Protossido d'azoto in travaglio

Al corso di accompagnamento alla nascita ci hanno parlato della possibilità di richiedere questo gas come alternativa al l'epidurale per sopportare i dolori del travaglio all'ospedale dove partorirò. Naturalmente, riduce il dolore, ma non è certo paragonabile ad una analgesia epidurale, dà un aiutino soprattutto a rilassarsi, che è fondamentale per riuscire a gestire il dolore. Non servono visite particolari per richiederlo e non ci sono controindicazioni o sono comunque pochissime.... Che ne pensate? A me un pó solleva sapere che potrei avere un aiutino... Tra l'altro pare che a differenza dell'epidurale, non prolunghi la durata del travaglio o della fase espulsiva....

In Inghilterra è un tipo di analgesia molto usata, sotto il nome comune di "gas & air"
Si tratta sostanzialmente del cosiddetto "gas esilarante" ed è la modalità farmacologica più sicura di partoanalgesia, anche perché ha un'emivita molto breve e viene smaltita presto dal corpo.
Non ha lo stesso potere antidolorifico dell'epidurale, come dici tu, ma il bilancio costi/benefici è assolutamente favorevole, infatti sono anni che mi chiedo come mai non sia più diffusa...ma naturalmente l'epidurale è più redditizia!

Infatti, anche io mi chiedo perché in Italia siamo così rassegnate a soffrire... Una cosa che ho notato anche al corso, è come anche le ostetriche essendo giustamente più favorevoli ad un parto del tutto naturale, addirittura demonizzino l'epidurale. Per carità, senz'altro la natura ci ha progettati per poter sopravvive e al dolore del parto e ci ha dato i mezzi per gestirlo, ma perché non proporre almeno questo metodo che non non mi sembra essere tanto invasivo ... Non tutte siamo in grado di tenere a bada le emozioni o di rilassarsi se avvertiamo forti dolori per ore... Perché non promuovere l'utilizzo di una sostanza che può dare una mano in questo senso? Al corso infatti, l'argomento è saltato fuori per caso, dopo una domanda fatta da una ragazza, ma normalmente non viene data questa informazione, loro la propongono solo in casi di estrema sofferenza... Eppure il diritto a non soffrire dovrebbe essere valido per tutti, anche per le partorienti....

Be' considera che l'impressione che hai avuto in questa struttura non è proprio tipicissima...ovvero, di solito, l'epidurale in una struttura ospedaliera è tendenzialmente incoraggiata, per numerosi motivi, da economici a pratici (per la struttura, non necessariamente per la partoriente).
L'epidurale ha i suoi bei rischi quindi è giusto segnalarli e questo non è demonizzare.
Incoraggio sempre a non guardare alla situazione in termini di "bianco" o "nero".

Ci possono essere doppi fini in entrambi i casi quando si parla di ospedale (può accadere che la consiglino o la sconsiglino per motivi economici, ricordiamo sempre che un ospedale è un'azienda!), ma sicuramente un ospedale che promuove il gas è all'avanguardia, non solo perché per l'Italia è una novità ma anche perché è in effetti una opzione che offre una buona via di mezzo nella gestione del parto. Tuttavia i farmaci non dovrebbero essere considerati mai l'unica strategia per vivere bene il parto!

Ma no in realtà dove andrò io sono alcune ostetriche che secondo me sono eccessive... Ad un incontro organizzato dall'ospedale ne ho sentito una dire che una donna deve giustificarle il fatto che sceglie di fare l'epidurale o altro modo per non sentire il dolore, perché non si sente di affrontare in quel momento dei traumi subiti durante l'infanzia che riaffiorano nel travaglio.... A me sembra assurdo che devo giustificare una richiesta di ridurre il dolore a qualcuno... Voglio dire, va bene il parto naturale, però a me così sembra troppo. Ho scelto questo ospedale perché so che è all'avanguardia, ma se dovrò supplicare per avere le risorse che mettono a disposizione per un loro pensiero o ideale, non so se ne sarò contenta....

Mi sposto nel topic Parto in ospedale