I "terrible two"
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Re: I "terrible two"
Io vorrei che capisse una cosa, che per me è molto importante (ed è stata molto invalidante nella vita): le emozioni sono una cosa potentissima, ti sovrastano a volte, prendono il controllo di te. Ti sommergono. Ma se impari a "usarle a tuo vantaggio", ti aprono un mondo. Sono un punto di forza e non di debolezza. Sono qualcosa tutto nostro, che gli altri non sempre capiscono e che spesso dismettono come "esagerato". Quello che vorrei che lui imparasse è che lui le può accogliere e controllare, anche per conto suo. Quando lui viene a cercare un abbraccio, a piangere, è particolarmente coccoloso o, senza nessuno motivo, mi dice "Mamma, in braccio", io lo accolgo. Non è che gli dico: "Vai e impara a gestire il tuo bisogno di affetto"
Quando però mi rendo conto che ogni intervento esterno esaspera la situazione e che non posso toccarlo, parlargli, interagire nemmeno CON ALTRI perché lui vuole l'attenzione ma non la vuole, ti cerca ma ti odia, io penso che e ho constatato che con lui l'unica cosa che funziona è il "ce la puoi fare da solo, se non vuoi l'aiuto di nessuno". E così è. Andare in camera sua è regalargli 5 minuti in cui si può rendere conto che è lui in controllo, e poi può tornare e ricevere un abbraccio perché ce l'ha fatta. Se non torna, andiamo su noi e gli chiediamo come sta.
Anche io sono empatica, credo, solo che la mia empatia si manifesta anche nell'assenza, nel fare un passo indietro e nel dire: provaci tu, io non sono la soluzione a tutti i mali. Ripeto, poi se lui MI CERCA, io non mi sottraggo, ma quando sembro essere parte del problema, ne prendo atto e gli lascio il suo spazio.
Ti ricordo che mio figlio è quello che a 9 mesi ha pianto UN MESE INTERO perché gli davamo fastidio dormendo con lui in camera nostra e che, messo in cameretta, ha dormito 19-7 del mattino dalla prima notte O___o
Quando però mi rendo conto che ogni intervento esterno esaspera la situazione e che non posso toccarlo, parlargli, interagire nemmeno CON ALTRI perché lui vuole l'attenzione ma non la vuole, ti cerca ma ti odia, io penso che e ho constatato che con lui l'unica cosa che funziona è il "ce la puoi fare da solo, se non vuoi l'aiuto di nessuno". E così è. Andare in camera sua è regalargli 5 minuti in cui si può rendere conto che è lui in controllo, e poi può tornare e ricevere un abbraccio perché ce l'ha fatta. Se non torna, andiamo su noi e gli chiediamo come sta.
Anche io sono empatica, credo, solo che la mia empatia si manifesta anche nell'assenza, nel fare un passo indietro e nel dire: provaci tu, io non sono la soluzione a tutti i mali. Ripeto, poi se lui MI CERCA, io non mi sottraggo, ma quando sembro essere parte del problema, ne prendo atto e gli lascio il suo spazio.
Ti ricordo che mio figlio è quello che a 9 mesi ha pianto UN MESE INTERO perché gli davamo fastidio dormendo con lui in camera nostra e che, messo in cameretta, ha dormito 19-7 del mattino dalla prima notte O___o
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: I "terrible two"
ArdathLilith ha scritto: Anche io sono empatica, credo, solo che la mia empatia si manifesta anche nell'assenza, nel fare un passo indietro e nel dire: provaci tu, io non sono la soluzione a tutti i mali.
Se leggi più su è un po' quello che ho scritto anche io: "capisco, mi dispiace, se vuoi e hai bisogno sono qui per te"
In pratica cerchiamo di fare le stesse cose il che però mi sembra ben diverso dal dire: "basta dire NO e ignorare le sue successive proteste". Poi mi rendo conto che è veramente difficile parlare di relazioni, si rischia sempre di tralasciare qualcosa.
Ultima modifica di Zara il Dom Dic 11, 2016 12:36 pm - modificato 1 volta.
Zara- Numero di messaggi : 3785
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Re: I "terrible two"
LOL Zara, il tuo messaggio si è sdoppiato.
Ti giuro che avevo capito la prima volta
Comunque, credo che il quid sia che tariamo la nostra azione/reazione in base al comportamento del nostro bambino specifico (tu Dante, io Leo) quindi è probabile come dici tu che perseguiamo la stessa cosa ma con strade diverse tenendo presenti gli input che ci danno loro
Ti giuro che avevo capito la prima volta
Comunque, credo che il quid sia che tariamo la nostra azione/reazione in base al comportamento del nostro bambino specifico (tu Dante, io Leo) quindi è probabile come dici tu che perseguiamo la stessa cosa ma con strade diverse tenendo presenti gli input che ci danno loro
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: I "terrible two"
Ardath Ho fatto io un casino di sicuro Adesso lo modifico.
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
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