Disturbo ossessivo-compulsivo
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Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Sì ragazze, scusate il ritardo, in effetti quello che sto facendo ora è una terapia indiretta: vado io dal terapeuta, mi dà dei consigli e provo a fare qualcosa per lei
Ultima modifica di linda il Ven Nov 06, 2015 6:21 pm - modificato 1 volta.
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Linda sono interessata alla cura per l'emetofobia, ti va di parlarne in un topic apposito o crearlo, se non c'è?
Parsley- Numero di messaggi : 8318
Età : 38
Data d'iscrizione : 01.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Oh, sì, io sono proprio all'inizio pero' molto volentieri, ora lo creo!
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Ragazze avrei bisogno di un parere: che tipo di terapia consigliereste ad una persona come me che non ha problemi seri personali ma che vive dello stress a causa di una persona malata (malattia psicologica)? Mi servirebbe in breve qualcuno che conosce la patologia e che avesse voglia di ascoltare i miei sfoghi, niente di più. Forse la terapia strategica non è molto adatta a tale fine ma non so da che parte cominciare per trovare un'alternativa e vorrei individuare la corrente più adatta a me. Uno psicanalista potrebbe andare?
So che anche un buon amico è ok in questo senso ma certe patologie le persone che non le vivono proprio non riescono a capirle e mi ritrovo sempre con gli stessi consigli o al massimo con proposte di idee che ho già tentato mesi prima .
Ma Linda quindi John getta la spugna? Anche io avevo pensato a del "semplice" counseling psicologico come dice PQ (e vista la tua richiesta) pero' significa davvero non agire piu' sul problema...
moonriver- Numero di messaggi : 5435
Data d'iscrizione : 19.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Lei ha gettato la spugna e dice che gli passerà da sola
Ultima modifica di linda il Ven Nov 06, 2015 6:22 pm - modificato 1 volta.
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Però, Linda, io credo che tu abbia il diritto di vivere con una persona sana, o che fa di tutto per esserlo, per se stesso e per te. Secondo me avresti tutto il diritto di dirgli che non puoi continuare così, se lui non vuole prendersi cura della situazione. A meno che tu non pensi di poter vivere tutta la vita in questo modo, con quello che comporta nella VOSTRA vita, non solo sua!
nike- Numero di messaggi : 5275
Età : 52
Località : Toscana
Data d'iscrizione : 11.06.09
disturbo ossessivo complisivo
Linda mi dispiace, mi rendo conto che la situazione peggiora anziché migliorare.
Sono d'accordo con Nike, però. Aiutarsi e sostenersi va bene, non bisogna abbandonarsi quando uno ha una difficoltà. Tuttavia se si decide di fare di testa propria e di non affrontare in modo "costruttivo" la difficoltà, allora il supporto di coppia, volenti o nolenti, potrebbe venire meno.
Parlare attraverso i forum non è mai semplice, perché si percepisce solo la punta dell'iceberg delle realtà, però ogni volta che ti leggo, da esterna, mi sembra veramente che le tue/vostre scelte non siano dettate da vere e proprie decisioni ma da una sorta di "adattamento" al momento. Per cui non è che perseguite un chiaro obiettivo, ma cercate di convincervi che quello che vi va di fare in quel momento sia "la strada giusta". Però la strada va percorsa tutta, non continuamente cambiare. Ora, è ovvio che la terapia ti fa ANCHE stare male, ed è ovvio che John voglia evitare di affrontare le sue paure... E' malato, è normale. Tu gli devi stare accanto per aiutarlo, ma se lui si rifiuta, a questo punto, per aiutarlo forse puoi anche allontanarti. Fa male? E' difficile? Ma non è più doloroso e duro non cercare nemmeno di guarire?
Io sinceramente e personalmente non ce la farei. O le cose si cercano di risolvere, o a un certo punto si diventa dei martiri, oppure si comincia a cercare la felicità altrove.
Sono d'accordo con Nike, però. Aiutarsi e sostenersi va bene, non bisogna abbandonarsi quando uno ha una difficoltà. Tuttavia se si decide di fare di testa propria e di non affrontare in modo "costruttivo" la difficoltà, allora il supporto di coppia, volenti o nolenti, potrebbe venire meno.
Parlare attraverso i forum non è mai semplice, perché si percepisce solo la punta dell'iceberg delle realtà, però ogni volta che ti leggo, da esterna, mi sembra veramente che le tue/vostre scelte non siano dettate da vere e proprie decisioni ma da una sorta di "adattamento" al momento. Per cui non è che perseguite un chiaro obiettivo, ma cercate di convincervi che quello che vi va di fare in quel momento sia "la strada giusta". Però la strada va percorsa tutta, non continuamente cambiare. Ora, è ovvio che la terapia ti fa ANCHE stare male, ed è ovvio che John voglia evitare di affrontare le sue paure... E' malato, è normale. Tu gli devi stare accanto per aiutarlo, ma se lui si rifiuta, a questo punto, per aiutarlo forse puoi anche allontanarti. Fa male? E' difficile? Ma non è più doloroso e duro non cercare nemmeno di guarire?
Io sinceramente e personalmente non ce la farei. O le cose si cercano di risolvere, o a un certo punto si diventa dei martiri, oppure si comincia a cercare la felicità altrove.
ArdathLilith- Numero di messaggi : 2417
Età : 44
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
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Ultima modifica di linda il Ven Nov 06, 2015 6:23 pm - modificato 1 volta.
linda- Numero di messaggi : 2595
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Linda, scusa se mi permetto, io non ci capisco nulla in merito: però penso che certi discorsi sulle terapie che non funzionano hanno senso se sono anni che segue, in modo diretto e attenendosi alle indicazioni del terapeuta, una terapia. Così è comodo, trincerarsi dietro la malattia e poi non fare nulla per guarire.linda ha scritto: Quando gli prospetto questa possibilità mi accusa di essere un mostro e di volerlo lasciare perchè ha una malattia, come se lasciassi un uomo perchè ha un cancro o qualcosa del genere. Dice che non può uscirne altrimenti lo farebbe e dice che le terapie non funzionano e che le cose vanno meglio da quando non va da terapeuti.
Cerca di spronarlo a seguire una terapia!
Nel frattempo ti abbraccio scusa se posso aver detto cose senza senso, ma mi spiace tanto per te!
MissPat- Numero di messaggi : 5617
Età : 46
Località : Castellanza
Data d'iscrizione : 22.08.11
Re: Disturbo ossessivo-compulsivo
Purtroppo è un percorso ostico e il fatto che lui non abbia la percezione di trarre giovamento della terapie è qualcosa che va considerato con la massima oggettività possibile. Dall'esterno, a te Linda, pare che le terapie gli abbiano giovato? Sul lavoro o in famiglia hanno notato miglioramenti apprezzabili nel suo stato (se era funzionalmente compromesso in precedenza)? Se dall'esterno qualche miglioramento sostanziale si nota, che non sia solo di facciata, e solo lui non lo avverte, potrebbe solo essere resistenza al cambiamento, ovvero osserva le cose cambiare e non riesce ad accettare che cambino, perché anche quello è perdere il controllo.
D'altra parte, potrebbe essere oggettivamente vero che la terapia non sta dando i frutti voluti (però ammetto di non aver seguito la storia, se ci sono stati progressi, ecC) e in quel caso varrebbe la pena guardarsi attorno per farsi seguire da qualcun altro.
Soprattutto nel primo caso, finché la sua situazione complessiva non cambia, e della situazione intesa come scenario di vita fai parte anche tu, difficilmente avrà una spinta seria al cambiamento. Capisco l'ambivalenza che provi, ma il fatto che "sia tu a doverlo/poterlo aiutare" è un atteggiamento molto pericoloso, per te e per lui. Valuta bene dove finisce la tua responsabilità e dove inizia la tua (e la sua) salute.
Vivere un allontamento potrebbe fargli bene e stimolare le sue risorse, ma è qualcosa che ti suggerisco di discutere tu in privato con il terapeuta che vi segue.
D'altra parte, potrebbe essere oggettivamente vero che la terapia non sta dando i frutti voluti (però ammetto di non aver seguito la storia, se ci sono stati progressi, ecC) e in quel caso varrebbe la pena guardarsi attorno per farsi seguire da qualcun altro.
Soprattutto nel primo caso, finché la sua situazione complessiva non cambia, e della situazione intesa come scenario di vita fai parte anche tu, difficilmente avrà una spinta seria al cambiamento. Capisco l'ambivalenza che provi, ma il fatto che "sia tu a doverlo/poterlo aiutare" è un atteggiamento molto pericoloso, per te e per lui. Valuta bene dove finisce la tua responsabilità e dove inizia la tua (e la sua) salute.
Vivere un allontamento potrebbe fargli bene e stimolare le sue risorse, ma è qualcosa che ti suggerisco di discutere tu in privato con il terapeuta che vi segue.
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Dott.ssa Jessica Borgogni
www.jessicaborgogni.it
Psicologa dell'area clinica e perinatale
Educatrice del Metodo Ladyfertility
I miei grafici: https://www.fertilityfriend.com/home/1db1de
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