I "terrible two"
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Re: I "terrible two"
@nike: probabilmente hai ragione, abbiamo anche lo xilofono e svariate chitarre, armoniche, sonagli, maracas, diciamo che la musica gli piace molto... questi sono i suoi giochi preferiti e quelli con cui trascorre buona parte del suo tempo. La batteria fortunatamente l'ha ormai distrutta, quando butteremo anche l'ultimo pezzo non credo verrà rimpiazzata, o comunque non nell'immediato.
@mononoke: sulla sua comprensione delle storie io uso come metro di paragone mio nipote e una sua amichetta che hanno più o meno la stessa età, ma vedo che non stanno così tanto concentrati su una stessa storia come lui. Leggiamo spesso le storie della pimpa (quelle della collana con pimpa e la stella lulù, pimpa e il fungo sognatore, pimpa e la mela volante, pimpa e le due lune, ...), ormai le sa a memoria e continua a chiederle! Ultimamente poi abbiamo letto tantissimo prosciutto e uova verdi del Dr Seuss (ama le cose scritte in rima, e anche di questo ormai conosce a memoria alcuni passi), la città dei lupi blu, alcuni libri di filastrocche, ... li leggiamo insieme nel senso che io leggo e magari lui sfoglia e commenta le figure, osserva i dettagli e poi vedo che nel corso della giornata tira fuori somiglianze tra quello che abbiamo letto insieme e quello che succede o che vede. Ecco perchè pensavo a delle storie da leggere, perchè vedo che poi spesso riporta alle situazioni che vive le cose che leggiamo e magari la cosa può aiutarlo ad elaborare le sue emozioni. L'impressione che ho io è che usi molto la fisicità per gestire la sua rabbia quando qualcosa non va come vorrebbe e anche per esprimere concetti tipo "voglio stare solo, non voglio che mi disturbi, adesso voglio parlare/fare io".
Magari sto dicendo delle fesserie eh, nel caso accetto volentieri consigli: in fondo nessuna di noi nasce mamma e penso che l'esperienza di chi ci è già passata possa essere sicuramente utile. Quindi se hai qualcosa da consigliare anche a me leggerò di buon grado :-) è vero che il mio abbattimento non aiuta assolutamente tutta questa situazione, me ne rendo conto anche io
@mononoke: sulla sua comprensione delle storie io uso come metro di paragone mio nipote e una sua amichetta che hanno più o meno la stessa età, ma vedo che non stanno così tanto concentrati su una stessa storia come lui. Leggiamo spesso le storie della pimpa (quelle della collana con pimpa e la stella lulù, pimpa e il fungo sognatore, pimpa e la mela volante, pimpa e le due lune, ...), ormai le sa a memoria e continua a chiederle! Ultimamente poi abbiamo letto tantissimo prosciutto e uova verdi del Dr Seuss (ama le cose scritte in rima, e anche di questo ormai conosce a memoria alcuni passi), la città dei lupi blu, alcuni libri di filastrocche, ... li leggiamo insieme nel senso che io leggo e magari lui sfoglia e commenta le figure, osserva i dettagli e poi vedo che nel corso della giornata tira fuori somiglianze tra quello che abbiamo letto insieme e quello che succede o che vede. Ecco perchè pensavo a delle storie da leggere, perchè vedo che poi spesso riporta alle situazioni che vive le cose che leggiamo e magari la cosa può aiutarlo ad elaborare le sue emozioni. L'impressione che ho io è che usi molto la fisicità per gestire la sua rabbia quando qualcosa non va come vorrebbe e anche per esprimere concetti tipo "voglio stare solo, non voglio che mi disturbi, adesso voglio parlare/fare io".
Magari sto dicendo delle fesserie eh, nel caso accetto volentieri consigli: in fondo nessuna di noi nasce mamma e penso che l'esperienza di chi ci è già passata possa essere sicuramente utile. Quindi se hai qualcosa da consigliare anche a me leggerò di buon grado :-) è vero che il mio abbattimento non aiuta assolutamente tutta questa situazione, me ne rendo conto anche io
fatina- Numero di messaggi : 1499
Età : 42
Data d'iscrizione : 09.08.13
Re: I "terrible two"
Ho in mente alcuni titoli, ma ho paura di andare ot, te li scrivo nel topic dei libri
Sì sì elaborare emozioni con le storie è fondamentale, e lo facciamo anche noi tutti i giorni, infatti siamo qui a scrivere
Prova a dare un'occhiata a Le emozioni dei bambini della Filliozat, lo trovo utile per questa fase.
Una volta avevo letto una frase della Sagone, psicologa, che diceva che i TT lo sono per i bambini che si trovano a fare i conti con il mondo in modo sempre meno mediato e a fare i conti con le proprie capacità in crescita, ma anche per i genitori, che dal cucciolino inerme si ritrovano ad avere in casa un miniadolescente che per giunta si esprime male.
Quindi c'è da lavorare tanto anche su sé stessi, oltre che sulla relazione, e anche da comprendersi un po'
Sì sì elaborare emozioni con le storie è fondamentale, e lo facciamo anche noi tutti i giorni, infatti siamo qui a scrivere
Prova a dare un'occhiata a Le emozioni dei bambini della Filliozat, lo trovo utile per questa fase.
Una volta avevo letto una frase della Sagone, psicologa, che diceva che i TT lo sono per i bambini che si trovano a fare i conti con il mondo in modo sempre meno mediato e a fare i conti con le proprie capacità in crescita, ma anche per i genitori, che dal cucciolino inerme si ritrovano ad avere in casa un miniadolescente che per giunta si esprime male.
Quindi c'è da lavorare tanto anche su sé stessi, oltre che sulla relazione, e anche da comprendersi un po'
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 45
Data d'iscrizione : 16.06.10
Re: I "terrible two"
Mia figlia frequentava un nido che si avvaleva della consulenza di una pedagogista che una volta al mese era a disposizione dei genitori; anche la mia bimba, come tutti, ha passato i "terrible two", e la pedagogista imputava certi scatti e certe scenate alla difficoltà nella gestione delle emozioni: un bimbo di quell'età non ha gli strumenti per comprendere quello che sente e comportarsi di conseguenza perciò se una cosa lo turba, gli da fastidio, lo contraria o gli provoca frustrazione tende ad esplodere...
La cosa migliore è lasciarlo sfogare, lasciar passare la furia e, una volta calmato, parlargli serenamente sottolineando che comprendiamo il suo disagio, che capiamo che è arrabbiato, ma che la sua non è una reazione corretta, e dargli delle alternative comportamentali come per esempio mettere il muso...
Certo il bambino non è che cambia magicamente atteggiamento, ma parlargli costantemente, farlo sentire capito, dargli delle alternative alle sue reazioni alla lunga lo aiuta a marginare quelle scenate...
Io ho sempre cercato di mettere in pratica questi consigli anche se non nascondo di aver a volte perso le staffe, ma alla fine siamo sopravvissuti ai suoi 2 anni (che poi non è che dopo i 2 anni passa tutto, eh )
La cosa migliore è lasciarlo sfogare, lasciar passare la furia e, una volta calmato, parlargli serenamente sottolineando che comprendiamo il suo disagio, che capiamo che è arrabbiato, ma che la sua non è una reazione corretta, e dargli delle alternative comportamentali come per esempio mettere il muso...
Certo il bambino non è che cambia magicamente atteggiamento, ma parlargli costantemente, farlo sentire capito, dargli delle alternative alle sue reazioni alla lunga lo aiuta a marginare quelle scenate...
Io ho sempre cercato di mettere in pratica questi consigli anche se non nascondo di aver a volte perso le staffe, ma alla fine siamo sopravvissuti ai suoi 2 anni (che poi non è che dopo i 2 anni passa tutto, eh )
Anyanca- Numero di messaggi : 50
Età : 48
Data d'iscrizione : 28.04.15
Re: I "terrible two"
Ahahah, ragazze, tutto bene!
Dante non è mai stato un bambino accomodante, nemmeno con se stesso , e fare qualsiasi cosa è sempre stata una mezza impresa perchè aveva da ridire quasi sempre! Ma in questi giorni si vede proprio che è scattato qualcosa e oltre ad essere tutto nonononononono (anche se un secondo dopo, per qualcosa che vuole, si corregge e dice sì ) le sue crisi di rabbia sono aumentate notevolmente durante il giorno, sia per intensità che per quantità. Quando si arrabbia se non riesce in quello che sta facendo urla, lancia fortissimo gli oggetti, si butta a terra scalciando. Tutto questo lo faceva già anche prima ma se prima bastava l'intervento mio o del papà per calmarlo quasi subito, ora ci va decisamente più tempo! E rischia sempre di farsi male da solo.
Di certo, il fatto che parli abbastanza bene aiuta molto, sia nella comprensione sua di certi limiti (tipo: si può salire in piedi sul tavolo solo se non c'è la tavola apparecchiata), sia nella comprensione di ci che prova lui e di quello che vuole dirci. Vedremo come andrà, per ora mi sembra molto bene. Quando ha queste crisi di rabbia mi intenerisco sempre come fa a stare un'emozione così potente in corpicino così piccolo?
Ad ogni modo, questo sviluppo neurologico ci piace. In una settimana ha dormito per ben due notti TUTTA la notte. E che sarà mai un po' di testa dura in più?
Dante non è mai stato un bambino accomodante, nemmeno con se stesso , e fare qualsiasi cosa è sempre stata una mezza impresa perchè aveva da ridire quasi sempre! Ma in questi giorni si vede proprio che è scattato qualcosa e oltre ad essere tutto nonononononono (anche se un secondo dopo, per qualcosa che vuole, si corregge e dice sì ) le sue crisi di rabbia sono aumentate notevolmente durante il giorno, sia per intensità che per quantità. Quando si arrabbia se non riesce in quello che sta facendo urla, lancia fortissimo gli oggetti, si butta a terra scalciando. Tutto questo lo faceva già anche prima ma se prima bastava l'intervento mio o del papà per calmarlo quasi subito, ora ci va decisamente più tempo! E rischia sempre di farsi male da solo.
Di certo, il fatto che parli abbastanza bene aiuta molto, sia nella comprensione sua di certi limiti (tipo: si può salire in piedi sul tavolo solo se non c'è la tavola apparecchiata), sia nella comprensione di ci che prova lui e di quello che vuole dirci. Vedremo come andrà, per ora mi sembra molto bene. Quando ha queste crisi di rabbia mi intenerisco sempre come fa a stare un'emozione così potente in corpicino così piccolo?
Ad ogni modo, questo sviluppo neurologico ci piace. In una settimana ha dormito per ben due notti TUTTA la notte. E che sarà mai un po' di testa dura in più?
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: I "terrible two"
Ciao, mi riaffaccio un po' qui, siamo in una fase... beh, diciamo che l'inverno mi fa schifo e viene fuori tutto il peggio di tutto, la fatica, la noia, l'insofferenza, il freddo, la solitudine... Ma sospetto che Leo sia una fase di "negazione" non so come chiamarla. Tutto è NO, tutto è una battaglia. Non mangia più verdure, nessun tipo se non patate fritte (che mangeremo una volta al mese fuori casa, ma anche meno in inverno a dirla tutta). Non vuole mai andare a letto, non vuole cambiarsi il pannolino, non vuole alzarsi al mattino, picchia con le mani dando schiaffoni e mi tira dei graffi pazzeschi.
A volte è "no" anche quando non sa cosa dobbiamo fare, anche quando gli voglio dare qualcosa di buono o lo vado a prendere al nido e gli dico che dobbiamo fare una commissione, è NO.
Oh, ma che è? Ho capito che ha quasi 3 anni, ma si è come intestardito su tutto.
Vi prego, ditemi che è una fase perché non mi sta molto simpatico
È così... diciamo in fase di intensificazione da agosto in avanti.
EDIT: vuole guardare un quantitativo di cartoni inumano. E urla per sere e sere di seguito se non glieli facciamo vedere (abbiamo provato per una settimana intera, non c'è stato il benché minimo cambiamento, lui piange e urla perché vuole i cartoni da quando torna a casa dal nido a quando va a letto - circa 3 ore). Io sarei per una mezz'oretta al giorno, e non quando ceniamo, ma anche se altre regole riesco a farle rispettare, questa è impossibile. Si fa venire i conati di vomito, picchia tutto e tutti, distrugge ogni cosa. Dovrei chiuderlo in camera da solo ma ho paura si faccia male.
La cosa che mi fa strano è che ha subito un cambiamento, per questo auspico una fase...
A volte è "no" anche quando non sa cosa dobbiamo fare, anche quando gli voglio dare qualcosa di buono o lo vado a prendere al nido e gli dico che dobbiamo fare una commissione, è NO.
Oh, ma che è? Ho capito che ha quasi 3 anni, ma si è come intestardito su tutto.
Vi prego, ditemi che è una fase perché non mi sta molto simpatico
È così... diciamo in fase di intensificazione da agosto in avanti.
EDIT: vuole guardare un quantitativo di cartoni inumano. E urla per sere e sere di seguito se non glieli facciamo vedere (abbiamo provato per una settimana intera, non c'è stato il benché minimo cambiamento, lui piange e urla perché vuole i cartoni da quando torna a casa dal nido a quando va a letto - circa 3 ore). Io sarei per una mezz'oretta al giorno, e non quando ceniamo, ma anche se altre regole riesco a farle rispettare, questa è impossibile. Si fa venire i conati di vomito, picchia tutto e tutti, distrugge ogni cosa. Dovrei chiuderlo in camera da solo ma ho paura si faccia male.
La cosa che mi fa strano è che ha subito un cambiamento, per questo auspico una fase...
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: I "terrible two"
Quello che descrivi per la fase del "tutto no" (pure le cose belle che gli piacciono) mi sembra proprio normale, il mio post sopra il tuo dice le stesse cose Ora Dante sembra aver superato quella fase, rimane il lancio di oggetti in caso di frustrazione, ma non è più sistematico come prima.
Più che altro mi verrebbe da soffermarmi invece sui cartoni. Tre ore al giorno sono davvero un bel po', considerato anche il fatto che sono le ore che potete trascorrere in famiglia. Ti butto lì un paio di considerazioni che mi sono venute in mente. Dante vorrebbe guardare molti cartoni soprattutto se è stanco o se si annoia. Potrebbe essere un modo che ha Leo per rilassarsi dopo la giornata al nido? Dici che non c'è stato un cambiamento, ma non è che magari prima trascorrevate tempo all'aria aperta e ora non più a causa della brutta stagione? Hai provato a porre dei limiti chiari per vedere se dopo un po' di tempo Leo si abitua alla nuova routine? (Tipo: puoi guardare i cartoni solo dopo cena. Oppure fino a quando suona un timer o finisce un episodio. Dante per un periodo chiedeva i cartoni come prima cosa al mattino. Allora abbiamo deciso che avrebbe potuto vedere solo max un cartone lungo al giorno e solo nel pomeriggio/sera. C'è voluto un po' ma con lui ha funzionato). Solitamente cosa fate appena arrivate a casa? Hai modo di cambiare la routine per vedere se abbandona l'idea dei cartoni?
Magari poi nel frattempo hai già risolto
Più che altro mi verrebbe da soffermarmi invece sui cartoni. Tre ore al giorno sono davvero un bel po', considerato anche il fatto che sono le ore che potete trascorrere in famiglia. Ti butto lì un paio di considerazioni che mi sono venute in mente. Dante vorrebbe guardare molti cartoni soprattutto se è stanco o se si annoia. Potrebbe essere un modo che ha Leo per rilassarsi dopo la giornata al nido? Dici che non c'è stato un cambiamento, ma non è che magari prima trascorrevate tempo all'aria aperta e ora non più a causa della brutta stagione? Hai provato a porre dei limiti chiari per vedere se dopo un po' di tempo Leo si abitua alla nuova routine? (Tipo: puoi guardare i cartoni solo dopo cena. Oppure fino a quando suona un timer o finisce un episodio. Dante per un periodo chiedeva i cartoni come prima cosa al mattino. Allora abbiamo deciso che avrebbe potuto vedere solo max un cartone lungo al giorno e solo nel pomeriggio/sera. C'è voluto un po' ma con lui ha funzionato). Solitamente cosa fate appena arrivate a casa? Hai modo di cambiare la routine per vedere se abbandona l'idea dei cartoni?
Magari poi nel frattempo hai già risolto
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: I "terrible two"
Guarda, devo dire che sì, in realtà abbiamo cominciato a trovare una strada. C'è da aggiungere che la settimana scorsa, in cui abbiamo raggiunto il picco di teledipendenza, da lunedì a giovedì sia io che il mio compagno siamo stati KO per l'influenza intestinale, quindi quando Leo tornava a casa dal nido non avevamo la forza nemmeno per stare in piedi e la TV è stata un ripiego male necessario.
Quando torniamo a casa alle 17.00 Leo gioca un po' con i suoi giochi in sala da pranzo, a volte si fa un giro per casa, spesso mi chiede i cartoni prima di cena perché secondo me è stanchissimo e non ce la fa a fare altro. Mentre cucino, gli faccio vedere una mezz'oretta di cartoni lì con me in cucina. Dopo cena si gioca col papà, in questo periodo prepariamo i regali fatti a mano per i nonni, o giochiamo con gli adesivi (che adora). A volte vuole di nuovo i cartoni. I problemi sono più nel weekend, ma abbiamo messo un veto secco e dato due "finestre": 1 cartone prima del riposino del pomeriggio, 2-3 cartoni prima di andare a nanna. Può capitare che nel tardo pomeriggio di domenica ci guardiamo un cartone lungo tutti e tre insieme, più impegnativo ma visto che a noi piace "il cinema" ci piace condividere la cosa con Leo (su Netflix ci sono un sacco di Disney storici e altre cose molto belle, oppure Miyazaki che lui adora).
La verità è che la tele è comodissima! Lo piazzi lì e riesci a risposare o a far qualsiasi altra cosa sia necessaria in casa... Noi non guardiamo mai "La TV" intesa come talent, show, o sottofondo generico, perché non ce l'abbiamo nemmeno in zona giorno, ma solo in sala (all'ultimo piano della casa). Lui ovviamente ci chiede il computer, quando siamo giù, perché è un furbetto!
A ogni modo, quello che mi ha preso in contropiede è che fino a poco fa "ci potevo ragionare", non so come dire, mentre ora l'unica strada è un NO secco che causa una crisi isterica, ma che passata la crisi viene interiorizzato e provoca un'evidente evoluzione. Io gli spiego sempre le cose, ma prima lui ascoltava, adesso protesta. Quello che mi ha preso in contropiede è la durezza che lui si aspetta da me - non in quanto modi, ma in quanto posizioni. Ho notato che non serve a NIENTE urlare, basta dire NO e ignorare le sue successive proteste. Un paio di volte gli ho anche detto: "Adesso vai in camera tua e ti calmi." Lui ha salito le scale da solo ed è andato in camera sua urlando (ma ci va da solo). Dopo 5-10 minuti scende, mi abbraccia e mi dice: "Mamma, io adesso mi sono calmato."
Da quando seguiamo questa strada anche lui sembra moooooolto più a suo agio: sa che da questa parte c'è stabilità (in tutti i sensi) e che i suoi "capricci" non la scalfiscono. Ora la fase successiva è parlare di come si sente, perché sta cominciando a modulare in modo palesemente diverso le emozioni! Molto affascinante.
Quando torniamo a casa alle 17.00 Leo gioca un po' con i suoi giochi in sala da pranzo, a volte si fa un giro per casa, spesso mi chiede i cartoni prima di cena perché secondo me è stanchissimo e non ce la fa a fare altro. Mentre cucino, gli faccio vedere una mezz'oretta di cartoni lì con me in cucina. Dopo cena si gioca col papà, in questo periodo prepariamo i regali fatti a mano per i nonni, o giochiamo con gli adesivi (che adora). A volte vuole di nuovo i cartoni. I problemi sono più nel weekend, ma abbiamo messo un veto secco e dato due "finestre": 1 cartone prima del riposino del pomeriggio, 2-3 cartoni prima di andare a nanna. Può capitare che nel tardo pomeriggio di domenica ci guardiamo un cartone lungo tutti e tre insieme, più impegnativo ma visto che a noi piace "il cinema" ci piace condividere la cosa con Leo (su Netflix ci sono un sacco di Disney storici e altre cose molto belle, oppure Miyazaki che lui adora).
La verità è che la tele è comodissima! Lo piazzi lì e riesci a risposare o a far qualsiasi altra cosa sia necessaria in casa... Noi non guardiamo mai "La TV" intesa come talent, show, o sottofondo generico, perché non ce l'abbiamo nemmeno in zona giorno, ma solo in sala (all'ultimo piano della casa). Lui ovviamente ci chiede il computer, quando siamo giù, perché è un furbetto!
A ogni modo, quello che mi ha preso in contropiede è che fino a poco fa "ci potevo ragionare", non so come dire, mentre ora l'unica strada è un NO secco che causa una crisi isterica, ma che passata la crisi viene interiorizzato e provoca un'evidente evoluzione. Io gli spiego sempre le cose, ma prima lui ascoltava, adesso protesta. Quello che mi ha preso in contropiede è la durezza che lui si aspetta da me - non in quanto modi, ma in quanto posizioni. Ho notato che non serve a NIENTE urlare, basta dire NO e ignorare le sue successive proteste. Un paio di volte gli ho anche detto: "Adesso vai in camera tua e ti calmi." Lui ha salito le scale da solo ed è andato in camera sua urlando (ma ci va da solo). Dopo 5-10 minuti scende, mi abbraccia e mi dice: "Mamma, io adesso mi sono calmato."
Da quando seguiamo questa strada anche lui sembra moooooolto più a suo agio: sa che da questa parte c'è stabilità (in tutti i sensi) e che i suoi "capricci" non la scalfiscono. Ora la fase successiva è parlare di come si sente, perché sta cominciando a modulare in modo palesemente diverso le emozioni! Molto affascinante.
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: I "terrible two"
Ah, ecco, bene! Penso che i cartoni (un po' come la rete o la TV) creino dipendenza e quindi per loro diventa difficile capire quando è ora di smettere. Poi vabè, quando si è malati non ci sono molte alternative, se non si ha nessuno che aiuta!
Comunque non è che lui non ascolta la tua spiegazione, la ascolta eccome, solo che è dispiaciuto, rattristato, arrabbiato per non poter avere ciò che desidera e te lo dimostra
Io ad ignorare non riesco. Se ad esempio mio marito lo facesse con me ci resterei davvero male! Tipo, se mi dicesse che non posso avere un altro pezzo di dolce e io mi lamentassi perchè lo desidero tanto, se mi dicesse di andare a calmarmi da un'altra parte mi sentirei uno schifo (Diverso il caso se io sono talmente arrabbiata da aver bisogno di spazio e tempo lontana da tutti per ritrovare la calma) Così quando capita a Dante cerco di stargli vicino, gli dico che capisco che è arrabbiato/triste/frustrato (cerco cioè di rispecchiare quello che lui sta provando, anche per aiutarlo a dare un nome alla sua emozione), che purtroppo non posso accontentarlo e il perchè. Poi gli sto vicino, toccandolo o meno a seconda se lo vedo propenso oppure no, fino a che la crisi non passa, a volte devo proprio prenderlo in braccio perchè rischia di farsi male da solo o di fare male agli altri. Quando si è calmato lo aiuto a trovare un compromesso tra quello che può fare e quello che potrebbe fare. Ormai capita raramente che abbia crisi isteriche e quando capita sono quasi sempre legate a fame o stanchezza. Per noi i terrible two non stati affatto così terrible, forse perchè partivamo già allenati
Comunque non è che lui non ascolta la tua spiegazione, la ascolta eccome, solo che è dispiaciuto, rattristato, arrabbiato per non poter avere ciò che desidera e te lo dimostra
Io ad ignorare non riesco. Se ad esempio mio marito lo facesse con me ci resterei davvero male! Tipo, se mi dicesse che non posso avere un altro pezzo di dolce e io mi lamentassi perchè lo desidero tanto, se mi dicesse di andare a calmarmi da un'altra parte mi sentirei uno schifo (Diverso il caso se io sono talmente arrabbiata da aver bisogno di spazio e tempo lontana da tutti per ritrovare la calma) Così quando capita a Dante cerco di stargli vicino, gli dico che capisco che è arrabbiato/triste/frustrato (cerco cioè di rispecchiare quello che lui sta provando, anche per aiutarlo a dare un nome alla sua emozione), che purtroppo non posso accontentarlo e il perchè. Poi gli sto vicino, toccandolo o meno a seconda se lo vedo propenso oppure no, fino a che la crisi non passa, a volte devo proprio prenderlo in braccio perchè rischia di farsi male da solo o di fare male agli altri. Quando si è calmato lo aiuto a trovare un compromesso tra quello che può fare e quello che potrebbe fare. Ormai capita raramente che abbia crisi isteriche e quando capita sono quasi sempre legate a fame o stanchezza. Per noi i terrible two non stati affatto così terrible, forse perchè partivamo già allenati
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
Re: I "terrible two"
AHahhA, Zara... Se lo tocchiamo diventa una furia assassina. Leonardo ha come bisogno di "farcela da solo", ma in tutto. Lui sa che ci sono, io non lo mando in camera in castigo, ma il messaggio è: è chiaro che sei arrabbiato e che in questo momento ci odi. Pensaci su e poi torna quando vuoi. Non lo chiudo dentro né lo vado a riprendere io, è lui peraltro che va da solo...
Il resto non funziona, si esaspera e basta, almeno per adesso.
Faccio un po' fatica a fare paragoni tra i comportamenti che teniamo coi bambini e quelli che teniamo con gli adulti, però. Il mio compagno non fa scene isteriche urlando e sbraitando e buttandosi a terra e lanciando oggetti in giro, è chiaro non si può reagire allo stesso modo a un adulto o a un bambino. Io, sinceramente, se uno urla e sbraita e lancia cose, prendo ed esco dalla stanza perché mi dissocio dal quel comportamento. Poi, se si calma e vogliamo parlare del perché è stato così e cosa possiamo fare insieme per evitare che la cosa si ripeta, allora ok.
Io non voglio "punire" la rabbia di Leonardo o le sue espressioni, ma per me è importante che capisca che c'è un limite che non si deve superare. Limite che non preclude l'amore che provo per lui, che è incondizionato...
Il resto non funziona, si esaspera e basta, almeno per adesso.
Faccio un po' fatica a fare paragoni tra i comportamenti che teniamo coi bambini e quelli che teniamo con gli adulti, però. Il mio compagno non fa scene isteriche urlando e sbraitando e buttandosi a terra e lanciando oggetti in giro, è chiaro non si può reagire allo stesso modo a un adulto o a un bambino. Io, sinceramente, se uno urla e sbraita e lancia cose, prendo ed esco dalla stanza perché mi dissocio dal quel comportamento. Poi, se si calma e vogliamo parlare del perché è stato così e cosa possiamo fare insieme per evitare che la cosa si ripeta, allora ok.
Io non voglio "punire" la rabbia di Leonardo o le sue espressioni, ma per me è importante che capisca che c'è un limite che non si deve superare. Limite che non preclude l'amore che provo per lui, che è incondizionato...
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: I "terrible two"
Diciamo che non sono una grande fan del "pensaci su" con i bambini, perchè per me, quando hanno una crisi, sono già troppo oltre, ormai hanno le loro emozioni fuori controllo. Dante in queste situazioni non riesce a riprendere il controllo da solo, è come sommerso da tutto ciò che prova, fino ad esserne anche spaventato a volte. E rischia di farsi davvero davvero male fisicamente (è anche capitato). Certo che tra adulti e bambini non è la stessa cosa. Infatti non ho detto che io mi sarei messa a fare scenate o che, ma che ci sarei rimasta molto male più per il comportamento di mio marito che per ciò che non potevo avere, il che è ben diverso. Per questo motivo scelgo di adottare un comportamento che spero venga percepito come "empatico": capisco, mi dispiace, se vuoi e hai bisogno sono qui per te (se no va bene lo stesso).
Non mi è chiara una cosa, dici che non vuoi "punire" nè la rabbia nè la sua espressione, ok, ma vorresti comunque che capisse che c'è un limite. Ma un limite alla rabbia o alla sua manifestazione?
Da come dici per Leo sarà diverso che per Dante, ma visto che eravamo in topic ne ho approfittato per dire come ce la siamo cavata noi
Non mi è chiara una cosa, dici che non vuoi "punire" nè la rabbia nè la sua espressione, ok, ma vorresti comunque che capisse che c'è un limite. Ma un limite alla rabbia o alla sua manifestazione?
Da come dici per Leo sarà diverso che per Dante, ma visto che eravamo in topic ne ho approfittato per dire come ce la siamo cavata noi
Zara- Numero di messaggi : 3785
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.12
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