Parenti serpenti!

Vale, sono figlia unica, quindi non ho esperienza diretta da riportare, ma vedo il rapporto dei miei genitori con i rispettivi fratelli (3 da una parte e 2 dall'altra); ebbene, noto dei comportamenti di stizza da entrambe le parti, soprattutto quando il confronto è tra due sorelle (quindi in questo caso prendo in considerazione le due sorelle di mio papà tra loro, o mia mamma e la sorella).
Dall'esterno, ho la netta impressione che ci sia una sorta di battaglia del "io faccio più di te, e anche meglio di te, in casa dei genitori (i miei nonni), nel lavoro... faccio meno vacanze, quindi ho diritto ad essere più stanca...etc". E' possibile che sia quello che sta accadendo con tua sorella, da parte sua? Questa situazione è molto simile a ciò che ha scritto Mulan, ecco perché mi è venuta in mente.

Forse hai ragione, è possibile che ci sia una sorta di competizione che sente solo lei perché io ormai sono oltre queste cose (un po' per l'età e un po' per la psicoterapia, che mi ha dato una prospettiva più serena e distaccata). Ma sinceramente mi fa pensare anche il commento di Panicqueen... ho letto qualcosa su Wikipedia (volevo cercare sul sito dell'OMS ma ho trovato solo indicazioni sui farmaci) ed effettivamente la descrizione dell'episodio di ipomania è calzante. Ma questo basta a pensare ragionevolmente che ci sia bisogno di approfondire e di cercare o escludere una diagnosi?
E se fosse solo questione di competizione: faccio finta di niente o cerco di migliorare il mio comportamento in modo da farla sentire meno in difetto? Io direi di non fare niente perché si tratta della sua crescita ed è un problema che esiste solo nella sua testa, e non un problema reale dovuto al mio comportamento. Fosse che faccio qualcosa di indelicato o che le dà fastidio...

Io concordo con Selvy, non so quanto serva parlarne con lei, tanto se è la competizione che la blocca, o l'invidia nei tuoi confronti, continuerà a pensarla sempre allo stesso modo secondo me; anzi, magari cercare di risolvere la situazione a parole potrebbe acuire in lei questa sensazione di disagio (nella sua testa).
Ovviamente non mi sto riferendo all'aspetto più medico che ha introdotto PQ (per questo non potresti parlarne con la tua psicoterapeuta?), ma ad un semplice discorso risolutore tra sorelle.

non è una critica a voi, però a me fa proprio imbestialire pensare che ci siano situazioni che non possono essere risolte parlando! Specie in una famiglia. E ovviamente questo non è un attacco a Vale o a voi, perchè lo noto anche nella mia, a volte. Io invece sono un'idealista e spero sempre che attraverso il dialogo le persone intelligenti possano risolvere le cose...ed è brutto quando mi accorgo che non è sempre possibile invece.
Vale secondo me se è competizione è molto difficile che tu possa fare qualcosa che gliela faccia passare, perchè appunto è lei che si mette in competizione e troverà sempre un motivo per farlo.

Mah che dire, io più che competizione qui vedo meglio il discorso di PQ, secondo me cara Vale dovresti vedere tua sorella come una persona che chiaramente sta vivendo un momento di particolare difficoltà. Prenderla così ti aiuterebbe anche a non offenderti o offenderti meno quando fa una delle sue uscite. Contro l'aggressività l'arma più potente è sempre un sorriso ed un abbraccio fra le persone colpite che devono mantenersi unite e serene e mai mostrare di essere state destabilizzate dall'aggressione. Secondo me in questo modo forse lei si renderebbe anche conto di parlare al vento ma, sempre forse, potrebbe capire che il suo comportamento non è al top. Degli esempi che riporti sul lavoro: ebbene purtroppo non è raro che queste persone eccezionali e dolcissime sul lavoro si ritrovino poi a sfogare tutto in famiglia, ne ho viste molte 

Hai ragione Linda... non è facile comunque stare accanto a un disagio del genere. Richiede una bella concentrazione! Ne riparlerò col moroso e cercheremo di misurare le nostre reazioni. Grazie

Usa tutta la tua concentrazione da ballerina   E' molto molto difficile, lo so, sopratutto quando si tratta di familiari. Ma ce la farete, vedrai     

Valeria ha scritto:Inoltre lei è convinta di essere la migliore, di avere i gusti più belli del mondo e prendere le decisioni più giuste del mondo,

Questo tipo di presunzioni di solito nasconde un'insicurezza mostruosa...

quindi non so quanto possa invidiare la mia vita da pantofolaia con un lavoro normale e in cui faccio un viaggio all'anno se va bene.

Non darei per scontato che tu non sia invidiabile, anche per altre ragioni che magari a te sfuggono...

Certo, ci mancherebbe che la relativa stabilità/tranquillità che mi sono conquistata non sia da sputarci sopra. Però una come lei, sempre in giro, eclettica, esuberante, mi dava l'impressione più che disprezzasse una vita come la mia... lei sicuramente ha una vita molto più "glamour" se si può dire così (i suoi risparmi li investe in viaggi all'estero per assistere alle gare di pattinaggio e incontrarvi i suoi amici, spesso fa parte della stampa quindi fa interviste agli allenatori etc... per farvi capire, Barbara Fusar Poli ha il suo cellulare e la conosce con nome e cognome, è molto amica di Anna Cappellini e Luca Lanotte che hanno appena vinto tutto in questa stagione...) insomma io credo che tutto ciò lei lo desideri davvero. Mi sembra più calzante l'analisi di Selvy, e cioè che lei senta che io egoisticamente sono andata a vivere con il mio amichetto lasciandola nella quotidianità opprimente della nostra famiglia. Per lei invece di iniziare a crearmi un mio nucleo mi sono isolata da un nucleo di cui faccio ancora parte a tutti gli effetti, con tutti i doveri che ne conseguono.

Non so se sia il caso, ma provo a darti una ulteriore prospettiva...e se fosse semplicemente una persona fatta così...antipatica e non buona?

A volte noi possiamo cercare di capire...di parlare...di sgolarci, ma se una persona ha un certo carattere ed è "cattiva" ci possiamo fare ben poco....

Nel senso...esistono le persone semplicemente antipatiche, no?