Paure e fobie dei bambini

Oggi ero a fare gli esami del sangue e c'era un bambino di circa un anno e mezzo, ovviamente spaventatissimo, ha urlato per 10 minuti buoni e continuava a dire "ahia ahia ahia ahia"... da piccola ricordo bene quanto ne ero terrorizzata!! Mi nascondevo sotto le sedie
Allora mi sono chiesta... l'ambiente non è dei più rassicuranti, magari il piccolo è a digiuno, insomma è molto difficile non fargli avvertire del disagio... come si fa a rassicurarli? Più che altro, è possibile? Mi dispiacerebbe molto se i miei figli avessero lo stesso terrore di tutto ciò che è ago-medico-ospedale che avevo io da piccola, secondo voi è possibile farglielo vivere serenamente? Oppure, ci siete già riuscite?

mia figlia a 4 anni ha dovuto fare gli esami del sangue.in genere con le vaccinazioni non piangeva se non dopo il buco e giusto un momentino.siccome io sono un po' sensibile ai prelievi l'ha portata il suo papà.le abbiamo spiegato perchè doveva fare gli esami,cosa sarebbe successo e tutti i passaggi.i bambini hanno la priorità,quindi non ha aspettato,che secondo me aiuta a non far salire l'attesa.poi l'addetto al prelievo,le faceva domande per distrarla e mega complimenti quando ha finito.lei ha pure guardato il braccio,io non riesco alla mia età
per me spiegare la situazione è senza dubbio meglio dell'effetto sorpresa.poi ci saranno comunque bambini che piangeranno nonostante le spiegazione.alla fine è una cosa che non fanno tutti i giorni.
ah,e poi mai dire "guarda che se non fai il bravo ti fa la puntura" anche quando non ci sono previsioni di vaccini/prelievi,l'ho sentito più volte...da brividi

Ma lei alle vostre spiegazioni pre-prelievo come reagiva? Se è una tipa che si spaventa facilmente, non diventava subito sospettosa?
Io non ricordo se ci sono state spiegazioni, quando ero così piccina, ma ho fatto diverse volte prelievi, punturina al ditino per l'operazione alle adenoidi, circa fra i 3 e i 5 anni, e ovviamente ogni volta facevo delle storie infinite In più mi incavolavo da matti quando mi dicevano "non si sente niente" o "non te ne accorgi"... col cavolo! A me la puntura faceva male eccome! Non tanto, ovviamente, non pensavo mica di morire dal dolore... ma mi dava molto fastidio che i grandi mi avessero detto una bugia. E soprattutto, se mi avessero dovuto spiegare altre procedure veramente non dolorose, non mi sarei più fidata e avrei piantato storie per qualsiasi visita innocente (come sicuramente è successo, solo che non ricordo quindi parlo al condizionale ).
Forse avrei preferito un "guarda, fa un po' male ma è poco e puoi riprendere subito a giocare. Sentirai esattamente questo" e che mi dessero un pizzicotto realistico nell'incavo del braccio.

esatto!le bugie rugano ai bambini,e non solo a loro,ovvio che se le dicevo che non avrebbe sentito niente,mi sclerava e mi giocavo anche le punture future perchè non mi avrebbe più creduto,poi non so gli altri ma lei ha una memoria di ferro ,me lo rinfaccerebbe a vita
lei rifaceva sempre le stesse domande e noi la rassicuravamo in continuazione rispondendo a tutte le domande.le spiegavamo che avrebbe sentito una specie di pizzicotto,che dopo un attimo sarebbe passato e che il papà era lì con lei.
ti dirò,se fosse stata l'altra a dover fare il prelievo,sarebbe andata molto meno battagliera,hanno proprio caratteri diversi,ma la preparazione l'avrei fatta nello stesso identico modo.