Blocco emotivo sull'uso della contraccezione naturale

Buonasera a tutte.

Finalmente riesco ad aprire questo topic, come cosigliato da PQ, per affrontare con voi il blocco emotivo che sto vivendo in questo momento.

Da circa 3mesi non riesco assolutamente a sfruttare nessuno dei giorni verdi che ho a disposizione, a parte i giorni dal cd1 al cd4.

Il fatto è che continuo a prendere le misurazioni con accuratezza e senza sforzo, sugli stick non ho dubbi, i miei cicli risultano durante il loro svolgimento e a posteriori chiari e leggibili....eppure, anche in giorni verdissimi, come all'8, 9 o 10dpo, ho detto qualche "bugia" al mio ragazzo per evitare i rapporti non protetti: gli ho detto che l'andamento delle tb non mi convinceva, che gli stick non erano stati chiari ecc...
In conclusione son 3 mesi che usiamo sempre e comunque il preservativo, su mia richiesta.

Mi trovo adesso a chiedermi il perchè della mia ritrosia....perchè non mi fido più di un metodo che ho usato con soddisfazione per 3 anni?

Pensandoci su, mi son resa conto di due sensazioni persistenti...
La prima riguarda il fatto che adesso mi sento in un periodo di soddisfazioni e di mete raggiunte (il lavoro, il matrimonio, la casa, l'indipendenza, il riavvicinamento alla mia Famiglia...), e temo l'arrivo non programmato di un figlio possa destabilizzare questo equilibrio che ho raggiunto con tanta fatica...
La seconda sensazione è nata vedendo come sia cambiata la vita di una mia carissima amica dopo la nascita di sua figlia: il suo parto è stato davvero traumatico, non è ancora riuscita a ritrovare (dopo più di un anno) un'intimità serena con il marito, non ha più un attimo per se stessa, non si cura minimamente come donna, "non esiste più" se non come madre. Vedere per la prima volta da vicino l'altra faccia della medaglia dell'avere un figlio mi ha davvero scioccata...

Ora non so se davvero il mio blocco sia dovuto a una delle due situazioni che vi ho raccontato, o se ci sia qualcos'altro sotto, fatto sta che ora più che mai vorrei viver serenamente l'intimità con il mio futuro marito! Help me!!

Avete mai vissuto periodi simili? A cosa erano dovuti? Come li avete superati?

Cara Silvia...hai usato il metodo con soddisfazione, hai cicli "leggibili", stick chiari...il disagio parte altrove e la fiducia c'entra ben poco, ma imporre il preservativo, forse, ti aiuta ad avere la sensazione di poter controllare (e salvaguardare) tutto quello che hai in questo momento e che ti fa felice...
Pensa che leggendo il titolo del post mi aspettavo il contrario...e cioè che il tuo blocco fosse perché eri stufa di controllare tutto e preferivi lasciar fare...
Il tuo compagno come la sta vivendo?, lui era a suo agio col metodo?, non so che frequenza di rapporti abbiate, ma dato che sei perfettamente in grado di stabilire quando ti trovi in fase luteale accertata, magari concediti qualche verde "centrale"...di quelli proprio a prova di principiante tanto più che hai cicli chiari...ti può servire per riguadagnare un po' di terreno...
Fossi in te valuterei anche di farmi una bella "chiacchierata" con PQ...tanto per riunire i benefici del percorso fatto fin qui, con la tua nuova vita (che non dovrebbe inficiarlo minimamente!)
Un abbraccio
P.S. sappi che io, terrorizzata dalle ovulazioni precoci imprevedibili, utilizzo solo 4 verdi provo a prescindere da quelli che mi da l'apparecchio...come vedi ognuna cerca di aggiustarsi anche in base alle proprie paranoie...

Silvia, a me non è capitato di avere blocchi emotivi per il metodo, però capisco le sensazioni che descrivi perché è qualcosa di simile a quello che sto vivendo io... negli ultimi anni pensavo che raggiungere certi equilibri fossero un requisito essenziale per avere figli e che una volta raggiunti probabilmente avremmo lasciato perdere la contraccezione o l'avremmo vissuta in maniera molto più blanda, ma adesso che li stiamo raggiungendo e io sto meglio rispetto all'ultimo paio d'anni sono molto più spaventata dall'idea di una gravidanza ora rispetto a tempo fa.
Mi viene in mente una cosa: se non sbaglio tra qualche mese ti sposi, non è che semplicemente non vuoi assolutamente che capiti una gravidanza prima di quel momento e il blocco riguarda questo?
E un consiglio: non mentire al tuo ragazzo, piuttosto parlagli di questo tuo blocco. Lui conosce bene le regole del metodo? Se sì potresti farti aiutare da lui, spesso l'uomo ha una visione più razionale e vede le cose con più lucidità, a me è stato detto da donne che hanno usato i metodi naturali per tutta la vita che in alcune occasioni e in momenti di dubbio il contributo dell'uomo è stato fondamentale per riportarle alla realtà

EDIT: Comunque a volte capita che l'irrazionalità prenda il sopravvento, pensa che io ieri ho fatto un test LH (perché non avevo test di gravidanza in casa, sennò avrei fatto quello) solo perché mi ero svegliata che mi "sentivo incinta" e avevo sognato che avrei dovuto fare un test di gravidanza , nonostante sapessi che la possibilità di essere incinta fosse praticamente zero, ma avevo bisogno di "vedere" qualcosa (ovviamente è stato del tutto inutile, ho sprecato uno stick che sono quasi a corto, in più c'era dell'LH in circolo e si è colorato un po' )... il moroso intanto rideva e mi chiedeva se non fossi diventata matta

Quoto Cincia, io se fossi nella tua situazione avrei probabilmente paura di una ovulazione in anticipo (o di spermatozoi super resistenti ) ma dopo i 3 gg di rialzo, i verdi sono proprio verdi sicuri!
Sicuramente è un periodo tuo emotivo, non è il metodo che non va o che ti disturba, infatti stai continuando a misurare. Piuttosto sicuramente vedere questa tua amica in un periodo di difficoltà ti sta spaventando, tanto più che ora che hai un momento sereno conquistato a fatica vuoi legittimamente godertelo. Ti posso anche dire però che non tutte le donne dopo la nascita di un figlio vivono così male eh. Anche perché altrimenti esisterebbero solo i figli unici probabilmente.

La risposta di Donna mi fa riflettere, può essere che tu sia arrivata "a sorpresa" per i tuoi genitori? Oppure che tua mamma o qualcun'altra della famiglia ti abbia dato con i suoi racconti una specie di eredità... del tipo che quando sei nata tu, o quando ha partorito qualche tua zia, è successo quello che temi? Sono aspetti molto forti che possono condizionare tantissimo, anche quando non lo si credeva possibile e invece ti sorprendi a farci i conti...
Io comunque almeno una lezione con PQ la rifarei, se non altro per vedere se ti sblocca qualcosa, qualche riflessione... a me è servito tanto a capire non tanto il metodo, ma che il mio corpo va per i fatti suoi sempre allo stesso modo, che la fisiologia del ciclo è proprio come la digestione o la respirazione: se c'è la tb, lo stick, allora necessariamente c'è la certezza. Non c'è nulla da interpretare o fidarsi, è così e basta. Le paranoie sono finite improvvisamente, e se aspetto a sfruttare qualche verde è solo quando so che le tb non sono troppo attendibili... ma se al terzo rialzo mi dà verde e ho intuito già al 1 DPO che c'era stata ovulazione, e la conferma rientra nel metodo, allora la decisione sta solo al mio sentire, se ne ho voglia o no.

Sinceramente io sfrutterei anche il CD 5 da parecchi mesi, forse da più di un anno, perché tendo ad avere molto desiderio in quel periodo, e non dico che non ci siano rischi ma è un rischio basso e per me accettabilissimo... (considerando soprattutto il varicocele) ma per lui è ancora troppo alto, e quindi pazienza! Non vuole rischiare nemmeno un pochettino. Comunque troverei stra-romantico se ci succedesse di concepire così, lo vedrei proprio come un segno
Ovviamente questo non significa che mi fido di tutti i verdi perché sono mezza propensa ad una gravidanza eh! il CD 5 è un verde sicuro a tutti gli effetti e il mio comportamento è quello della fertilina perfetta che non mette un dito del piede fuori dalle righe!

@ Cincia: il mio ragazzo è sempre stato ed è tuttora un grande sostenitore del Metodo!  In questo periodo riusciamo a vederci circa 2-3 finesettimana al mese, quindi non possiamo "scegliere" quali verdi sfruttare e quali invece "proteggere" con il preservativo: ci può capitare di stare insieme in piena ovulazione, al 3-4dpo ecc...avere a disposizione un verde a prova di principiante è raro purtroppo!

@ Chiaretta: mi capita proprio ciò che descrivi... ora che le cose iniziano ad appianarsi, una gravidanza a sorpresa mi fa ancora più paura!
Il mio ragazzo conosce bene le regole del Metodo...per questo vorrei parlargli del mio blocco solo quando ne avrò compreso la reale motivazione, se davvero dipenda dal metodo scelto o da altri fattori!

@ Donna: è tanto tempo che cerco di parlare con la mia amica che è diventata mamma, per capire un po' meglio cosa le sia accaduto durante il parto, e perchè si sia fatta "travolgere e stravolgere" così tanto dall'arrivo della figlia... magari capire e conoscere, mi permetterebbe di ridimensionare certe paure...  

@Vale: nella mia Famiglia tutti i figli sono stati stra desiderati e cercati, nessuna gravidanza a sorpresa o donne eccessivamente cambiate dopo di essa.
Anche io a volte vedo il primo rialzo, noto cambiare repentinamente il muco e mi dico "Ho ovulato!"...poi però in camera da letto tutte le mie stracertezze svaniscono...

Silvia Mimosa ha scritto:
La seconda sensazione è nata vedendo come sia cambiata la vita di una mia carissima amica dopo la nascita di sua figlia: il suo parto è stato davvero traumatico, non è ancora riuscita a ritrovare (dopo più di un anno) un'intimità serena con il marito, non ha più un attimo per se stessa, non si cura minimamente come donna, "non esiste più" se non come madre. Vedere per la prima volta da vicino l'altra faccia della medaglia dell'avere un figlio mi ha davvero scioccata...

Silvia io mi permetto di intervenire su questo punto perchè è quello che più mi tocca da vicino.
Posso assolutamente garantirti che quello che descrivi non è "l'altra faccia della medaglia dell'avere un figlio" ma solo il modo in cui la maternità della tua amica ha cambiato la sua vita, e sicuramente questo è dovuto ad un insieme di circostanze del caso particolare che non saranno mai uguali alle tue.
Nonostante anche io abbia cercato conforto in questo forum per il cambiamento nella mia vita, e nonostante sia verissimo che un cambiamento di priorità dopo un figlio c'è, io non mi riconosco nella descrizione della tua amica, e ho partorito da appena due mesi! Logico che poi ti senti madre prima che donna e hai la responsabilità di accudire tuo figlio/a prima che di pensare solamente ai fatti tuoi, ma alla fine l'unica cosa a cui veramente rinunci all'inizio è un po' di vita sociale. Compensata da ben altro Ecco, l'unico punto in cui mi riconosco è che attualmente non mi sto molto curando come donna, ma datemi tempo
Anche io ho visto mamme fare come la tua amica. Io non l'ho fatto. Nelle prime settimane ovviamente l'accudimento del neonato è totalizzante per qualsiasi donna, ma io ho cominciato da subito a lasciarla a suo padre la sera per andare a dormire senza di lei. E questo era il miglior tempo per me stessa di cui potessi avere bisogno all'inizio. O l'ho subito lasciata un'oretta alle nonne quando disponibili e farmi una bella doccia rilassante con tanto di creme varie, senza pensare a lei. Alcune mie amiche sono già andate dall'estetista e parrucchiere, io no perchè non ho ancora voluto.
L'intimità sessuale l'abbiamo ritrovata già da tempo anche senza rapporti completi. Questo per dirti che veramente ognuno la vive a sè e si organizza come vuole.  I primi mesi sono durissimi ma non è così per tutte e non è così per sempre E tante cose a cui davo importanza prima ora non ce l'hanno più.
Io ho capito che la maternità non cambia, ma amplifica ciò che si è. Ho notato nelle mie amiche che il loro essere madre è semplicemente una prosecuzione del loro essere donne (e mogli), senza nessuno sconvolgimento particolare e inatteso (cosa che sicuramente capiterà, ma in una minoranza di casi), e lo stesso vale per me.

Jill...grazie mille per la tua esperienza...

La mia non voleva assolutamente essere una sentenza sulla maternità, e lungi da me pensare che ogni gravidanza porti a traumi così gravi o a rinunce così importanti come quelli della mia amica.
Forse la sua esperienza, che ho potuto vivere più da vicino, associata al periodo che sto vivendo e agli altri fattori che spiegavo sopra, stanno momentaneamente assopendo il mio istinto materno...(e aumentando il timore di una gravidenza a sorpresa)...

Visto che abbiamo ritirato su il topic, vi aggiorno un po' sulla situazione: nè ho parlate con il mio ragazzo, che mi ha detto di sapere che in certi periodi ero verde, anche se io lo negavo... Si è dimostrato molto tranquillo, sereno e comprensivo!
Dopo tanto tempo abbiamo risfruttato un 6dpo, e per adesso le tb e gli stick mi tranquillizzano abbastanza....speriamo pian piano di riprendere il ritmo....

Wow, Silvia, trovo questo topic proprio in un momento... topico, per me, perché anche io vivo una situazione molto simile alla tua.
Uso il metodo da tanti anni (5 credo, forse 6!) e noto due fasi molto ben distinte: prima della gravidanza e dopo la gravidanza (cercata e trovata al primo colpo, peraltro).
Prima della gravidanza, visto che noi un figlio lo volevamo di certo, il nostro approccio era: seguiamo il metodo con diligenza, ma se succede qualcosa amen. Lo abbiamo seguito per 3 anni e non è mai successo niente, anzi, la nostra vita sessuale è migliorata, la conoscenza del mio corpo pure, e non abbiamo mai avuto problemi. Poi abbiamo deciso di "sforare" un rosso - il primo - perché avevamo deciso di cominciare a cercare, e ho subito concepito.
Il post-parto per me è stato... interessante. Non mi ritrovo nella storia della tua amica, nel senso che io ho avuto un primo mese in salita, poi altri 6 mesi tosti, ma comunque belli, e poi il tutto si è assestato in una comoda routine con veramente poche difficoltà oggettive. Nonostante questo, ho deciso categoricamente di non volere altri figli oltre al primo. È una decisione che per me è inappellabile, perché la serenità che abbiamo ora mi sembra veramente una bella cosa e so (ricordo quanta fatica ho fatto e quanta fortuna ho avuto) che non riuscirei a conciliare tutti gli aspetti della mia vita che per me contano se avessi ora un altro figlio, ma anche più avanti.
Il tema non è questo, però: è che questa decisione conscia (ma non del tutto razionale) mi ha portato a temere il metodo come non l'ho mai temuto nemmeno nel primo periodo. In passato ho sempre sfruttato tutti i verdi, pre e post ovo, qualsiasi, senza farmi domande, con fiducia. Ora è un disastro, come te accampo scuse, so di aver ovulato ma non ne sono convinta, e per tanti mesi ho avuto solo rapporti protetti con il preservativo, anche in pieni verdi.
I dialoghi con PQ mi aiutano molto, sinceramente, ma la parte più difficile non è capire, bensì ritrovare fiducia, perché son due piani distinti, razionale ed emotivo, come individui anche tu...
Tutto questo per dirti che la cosa che abbiamo in comune io e te è un'esclusione piuttosto forte di una gravidanza, e questo esacerba il nostro pensiero emotivo sul metodo, che è scientifico e non "metafisico", ma nonostante questo non ci basta.
L'ultima cosa che vorrei dire - e spero di riuscire a spiegarmi - è la seguente, ed è divisa in due parti. Riguarda l'esperienza che riporti della tua amica e della sua vita dopo il parto: io, come te, sono "caduta dal pero", la differenza sta che io l'ho vissuta sulla mia pelle. La mia idea mentale di un bambino piccolo era di bambini dai 2 anni in su. Mi son resa conto che non avevo idea di cosa significasse un bambino di meno di due anni. È stato uno choc, un casino, una fatica immane, aspettative tutte sballate, traumi, insonnia, disperazione, depressione. Devo dire la verità: se lo avessi visto accadere a una mia sorella o a una cara amica, probabilmente avrei cominciato a mettere in discussione la volontà di avere dei figli in assoluto. Però. Però sebbene abbia deciso di "fermarmi qui" e sebbene per alcune donne l'esperienza di un neonato e del diventare madre possa essere anche a medio termine molto traumatica e sconvolgente, io ti consiglio di non lasciarti intimorire dalla vita e dall'esperienza degli altri. Se io lo avessi fatto, ora non avrei un essere umano che mi chiede "Tutto bene?" quando mi vede triste, che mi dà i bacini, che sotto al piumone con me e suo padre si sente nel posto più sicuro del mondo, che mi dà la mano quando ha paura, che urla di gioia quando andiamo in bicicletta e che in generale mi fa assaporare ogni giorno cose belle della vita che altrimenti mi perderei costantemente.
Superare i primi mesi, pur con tutte le difficoltà, e trovarmi ad adorare ogni giorno in più che passo con Leonardo mi ripaga di tutta l'ansia, la disperazione, la fatica, la solitudine e lo smarrimento che ho provato nei primi mesi. Non tornerei mai alla mia vita prima di lui, MAI.
Questo per dire che guardare gli altri è ok, essere obiettivi anche, ma ognuno ha la sua storia e la tua può essere diversa da quella della tua amica, dalla mia e da quella di ogni altra donna. Che tu decida di avere figli o no, avrai il tuo bellissimo percorso come essere umano, l'importante è che tu viva appieno e consapevolmente, e che le tue scelte non siano dettate solo da paure che ti instillano le vicende degli altri.
Spero di essermi spiegata, comunque per quanto vale ti capisco benissimo e condivido come te le stesse paure... Chissà che anche parlandone un po' tra di noi non si sblocchi qualcosa, eh?

Ardath....mi solleva sapere che non sono sola e spero davvero che, parlandone tutte insieme, possano uscir fuori spunti utili!

Quello che nell'ultimo periodo mi sconvolge è quanto possano essere estremi e contrastanti i miei sentimenti...
Da un lato, adesso più che mai mi sento vicinissima al mio futuro marito, e la voglia di viver l'intimità con lui è sempre più forte e coinvolgente.
Da un altro fronte, è ancora fresco in me il dolore profondo provato quando ci hanno diagnosticato una possibile infertilità a causa del varicocele di lui: l'idea di non poter avere un figlio da lui mi ha buttata a terra per più di un anno. Quando tutto è volto al meglio dopo l'operazione, mi sono sentita davvero pronta ad avere una famiglia.
Poi nell'ultimo anno la mia vita si è incasinata e arricchita in maniera pazzesca, e la mia mente prima e il mio cuore poi hanno pian piano chiuso le porte al mio senso materno.

Mi trovo spesso a pensare e a "non riconoscermi", perchè tutte le sensazioni che provo e che ho provato sono state profonde e "lucide"....e allora come possono risultare di volta in volta tanto contrapposte?...