Parto operativo
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Parto operativo
Apro questo topic, dopo la lettura di un libro della Schmid (ancora grazie per avermelo consigliato ) e dopo l’inizio del corso preparto. Ho ancora le idee un po’ confuse su quali siano le manovre che rendono un parto operativo e in cosa consistano esattamente. Lasciando da parte il cesareo, nel libro si parla di forcipe e ventosa, come strumenti per tirare fuori il bambino. A questo si aggiunge ovviamente l’episiotomia, che ormai è di default e viene presentata come unica misura per evitare una lacerazione profonda (anche in clinica è stata definita proprio cosí). In un altro topic è stata citata la rottura delle membrane con uncino, di cui non so niente. Mi piacerebbe raccogliere informazioni ed esperienze per saperne di piú (ho ordinato “Il dolore del parto”, per documentarmi meglio). Soprattutto mi interessa capire dove sta il confine tra fisiologia e operativitá, ossia qual è il punto di “non ritorno” oltre il quale un certo intervento è veramente necessario per la mamma e per il bambino (e non per il medico ed eventualemnte per l'ostetrica, se é lei a eseguirlo). Spero che sia utile a tutte le pancine. grazie
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
Età : 47
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: Parto operativo
io penso che purtroppo gli interventi medici che rendono operativo un parto non siano mai necessari se non in presenza di reale rischio per mamma o bambino o per entrambi.
Cioè quando il bimbo va tirato fuori in tre minuti, ed il cesareo sia ormai impossibile perchè si vede la testa.
Spesso si sente che hanno usato la ventosa perchè la mamma, dopo ore di spinte, non ce la faceva più, poi se indaghi sul racconto, la mamma era in posizione supina e spingeva a comando, senza sentire i premiti..e ti credo che no ce la faceva più!!
Io, per la mia personale esperienza, so di pochi parti arrivati a buon punto dove davvero era necessario l'intervento..uno ad un'amica del forum PN, il cui bimbo, durante il travaglio in acqua, ha iniziato a soffrire DAVVERO, e per davvero non significa bradicardia leggera, ma bradicardia pesantissima...l'hanno fata uscire, posizione litotomica, episiotomia e kristeller, il bimbo era già in arresto cardiaco...l'hanno salvato dopo un pò di Tin ed ora sta benissimo...la mamma ha perso un botto di sangue e si è pensato ad un distacco parziale di placenta, vista la massiccia emorragia.
QUESTA è una vera emergenza, rara (non preoccuparti), acuta e ben seguita dagli operatori....
ma dei racconti di parto che ho letto, delle storie che ho sentito e saremmo sull'ordine delle 500 almeno sul forum PN, questa è stata, secondo me, l'unica vera emergenza...le altre sono intromissioni speso purtroppo gratuite che iniziano con la visita un pò troppo invasiva, con la rottura senza motivo del sacco e poi via..un intervento ne causa un altro..una disastrosa catena di eventi....
questa la mia opinione....
ps; il mio secondo bimbo ha avuto una bradicardia seria in travaglio..60 battiti, 90 battiti per parecchi minuti, max raggiunto 125 battiti.
Sono molto pochi. per fortuna non avevo il monitoraggio continuo sennò avrei seriamente rischiato un cesareo.
E' nato molto in fretta, questo sì, ma alla nascita abbiamo visto che la causa era che il cordone, oltre che con un giro intorno al collo, passava sulla schiena e finiva davanti passando tra le coscette, che lui stringeva durante le spinte espulsive, rallentano l'afflusso di sangue ed ossigeno, ma che finita la spinta si ripristinava in modo sufficiente. E' nato con apgar 9-10, quindi quei battiti "bassi" sono tollerati, sennò avrebbe avuto uno scompenso, seppur minimo.
negli H si pratica moto la medicina difensiva..al minimo abbassamento di battiti, anche sotto contrazione, si crea allarmismo, si inizia ad intervenire (e gli interventi, tra cui l'ossitocina, causano stress fetale) e di qui il tutto può crollare ...
Cioè quando il bimbo va tirato fuori in tre minuti, ed il cesareo sia ormai impossibile perchè si vede la testa.
Spesso si sente che hanno usato la ventosa perchè la mamma, dopo ore di spinte, non ce la faceva più, poi se indaghi sul racconto, la mamma era in posizione supina e spingeva a comando, senza sentire i premiti..e ti credo che no ce la faceva più!!
Io, per la mia personale esperienza, so di pochi parti arrivati a buon punto dove davvero era necessario l'intervento..uno ad un'amica del forum PN, il cui bimbo, durante il travaglio in acqua, ha iniziato a soffrire DAVVERO, e per davvero non significa bradicardia leggera, ma bradicardia pesantissima...l'hanno fata uscire, posizione litotomica, episiotomia e kristeller, il bimbo era già in arresto cardiaco...l'hanno salvato dopo un pò di Tin ed ora sta benissimo...la mamma ha perso un botto di sangue e si è pensato ad un distacco parziale di placenta, vista la massiccia emorragia.
QUESTA è una vera emergenza, rara (non preoccuparti), acuta e ben seguita dagli operatori....
ma dei racconti di parto che ho letto, delle storie che ho sentito e saremmo sull'ordine delle 500 almeno sul forum PN, questa è stata, secondo me, l'unica vera emergenza...le altre sono intromissioni speso purtroppo gratuite che iniziano con la visita un pò troppo invasiva, con la rottura senza motivo del sacco e poi via..un intervento ne causa un altro..una disastrosa catena di eventi....
questa la mia opinione....
ps; il mio secondo bimbo ha avuto una bradicardia seria in travaglio..60 battiti, 90 battiti per parecchi minuti, max raggiunto 125 battiti.
Sono molto pochi. per fortuna non avevo il monitoraggio continuo sennò avrei seriamente rischiato un cesareo.
E' nato molto in fretta, questo sì, ma alla nascita abbiamo visto che la causa era che il cordone, oltre che con un giro intorno al collo, passava sulla schiena e finiva davanti passando tra le coscette, che lui stringeva durante le spinte espulsive, rallentano l'afflusso di sangue ed ossigeno, ma che finita la spinta si ripristinava in modo sufficiente. E' nato con apgar 9-10, quindi quei battiti "bassi" sono tollerati, sennò avrebbe avuto uno scompenso, seppur minimo.
negli H si pratica moto la medicina difensiva..al minimo abbassamento di battiti, anche sotto contrazione, si crea allarmismo, si inizia ad intervenire (e gli interventi, tra cui l'ossitocina, causano stress fetale) e di qui il tutto può crollare ...
Leila- Numero di messaggi : 1182
Età : 49
Data d'iscrizione : 10.11.10
Re: Parto operativo
grazie Leila. infatti in clinica mi é parso di capire che l'uso del ctg sia continuativo (addirttura hanno la telemetria, in modo da monitiorarei anche quando ti muovi durante il travaglio). la mia paura é che, alla maniera germanica, se la curva non é perfetta, questo diventi un pretesto per intervenire con farmaci e manovre...e come dici tu da intervento nasce intervento. La somministrazione di osstocina é stata citata, ma leggendo il libro ho capito che, in condizioni normali, é gié tutto previsto nel meccanismo spontaneo del corpo e che l'uso di sotanze aggiunte disorienta il bambino e rompe l'equilibrio ormonale necessario per un parto fisiologico. a quanto puó essere ridotto il ctg per non essere invasivo e allo stesso tempo sicuro? ho letto che nella casa maternitá viene eseguito all'inizio e poi si passa a auscultazione (impossibile in clinica...)
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
Età : 47
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: Parto operativo
vorrei solo fare un chiarimento.
Mi pare di aver capito Lady (scusa ho letto di fretta) che vuoi info non tanto sul parto operativo quanto sugli interventi durante il parto. Per la precisione i parti operativi sono: taglio cesareo, parto vaginale con ventosa, pato vaginale con forcipe. Stop. Quello di cui parli (episiotomia, amniorexi, ecc) sono "solo" medicalizzazioni. Detto questo forse conviene cambiare titolo per focalizzare meglio l'argomento, e domani con calma provo a chiarirti qualche dubbio se riesco
Mi pare di aver capito Lady (scusa ho letto di fretta) che vuoi info non tanto sul parto operativo quanto sugli interventi durante il parto. Per la precisione i parti operativi sono: taglio cesareo, parto vaginale con ventosa, pato vaginale con forcipe. Stop. Quello di cui parli (episiotomia, amniorexi, ecc) sono "solo" medicalizzazioni. Detto questo forse conviene cambiare titolo per focalizzare meglio l'argomento, e domani con calma provo a chiarirti qualche dubbio se riesco
Ultima modifica di sweethome il Sab Ott 22, 2011 7:21 am - modificato 1 volta.
sweethome- Numero di messaggi : 445
Età : 46
Data d'iscrizione : 12.08.10
Re: Parto operativo
giusto: mettiamo parto operativo e medicalizzato, cosí da poter inserire tutte le informazioni?
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
Età : 47
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: Parto operativo
Sweethome, ho detto io a LadySpank di dare questo titolo: allo stato delle mie conoscenze, che ho riversato nella mia tesi di laurea nel 2010, il parto operativo NON include quello cesareo (che è definito parto cesareo o parto chirurgico), e comprende tutte le procedure per facilitarlo: amniorexi, ventosa, forcipe, kristeller, episiotomia. Non include invece il monitoraggio fetale o l'epidurale, perché non sono interventi rivolti ad operare SUL travaglio.
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto operativo
questa mi è nuova, dove hai trovato questi "aggiornamenti"?
è vero che un parto con ventosa di solito comprende anche kristeller, episio e quant'altro ma questa non è una regola, ci sono parti con ventosa (kiwi) anche senza queste torture, e vicerversa. Specifico questo perchè se l'obiettivo è parlare per esempio dell'episio o della manovra di kristeller occorre scinderle dai parti operativi, in cui possono esserci ma senza creare una categoria di parto se non quella generica di parto medicalizzato.
è vero che un parto con ventosa di solito comprende anche kristeller, episio e quant'altro ma questa non è una regola, ci sono parti con ventosa (kiwi) anche senza queste torture, e vicerversa. Specifico questo perchè se l'obiettivo è parlare per esempio dell'episio o della manovra di kristeller occorre scinderle dai parti operativi, in cui possono esserci ma senza creare una categoria di parto se non quella generica di parto medicalizzato.
sweethome- Numero di messaggi : 445
Età : 46
Data d'iscrizione : 12.08.10
Re: Parto operativo
Io l'ho trovata nella letteratura scientifica quando vengono distinti parti spontanei da quelli che invece hanno implicato questa serie di interventi.
Però ad una prima ricerca in Internet è vero che si parla per lo più di forcipe e ventosa: tuttavia, se andiamo per definizione, perché la Kristeller, o l'episiotomia (per la quale comunque esiste già il topic apposito) che hanno tutti lo stesso scopo di facilitare l'uscita del neonato per mezzi artificiali, dovrebbe essere una categoria a parte da altri strumenti? Dove si colloca il distinguo e in base a cosa? E perché mettere nella stessa categoria il parto cesareo con quello vaginale strumentale?
C'è confusione comunque, perché se cerchi la definizione, viene definito come "parti operativi quelli che avvengono grazie a interventi manuali, manovre strumentali o chirurgiche" QUI
La Kristeller e l'episiotomia direi che sicuramente possono essere dette intervento manuale o manovra strumentale! Infatti ci sono testi in cui l'episiotomia viene inclusa (non riesco a riportare la url in alcun modo)
In questo testo riporta che il parto operativo è "definito da qualsiasi procedura intrapresa per facilitare l'espulsione di un neonato" e che "include forcipe, ventosa e cesareo".
http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:wUTPIGxLlsQJ:medicine.medilam.ac.ir/Portals/3/EBOOK/operative%2520delivery.pdf+operative+birth+definition&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESj2IDJjCKnckaRyMU2_lcT4rZTu8uxGLOy8bmtRkAcjZkMMNHhdwGFKXaUvrANVxolHIuctJcNxHxK2zzJezB_wxfoFGO7eNF-KoYGAgpRPPfYcnlmoynAJjjcke_Q1zteJ8UA-&sig=AHIEtbSTPxQXtjbq1eg1PEgHGxPPEW5YVA&pli=1
Invece in questo documento del corso di laurea in Ostetricia dell'Università di Insubria riporta anche la Kristeller nel parto operativo.
http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:QqCIqgAUtKwJ:www.uninsubria.it/uninsubria/allegati/pagine/8723/MetodologiaAssistenzaMedicaParto.pdf+parto+operativo+kristeller&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESgNtqE3Yek7lv5dFQczMJTHd19SrzvYNKSDyZ8U1mV6nvfOjnWQhU7MlOKJgCF7_VbJ419cQN-FatkuRFk0-jch4BtU9OTN3pIntjQ8YSNcAWxuuPDDatvgcnNbfN2iq3cYLORp&sig=AHIEtbQ6HgC9decwh6dTA6F8v-zCc1PKFA
E anche qui, dove include appunto anche l'episiotomia, mentre lascia in una categoria a parte il cesareo.
http://quimamme.leiweb.it/gravidanza-e-parto/parto/tipi-di-parto/articoli-2009/parto_operativo-20138715357.shtml
Questo è quanto emerge dalle prime verifiche
Però ad una prima ricerca in Internet è vero che si parla per lo più di forcipe e ventosa: tuttavia, se andiamo per definizione, perché la Kristeller, o l'episiotomia (per la quale comunque esiste già il topic apposito) che hanno tutti lo stesso scopo di facilitare l'uscita del neonato per mezzi artificiali, dovrebbe essere una categoria a parte da altri strumenti? Dove si colloca il distinguo e in base a cosa? E perché mettere nella stessa categoria il parto cesareo con quello vaginale strumentale?
C'è confusione comunque, perché se cerchi la definizione, viene definito come "parti operativi quelli che avvengono grazie a interventi manuali, manovre strumentali o chirurgiche" QUI
La Kristeller e l'episiotomia direi che sicuramente possono essere dette intervento manuale o manovra strumentale! Infatti ci sono testi in cui l'episiotomia viene inclusa (non riesco a riportare la url in alcun modo)
In questo testo riporta che il parto operativo è "definito da qualsiasi procedura intrapresa per facilitare l'espulsione di un neonato" e che "include forcipe, ventosa e cesareo".
http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:wUTPIGxLlsQJ:medicine.medilam.ac.ir/Portals/3/EBOOK/operative%2520delivery.pdf+operative+birth+definition&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESj2IDJjCKnckaRyMU2_lcT4rZTu8uxGLOy8bmtRkAcjZkMMNHhdwGFKXaUvrANVxolHIuctJcNxHxK2zzJezB_wxfoFGO7eNF-KoYGAgpRPPfYcnlmoynAJjjcke_Q1zteJ8UA-&sig=AHIEtbSTPxQXtjbq1eg1PEgHGxPPEW5YVA&pli=1
Invece in questo documento del corso di laurea in Ostetricia dell'Università di Insubria riporta anche la Kristeller nel parto operativo.
http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:QqCIqgAUtKwJ:www.uninsubria.it/uninsubria/allegati/pagine/8723/MetodologiaAssistenzaMedicaParto.pdf+parto+operativo+kristeller&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESgNtqE3Yek7lv5dFQczMJTHd19SrzvYNKSDyZ8U1mV6nvfOjnWQhU7MlOKJgCF7_VbJ419cQN-FatkuRFk0-jch4BtU9OTN3pIntjQ8YSNcAWxuuPDDatvgcnNbfN2iq3cYLORp&sig=AHIEtbQ6HgC9decwh6dTA6F8v-zCc1PKFA
E anche qui, dove include appunto anche l'episiotomia, mentre lascia in una categoria a parte il cesareo.
http://quimamme.leiweb.it/gravidanza-e-parto/parto/tipi-di-parto/articoli-2009/parto_operativo-20138715357.shtml
Questo è quanto emerge dalle prime verifiche
_________________
Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
Re: Parto operativo
grazie pq. infatti mi pareva di aver seguito le tue indicazioni. a me interessa molto reperire informazioni su tutto. dalla mia unica e modesta lettura non avevo capito che esistesse questa differenza terminologica e di classificazione.
LadySpank- Numero di messaggi : 2105
Età : 47
Data d'iscrizione : 28.10.10
Re: Parto operativo
Lady sul monitoraggio leggi qua:
http://www.lostetricainforma.it/article11.html
io il monitoraggio continuo lo rifiuterei, è spessissimo l'anticamera di interventi inutili, proprio per come è concepito
se ti trovo altre info ti dico
soprattutto per rispondere alla domanda a quanto può essere ridotto .. noi in casa abbiamo auscultato una sola volta, ma dipende anche tantissimo dall'andamento del travaglio
http://www.lostetricainforma.it/article11.html
io il monitoraggio continuo lo rifiuterei, è spessissimo l'anticamera di interventi inutili, proprio per come è concepito
se ti trovo altre info ti dico
soprattutto per rispondere alla domanda a quanto può essere ridotto .. noi in casa abbiamo auscultato una sola volta, ma dipende anche tantissimo dall'andamento del travaglio
mononoke- Numero di messaggi : 1375
Età : 44
Data d'iscrizione : 16.06.10
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