A che età fare un figlio?

Io sono onesta, avrei voluto farlo prima.
Questo perché so da sempre di voler diventare mamma, se così non fosse non ho idea di come avrei ragionato.
Il mio ideale sarebbe stato avere il primo prima dei 28 anni.
Per un lungo periodo ho pensato che forse avrei dovuto fare un figlio e crescerlo da sola, per me l'idea di procreare era più importante di quella di farlo con qualcuno di affidabile con cui crescere il bimbo o bimba.
Anche nelle mie relazioni più lunghe, non ero mai convinta di stare con un buon potenziale papà, oppure era la persona con cui stavo a non essere interessata all'argomento, in quel momento. A 28 anni ero single o poco più, diciamo che non avevo una storia fissa, quindi, nonostante i piani bellicosi, a conti fatti di fare un bimbo da sola non me la sentivo. Un anno dopo ho incontrato A. E lui si è rivelato, pian piano, non solo l'unico uomo con cui avrei potuto pensare di crescere uno o più figli, ma anche la persona senza cui non volevo averne, quindi ringrazio Dio di non aver fatto questa scelta con altri, anche se questo ha significato "ritardare un po'" i miei piani.

rimanendo sul fattore economico, c'é anche la variante formazione e professione da considerare. alcune donne fanno filgi molto giovani, perché magari dopo la maturitá non vanno all'universitá (il che ritarda comunque il parto generalmente), mentre altre anche dopo l'universitá continuano a studiare (dottorato, master, abilitazioni etc.) e non hanno magari la fortuna di contare sul sostegno economico di marito e genitori. altre ancora magari interrompono il percorso di formazione e gli studi per i figli e poi rimpiangono di averlo fatto (magari con conseguenze non positive per i figli). le varianti in gioco sono tante e complesse. é difficile dire quale sia l'etá giusta (parlo sempre di 20enni 30anni ovviamente!). concordo con sea sulla consapevolezza. ognuna ha la sua storia personalissima...e con leila sulla crescita individuale e sul cammino mamma+figli (che per fortuna non ha etá).

sea ha scritto:Per me significa questo "godermi la vita", vivere appieno i momenti presenti, senza avere troppa fretta di voltare subito pagina.
Ci sono cose che da quando è arrivata mia figlia non riesco più a vivere come prima..e ci sono cose che non facciamo proprio più
Un viaggio , un weekend, una vacanza, un cinema, un museo...puoi anche avere tutti i nonni del mondo che ti tengono fisicamente il bimbo, ma tuo figlio te lo porti nel cuore e nella testa ovunque e sempre, e questo accade dal primo istante che esce dalla tua pancia...
Quindi secondo me al figlio è giusto arrivarci consapevoli, completi e senza rimpianti.
Certo che questo può accadere a 25 come a 40, ognuno ha la sua strada, lineare o contorta, l'importante è arrivarci consapevoli

Sono delle parole bellissime Sea e le condivido in toto!

Una cosa che volevo aggiungere e precisare riguardo a quello che ha detto Leila è che la serenità di svegliarsi 20 volte a notte non credo che dipenda dall'età, ma dal secondo figlio .

LadySpank ha scritto:rimanendo sul fattore economico, c'é anche la variante formazione e professione da considerare. alcune donne fanno filgi molto giovani, perché magari dopo la maturitá non vanno all'universitá (il che ritarda comunque il parto generalmente)

Concordo, io a 20, 25 anni non pensavo minimamente ai figli, e non solo perchè non ero con la persona giusta, ma anche perchè studiando ancora mi sembrava un evento eventuale futuro e molto distante nel tempo...

Quoto anch'io sea, la consapevolezza è qualcosa di fondamentale e si può raggiungere a varie età e nessuna è più giusta o più sbagliata. leggo spesso che siamo state create per procreare giovani, è la natura...vero, ma la natura ci da la possibilità di procreare anche a 14 anni così come a 45 quindi, per natura, sono tutte età papabili, anche se l'apice è probabilmente tra i 20 e i 30. Io fino a un anno fa non ci pensavo proprio o meglio pensavo che ne avrei avuti, un giorno, ma chissà quando. Ora comincio a pensarci seriamente, a DESIDERARE un figlio, non solo a pensare che un giorno succederà. Eppure non mi sento ancora totalmente pronta, voglio "godermela" ancora un po'. Ho tutte le carte in regola per fare un figlio eppure non sono alla ricerca perchè PER ME non è il momento. Forse lo sarà tra un mese o forse tra 2 anni, non escludo niente ma oggi no. (chiaramente "incidenti" di percorso esclusi nel senso che se capitasse per "sbaglio" ne sarei comunque felice).
Per il discorso energia concordo con chi dice che è più importante quella mentale perchè anche io noto che quando voglio qualcosa ci metto tutto l'impegno e tutta la forza, anche fisica, per ottenerlo. Tutto parte dalla mente e a 35-40 anni non siamo delle mummie con l'artrite, siamo ancora donne forti! La mia mamma mi ha avuta a 43 anni, dopo altri 4 figli tutti più grandi di diversi anni ma io non mi sento di essere stata cresciuta male, non ricordo di averla mai vista stanca ma nemmeno adesso che ha 69 anni! Ho una mamma sprint che si veste alla moda ma con classe, che non fa la giovane ma dentro lo è e si vede e tutto questo spirito le è servito per tirare su 5 figli, mandare avanti una casa, lavorare e l'ha fatto bene. Lei ha provato ad avere figli a tutte le età (il primo a 19) e dice che per ognuno è stato diverso, bello e "brutto" in modi diversi (considerare che nessun figlio era cercato!!): per i primi era più incosciente e spensierata, con me era pienamente consapevole e mi ha goduta come con nessun altro ha potuto fare.

ma dove avrei affermato che a 35-40 anni siamo delle mummie con l'artrite?

Quoto Gloria
L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che però, secondo il mio punto di vista, un conto è avere un figlio dopo i 40 quando già ne hai avuti altri e sai "come funziona", un' altra cosa è avere il primo bambino.

Verissimo Zara, lo penso anche io

Una cosa però che ho notato ai corsi preparto che ho frequentato...più una mamma è in là con l'età, più tende ad essere ansiosa e stressata riguardo la gravidanza, e poi anche nella gestione del neonato...non so come mai, io l'ho sempre attribuito al fatto che forse le mamme più "mature", che magari hanno avuto più difficoltà a concepire, che magari hanno vissuto la ricerca con ansia (perchè non c'è più molto tempo), tendono a sviluppare un'iperprotettività nei confronti del bambino. Forse c'è anche una questione di aspettative più alte, forse a 25 anni si è più disposti a passare le notti in bianco, si ha più fiducia nella proprie capacità di recupero, non so....

Si l'avevo notato anche io al corso..c'è da dire, per quanto mi riguarda, che è vero ciò che afferma Gloria, e cioè che la natura lascia ampio spazio alla procreazione ma il fatto che a 45 anni si sia ancora fertili, lo vedo più come un meccanismo "di sicurezza" per la continuazione della specie, nel senso che se non si riesce prima, si ha tempo di provare ancora ma non la vedo come una scelta obbligatoria e uguale a 20 come a 40 anni..c'è una bella differenza, soprattutto se si tratta di un primo figlio.Chiaramente è la mia opinione e parlo per me