchè mi sento un po' paranoica, ma mi pare di sentire già questa creatura muoversi e non riesco a capire se è solo aria, perchè sono dei movimenti molto delicati, che sento solo se sto "concentrata" mentre sono sdraiata o seduta. Sento come uno sgusciare, un accarezzarsi, ma un paio di volte ho sentito due colpetti, mentre ero accovacciata con la pancia un po' schiacciata! Il gas nell'intestino non fa così, accipicchia! E se fosse tutto frutto della mia immaginazione e all'eco avessi una brutta notizia sarebbe ancora peggio!!!
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Ho bisogno di sfogarmi, perchè sto andando fuori di testa davvero. Sono concentrata in questi giorni più sul pensiero di quella massa presente nella camera ovulare e sono terrorizzata.
Stanotte ho sognato che abortivo in un fiume di sangue e si insinua sempre di più dentro di me il terrore di avere in corso una gravidanza molare. Nessuno dei medici che mi ha vista ne ha parlato, ma io sono terrorizzata.So bene che l'embrione col battito protrebbe essere incompatibile all'eventualità, ma è anche vero che potrebbe essere parziale e poi i battito fermarsi.
Non so.....quante probabilità ci sono di essere così sfigata da imbattermi anche in questo?
La prossima eco ce l'ho lunedi prossimo......ma in questi giorni sono sprofondata in un baratro di depressione totale.
Non capisco perchè non ci possa essere una volta in cui le cose vadano lisce......
Stanotte ho sognato che abortivo in un fiume di sangue e si insinua sempre di più dentro di me il terrore di avere in corso una gravidanza molare. Nessuno dei medici che mi ha vista ne ha parlato, ma io sono terrorizzata.So bene che l'embrione col battito protrebbe essere incompatibile all'eventualità, ma è anche vero che potrebbe essere parziale e poi i battito fermarsi.
Non so.....quante probabilità ci sono di essere così sfigata da imbattermi anche in questo?
La prossima eco ce l'ho lunedi prossimo......ma in questi giorni sono sprofondata in un baratro di depressione totale.
Non capisco perchè non ci possa essere una volta in cui le cose vadano lisce......
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Sea ovviamente non posso portarti esperienze ma mi sembra una situazione molto delicata che necessita di sostegno psicologico, non c'è la possibilità di un supporto del genere nel percorso di assistenza per poliabortività? Intanto ti mando un forte abbraccio e mi dispiace non poter fare più di così le mamme oggi vengono ancora lasciate troppo sole, in troppe situazioni dolorose.
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Sea, durante gli aborti avevo letto diverse cose sulla gravidanza molare (andavo a cercare qualsiasi cosa per essere "preparata" ad ogni evenienza ). Il fatto che la massa non sia cresciuta tra un'eco e l'altra dovrebbe essere un buon segno, visto che le cellule del trofoblasto nella gravidanza molare si moltiplicano molto in fretta, così come è un buon segno il battito cardiaco.
Credo che se potessi chiamare la ginecologa per esporle il tuo dubbio potrebbe esserti d'aiuto nell'affrontare l'ansia e i pensieri negativi.Pensi che si possa fare? Per me è stato fondamentale poter contare sulla mia ostetrica per esporle le mie paranoie in qualsiasi momento.
Credo che se potessi chiamare la ginecologa per esporle il tuo dubbio potrebbe esserti d'aiuto nell'affrontare l'ansia e i pensieri negativi.Pensi che si possa fare? Per me è stato fondamentale poter contare sulla mia ostetrica per esporle le mie paranoie in qualsiasi momento.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
Non so, il problema è che gli stessi medici non mi hanno saputi dire cosa fosse la massa. Addirittura il mio ginecologo mi ha detto che nn aveva mai visto una cosa simile
Solo una ha ipotizzato il gemello scomparso, ma non mi ha ancora vista.....
Questo mi devasta, sono 4 anni che cerco questo secondo figlio etutte le volte sono incappata nella situazione strana, un pò al limite. Ogni volta tremo all'idea di cosa mi possa capitare e ogni volta mi sembra sempre di vivere un incubo. Non deve essere così cercare un figlio.....non so in tutto questo non ci vedo amore, non ci vedo la perfezione della vita.....nelle mie gravidanze successive a Chiara ho trovato solo ansia, dolore e stranezze.....quasi come se molti dei suoi capricci la natura li volesse riversare inspiegabilmente nella mia storia.
Il mio ex ormai ginecologo mi ha fatto pure una battuta....infelice per me, ma forse non sapeva che dirmi....mi ha detto " signora, lei è una donna originale"......della serie le situazioni normali non sono per lei.
Mi sento impotente e piena di paure......in questa ricerca c'è sempre stato tanto amore per la vita, ho sempre avuto la spinta a ricominciare, ho cercato di non demoralizzarmi mai.....ma le risposte sono sempre state angoscianti....quasi da film dell'orrore.
Sento di non meritarmi tutto questo.....eppure.....
Solo una ha ipotizzato il gemello scomparso, ma non mi ha ancora vista.....
Questo mi devasta, sono 4 anni che cerco questo secondo figlio etutte le volte sono incappata nella situazione strana, un pò al limite. Ogni volta tremo all'idea di cosa mi possa capitare e ogni volta mi sembra sempre di vivere un incubo. Non deve essere così cercare un figlio.....non so in tutto questo non ci vedo amore, non ci vedo la perfezione della vita.....nelle mie gravidanze successive a Chiara ho trovato solo ansia, dolore e stranezze.....quasi come se molti dei suoi capricci la natura li volesse riversare inspiegabilmente nella mia storia.
Il mio ex ormai ginecologo mi ha fatto pure una battuta....infelice per me, ma forse non sapeva che dirmi....mi ha detto " signora, lei è una donna originale"......della serie le situazioni normali non sono per lei.
Mi sento impotente e piena di paure......in questa ricerca c'è sempre stato tanto amore per la vita, ho sempre avuto la spinta a ricominciare, ho cercato di non demoralizzarmi mai.....ma le risposte sono sempre state angoscianti....quasi da film dell'orrore.
Sento di non meritarmi tutto questo.....eppure.....
sea- Numero di messaggi : 5056
Età : 47
Data d'iscrizione : 19.04.08
Re: Vivere la gravidanza dopo un aborto
La battuta è sicuramente infelice perché ti identifica con le sfide che le gravidanze ti hanno messo davanti. Questo è psicologicamente pericoloso. Tu non sei le tue gravidanze interrotte, così come le gravidanze interrotte non sono il riflesso di una "imperfezione" della vita. Questo lo crediamo quando associamo la vita al bene e la morte alla male, in maniera manichea.
Allora la morte diventa una punizione e se la interiorizziamo, siamo noi stessi ad essere il male. E questo per l'ego è naturalmente inaccettabile. L'ego si ribella, diventa attivo, e soffriamo perché entra in gioco il suo investimento. Quando la gravidanza rappresenta una vittoria e la sua assenza diventa un insuccesso. Invece entrambe le esperienze sono parte del concetto di "vita".
Per questo io invito a vedere ogni gravidanza come un momento sospeso tra vita e morte, l'essenza stessa del mistero.
Noi come donne con i nostri corpi siamo canale di passaggio per questa vita che arriva (o non arriva). Ma non è una nostra scelta, noi scegliamo solo se mettere a disposizione le nostre risorse per permettere questa nuova vita. Perché a volte non possiamo fare di più e questo ci solleva, se lo accettiamo. Con la Natura non è saggio entrare in guerra (vince lei), certamente è dura accettare le sue scelte e integrare queste esperienze inimmaginabili nella nostra storia. Qui il supporto diventa fondamentale.
Nessuno merita sofferenza, ma da un punto di vista della Natura non è niente di personale, non riguarda "noi" (donne), riguarda "loro" (bimbi), è anche la loro storia, oltre che la nostra, e come tale merita rispetto e riconoscenza, intesa come "riconosco che questa è la tua storia" e allora la accetto. Una gravidanza che si interrompe è comunque sempre una storia di amore. Più breve di altre, diversa nella forma, ma non per questo l'amore è minore. Comunque vada, tu sei la loro mamma, per sempre. Il tempo concesso insieme è di meno, ma per questo è importante vivere ogni attimo e gustarlo nel presente. Che non significa caricarsi di speranze irrealistiche (è deleterio sforzarsi di essere positivi, se questo non riflette il nostro vero stato d'animo, di fatto impedisce l'elaborazione del lutto), ma non significa nemmeno distruggere ogni speranza in assenza di prove. Il domani non è garantito mai, per nessuno.
Allora la morte diventa una punizione e se la interiorizziamo, siamo noi stessi ad essere il male. E questo per l'ego è naturalmente inaccettabile. L'ego si ribella, diventa attivo, e soffriamo perché entra in gioco il suo investimento. Quando la gravidanza rappresenta una vittoria e la sua assenza diventa un insuccesso. Invece entrambe le esperienze sono parte del concetto di "vita".
Per questo io invito a vedere ogni gravidanza come un momento sospeso tra vita e morte, l'essenza stessa del mistero.
Noi come donne con i nostri corpi siamo canale di passaggio per questa vita che arriva (o non arriva). Ma non è una nostra scelta, noi scegliamo solo se mettere a disposizione le nostre risorse per permettere questa nuova vita. Perché a volte non possiamo fare di più e questo ci solleva, se lo accettiamo. Con la Natura non è saggio entrare in guerra (vince lei), certamente è dura accettare le sue scelte e integrare queste esperienze inimmaginabili nella nostra storia. Qui il supporto diventa fondamentale.
Nessuno merita sofferenza, ma da un punto di vista della Natura non è niente di personale, non riguarda "noi" (donne), riguarda "loro" (bimbi), è anche la loro storia, oltre che la nostra, e come tale merita rispetto e riconoscenza, intesa come "riconosco che questa è la tua storia" e allora la accetto. Una gravidanza che si interrompe è comunque sempre una storia di amore. Più breve di altre, diversa nella forma, ma non per questo l'amore è minore. Comunque vada, tu sei la loro mamma, per sempre. Il tempo concesso insieme è di meno, ma per questo è importante vivere ogni attimo e gustarlo nel presente. Che non significa caricarsi di speranze irrealistiche (è deleterio sforzarsi di essere positivi, se questo non riflette il nostro vero stato d'animo, di fatto impedisce l'elaborazione del lutto), ma non significa nemmeno distruggere ogni speranza in assenza di prove. Il domani non è garantito mai, per nessuno.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
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