Consigli sull'allattamento

Esatto, anch'io ho fatto così alla fine, anche se avendo seno, quello sotto si schiaccia un po', ma non fa male, sicuramente meglio dell'ingorgo!
L'alternativa era che mi giravo io nel letto, testa piedi, ma poi dovevo spostare lei e la coperta. ora che ho il piumone su troppo casino.

Marzio ha quasi un anno e mezzo e ancora prende parecchio latte. Tralasciando qui il discorso sulla voglia che ho di fare basta da un lato e la comodità della tetta dall'altro chiedo consiglio per una cosa: da qualche giorno ho un male atroce ad un capezzolo, lo attacco lo stesso perché altrimenti mi viene una tetta di cemento, però per il primo minuto devo tenere il fiato. Nei giorni scorsi avevo visto una crosticina e pensavo che passata quella si sarebbe risolto tutto, invece adesso non vedo niente di niente, ma il dolore è davvero tanto. Cosa altro potrebbe essere? A chi posso chiedere consigli?

Dove ti fa male esattamente? Il capezzolo o tutto il seno? Senti qualche punto più duro tipo nodulo?

Non sento nessuna zona del seno particolarmente dura e mi fa male proprio il capezzolo nel momento in cui inizia a ciucciare, poi dopo passa abbastanza, ma il momento dell'attacco è da urlo.

Hai già escluso che sia candida?

La candida non l'avevo mai avuto e non sapevo bene come si presentasse, così ieri mattina sono passata in consultorio a chiedere, visto che non passava (apro e chiudo una parentesi: ode al mio consultorio pediatrico di riferimento, infermiere disponibilissime e super gentili, hanno sempre una parola di conforto per le mamme in crisi, sono davvero persone speciali) Hanno detto che non è candida, si vede una piccola ferita che probabilmente mi ha procurato marzio tirando coi denti o attaccandosi male e mi hanno consigliato di trattarla con tintura madre di calendula, olio vea e di prendere anche tachipirina per sfiammare un po' il tutto, Siamo d'accordo che tra un paio di giorni le aggiorno.

Il mio piccoletto si e' attaccato al seno nelle ore di pelle a pelle e si e' dimostrato un mangione da subito. Ha perso alla nascita circa 180gr che alla fine della prima settimana aveva gia' recuperato. Alla visita dal pediatra due settimane fa pesava quasi un kg piu' che alla nascita.
Non credevo che negli Usa ci fosse cosi' tanta attenzione all'allattamento, invece mi sono ritrovata in un ambiente che lo promuove molto.
Ad ogni modo ora Eric chiede latte quasi ogni ora, a volte per 5 minuti (uno snack) a volte per 20 minuti, e sporca in media 8/10 pannolini al giorno. Insomma il sistema sembra funzionare!
C'e' solo una situazione che non mi spiego. A volte segnala che vuole mangiare, lo prendo e metto in posizione ma si innervosisce. Per cui nello stesso momento vuole mangiare e anche piangere. E si arrabbia talmente che prende a schiaffi la tetta. Le prime volte pensavo non vi fosse latte ma poi controllavo ed era tutto normale, ora quando inizia cosi' prima lo calmo, cambio posizione, lato insomma cerco di divagare e poi vedo se mangia. Eppure saltuariamente continua a farlo! Ma secondo voi di cosa si tratta?

betty ha scritto:IA volte segnala che vuole mangiare, lo prendo e metto in posizione ma si innervosisce. Per cui nello stesso momento vuole mangiare e anche piangere. E si arrabbia talmente che prende a schiaffi la tetta. [..]Ma secondo voi di cosa si tratta?

Premesso che possono esserci vari motivi, il primissimo che punterei è che sono momenti in cui è proprio tanto affamato / bisognoso o stanco. Quello che descrivi sarebbe tipico ad esempio di un bambino che è stato fatto aspettare molto dall'inizio dei primi segnali / non sono stati colti segnali anticipatori, il "problema" è che i maschi non danno preavvisi parola di un'ostetrica con cui collaboro! lo dice per scherzo ma anche seriamente, infatti i maschietti tendono ad essere meno comunicativi e più pratici delle femmine nei primi anni di vita in generale, quindi da neonati affamati può capitare che partano i pianti disperati senza aver dato molti segnali prima può capitare a neonati di entrambi i sessi, dipende dalla personalità, però è un pochino più frequente nei maschi.

Ti direi di cercare di fare ancora più caso (ma già si capisce che lo stai facendo, quindi non ti mettere pressioni ) a segnali precursori, nello specifico di quei momenti, i classici sono strofinarsi il pugno chiuso sulla guancia vicino alla bocca, ruotare il capo da una parte, cominciare ad agitare mani e piedi, smorfie varie, ecc prima di arrivare ai lamenti o al pianto. Ma possono essercene tantissimi diversi specifici di ogni bambino, magari è un movimento, magari tra un po' sarà un suono, perché possono anche cambiare e farlo talmente in fretta da non avere molto tempo di imparare un pattern prima che ne sviluppino uno nuovo in ogni caso, hai colto benissimo l'importanza di farlo calmare prima di attaccarsi , per poter procedere sereno, quindi alla grande _heart:

Grazie Panic! In effetti leggendoti mi hai fatto pensare che capita che Eric vada da zero a pianto senza preavviso Dall'altro lato da bravo maschio so che necessita soddisfazione di bisogno essenziale! Cerchero' di studiare i segnali, potrebbe effettivamente essere che ne abbia di nuovi e che aiutino in queste situazioni. Che a volte davvero sono frustranti!
Comunque alla visita del primo mese fatta ieri e' risultato pesare piu' di 12 pound per cui + 4 dalla nascita! Direi che per adesso la centrale del latte funziona!

betty ha scritto: Dall'altro lato da bravo maschio so che necessita soddisfazione di bisogno essenziale!

Quello pure le femmine tutti i neonati e diciamocelo, tutti gli esseri umani

Belle notizie!! vedrai che la frustrazione del bambino non significa che ci sia un problema reale (questo a tutte le età!),loro intanto fanno partire l'allarme poi è l'adulto che valuta e fa la differenza per loro credo che molta della tensione delle neo-madri sia legata anche al fatto che giustamente interpretano come un problema tutto ciò che il bambino segnala come un problema - ed è un imprescindibile beneficio del dubbio da accordargli! perché se piange, c'è un disagio! però c'è dal suo punto di vista, quindi sono sfumature che vanno dall'essere in reale pericolo di vita al fastidio transitorio. Crescendo imparano a regolare anche questo, con l'aiuto dell'adulto che regola per loro